[PS3/X360] Batman Arkham Asylum
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Discussione: [PS3/X360] Batman Arkham Asylum

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  1. #1
    Anacronistico L'avatar di god wolf amaterasu
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    [PS3/X360] Batman Arkham Asylum

    Propongo una vecchia recensione che feci del titolo dedicato al Cavaliere Oscuro. La rece non può entrare nel contest per via del numero di caratteri, ma non importa, d'altra parte non ero a conoscenza del suddetto e quindi ho scritto liberamente. Spero che vi piaccia.

    Cito in spoiler per sicurezza il sito di provenienza, anche se la roba è mia, quindi...


    E' l'uomo pipistrello! E' BATMAN!!!

    Batman: Arkham Asylumè un gioco particolare, per molti aspetti. Innanzitutto, vede comeprotagonista l'uomo pipistrello, e già il suo ritorno dopo svariatianni, è un grande evento. Seconda cosa, è un ritorno in grandestile. Cavalcando l'onda dei film, “Batman Begins” e “Il Cavaliere Oscuro”, specialmente il secondo omaggiato da una tramaintricatissima, profonda e da interpretazioni mirabili eassolutamente fuor di parametro da parte degli attori, mai viste inqualsiasi altro lungometraggio dedicato alle disavventure destinateagli abitanti di Gotham, questo Arkham Asylum non è assolutamente dameno, e si attesta su livelli altissimi, tanto da essere recentementefinito sul libro dei Guinness, come miglior videogioco dedicato ad uneroe di tutti i tempi. Terza cosa, il gioco non deriva dal film. Inun periodo dove sono le trasposizioni videoludiche dei film sui variHarry Potter, Spider-Man e compagnia a far guadagnare tanti quattriniai produttori, questa volta, la trama, l'atmosfera, gli ambienti,brillano di luce propria, rimanendo inediti in qualsiasi film ofumetto dedicato al nostro Cavaliere Oscuro. Last but not least, ilgioco che prenderemo in analisi a breve è, purtroppo, il canto delcigno di Eidos, che da tempo navigava in cattive acque, tanto dadefinire se Batman diverrà una serie, “in base alle vendite diquesto capitolo”. Non che il publisher scompaia, ovvio, ma passeràsotto il controllo di Square Enix. Se solo si fosse pensato (e fatto) prima un gioco cosi, e magari si fossero spesi meno soldi per un TombRaider a caso, che pur vendendo tutto sommato piuttosto bene, è unaminestra che a forza di essere riscaldata ha finito per diventareinsipida, forse non ci saremmo e soprattutto non si sarebbero trovatiin questa situazione. Ma, si sa, con il senno di poi, è facileparlare, e del resto, un gioco cosi performante ambientatonell'universo di Batman ha sorpreso un po' tutti, diciamolo. Chissà se sarà stato proprio il fato a far si che tutte queste premesseabbiano dato vita a un capolavoro del genere... nessuno può dirlo.

