Giapeto
Marco è un mio amico che lavora come muratore. E' un lavoro che suo padre ha sempre fatto.
Proprio come il padre, ha deciso di non continuare gli studi.
Cosi ha cominciato a lavorare con il padre e suo fratello. Guadagna abbastanza bene, anche se deve fare tanti sacrifici per quei soldini.
E di questo sacrificio che voglio parlare. Da quando ci siamo visti l'ultima volta, Marco è cambiato molto.
Non è più il ragazzo che io ammiravo per la sua capacità di migliorare costantemente.
Il lavoro che è diventato la sua vita. Non ho mai pensato che uno in gamba come lui, sarebbe arrivato a dedicare la sua esistenza alle pietre.
Vivere solo per lavorare è ancora vita? Se è cosi, allora l' esistenza di un operaio equivale a una somma di stipendi?