Max Dorian
La questione è questa: supponiamo che i vostri amici vi invitino ad una festa. Voi ci andate, e a quella festa conoscete la donna della vostra vita, con cui in futuro vi sposerete. Una banalissima coincidenza, che però cambierà la vostra vita.
Ma supponiamo che voi, per un motivo qualsiasi (pigrizia, noia, avete litigato con uno degli invitati...), decidiate di non andare alla festa: in questo caso non conoscerete mai la donna della vostra vita (non lei e non in questa occasione, almeno), e non troverete l'amore. Anche in questo caso si tratta di una banalissima coincidenza, che però non cambierà la vostra vita.
Voi credete che si tratti solo di coincidenze e opportunità, colte o mancate che siano? Oppure credete in qualche forma di "destino" (non nel senso letterale del termine), che vi porterà comunque a conoscere la vostra anima gemella (per esempio, a causa delle amicizie in comune)?
Ultimamente ho riflettuto molto sulla questione, per via di un evento che mi riguarda da vicino: alcuni mesi fa ho partecipato ad un viaggio, con amici che già conoscevo e altri che non conoscevo; in tale occasione ho conosciuto, appunto, diverse persone, con cui sono diventato amico, e una di cui mi sono innamorato. Ora, se io non avessi preso parte al viaggio (come stavo per fare, visto che non avevo molta voglia di partire, in quel periodo), con ogni probabilità non avrei mai conosciuto quel gruppo, e ora la mia vita sarebbe diversa (e non intendo parzialmente diversa, intendo completamente diversa, sotto ogni aspetto, in peggio). Questo perché nell'ultimo periodo non avevo frequentato molto gli amici che già conoscevo, cosa che ho cominciato a fare solo dopo il viaggio in questione. Fino a quel momento non credevo nelle coincidenze, la logica mi aveva sempre portato a pensare che tutto era la conseguenza delle azioni compiute, ma da allora ho rivalutato l'importanza degli eventi casuali, fuori dal nostro controllo.
Voi cosa ne pensate?