    Un'atmosfera incredibile è la prima cosa che balza all'occhio, e vi posso assicurare che dopo aver finito Batman: Arkham Asylum sarete d'accordo con me. E' quello che più colpisce, è quello che sin dal primo istante di gioco fa apparire tutto superbo, per usare un eufemismo. Ricalcando in parte le orme del film, l'aria che si respira è pesante, cupa, angosciante. Joker, caratterizzato dall'aspetto fumettistico e non più realistico (per intenderci, quello a cui ha dato vita l'indimenticato Heath Ledger) ha perso totalmente “l'aria da pagliaccio” che lo caratterizzava, l'aria da nemico che verrà obbligatoriamente sconfitto alla fine. Ora è sadico, uccide a sangue freddo, nei modi più diversi e inaspettati possibili, al contrario del nostro eroe, che non finisce mai i suoi avversari ma fa perdere loro la coscienza, da vero “buono”. Quella che lo attende è una notte lunghissima, in un manicomio inquietante, che traspira follia da tutti i pori. La trappola escogitata dal suo più acerrimo nemico è solo l'inizio. Il piano di Joker di farsi catturare volontariamente, per poi aizzare tutti i cattivi presenti nel manicomio contro Gotham sembra non far sperare in un domani. E c'è un punto assimilabile addirittura al tanto osannato BioShock, a proposito di atmosfera eccelsa, i “nastri dei colloqui”, che troverete sparsi per tutto Arkham, e che vi faranno assaporare i dialoghi tra i più celebri nemici di Batman e i loro psicologhi, netto richiamo a quei file sparsi per Rapture, che trattano il passato degli abitanti della città inabissata. Quello con BioShock, a livello di atmosfera, è un paragone che ci sta, dopotutto. Sentire Killer Croc che minaccerà di divorare il proprio interlocutore, o Zsasz che rivelerà di sapere ogni più piccolo particolare della vita della propria psicologa, è davvero “sensazionalmente” inquietante. In ogni caso, se dovessimo fare un vero e proprio confronto con l'FPS di 2K, potremmo dire che Batman ha dalla sua una terza persona ben più caratterizzante rispetto alla prima, ma al contrario Bioshock rimane comunque un gradino superiore per fantasia delle ambientazioni e per caratterizzazione anche del personaggio più insignificante. Un altro paragone celebre che possiamo intravedere è quello con Uncharted, da poco arrivato al suo secondo capitolo, e che potrete trovare recensito proprio su questo sito, se mai vorrete farvi un'idea di ciò che sto parlando. Il confronto in questo caso sussiste non tanto per le ambientazioni, quanto piuttosto per la piacevolezza nel giocare. L'avventura scorrerà liscia come l'olio, malgrado il terrore che la pervade. Contraddittorio, magari, ma solo nel caso in cui il soggetto non sia il Cavaliere Oscuro. Questa volta sarete voi a far provare paura agli altri.

    Uno dei vantaggi di non derivare da un film di riferimento e quindi di non dover seguire passo passo ogni riferimento cinefilo, è sicuramente l'ampia libertà concessa allo sviluppatore, e questo Rocksteady sembra averlo capito davvero bene. Il numero dei nemici più celebri di Batman è rilevante, ci sono Bane, Killer Croc, Joker, Poison Ivy ed altri ancora. Sarebbe stato impossibile vederli tutti in un unico film, visto che di solito la durata media è di un'ora e mezza, magari due. Ma grazie alle 10 ore circa di durata della nostra avventura ad Arkham, avremo la possibilità di sfidarli tutti, ma proprio tutti, cosa che permette una densità davvero ineccepibile negli eventi raccontati e nell'azione su schermo. I duelli si difendono bene anche a livello di varietà: mai vedremo uno scontro fotocopiato ad un altro, perché gli sviluppatori hanno provveduto anche a questo, cioè a caratterizzare ognuno a seconda delle proprie caratteristiche. Di conseguenza, contro Bane saremo costretti a usare la nostra agilità per fermarlo, contro Killer Croc dovremo usufruire delle nostre nostre qualità da “Cavaliere della Notte” per ottenere ciò che vogliamo, e calibrare ogni singolo passo, mentre per quanto riguarda Joker o Harley Queen, avversari, per cosi dire, “onnipresenti” nella sceneggiatura, posta la loro caratura, ma non particolarmente dotati in combattimento, sarà una continua ricerca, in un emozionante e avvincente elastico tra preda e predatore, anche se spesso sarà difficile capirà chi sarà la preda, e chi il predatore. Un plauso va anche all'inserimento, tra i “cattivi”, di Edward Nigma, il fantomatico Enigmista. Questo particolare “scontro”, non obbligatorio, si svolgerà accogliendo le varie sfide, suddivise equamente per ogni sezione del manicomio. Le sfide, appunto, consistono nel trovare e distruggere dentiere giocattolo, risolvere indovinelli o scovare particolari trofei, nascosti nei luoghi più improbabili, a volte anche dietro muri da far crollare tramite apposito gadget. Per concludere positivamente queste specie di “sub-quest”, saranno assolutamente necessari la Modalità Detective, ossia uno speciale visore a raggi X che permette di vedere attraverso i muri, e le “Mappe dell'Enigmista”, davvero utilissime, perché vi segnaleranno la posizione approssimativa di ogni segreto. Dispiace segnalare invece che i nemici “normali” risultano piuttosto simili e poco caratterizzati, infatti variano tra loro solo per l'arma utilizzata (coltelli, armi da fuoco, mazze ecc.) e l'abito indossato, escludendo i pazzi veri e propri, che vi spunteranno all'improvviso, e che dovrete essere lestissimi nel fermarli. Niente di grave, comunque, la perfezione non esiste, e dare pugni e calci ben assestati sul muso di questi brutti ceffi rimarrà comunque eccezionalmente divertente. Ovviamente dopo essersi fatti quattro risate sulle loro discussioni o aver rabbrividito dinnanzi alle confessioni dei crimini più orribili.

