facebook influisce sull'autostima?
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Discussione: facebook influisce sull'autostima?

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  1. #1
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    facebook influisce sull'autostima?

    salve a tutti.preciso subito che non è il solito topic in cui l'op spala merda su facebook,ma volevo soffermarmi su un aspetto che ritengo sempre più preoccupante,ovvero l'influenza che questo social network sta iniziando ad avere sull'autostima delle persone.ieri sono uscito a mangiarmi una pizza con qualche amico e ho notato che uno di questi era seduto tutto moscio e giù di morale.al che ci scambio qualche chiacchera e se ne esce che era giù di morale perchè "già ho pochi amici (una settantina se non sbaglio,manco fossero 5 cazzo) poi stasera ho visto che in due mi hanno cancellato".ma cristo,si può?si può essere giù di morale per uno stupido numero?durante la cena il discorso si è allargato agli altri presenti e sono uscite cose assurde che mi hanno fatto cadere le palle,tipo "eh beh però è brutto quando metti un link e nessuno mette mi piace..." oppure,rivolto a me "e te mettilo qualche mi piace ai miei link ogni tanto però!".siamo arrivati al punto che per accrescere la propria autostima serva avere 700 amici e una bacheca intasata da commenti?

    sono curioso di sentire altri pareri.vi ferisce sapere che un tizio vi ha rimosso dai suoi amici?vi sentite forever alone quando vi connettete e nessuno vi si incula di pezza?tenete millemila amici anche se molti li conoscete appena solo per sentirvi fighi?

    per favore sinceri eh.

  2. #2
    da 3? L'avatar di Celebron
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    mio Dio ma che gente frequenti
    Io per fortuna tengo il minor numero di amici possibile su facebook, anche perché troppa gente si fa già i cazzi miei. Non mi sono fatto mai problemi in merito, per fortuna

  3. #3
    .
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    Per me dipende da chi l'ha cancellato. Se erano signori nessuno sticazzi, se era gente con cui magari ha passato 5 anni di liceo e reputava ottime conoscenze ci può anche stare. Se poi erano signori nessuno e lui ci sta male sta facendo un pessimo uso di Facebook.
    Insomma, può anche influire sull'autostima ma l'ultima parola ce l'ha l'intelligenza (o la maturità, vedi tu) della persona.

  4. #4
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    gente che si fa influenzare l'autostima da fb, perdonatemi, ma totalmente in ordine non è.

  5. #5
    Utente L'avatar di DogmaX
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    Meglio 70 amici veri che 700 sconosciuti. Il fatto è che sto tuo amico sta usando Facebook per cercare di "accrescere" la sua stima, per sentirsi importante, non per altro... così come fanno in molti.

    Comunque sul chi "ci cancella", beh, nel mio caso dipende CHI. Se lo fa uno che conobbi tempo fa e che non vedo più da una vita, fottisega, se lo fa uno della nostra comitiva con cui stiamo uscendo allora le cose cambiano.

  6. #6
    Visions
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    Non ne me ne frega un cazzo quando qualcuno mi rimuove dagli amici, anzi spesso me la cerco io scrivendo stati molto poco amichevoli come ad esempio questo (lo copio-incollo dalla mia pagina) : "E' sempre bello trovare una persona in meno, tanto non servite ad un cazzo comunque." E non è la prima volta che scrivo una cosa del genere eh! Tanto a chi piaccio bene, a chi non piace fottesega.

    Ovviamente, anche se è un pò un controsenso, fa piacere che la gente apprezzi i tuoi stati/ti commenta piuttosto che pubblichi cose e nessuno te se incula.

  7. #7
    da 3? L'avatar di Celebron
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    07-06
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    Citazione DogmaX Visualizza Messaggio
    Meglio 70 amici veri che 700 sconosciuti. Il fatto è che sto tuo amico sta usando Facebook per cercare di "accrescere" la sua stima, per sentirsi importante, non per altro... così come fanno in molti.

