[1]GMC chiude, grazie di tutto.

[Incubo10]

Va be ma adesso non stiamo qui a criticare il fatto che a Paglianti piaccia Oblivion. A me personalmente non piace come del resto non mi piace Skyrim ma qui è tutta una questione di gusti. In ogni caso io avrei una domanda per i dipendenti di GMC. Perchè nell'ultimo numero non avete parlato della fine della rivista? Se uno non è iscritto a GV non saprebbe niente e quel numero sarebbe come uno qualsiasi

[glorfindel75]

Va be ma adesso non stiamo qui a criticare il fatto che a Paglianti piaccia Oblivion. A me personalmente non piace come del resto non mi piace Skyrim ma qui è tutta una questione di gusti. In ogni caso io avrei una domanda per i dipendenti di GMC. Perchè nell'ultimo numero non avete parlato della fine della rivista? Se uno non è iscritto a GV non saprebbe niente e quel numero sarebbe come uno qualsiasi

Forse ci sono condizioni contrattuali.
Io non credo che loro non vogliano comunicare con i lettori.
Ricordate l'enciclopedia dei Videogiochi?
Sui forum ci fu una bufera e una richiesta di spiegazioni, mai arrivate. Il motivo non è da ricercare nei redattori, collaboratori, dipendente, ma nei piani superiori.

[StefOmega]

Forse ci sono condizioni contrattuali.
Io non credo che loro non vogliano comunicare con i lettori.
Ricordate l'enciclopedia dei Videogiochi?
Sui forum ci fu una bufera e una richiesta di spiegazioni, mai arrivate. Il motivo non è da ricercare nei redattori, collaboratori, dipendente, ma nei piani superiori.

Cos'è questa storia dell'Enciclopedia dei Videogiochi?

[deltax]

E' buffo che un utente apra questo 3d, dicendo grazie ai redattori di gmc. Dovrebbe essere l'esatto contrario, di solito sono gli editori che ringraziano i lettori per il supporto economico che danno comprando la rivista, e in questo caso sarebbe ancora più lampante dato che gli editori dovrebbero ringraziare i lettori per soldi REGALATI, dato il livello della rivista negli ultimi anni.
Io ho comprato GMC nell'arco di 2-3 anni, dal 2002 al 2004 o 2005. Ci sono passate recensione "storiche" , come HL2, Doom 3, far cry (che all'epoca passò in sordina a causa di Hl2) e tanti altri. Premesso che già da allora la qualità della rivista era tutt'altro che eccelsa come qualcuno vuole far credere, a causa di scelte editoriali esclusivamente economiche, ma d'altronde è comprensibile, il settore videoludico in italia soprattutto in quel periodo era di nicchia, come anche la diffusione di internet a banda larga (dato che siamo e saremo sempre gli ultimi in europa). Quindi in sostanza anche allora, forse più velatamente, si vedevano spuntare le anteprime hypate senza motivo, le recensioni con i 9 ai titoloni hypati prima, e i soliti consigli per le config. hw che ti sparavano configurazioni di 5000 euro prendendo i top gamma in maniera totalmente scriteriata, piuttosto che fare una rubrica hw seria consigliando ottime config a basso costo e confronti prestazionali, come da anni fa HWupgrade in maniera totalmente gratuita.
Di quei tempi ricordo solo voti scellerati nelle ultime recensioni del 2005, tipo l'8 e mezzo a splinter cell chaos teory e 9 a titoli hypati che al più valevano 7 e mezzo. Poi, sebbene non abbia comprato un solo numero dell'"era" Sprea, a quanto leggo la situazione è precipitata. E' davvero avvilente dare un 9 alto solo perchè sulla scatola del gioco c'è scritto call of duty.
Insomma, checchè ne dicano i nostalgici GMC non è mai stata un ottima rivista, anche quando c'erano i recensori storici, al più una buona rivista che per non sopperire in uno stato in cui il gaming era ancora di nicchia doveva seguire particolari tendenze editoriali.
A me personalmente non mancherà, di certo se devo fare un ultimo appunto lo faccio sul numero di chiusura : 196, il che dimostra quanto la nuova gestione non abbia un minimo a cuore GMC, poteva chiudere con il numero 200 di dicembre, chiudendo cosi sia l'anno che con un numero "tondo", dando magari qualche sorpresa ai lettori affezzionati.