    Flusso Libero... o, più propriamente, “Freeflow Battle Sistem”. Più facile a farsi che a dirsi, verrebbe da dire. Come potrete dedurre dal nome, Rocksteady ha dotato Batman di un sistema di combattimento che è allo stesso tempo semplice e divertente, facile da gestire ma maledettamente raffinato. Dite la verità, fino ad ora avete sempre pensato che la complessità sia sinonimo di eccellenza (qualcuno ha detto Devil May Cry e Ninja Gaiden?). Beh, purtroppo (anzi, per fortuna) mi sa proprio che dovete ricredervi. Ma come funziona, questa tipologia di combattimento, per essere cosi elogiata? Quadrato per calci e pugni (si, solo un tasto), triangolo per il contrattacco, doppia X per le schivate, e cerchio per lo stordimento. Tutto qua. E allora come fa a essere cosi divertente, vi starete sempre chiedendo voi. La risposta è più facile di quello che potrebbe sembrare. Innanzitutto, nell'aria si ha la consapevolezza di essere il più forte, l'eroe che non deve chiedere mai. E già questa è una bella sensazione. Seconda cosa, sarà Batman a determinare la tipologia d'attacco (pugno al nemico più vicino, calcio a quello più lontano, scivolata a quello che è ormai al limite della stanchezza), e questo determina una spettacolarità nei combattimenti assolutamente strepitosa, omaggiata di numerosi “slow motion”, ma mantenendo comunque nel giocatore la consapevolezza innata di essere artefice di tutto quel bendiddio che si erge davanti ai suoi occhi. Ve lo ripeto, è più facile a farsi che a dirsi, per cui, appena finita questa (spero gradevole) lettura, provate, appena potete, con le vostre mani ciò che vi ho appena descritto, scaricando la demo disponibile da PlayStation Store o da Xbox Live. Non ve ne pentirete.

