scusate il titolo volutamente provocatorio,non prendetelo alla lettera voi di lettere()
ricordate l'antico pregiudizio secondo il quale gli studi scientifici sono più pesanti degli studi umanistici?
ho studiato un anno a genova,ingegneria navale,già ingegneria è pesante di suo,ma li si sentivano prestigiosi quindi ci andavano ancora più pesanti con la selezione
poi sono passato a fisica...
quindi oserei dire che so cosa è uno studio pesante
il tipico studente di lettere,quando sente questi pregiudizi,prova una profonda rabbia,si offende,vede una ingiusta discriminazione,vede l'ignoranza intorno a lui,si mette a piangere e poi diventa come un papaboy in una combriccola di mangiapreti
ma esaminiamo la questione,è vero o no che un aspirante letterato soffre lo studio meno di un corrispondente aspirante scienziato o ingegnere?
direi che basterebbe guardare i fricchettoni che popolano quelle facoltà imbrattate e vandalizzate chiamate "di lettere e filosofia",ma sarebbe una analisi superficiale
analisi del tipo di studio:
sintetizzando ed esprimendo male il concetto: prima differenza,loro studiano ciò che è umano,ciò che è "umanistico",un matematico o un suo simile studia ciò che non è umano,la natura,il materiale,l'esistente.e che linguaggio parla?la matematica
ammetterete che per una mente umana già diventa più difficoltoso arrivare a comprendere ciò che umano non è,roba che non è nata dall'uomo
cito quell'ignorantone che fu feynman:"se credi di aver capito la meccanica quantistica allora non la hai capita"
ma questa analisi meriterebbe una trattazione ben più dettagliata,e questa non è la sede giusta(leggasi o mi date ragione o ce ne andiamo in agorà)
quindi utilizziamo un metodo di indagine molto più terreno,e sopratutto almeno in teoria quantizzabile:
prendiamo n campioni di studenti di lettere,e altrettanti n campioni di studenti di discipline tecniche o scientifiche
sottoponiamo gli n campioni al trattamento "studio",di durata h ore
verifichiamo la preparazione raggiunta nei rispettivi campi di studio dopo le h ore con un metro di giudizio equivalente(voto in 30esimi rilasciato da un professore dell'università italiana)
conclusione:
come mi spiegate che questo pregiudizio non è vero se gli umanisti mediamente studiano una frazione del tempo impiegato da me e i miei simili e nonostante ciò ottengono risultati simili se non migliori?
insomma,io per un 18 in una materia annuale da 12 CFU che prevede un UNICO appello a fine corso mi devo rompere il culo studiando ogni giorno per un anno
e per avere quel 18 devo trovare il tempo per studiare considerando che ho un orario di lezione che prevede dalle 5 ore giornaliere alle NOVE ore e MEZZA giornaliere
PS e se avessi scritto questa filippica solo perchè mi sono stancato di sentire la mia ragazza,studentessa di lettere,lamentarsi quando le dico che non possiamo vederci perchè devo studiare?
PS2 e non sono uno scienziato mangia poeti,amo la letteratura e tutti gli studi antropologici,per poco ora non sono uno studente di storia,quindi cerco di essere imparziale
PS3 parlo di campione medio,so che non esistono discipline facili e difficili,il secchione di lettere studia quanto un secchione di chimica o matematica,quindi se fate parte degli umanisti studiosi non sentitevi offesi