Sì, intendevo proprio quello. In realtà ho in progetto di prenderli entrambi e a quanto pare non farei neanche male
Considerando che i pare che ora abbiano pure aumentato i prezzi con le nuove edizioni e pagheresti una 30ina di euro senza le spedizioni (credo almeno), io li prenderei
Preso la scopa del sistema, è il mio primo di dieffe uallas. Sta sera si inizia...
Finito Una cosa divertente che non farò mai più, un'opera che mi è piaciuta incredibilmente tanto. C'è la tipica ironia di Wallace slegata da qualunque contesto narrativo è semplicemente una descrizione ironica e non vuole essere nulla di più. Probabilmente è così riuscita proprio per il fatto di essere essenzialmente un resoconto della sua vacanza ma è la sua capacità di far divertire a donare una marcia in più al complesso. Che dire: Scott Peterson e signora Scott Peterson, la giornata di Divertimento Organizzato e le pulizie misteriose della sua cabina sono perfettamente equilibrate fra realismo e follia, un mix che riesce a gestire perfettamente per le, pur poche, 150 pagine dell'opera. A tratti l'ho trovato quasi migliore e più ispirato di certe sequenze di Infinite Jest che mi son sempre parse un po' forzose.
Allora inanzitutto scusami jeff, ma non avevo proprio visto il post.
Purtroppo però devo dirti che Infinite Jest non l'ho finito, e non posso risponderti... però a quanto leggo dal tuo post sembra ci siano parecchie coincidenze con I fratelli Karamazov e mi hai messo ancora più voglia di finirlo.
Anch'io ho adorato quel libro, mi ha fatto ridere come non accadeva da tempo. La descrizione del bagno e della doccia, il signor Dermatitis, le sue fantasie paranoiche su Petra
Invece io ho finito da poco "Questa è l'acqua" e devo dire che Solomon Silverfish, Questa è l'acqua e soprattutto Il pianeta Trillafon e la Cosa Brutta mi sono piaciuti molto, anche Ordine e fluttuazione a Northampton aveva delle descrizioni fantastiche, per la straordinaria capacità di Wallace di passare dall'universale all'infinitamente piccolo. E il modo in cui lui parla di amore, malattia, depressione, vita, è davvero qualcosa di originale e profondo, almeno per me. Crollo del '69 e il brevissimo Altra matematica mi hanno convinto un po' meno, ma tutto sommato la raccolta vale davvero la lettura.
Per finire, l'altro giorno ho preso "Infinite Jest" in biblioteca ed ora pian piano mi sto avvicinando a pagina 100: è un po' presto per giudicare, ma lo stile caratteristico di DFW si nota fin dalle prime pagine
Ho finito di leggere stamattina Verso Occidente l'Impero dirige il suo corso e non riesco ad esprimermi sinteticamente, tanti sono gli aspetti che è possibile esaminare (metafiction, parodia della metafiction, tributo a John Barth, movimenti capitalistici e consumistici "verso occidente"...). Visto che è uno dei libri meno famosi di DFW ero curioso di sapere se qualcun altro l'ha letto.