    Non ci sono però solo botte. Purtroppo, dirà qualcuno, menomale, diranno altri. Anche i più scettici però dovranno dare ragione ai secondi, stavolta. Le sezioni da picchiaduro a scorrimento sono integrate, armonicamente, a sezioni stealth e di esplorazione/investigazione. Presupponendo che le sezioni di combattimento sono le più riuscite, anche le sezioni propriamente tipiche di Solid Snake non sono affatto male. Non sperate di trovare la complessità delle azioni del nostro caro “mangiaserpenti”, ma questo, come già detto, non è necessariamente un male, perché anche qui la simbiosi tra semplicità e divertimento è tanta, pur assumendo una connotazione tattica. Salire sulle statue raffiguranti dei gargoyle, strisciare nei condotti di ventilazione o lanciare Batarang per attirare l'attenzione di un nemico per poi prenderlo alle spalle sono tutte azioni che saprete padroneggiare in men che non si dica. I nemici non si distinguono per una intelligenza artificiale cosi complessa, se non quando si accorgeranno della vostra presenza. In questo caso si metteranno spalle al muro, oppure chiederanno ad un alleato di procedere spalla contro spalla. Ma di momenti memorabili ne vivrete a bizzeffe, complice anche la Modalità Detective, che vi fornirà dati riferiti allo stato d'animo dei vostri nemici e al loro battito cardiaco. Vedere un ex-residente di Arkham spaventarsi per il più lieve rumore e cominciare a sparare nell'oscurità, per poi planare silenziosamente su di lui, grazie al vostro mantello, è un qualcosa da provare, assolutamente.
    Si parlava anche di fasi di “esplorazione/investigazione”. Queste risultano le meno gradite, malgrado i numerosissimi gadget tecnologici del Cavaliere Oscuro. Si tratta semplicemente di individuare una traccia (DNA, particolari sostanze ecc.) e di individuarne l'origine, seguendola. Niente di particolarmente rilevante, ma necessario ai fini della trama.

    Il contorno? Non è male. Infatti, a fare da ciliegina sulla torta a un primo (e a un secondo, perché no) piatto niente male, ci sono gli “Eventi Sfida”, oltre a contenuti inerenti tutta la saga del Cavaliere Oscuro, ossia statuette, biografie e illustrazioni che faranno chiarezza anche a chi, di pipistrello, conosce solo il mammifero. Le sfide si dividono in due tipi: Predatore e Combattimento. Le prime vi chiederanno, attraverso le vostre doti stealth, di sconfiggere 5 o 6 nemici nelle battute iniziali, una mezza infinità verso quelle finali, tutti rigorosamente armati, nel minor tempo possibile, con tanto di classifica online, e medaglie ottenibili soddisfacendo particolari richieste, come l'uso di attacchi con bat-artiglio, batarang, gel esplosivo e quant'altro. Interessanti, dal momento che vi “obbligheranno” a usufruire sino al midollo e ad espandere il gameplay preparato dagli sviluppatori per voi. Le seconde, invece, sono contraddistinte... dal menare le mani, senza infamia, senza lode. In realtà, di lodi ce ne sarebbero da fare a palate, grazie al già citato Freeflow, che rende tutto ciò che potrebbe sembrare monotono un film a se stante, sempre diverso, sempre divertente. La sfida vera e propria qui consiste nell'ampliare il più possibile la sequenza di combo, diversificandola, ed evitando di essere colpiti. Tutto questo vi porterà particolari bonus nel vostro conteggio dei punti, a fine round. Sorprende molto il fatto che una semplice sfida a punti (anche questa omaggiata di classifica online, chiaramente) possa essere cosi magnetica, elettrizzante, e che scateni in noi quella malattia che col tempo è andata scomparendo. Avete capito di quale malattia sto parlando? Non della febbre che vi farete venire correndo nudi in città per stare a casa da scuola/lavoro e godervi questo capolavoro. No, sto parlando di quella malattia tipica della sala giochi, quella dei vecchi cabinati Sega. Non la conoscete? Lo farete presto, si chiama “ancoraunaepoismetto”!

    Le due versioni (PlayStation 3 e Xbox 360) sono sostanzialmente uguali, a livello tecnico (eccezion fatta per la solita installazione per la console Sony, stavolta pesante circa un giga e mezzo), ma lo stesso non possiamo dire dei contenuti. Infatti i possessori del monolito nero potranno scaricare gratuitamente (cosa tanto rara quanto piacevole) dal PlayStation Store degli “Eventi Sfida” dedicati al nemico più acerrimo di Batman, Joker! Badate bene, non che questo, per quanto gradito, plus, sia un qualcosa di trascendentale, in fin dei conti non aggiunge nulla di decisivo, e, oltretutto, le locations sono le stesse già viste nel corso del gioco e delle altre sfide. Non farete altro che provarlo, e poi vi dedicherete a tutto il resto, magari facendovi quattro risate sullo stile di Joker (coppini, schiaffi e calci laggiù dove non batte il sole saranno la norma), ma è da segnalare che Sony si sia finalmente data una svegliata, dopo l'ottenimento di DLC da parte di Microsoft in esclusiva, come “The Lost and the Damned”. Questo a dovere di cronaca, in realtà sarebbe meglio per tutti se ogni utente, di qualsiasi console, potesse godere di qualsiasi espansione o add-ons, gratuito (meglio) o a pagamento (peggio).