    Comunque sul chi "ci cancella", beh, nel mio caso dipende CHI. Se lo fa uno che conobbi tempo fa e che non vedo più da una vita, fottisega, se lo fa uno della nostra comitiva con cui stiamo uscendo allora le cose cambiano.
    ma non capisco perché
    cioè un tuo amico stretto deve per forza averti tra i suoi contatti di facebook per essere tuo amico?

  8. #8
    ma quanti anni hanno i tuoi amici?
    Chiunque volesse contribuire nel rispondere a questo sondaggio, ne sarei grato:

    https://goo.gl/forms/gyrckR55JuksySOu1

    Grazie

  9. #9
    Utente
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    51
    questo è il motivo per cui sono iscritto con un nome fittizio e lo utilizzo solo per curiosare ogni tanto.

    si credo che facebook influenzi l'autostima.

    il cazzo di numerino degli amici, diventa come un'indicaore di popolarità, di fama.

    vedete un tizio con 3000 amici, e pensate, cazzo questo dev'essere un grande!

    poi ne vedete un'altro che ne ha 37, pensate tra voi e voi, poraccio. questo sarà un povero sfigato.

    è così, c è poco da fare! inutile negarlo.

    poi ovviamente, non è detto che chi ha 30 amici sia uno sfigato, per carità, non sto dicendo questo, potrebbe essere la persona più meravigliosa di questo mondo, come potrebbe essere che quello che ne ha 3000 sia un emerito coglione.

    ma il primo pensiero che si ha vedendo un profilo di questo tipo è questo, pochi cazzi.
    Ultima modifica di fake001; 14-06-2011 alle 23:25:38

  10. #10
    the archangel
    Ospite
    Se uno non ha una vita sociale, forse si.

  11. #11
    Geologo di Gamesvillage L'avatar di nik44
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    Citazione Celebron Visualizza Messaggio
    ma non capisco perché
    cioè un tuo amico stretto deve per forza averti tra i suoi contatti di facebook per essere tuo amico?
    purtroppo si arriva anche a questo...non ho parole
    La mia TOP 10 dei migliori videogiochi di sempre:

    Spoiler:
    1 - Super Mario Galaxy | 6 - Half-life 2
    2 - Zelda: Twilight Princess | 7 - Portal 2
    3 - Super Mario World | 8 - Alan Wake
    4 - Max Payne | 9 - F.E.A.R.
    5 - The elder scrolls 5: Skyrim | 10 - Far Cry

  12. #12
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    Citazione Gabri_1989 Visualizza Messaggio
    ma quanti anni hanno i tuoi amici?
    siamo tutti intorno alla ventina ed è proprio per questo che lo trovo preoccupante.se queste cose me le avesse dette mia cugina di quattordicianni ok,ci sta,ma detto da loro è agghiacciante.
    Citazione Celebron Visualizza Messaggio
    mio Dio ma che gente frequenti
    Io per fortuna tengo il minor numero di amici possibile su facebook, anche perché troppa gente si fa già i cazzi miei. Non mi sono fatto mai problemi in merito, per fortuna
    fai bene,anche io faccio come te.per un periodo ho "ceduto" e da 40 sono passato a 150,poi ho realizzato che di tutta quella gente fregava un cazzo e li ho fatti fuori quasi tutti.ora ne tengo tipo una cinquantina
    Citazione DogmaX Visualizza Messaggio
    Meglio 70 amici veri che 700 sconosciuti. Il fatto è che sto tuo amico sta usando Facebook per cercare di "accrescere" la sua stima, per sentirsi importante, non per altro... così come fanno in molti.

