Salva a tutti, avrei intenzione di presentare una tesina per la maturità, tema "La Violenza".
Voi di cosa parlereste?
Salva a tutti, avrei intenzione di presentare una tesina per la maturità, tema "La Violenza".
Voi di cosa parlereste?
boh,parti dalle origini ancestrali,passa per quella psicologica,per le guerre e per i feticismi se te la senti,ce ne sono di cose da dire...la violenza come intrattenimento,per esempio,meriterebbe molto.
"grazie a Dio non prevediamo il futuro o non ci alzeremmo mai dal letto"
E come esempio schieniamo il presidente della commissione......
Mi sembra troppo generale, come argomento. Rischi di parlare di tutto e di nulla. Dovresti concentrarti su qualcosa di più specifico. E soprattutto, che scuola fai?
Acclamazioni, adulazioni, servitù volontarie, spergiuri, rapide conversioni di accesi democratici, che sarebbero state comiche se non fossero state umilianti, restrizioni mentali, accomodamenti, e timori e terrori e abbandoni di amici e viltà di denunzia, insensibilità per la violata giustizia e pei quotidiani soprusi, infingimenti di non vedere e non sapere quel che ben si vedeva e si sapeva per acchetare così i rimproveri della coscienza, ignoranza circa l'andamento dei pubblici affari con congiunto e incessante bisbigliare di scandali, supino plauso di ogni detto o asserzione che venisse dall'alto e insieme incredulità per ogni notizia di carattere ufficiale; e, in mezzo a questo generale tremore, audacia degli audaci nel dare l'assalto alla fortuna, e prontezza a cogliere privati vantaggi o a soddisfare odi privati con sembianze di politico zelo, senza che alcuno osasse opporsi o protestare; tutte queste cose, insomma, che, praticate talvolta anche da uomini ai quali la società non rifiuta la sua stima, fecero esclamare al romanziere che dipinse quei tempi: "Che canaglia, la gente onesta". B. Croce
Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato o su MSN.
Dal 08 in memorabilia. 1
Aggiungici un po' su di lui magari
Scherzi a parte, come dice falco faresti meglio a concentrarti su qualcosa, magari casi isolati.
Acclamazioni, adulazioni, servitù volontarie, spergiuri, rapide conversioni di accesi democratici, che sarebbero state comiche se non fossero state umilianti, restrizioni mentali, accomodamenti, e timori e terrori e abbandoni di amici e viltà di denunzia, insensibilità per la violata giustizia e pei quotidiani soprusi, infingimenti di non vedere e non sapere quel che ben si vedeva e si sapeva per acchetare così i rimproveri della coscienza, ignoranza circa l'andamento dei pubblici affari con congiunto e incessante bisbigliare di scandali, supino plauso di ogni detto o asserzione che venisse dall'alto e insieme incredulità per ogni notizia di carattere ufficiale; e, in mezzo a questo generale tremore, audacia degli audaci nel dare l'assalto alla fortuna, e prontezza a cogliere privati vantaggi o a soddisfare odi privati con sembianze di politico zelo, senza che alcuno osasse opporsi o protestare; tutte queste cose, insomma, che, praticate talvolta anche da uomini ai quali la società non rifiuta la sua stima, fecero esclamare al romanziere che dipinse quei tempi: "Che canaglia, la gente onesta". B. Croce
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inizierei da caino e abele
per poi parlare dell'evoluzione della stessa