[Miccighel]

E' buffo che un utente apra questo 3d, dicendo grazie ai redattori di gmc. Dovrebbe essere l'esatto contrario, di solito sono gli editori che ringraziano i lettori per il supporto economico che danno comprando la rivista, e in questo caso sarebbe ancora più lampante dato che gli editori dovrebbero ringraziare i lettori per soldi REGALATI, dato il livello della rivista negli ultimi anni.
Io ho comprato GMC nell'arco di 2-3 anni, dal 2002 al 2004 o 2005. Ci sono passate recensione "storiche" , come HL2, Doom 3, far cry (che all'epoca passò in sordina a causa di Hl2) e tanti altri. Premesso che già da allora la qualità della rivista era tutt'altro che eccelsa come qualcuno vuole far credere, a causa di scelte editoriali esclusivamente economiche, ma d'altronde è comprensibile, il settore videoludico in italia soprattutto in quel periodo era di nicchia, come anche la diffusione di internet a banda larga (dato che siamo e saremo sempre gli ultimi in europa). Quindi in sostanza anche allora, forse più velatamente, si vedevano spuntare le anteprime hypate senza motivo, le recensioni con i 9 ai titoloni hypati prima, e i soliti consigli per le config. hw che ti sparavano configurazioni di 5000 euro prendendo i top gamma in maniera totalmente scriteriata, piuttosto che fare una rubrica hw seria consigliando ottime config a basso costo e confronti prestazionali, come da anni fa HWupgrade in maniera totalmente gratuita.
Di quei tempi ricordo solo voti scellerati nelle ultime recensioni del 2005, tipo l'8 e mezzo a splinter cell chaos teory e 9 a titoli hypati che al più valevano 7 e mezzo. Poi, sebbene non abbia comprato un solo numero dell'"era" Sprea, a quanto leggo la situazione è precipitata. E' davvero avvilente dare un 9 alto solo perchè sulla scatola del gioco c'è scritto call of duty.
Insomma, checchè ne dicano i nostalgici GMC non è mai stata un ottima rivista, anche quando c'erano i recensori storici, al più una buona rivista che per non sopperire in uno stato in cui il gaming era ancora di nicchia doveva seguire particolari tendenze editoriali.
A me personalmente non mancherà, di certo se devo fare un ultimo appunto lo faccio sul numero di chiusura : 196, il che dimostra quanto la nuova gestione non abbia un minimo a cuore GMC, poteva chiudere con il numero 200 di dicembre, chiudendo cosi sia l'anno che con un numero "tondo", dando magari qualche sorpresa ai lettori affezzionati.

Ti diró, condivido solo l'ultimo paragrafo

[glorfindel75]

Cos'è questa storia dell'Enciclopedia dei Videogiochi?

Qualche anno fa la Sprea voleva mettere in edicola una Enciclopedia dei Videogiochi, pubblicando ogni settimana (o due, non ricordo) un fascicolo tematico (chessò, giochi di Ruolo, di guida, avventure grafiche) con allegato un gioco (che poi in realtà erano i resi degli invenduti allegati alle riviste, tranne Prince of Persia).
L'idea era carina e poteva essere eccezionale.
Purtroppo i fascicoli avevano una qualità molto bassa, a partire dalla carta, e la cosa durò pochissimi numeri.
C'era addirittura un sito web di riferimento, che prometteva aggiornamenti ma che si è dimostrato un fail dal primo giorno.
Il tentativo è durato poco, poi ha subito una morte improvvisa (sebbene prevedibile dall'andazzo) e qui e su TGMOnline in molti hanno chiesto spiegazioni, mai pervenute.
Questa richiesta di spiegazioni in realtà doveva essere indirizzata alla SPREA e non ai redattori, che naturalmente e comprensibilmente non potevano rispondere alla questione.

[Dark_Angel83]

Qualche anno fa la Sprea voleva mettere in edicola una Enciclopedia dei Videogiochi, pubblicando ogni settimana (o due, non ricordo) un fascicolo tematico (chessò, giochi di Ruolo, di guida, avventure grafiche) con allegato un gioco (che poi in realtà erano i resi degli invenduti allegati alle riviste, tranne Prince of Persia).
L'idea era carina e poteva essere eccezionale.
Purtroppo i fascicoli avevano una qualità molto bassa, a partire dalla carta, e la cosa durò pochissimi numeri.
C'era addirittura un sito web di riferimento, che prometteva aggiornamenti ma che si è dimostrato un fail dal primo giorno.
Il tentativo è durato poco, poi ha subito una morte improvvisa (sebbene prevedibile dall'andazzo) e qui e su TGMOnline in molti hanno chiesto spiegazioni, mai pervenute.
Questa richiesta di spiegazioni in realtà doveva essere indirizzata alla SPREA e non ai redattori, che naturalmente e comprensibilmente non potevano rispondere alla questione.

