Ieri notte ho parlato con una mia vecchia amica, che ha un anno meno di me (25) e sta per laurearsi in medicina. E abbiamo parlato delle cose molto tristi di cui parlano i trentenni, tipo cosa fai, cosa farai, cosa vuoi fare nella vita. E allora lei mi ha detto che vuole tre figli e fare molto sesso (non con me, temo). E io, in un rigurgito adolescenziale-centrosocialino, le ho detto che voglio fregare il sistema. Tipo che non voglio alzarmi alle sette, avere responsabilità che se sbagli qualcosa tutti si incazzano, avere un capo che ti censura youtube al lavoro, portare a casa quattro o cinque soldi per pagarmi il piacere di respirare. Voglio essere libero di fare il cazzo che mi pare (cioè, niente), senza dover rendere conto a nessuno.
Ora, visto che senza soldi si tende a morire (non direttamente, per chi non fosse ferrato in materia, ma per l'impossibilità di acquistare beni e servizi) ho pensato: perché non emigrare in uno di quei paeselli dove il costo della vita è tipo cinque volte più basso che da noi? Thailandia, Belize, Costa Rica. Comprare una casa, una piccola azienda agricola da far gestire ai locali, prendere un cameriere e starsene a guardare l'oceano. Ho calcolato che con 200.000€ investiti in qualche maniera potrei vivere tranquillamente per cinquant'anni e passa, una cifra che è facile raggiungere per chiunque abbia qualche immobile da liquidare. Facile non è, ma non mi sembra più difficile che vivere da precario bestemmiando ogni santa mattina. Magari sbaglio i calcoli?