    Comunque sul chi "ci cancella", beh, nel mio caso dipende CHI. Se lo fa uno che conobbi tempo fa e che non vedo più da una vita, fottisega, se lo fa uno della nostra comitiva con cui stiamo uscendo allora le cose cambiano.
    è quello che gli ho detto.per la seconda parte del post quoto,quando la mia ex mi lasciò mesi fa tutte le sue amiche mi cancellarono.per la maggior parte fottè sega,ma quando vidi che mi cancellò pure sua sorella,con cui ero molto amico,ci rimasi male sinceramente

  13. #13
    Utente L'avatar di oceancorps
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    Si chiama "Fomo": ecco come "guarire" Sapere quel che fanno gli altri insinua il dubbio di non divertirsi
    abbastanza


    NEW YORK - I miei ex-compagni italiani della Scuola europea di Bruxelles si ritrovano spesso in un
    ristorante, a Roma, a sette ore di volo da qui: istantaneamente le foto delle loro simpatiche serate riprese
    sugli iPhone mi raggiungono, prima sulla mia email e poi evidenziate grazie a Facebook e Twitter.
    È un modo per rendermi partecipe delle loro allegre rimpatriate? O invece mi rendono ancora più tangibile la
    distanza, l'assenza? Ora scopro che la mia è un'esperienza universale. Ha perfino un nome clinico, la nuova
    nevrosi creata dai siti sociali.
    Si chiama Fomo, le iniziali di "fear of missing out": la paura di essere tagliati fuori. Tanto più acuta se l'evento
    di cui i vostri amici vi mandano testimonianze in tempo reale si svolge addirittura nelle vicinanze. E voi non ci
    siete. «Una serata di pioggia mi stavo impigrendo al calduccio del mio salotto, pronta a guardare un film in tv
    - racconta Jenna Wortham nella sua column tecnologica sul New York Times - quando improvvisamente il
    mio iPhone ha cominciato a lampeggiare. Eranoi segnali che mi arrivavano dai miei amici, attraverso diversi
    siti sociali. Tre di loro stavano andando in un locale a sentire musica. Altri mandavano immagini da un
    ristorante. Improvvisamente il piacere della mia serata domestica e solitaria è stato guastato dal rimpianto per
    quello che avrei potuto fare».
    Facebook, Twitter, Flickr, Hunch, Foursquare, Instagram: il nostro mondo è stato invaso da siti specializzati
    nell'informarci automaticamente minuto per minuto di quel che fanno gli amici, i conoscenti, i colleghi di
    lavoro, più le celebrità e i Vip che vogliamo seguire. Ma anziché renderci davvero più "sociali", questi
    strumenti tecnologici possono accentuare un senso di solitudine, di opportunità mancate. Uno degli studiosi
    che denunciano il lato oscuro della socialità digitale è Dan Ariely, docente di psicologia alla Duke University e
    autore del saggio "Predictably Irrational".
    Secondo Ariely «quando cominciamo a consultare le pagine Facebook dei nostri amici, s'insinua il tarlo del
    dubbio, la preoccupazione che stiamo prendendo le decisioni sbagliate su come passare il nostro tempo
    libero». L'immediatezza di quei segnali è diversa da quel che accadeva in tempi pre-Facebook, quando al
    lunedì mattina fra colleghi ci si scambiavano resoconti su come ciascuno aveva passato il weekend.
    L'immediatezza dà una forza diversa ai raffronti: «È in questo preciso istante - dice Ariely - che vedi la foto
    dei tuoi amici proprio mentre sono in un locale a bersi una bottiglia di vino, senza di te, e non puoi impedirti di
    pensare che le cose potrebbero essere diverse». Questo non riguarda solo la mondanità, il tempo dedicato ai
    divertimenti. Sui siti sociali dilaga anche l'esibizione dei propri successi: nella vita di coppia, negli studi,
    nell'attività professionale.
    Un tempo accadeva solo in momenti determinati - per esempio proprio un ritrovo tra ex compagni di scuola -
    di fare il bilancio della propria esistenza confrontandosi con gli altri.
    Adesso bastano due clic sul computer, o sul display del cellulare, per vedere apparire sullo schermo "la vita
    degli altri". E sentirsi costretti a far paragoni che possono essere stressanti o dolorosi. Un'altra studiosa delle
    relazioni sociali nell'èra digitale, Sherry Turkle del Massachusetts Institute of Technology ha coniato per un
    suo studio il titolo "Alone Together" (insieme da soli). Non è proprio una novità.
    Negli anni Cinquanta il saggio sociologico più venduto in America fu "La folla solitaria" di David Riesman, che
    già allora analizzava le nuove forme di solitudine in una società dove i mezzi di comunicazione di massa
    sembravano facilitare i legami sociali. «Di fronte a una nuova tecnologia - sostiene la Turkle - siamo
    vulnerabili, immaturi, ci lasciamo dominare invece di essere noi a dominarla». Contro la sindrome-Fomo, la
    Turkle propone di cominciare con piccoli esercizi quotidiani: «Ogni tanto, separiamoci dal nostro smartphone,
    per riprenderci il controllo su noi stessi».


