Fin dai tempi più antichi i più sapienti filosofi un giorno si sono guardati allo specchio ed hanno pensato: e questo cos'è? E allora gli orfici dissero che il corpo era la parte peggiore di noi, che la morte era una liberazione, perché il corpo è la tomba dell'anima.
E se qualche volta osserviamo quel filosofo, quel matematico, quello scrittore, quel pittore, e ci sembrano completamente fuori dal mondo, lontani dalla praticità del quotidiano, indifferenti verso ciò che è vita, e ci capita di compatire il loro distacco dalla vita quotidiana?
In verità, dovremmo solo invidiarli, e compatire noi stessi. Il corpo è un segno ignobile, un ostacolo alla realizzazione di sé. Bere, mangiare, fare la spesa, pulire, ordinare, lavarsi, vestirsi, non c'è nulla di più noioso, monotono e ripetitivo, un fastidio quotidiano di cui si potrebbe decisamente fare a meno. E se poi ci mettiamo in mezzo la salute, il fatto che dobbiamo fare attenzione a un'infinità di pericoli che non fanno altro che togliere tempo a ciò che ci piace fare, allora dall'ignobile si passa al tragico. Senza contare che anche se si è perfettamente sani, si va incontro all'inesorabile incontro con la senilità.
Il corpo, oltre che ignobile e tragico, è anche iniquo: molte persone riescono in quel che fanno grazie a doti innate che non hanno acquisito per merito, e non c'è bisogno di scomodare la bellezza, per rendersi conto di quello a cui faccio riferimento. Anche le differenze di sesso andrebbero abbattute: le donne, a parità di abilità, guadagnano meglio degli uomini solo nel porno.
Vagando con l'immaginazione, immagino quanto sarebbe bello essere solamente una luce bianca che fluttua nel vuoto, un'entità metafisica fatta solo di pensiero. Poi ci penso un po' meglio e vedo che però non andrebbe bene neanche così, purtroppo: tante discipline degne di nota hanno bisogno di un'estensione corporale.
Allora immagino le piccole luci bianche che hanno a disposizione un corpo standard, di sesso neutro, altezza predefinita, niente peli e niente pisello. Temo di dover sorvolare un po' di dettagli scientifici: il corpo dovrebbe invecchiare? come la mettiamo con il metabolismo, senza il quale i muscoli non potrebbero ricevere l'energia per muoversi? e la riproduzione? Insomma, anche a voler esser Dio sarebbe difficile risolvere le cose per bene.
Internet, in qualche modo, ci consente di uniformarci: le doti prettamente fisiche non hanno particolare rilevanza; se non in contesti molto particolari. Tramite internet ci si può confrontare per abilità mentali e di pensiero, e questo lo rende particolarmente interessante. In internet siamo in qualche modo tutti luci bianche dello stesso colore, e Linux non deve fermarsi due ore al giorno bere per mangiare, otto ore per dormire, e non deve andare a fare la spesa né pagare l'affitto, o bere un caffè per rimanere attivo; neanche Windows, mi pare, almeno fino a Windows Vista.
*chiedo scusa per questo topic che, ammetto, è solo un guazzabuglio di stronzate.