"prendi i soldi e scappa"

perchè immagino che i pochi che hanno acquistato i fascicoli convinti che continuassero con le uscite, siano rimasti inculati...

[glorfindel75]

"prendi i soldi e scappa"

perchè immagino che i pochi che hanno acquistato i fascicoli convinti che continuassero con le uscite, siano rimasti inculati...

Ma, guarda, alla fin fine i fascicoli erano autoconclusivi, quindi se presi, alla fine, rimanevano per quello che erano. Tanto che potevi saltare un numero senza problemi.
Infatti li tengo ancora e quando mi capitano tra le mani li risfoglio. Oggettivamente, però, erano fatti male.
Il vero problema era di chi, forse, aderì alla campagna di abbonamento.

[Dark_Angel83]

Ma, guarda, alla fin fine i fascicoli erano autoconclusivi, quindi se presi, alla fine, rimanevano per quello che erano. Tanto che potevi saltare un numero senza problemi.
Infatti li tengo ancora e quando mi capitano tra le mani li risfoglio. Oggettivamente, però, erano fatti male.
Il vero problema era di chi, forse, aderì alla campagna di abbonamento.

avranno usato la solita campagna di marketing, gli danno un ammontare di cartaccia pari alla spesa affrontata per l'abbonamento

[Quedex]

e i soliti consigli per le config. hw che ti sparavano configurazioni di 5000 euro prendendo i top gamma in maniera totalmente scriteriata, piuttosto che fare una rubrica hw seria consigliando ottime config a basso costo e confronti prestazionali, come da anni fa HWupgrade in maniera totalmente gratuita.

Poi, sebbene non abbia comprato un solo numero dell'"era" Sprea

Proprio perché non hai comprato la rivista negli ultimi 7 anni non sai che le configurazioni consigliate impiegavano tri core di AMD e Radeon di fascia medio-bassa.

L'unico SLI consigliato negli ultimi anni trovava posto, insieme ad un i7 non extreme, nella configurazione di fascia alta, nella forma di 2 560 Ti, che costavano paradossalmente meno di una singola 580.

[SamFisher-92]

Caspita questa sì che era una brutta notizia!! dopo l'articolo di Paglianti sul numero 100 aspettavo almeno con ansia il 200 e loro che fanno? ci sbattono i battenti in faccia. L'ho comprata per la prima volta nel 2003 con recensito il primo CoD (in realtà nel 2000 mi fu regalato il CD con la demo di Monkey Island ed il gioco completo) ed ho continuato fino al 2008-09 mi sembra. Ne ho presa una copia in questi giorni e sono rimasto molto deluso: sembrava quasi di leggere un volantino, inoltre era l'edizione DVD, ma senza DVD. No, le nuove generazioni non meritano una rivista privata di tutto, forse è meglio chiuda e riposi in pace.

Ah, per chi critica Quedex, ai tempi degli Athlon FX, col cavolo che ti rifilavano un Intel

Spoiler:

F***** M**** I***Y - Il meglio per i videogiochi !!!

[Mega Man]

Ah, per chi critica Quedex, ai tempi degli Athlon FX, col cavolo che ti rifilavano un Intel

Spoiler:

F***** M**** I***Y - Il meglio per i videogiochi !!!

Già è vero, sempre gli Athlon consigliati come migliori a quei tempi il che fa riflettere dato che alla fine hanno venduto meglio i Pentium 4, più lenti, più bollenti e più costosi

[Ganymede]

ecco, c'è stata un'epoca in cui avrei potuto assemblare da zero un pc, grazie a gmc e soprattutto agli speciali hardware ero diventato un esperto. Peccato solo che per come si è evoluto il mercato e soprattutto il fatto che ho preso un pc che tra un upgrade e l'altro mi dura tutt'ora io non mi sia più interessato all'hardware.

[Jenbrother]