    La perfezione, però, non appartiene al nostro mondo. Affido dunque al terzultimo paragrafo l'ingrato compito, ma davvero ingrato, di parlare male di Batman: Arkham Asylum. Già, ora vengono i difetti, per quanto difficili da scovare (manco fossero i trofei dell'Enigmista). In primo luogo va segnalato un doppiaggio assolutamente scadente (per quanto possa essere “di lusso”, i doppiatori non sono altri che quelli della serie animata!) in tutti quei “filmati non pre-renderizzati”, ossia in tutti gli spezzoni dove Joker si farà beffe di voi tramite televisione a circuito chiuso di Arkham, mentre voi state giocando (più o meno) tranquillamente. Spesso capiterà di vedere Joker emettere suoni (e con suoni intendo la propria voce, cosa andate a pensare?) con la bocca chiusa, o, viceversa, stare zitto aprendo e chiudendo però la bocca. Ci sono anche lampade, documenti e scrivanie che anche se a contatto con un'esplosione, non si muovono nemmeno di mezzo millimetro. Rimangono comunque strepitosi i modelli dei personaggi (mai visti un Joker o un Killer Croc cosi dettagliati) e il più delle scene di intermezzo. Altra cosa che è doveroso segnalare è l'assenza della possibilità di usare i mezzi, terrestri o volanti, di Batman. Perché i Gadget si, e anche dei piccoli spezzoni di gioco sulla Batmobile no? Ma soprattutto, per quale ragione compare in video e anche durante il gioco, se poi non possiamo nemmeno utilizzarla? Infine, l'ultimo difetto consiste in una sequenza finale che sfocia in parte nell'assurdo, ma questi, in fin dei conti, sono gusti. Sappiate comunque che questo paragrafo non fa si che dobbiate disprezzare quanto detto precedentemente, ce ne fossero di giochi cosi divertenti, pur possedendo questi difetti.

    A proposito di Trophies & Achievements... Il gioco, fortunatamente, dimostra di essere ottimo anche sul piano dei tanto amati trofei o obiettivi, a seconda della vostra console. Una manciata di questi sono legati alla trama principale, e per l'agognato “platino” o “mille su mille” dovrete finirvi il gioco a difficoltà difficile. Un consiglio che vi voglio dare è quello di finirvelo subito alla suddetta difficoltà, dato che la modalità principale non è nulla di cosi impegnativo. I premi più difficili da conquistare che incontrerete sono sicuramente quelli legati alla modalità “sfida”. Ottenere il massimo delle medaglie in ogni evento non sarà affatto facile, specie in quelli combattimento. Un altro trofeo difficilotto è quello di realizzare una combo lunga 40 colpi, ma con i giusti potenziamenti riuscirete a non sudare, necessariamente, le proverbiali sette camicie. L'ultima sfilza di premi riguarda i trofei e gli indovinelli dell'Enigmista. Nulla di particolarmente complicato, tramite le apposite mappe. Da segnalare anche il Free Roaming messo a disposizione dagli sviluppatori, che permette, anche dopo la fine del gioco, di esplorare il manicomio di Arkham. Davvero ottimo. In conclusione, prima completate e godetevi il gioco, che merita, poi pensate al “100%”, se siete dei completisti.

