L'Istat ha pubblicato un quadro sintetico del sistema energetico italiano nel 2009 e con riferimento all'ultimo decennio. L'analisi si basa su dati resi disponibili dai principali produttori di statistiche energetiche sul territorio: il Ministero dello Sviluppo Economico, l'Enea e la società Terna.
Il quadro risulta particolarmente interessante se rapportato al Piano Nazionale sulle energie rinnovabili, in vista degli obiettivi che l'Italia si sarebbe posta in vista del 2020, coprire con le fonti energetiche rinnovabili il 17% dei consumi energetici nazionali (in linea con le indicazioni europee), con la quota del 6,38% del consumo energetico del settore trasporti, del 28,97% per l'elettricità e del 15,83% per il riscaldamento e il raffreddamento, tenendo conto degli effetti di altre misure relative all'efficienza energetica sul consumo finale di energia, atteso per il 2020 pari a 131,2 Mtep.
Nel 2009 risulta predominante la quota dei combustibili fossili, e in particolare dei prodotti petroliferi, che incidono per il 41 per cento sul consumo interno lordo seguiti da gas naturale (35,5 per cento), fonti rinnovabili (10,7 per cento) e combustibili solidi (7,4 per cento).
Rispetto all'anno precedente la disponibilità di energia da fonti rinnovabili è aumentata di 1,8 punti percentuali, mentre è diminuita di 0,9 punti quella di gas naturale e di 1,3 punti quella da combustibili solidi; non si registrano variazioni nella quota da petrolio.
Rispetto al 2000 risulta essere più evidente il processo di sostituzione tra le fonti, in particolare tra prodotti petroliferi e gas naturale: la quota di disponibilità di energia da petrolio è notevolmente diminuita (-8,5 punti percentuali), mentre la quota da fonti rinnovabili è salita di 3,8 punti percentuali e quella da gas naturale è aumentata di 4,1 punti percentuali. Risultano stabili le quote di combustibili solidi e energia elettrica.
Dedicato ai supporters delle rinnovabili.