FOGGIA - L'Us Foggia scompare ufficialmente dal calcio professionistico italiano. Il club non ha infatti ha presentato ricorso per l'iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Entro le 13 di oggi andava proposto ricorso alla CoViSoc, avverso l'esclusione dello scorso 30 giugno. Il club di Casillo non ha proposto la documentazione richiesta consistente in 885.000 di euro cash, per ottemperare ai pagamenti (tramite bonifico o assegni) delle spettanze arretrate ai tesserati e dei relativi contributi oltre all licenza d’uso dello stadio Zaccheria e a una fideiussione bancaria a prima richiesta di 600.000 euro
CASILLO - «Sta per scadere inutilmente il temine ultimo per la presentazione del ricorso avverso la decisione della CoViSoc di non ammissione dell'US Foggia Spa al campionato professionistico 2012/2013», scrive il club in un lungo comunicato comparso sul sito ufficiale dell'Us Foggia. «Nonostante tutti gli sforzi fatti e le dichiarazioni di disimpegno partite dal febbraio 2012 nessun imprenditore singolo o “cordata” ha dimostrato effettivamente seria intenzione di rilevare il pacchetto azionario della società per dare continuità al progetto sportivo», si legge. «In questo deserto - continua ancora il club - si è continuato incredibilmente a pensare che la salvezza del Foggia potesse significare la salvezza della famiglia Casillo. Tale pensiero non può che lasciare sconcertati, in quanto non può significare altro che una dolosa mistificazione della realtà. La famiglia Casillo aveva già dal mese di febbraio manifestato la propria volontà di voler passare la mano».
Neanche due anni fa si parlava del ritorno di Zemanlandia con Casillo presidente,ed adesso il fallimento.
Penso che avrebbero dovuto fare più controlli. Certo,dispiace.
Casillo è sempre stato un traffichino.
Sperava di ripetere il miracolo zemaniano degli anni 90, in cui lui non metteva una lira e zeman gli trasformava in oro degli scarti e delle pippe.
Stavolta zeman l'ha abbandonato e lui non sa ovviamente come gestire una società di calcio, perciò ha lasciato subito dopo, con il club che è andato incontro al suo destino.
In Italia mancano dirigenti seri e che soprattutto badino prima ai bilanci, perlomeno nelle serie inferiori. Tanta primavera, tanti giovani in prestito. Scusate la frase da capitan ovvio, ma è così. L'udinese, di cui odio veramente il modus operandi, è un caso a parte. Si qualifica per due anni consecutivi alla massima competizione continentale, ha guadagnato qualcosa 80 milioni dall'anno scorso con le cessioni e non si sforza di cercarsi un """top player""" o perlomeno un giocatore affermato in europa, magari offrendogli un bel contrattino per convincerlo a venire in una squadra poco blasonata, ma comunque reduce da un terzo posto e ai preliminari di champions. Se sei nella alte posizioni della serie A e sei economicamente sano, si deve investire, altro che quei nababbi dei pozzo.
Ma soprattutto presidenti seri, niente personaggi loschi.
Ultima modifica di Mr.Alabama; 17-07-2012 alle 17:01:57
Mi dispiace davvero..simpatizzo per il Foggia e conosco parecchi tifosi incalliti della squadra.
L'ultima fuga di Zeman lasciava intendere che le cose non andavano proprio bene.
Se ne va un pezzo di storia del calcio italiano.
Le uniche squadre professionistiche in Puglia attualmente sono 4: Bari, Lecce, Barletta e Andria.
Ne abbiamo perse due in un anno solo (Taranto e Foggia).
L'Andria stava per essere escluso dal campionato ma si sono salvati in extremis addirittura grazie ad una colletta dei tifosi per pagare la fidejussione...
Nonostante la rivalità, dispiace che il calcio regionale sia così sceso di livello.
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