    Insomma, questo Batman: Arkham Asylum è un gioco che dovreste fare assolutamente vostro, e il prima possibile. Date un occhio alla Special Edition, se volete. Non costa poi molto di più, ma avere un batarang sulla scrivania è un qualcosa di eccezionale, senza contare tutti gli altri contenuti aggiuntivi. Quello che sono “Batman Begins” e “Il Cavaliere Oscuro” nel cinema, il migliore film di Batman, e in generale, uno delle opere cinematografiche più belle di sempre, vale anche per Arkham Asylum in ambito videoludico. Un'esperienza che vi consiglio è proprio quella di lasciare perdere il mondo, per una settimana circa: stop, basta. Godetevi la saga di Nolan in Blu-Ray, magari anche sulla vostra PlayStation 3 se siete possessori della console di casa Sony, o qualsiasi altro lettore se avete come compagna di giochi un Xbox 360, andrà benissimo. E poi dedicatevi al gioco, per assaporarne ogni sfumatura, e apprezzarne ogni pregio. Chiaramente a telefono staccato, nel buio più totale e spaparanzati sulla vostra poltrona preferita, davanti al vostro Full HD nell'intimità più recondita. Ma anche sul tappeto, davanti al vostro piccolo televisore (magari non in bianco e nero, quello no) a tubo catodico, il concetto è lo stesso. Non ve ne pentirete, e mi ringrazierete, garantito.

    Voto: 9/10
    Ultima modifica di god wolf amaterasu; 24-08-2010 alle 17:32:08
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  2. #2
    Demi - Fiend L'avatar di guitar hero
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    "Spesso capiterà di vedere Joker emettere suoni (e con suoni intendo la propria voce, cosa andate a pensare?) con la bocca chiusa, o, viceversa, stare zitto aprendo e chiudendo però la bocca"

    Qua però non è un difetto legato al doppiaggio, ma eventualmente al lip-sync.
    Io non ho giocato Batman, e non capisco dalla recensione se effettivamente il doppiaggio sia scadente o se l'unica lamentela è il lip-syncXD


  3. #3
    Anacronistico L'avatar di god wolf amaterasu
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    "Spesso capiterà di vedere Joker emettere suoni (e con suoni intendo la propria voce, cosa andate a pensare?) con la bocca chiusa, o, viceversa, stare zitto aprendo e chiudendo però la bocca"

    Qua però non è un difetto legato al doppiaggio, ma eventualmente al lip-sync.
    Io non ho giocato Batman, e non capisco dalla recensione se effettivamente il doppiaggio sia scadente o se l'unica lamentela è il lip-syncXD
    Soprattutto lip-sync, a dire il vero. Non siamo ai livell di U3, comunque, vai tranquillo...

    P.S.
    Capita anche che comunque lip-sync e doppiaggio pessimo coesistano!
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  4. #4
    Utente sotto copertura L'avatar di mostwanted
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    Arrivo in ritardo per dire che non è male ma un pò troppo ampia. Molti interventi si potevano tranquillamente tagliare per non dilungarsi troppo.

  5. #5
    Anacronistico L'avatar di god wolf amaterasu
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    Eh si lo so, ma non avevo limiti, e il gioco mi aveva preso troppo. L'ho scritto quando ero ancora "caldo". Comunque da quella rece sono ulteriormente migliorato!
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  6. #6
    Utente sotto copertura L'avatar di mostwanted
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    No vabè ma comunque è lodevole vedere che hai dato un paragrafo per i difetti, cosa che in molti non fanno (a volte capita di leggere recensioni che sembrano solo dei bimbettosi inviti all'acquisto non qui su GV ovviamente, dove il clima è diverso per fortuna). Unica cosa, avrei marcato di più il fatto che è poco longevo E avrei sceso un pochino il voto proprio per questo.

  7. #7
    Anacronistico L'avatar di god wolf amaterasu
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    Davvero lo trovi poco longevo? la modalità principale non è cortissima, ci sono tutti i collectibles, e poi tutte le sfide!
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