    La scheda LA PAURA DI ESSERE TAGLIATI FUORI A denunciare il lato oscuro della socialità digitale è
    Dan Ariely, docente di psicologia alla Duke University e autore del saggio "Predictably Irrational"


    FEDERICO RAMPINI da La Repubblica dell' 11/04/2011
    Citazione .:Ethan_Hunt:. Visualizza Messaggio
    Ma i brutti che stanno assieme.
    Dio che schifo.

  14. #14
    Citazione Mr.Simpatia Visualizza Messaggio
    siamo tutti intorno alla ventina ed è proprio per questo che lo trovo preoccupante.se queste cose me le avesse dette mia cugina di quattordicianni ok,ci sta,ma detto da loro è agghiacciante.
    forse è un pò avvilito perchè a 20 anni si ritrova ad avere pochi amici e una vita sociale poco attiva rispetto a molti suoi coetanei..
    Chiunque volesse contribuire nel rispondere a questo sondaggio, ne sarei grato:

    https://goo.gl/forms/gyrckR55JuksySOu1

    Grazie

  15. #15
    ~Offline~
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    Citazione Mr.Simpatia Visualizza Messaggio
    salve a tutti.preciso subito che non è il solito topic in cui l'op spala merda su facebook,ma volevo soffermarmi su un aspetto che ritengo sempre più preoccupante,ovvero l'influenza che questo social network sta iniziando ad avere sull'autostima delle persone.ieri sono uscito a mangiarmi una pizza con qualche amico e ho notato che uno di questi era seduto tutto moscio e giù di morale.al che ci scambio qualche chiacchera e se ne esce che era giù di morale perchè "già ho pochi amici (una settantina se non sbaglio,manco fossero 5 cazzo) poi stasera ho visto che in due mi hanno cancellato".ma cristo,si può?si può essere giù di morale per uno stupido numero?durante la cena il discorso si è allargato agli altri presenti e sono uscite cose assurde che mi hanno fatto cadere le palle,tipo "eh beh però è brutto quando metti un link e nessuno mette mi piace..." oppure,rivolto a me "e te mettilo qualche mi piace ai miei link ogni tanto però!".siamo arrivati al punto che per accrescere la propria autostima serva avere 700 amici e una bacheca intasata da commenti?

    sono curioso di sentire altri pareri.vi ferisce sapere che un tizio vi ha rimosso dai suoi amici?vi sentite forever alone quando vi connettete e nessuno vi si incula di pezza?tenete millemila amici anche se molti li conoscete appena solo per sentirvi fighi?

    per favore sinceri eh.
    basta vivere tranquilli con sè stessi. e saper trovare l'equilibrio tra <il farsi influenzare dagli altri> ed <il resto si fotta>. certo non è immediato. ma sentirsi giù per il motivo che hai detto te. ma via. gente, se vi rimbecillisce il fb e cazzi vari, rinunciate a 2 foto di fie che tanto le potete vedere a giro, e toglietevi da lì. giusto comunque ragionarne.
    per finire. se uno decide di fare una cosa, a meno che non sia sempre non ho altro di meglio da fare, è perchè ne è convinto (mi riferisco a quell'articolo). è troppo facile invidiare il vicino e trovarne la scusa per non essere mai contenti.

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