Nel lontano 1997 uscì Duke Nukem 3D, uno sparatutto in prima persona fracassone e violento. Questo gioco venne ritirato in alcune nazioni, come in Brasile, per l'eccessiva violenza. Due anni dopo iniziò lo sviluppo di Duke Nukem Forever, destinato a riprendere le basi del predecessore. Il progetto però non andò mai in porto finchè 2K Games e Gearbox Software (gli autori di Borderlands) presero in mano le redini di un prodotto destinato al nulla. Oggi, dodici anni dopo l'inizio dello sviluppo, Duke Nukem Forever torna sugli scaffali dei negozi in una veste non troppo smagliante. La grafica, anche al massimo livello di dettaglio, presenta scalettature e texture "stirate" e poco dettagliate. Il protagonista e i personaggi secondari sono rappresentati per bene, ma tutto il resto lascia perplessi e non poco. Il gameplay è un miscuglio di FPS moderni e FPS vecchi. Infatti è stata aggiunta la barra EGO (aumentabile tramite azioni folli, come fare una fotocopia del sedere di Duke) , una barra non troppo diversa dallo schermo rosso di Call of Duty. Poi c'è la parte vecchia, ovvero quando il protagonista deve raggiungere determinati luoghi lo fa saltando su svariati oggeti proprio come in Duke Nukem 3D, il tutto inserito in livelli lineari e una totale assenza di sistemi di copertura. Il multiplayer è divertente con la possibilità di personalizzare i vestiti del personaggio."La Tana" è forse la cosa che più colpisce del multiplayer. La Tana è la casa di Duke e per sbloccare gli oggetti da metterci bisogna avanzare di livello. Tutto questo è condito da una dose di humor pazzo, ma a volte forzato.
Voto: 8