Mi spiace per GMC, la seguivo anni fa poi non ho reputato non fosse più il caso seguirla, per spendere quasi 10 euro al mese per un gioco che non mi interessava con una rivista di cui non mi è mai piaciuta la linea editoriale adottata.
Ora come ora seguo TGM ed un altra rivista multipiattaforma di un altra testata editoriale.
Personalmente è da anni che scrivo di videogame, più in passato ora faccio amministrazione per un sito di videogiochi medio-piccolo e per quanto posso capire il discorso di pape, purtroppo la sua linea di pensiero sia bella e molto "justice for all" alla fine porta al fallimento di molte realtà, vedasi GMC, non per colpa di chi ci lavora ma perchè il mercato è saturo.
Il tuo discorso "essere pagati per scrivere" va benissimo, ma in un mondo in cui si vive di Adsense pagate qualche centesimo a click, anche le realtà più grandi del web italiano, campano con un organico di 4-5 persone retribuite in modo dignitoso ed il resto diciamo a "gavetta" per usare un eufemismo.
Lo scandalo Game Pro archiviato? Maddai figurati continua ad esistere, ha cambiato solo nome della testata con le medesime dinamiche. I sospetti vengono eccome, quando vedi che "Mario Rossi" che non si è mai visto scrive mezza rivista per 6 numeri, poi viene rimpiazzato periodicamente da un altro sconosciuto che scomparirà anche lui a ciclo continuo. Sì ho anche sentito la storia dei musei fantasma o delle rassegne giornalistiche farlocche con premi farlocchi, sì stessa matrice per tutto quanto.
Non so ora come reclutino, un po' di tempo fa andavano in giro per ambienti cittadini capitolini a proporre "corsi di giornalismo" per sbattere un po' di stagisti nelle varie scatole giuridiche-redazionali create ad hoc. Un meccanismo concepito da gente intelligente e laureata nelle scienze giuste, mica opera di un gruppo di sprovveduti.
Lasciamo perdere la carta stampata, è morta o se preferite tra un paio di anni diventerà un vezzo per nostalgici, come il vinile.
Personalmente faccio parte di quel gruppo di "fessi" che viene rimborsato con buoni che spende in videogiochi, ma non mi faccio vergogna a dirlo, per un semplice discorso. Anche se guadagnassi qualcosa comunque a conti fatti li spenderei per la mia passione cioè i videogiochi. Per la mia realizzazione da adulto sto cercando di laurearmi e soprattuto di fare un lavoro che sia ben lontano dal mondo dei videogiochi.
"Perchè non hai mai sognato di vivere della tua passione?" Ma certo che sì figuriamoci, ma ho due amici che abbiamo iniziato insieme ad entrare in questo mondo e che ci sono dentro molto più di me ehce non se la passano proprio da persone realizzate.
Uno pur lavorando in una grossa compagnia editrice italiana che scrive di videogiochi per carta stampata e web, sgobba come un matto e lavora per 4/ 5 riviste/blog/siti web pur di arrivare a fine mese, l'altro fa lo sviluppatore per una delle software house più grandi dell'occidente videoludico e non sa neanche se il giorno dopo avrà un lavoro perchè se non lavori per una tripla A, e quindi non vendi, vieni defenestrato senza pietà anche se sei un talento della programmazione.
Zompata per aria la rivista Xbox ufficiale made in Sprea, ora zompa per aria GMC. Il podcast di videogame più seguito in Italia minaccia di chiudere baracca se nessuno dona per sostere il progetto ed alla fine se va bene donano due persone in croce.
Il mondo dei videogame è giovane ma è già bello che bruciato. Per usare una metafora colorità è come una prostituta bellissima. Potrai deliziartene quanto ti pare, ma non sarà mai la donna che potrai portare all'altare.
Io ormai mi sono rassegnato a questo stato d'essere della mia grande passione, lavoro saltuariamente per far tirare avanti un progetto redazionale a cui sono legato fin dalle origini, gestisco un blog in cui scrivo come e quanto mi pare e sono tornato a giocare più che scrivere di videogiochi.
Mi sento un po' più povero di prima ed un po' senza sogni, ma non sono triste anzi. Cerco sempre di ricordarmi che ciò che mi ha fatto avvicinare ai videogiochi è stato il carisma di Cloud strife di FFVII, non la voglia di fare carriera oppure di fare soldi sui videogame.

[pape]

Personalmente è da anni che scrivo di videogame, più in passato ora faccio amministrazione per un sito di videogiochi medio-piccolo e per quanto posso capire il discorso di pape, purtroppo la sua linea di pensiero sia bella e molto "justice for all" alla fine porta al fallimento di molte realtà, vedasi GMC, non per colpa di chi ci lavora ma perchè il mercato è saturo.

Porta al fallimento quando mancano i lettori/pubblicità, non a prescindere. Il punto è questo: se decido di fare soldi, allora devo mettere in conto di pagare la gente. Se il business non permette di pagare la gente, allora non ha senso metterlo in piedi, perché vuol dire sfruttare persone. Il discorso alla fine si riduce a questo.
Ora come ora, se domani vincessi al superenalotto,io non metterei in piedi un sito di videogiochi. E nemmeno una rivista, naturalmente. Non in Italia, sicuramente, ma non credo nemmeno da altre parti del mondo: l'editoria è cambiata moltissimo da quando ho iniziato a lavorarci, più di tre lustri fa. E la maggior parte dei cambiamenti che ho visto non mi sono piaciuti.

Pape