Tutti i cittadini europei, specie nella zona centro-occidentale, sono d'accordo sulla correttezza del principio montesqueiano della separazione dei tre poteri principali di uno stato: legislativo, esecutivo e giudiziario. Senza questa separazione, infatti, si arriverebbe ad un dispotismo o, con un termine più moderno, ad un regime.
Ma questi poteri sono realmente separati nella pratica? Secondo me no.
Per esempio in Italia, tanto per citare un caso che bene o male conoscono tutti, il ministro della giustizia facente parte del governo in carica (che sia di destra o di sinistra non fa differenza) ha il potere di nominare i bandi di concorso e di assumere i magistrati, e inoltre il CSM è composto in parte maggioritaria da membri del governo. O ancora il parlamento, che teoricamente sarebbe l'unico in grado di approvare le leggi, di fatto non lo fa, e infatti tutti i governi degli ultimi 20 anni più o meno sono andati avanti a colpi di decreti legge, che sono stati pensati per essere utilizzati solo nelle occasioni speciali che richiedono decisioni rapide.
Infine in Italia, sebbene l'articolo 1 della costituzione affermi che la sovranità appartenga al popolo, esso non ha la libertà di decidere chi mandare e chi non mandare in parlamento, ma solo quale lista si preferisce fra quelle formate dai partiti tramite la cosidetta democrazia indiretta.
Ora, alla luce di questo vi chiedo:
- Si arriverà mai ad una netta separazione dei poteri? La ritenete necessaria?
- Cosa si potrebbe fare per attuarla al meglio e cosa per esercitare la propria volontà tramite una democrazia diretta?
- Secondo voi si sta creando o si è già creata una casta in Italia che governa a prescindere dalla volontà del popolo?