Mi sono accorto adesso, per caso e dopo aver letto 1300 pagine senza accorgermene, che il cognome della famiglia era Incandenza e non Incadenza
Mi sono accorto adesso, per caso e dopo aver letto 1300 pagine senza accorgermene, che il cognome della famiglia era Incandenza e non Incadenza
Anch'io all'inizio leggevo Incadenza, ma poi me ne sono accorto
Ho finito ora di leggere Infinite jest, è un fottuto capolavoro e - porca puttana - il finale mi ha proprio spiazzato.
Spoiler:
La cosa più importante è che ora mi sento un figo e che posso finalmente poserare in allegrezza.
A parte tutto, due cose: quella sulla note è una battuta si? (lo chiedo perchè su anobii sono iscritta ad un gruppo sui gruppi di lettura e alcuni stanno leggendo proprio IJ e non sono pochi i commenti in cui dicono esplicitamente che stanno saltando sempre le note perchè "tanto non c'è scritto niente").
E per What a fun life was, l'ho già detto: non è che sveli chissà quante cose, e spesso ti accorgi che le cose che non avevi collegato (se ce ne sono) sono tutte cose a cui potevi arrivare da solo. Però è interessante proprio perchè ripercorre alcuni tratti della trama, citando direttamente dal libro, e inserisce IJ in un contesto più ampio confrontandolo con altre opere.
Ultima modifica di Shiva9999; 20-06-2010 alle 07:58:05
Io le note le ho lette tutte e, secondo me, le uniche saltabili sono le descrizioni sui farmaci (che sono anche quelle più corte ), le altre andrebbero lette, dato che sono veri e propri capitoli del libro.
Io sono disponibile
Ultima modifica di Shiva9999; 20-06-2010 alle 13:42:53
Non è che non ha senso il libro senza note, non ha senso leggerlo se salti le note. E' come leggere un libro saltando capitoli (tra i più belli) random. Ed è inutile fare lo stizzito, discuto e commento la cosa anche se dici di essere stato uno scemo.
Per la rilettura, purtroppo ho prestato il libro ad un amico proprio per evitare di rileggerlo a breve, visto che se mai lo rileggerò vorrei farlo con calma e attenzione, quando non ho esami o altro per la testa
Non volevo sembrare stizzito, comunque siccome avevo una concezione tradizionalistica delle note e non le contemplavo in ottica postmoderna o wallaciana le ho saltate.
Diciamo che ha meno senso leggerlo se salti le note.
Comunque a breve lo ricomincio sicuramente, ma prima volevo leggere What fun life was.
Le note si possono evitare, sì, ma alcuni tra i passi più belli del romanzo sono contenuti proprio lì, almeno per quanto mi riguarda, e non leggerle significa perdersi un consistente pezzo dell'opera. Certo, cose come le descrizioni farmacologiche non sono indispensabili, ma, ad esempio, non è nemmeno possibile arrivare alla fine del libro senza che nasca la curiosità di sapere cosa, esattamente, ha girato La cicogna matta.... inoltre la situazione sociopolitica viene approfondita tantissimo.
Comunque Brief Interview... mi ha deluso un po'. A capolavori devastanti di lirismo e suggestione come Per sempre lassù o terrificanti e iperrealistiche descrizioni di patologie moderne come La persona depressa (magnifico racconto, dal mood volutamente monotono, ripetitivo, ossessivo) si alternano brani meno riusciti, esercizi di stile troppo frammentatati. Ah, dimenticavo, stupendo anche Sul letto di morte, una vera e propria escalation d'orrore. E anche la prima parte (quella non schematica) di Mondo Adulto.