E-cat: vicina la rivoluzione scientifica della fusione fredda?
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Discussione: E-cat: vicina la rivoluzione scientifica della fusione fredda?

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  1. #1
    Utente L'avatar di odino8555
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    E-cat: vicina la rivoluzione scientifica della fusione fredda?


    Una tecnologia innovativa, frutto delle ricerche e della scoperta scientifica dell'ingegnere Andrea Rossi, potrebbe aprire nuovi scenari nella rivoluzione economica delle energie rinnovabili. Stiamo parlando dell'E-cat - Energy Catalyzer, un meccanismo che produce energia a bassissimo costo sfruttando "reazioni nucleari a bassa energia (LERN)", note anche come fusione fredda, che avvengono tra il nichel in polvere e l'idrogeno gassoso, rese possibili grazie all'ausilio di un catalizzatore. (Foto: Meccanismo Hyperion realizzato dalla greca Defkalion)

    La sua realizzazione ha innescato un controverso dibattito all'interno della comunità scientifica, che si è detta in parte scettica nei confronti della scoperta non concedendo ancora la brevettabilità, perché "contrario alle leggi della fisica e alle teorie consolidate e generalmente accettate". Sull'argomento, è inutile nasconderlo, esiste molta disinformazione, che contribuisce a creare confusione e divisioni tra accademici, investitori ed autorità sulla opportunità o meno di sostenere il progetto e le ricerche di Rossi. E' anche vero che vere scoperte sono quelle che più difficilmente riescono ad entrare nel sistema reale, da tutti conosciuto, perché considerato una minaccia di destabilizzazione dei suoi attuali equilibri. Non dimentichiamo che la sedia elettrica è stata costruita per dimostrare che la scoperta di Nikola Tesla sull'energia elettrica alternata costituiva un pericolo per la società, orchestrando campagne diffamatorie nei suoi confronti fino a descriverlo come 'indemoniato'. E questa è storia.

    Nel tentativo di fare maggiore chiarezza, l'Osservatorio Italiano ha intrapreso delle ricerche, contattando l'azienda italiana Prometeon Srl, licenziataria unica per l'Italia degli E-cat, intervistando Aldo Proia, direttore commerciale e amministratore delegato della società. Il nostro intento è di seguire gli sviluppi della situazione, e capire se l'E-cat funziona, e quindi se riuscirà a cambiare la storia, altrimenti tutto resterà come sempre e continueremo a bombardare.







    L'E-cat si presenta come una scoperta tutta italiana che potrebbe rivoluzionare il mercato energetico. Durante le nostre ricerche nel web abbiamo trovato molto materiale, ma la confusione sull'argomento è molta. Leggendo l'E-cat News non abbiamo potuto fare a meno di notare che è in atto una vera e propria lotta sull’informazione. Crede che esista una disinformazione intenzionale e organizzata su tale argomento?
    Sì, è normale, e succede per vari motivi facilmente intuibili. Ma in queste settimane ci stiamo organizzando anche sul quel versante. Infatti, salvo imprevisti, presto al nostro staff commerciale e tecnico in via di allestimento si unirà un avvocato di un famoso studio legale che, attraverso un accordo ad hoc, ci tutelerà anche da quel punto di vista. Anche la nuova legge sulla diffamazione capita a fagiolo, e senz’altro ce ne avvarremo nei casi ritenuti opportuni.


    Perché vi accusano di non essere stati trasparenti nei confronti della comunità scientifica?
    Noi di Prometeon interagiamo spesso, sia pure di solito in maniera non pubblica, con membri della comunità scientifica, quindi immagino che l’accusa si riferisca all’Ing. Rossi. Il motivo ritengo sia legato soprattutto al fatto che i tempi non sono ancora maturi per dimostrazioni eclatanti: gran parte dei prodotti sono ancora in fase di ricerca e sviluppo e c’è da proteggere la proprietà intellettuale. Il prossimo passo sarà installare un primo prototipo non appena pronto, cioè nel 2013.


    Che tipi di riscontri avete avuto con quella parte della comunità scientifica che invece vi sostiene?
    Chiunque condivida anche solo una parte delle informazioni riservate che noi abbiamo essendo licenziatari di uno dei due Paesi che portano avanti lo sviluppo dell’E-Cat, sa benissimo di che tipo di prodotto si parla e che rivoluzione ci aspetta. Chi ha un background tecnico-scientifico sa interpretare al volo le informazioni che abbiamo e che purtroppo non posso rendere pubbliche. Ad ogni modo, posso dirle che il 2013 vedrà varie sorprese positive, nel frattempo ci vorrà pazienza.


    Potrebbe spiegarci come avete risposto alla tesi della US Nuclear Regulatory Commission (NRC), secondo la quale l’E-Cat non produce nessuna radiazione che possa dimostrare l'esistenza di un processo nucleare?
    Credo ci sia un po’ di confusione. Noi operiamo in Italia e non sono pertanto al corrente di eventuali dichiarazioni come quella da lei citata. Posso comunque dire che il processo alla base dell’E-Cat è di tipo Lenr, reazioni nucleari a bassa energia, che non vanno assolutamente confuse con le reazioni nucleari di tipo classico, che avvengono solo a temperature elevatissime. Quindi, dal punto di vista scientifico è corretto dire che nell’E-Cat non ci sono reazioni nucleari: ci sono reazioni Lenr.

    La vostra ricerca è collegata in qualche modo alle ricerche degli ingegneri dell'Enea di Frascati?
    Le ricerche fatte in passato dall’Enea a Frascati non hanno nulla a che fare con le reazioni nichel-idrogeno poiché quella linea di ricerca usava il palladio, un metallo raro e prezioso. Anche se lei si riferisse alle ricerche dell’Infn, che pure ha sede a Frascati, i materiali ed i catalizzatori usati nell’E-Cat sono diversi, tant’è che l’energia in eccesso prodotta in quel caso è di watt, nel nostro caso di chilowatt.


    Senza entrare nei tecnicismi scientifici del meccanismo, può spiegarci quali sono i principi scientifici di fondo che dimostrano che non è rischioso e che funziona?
    Oltre al fatto che vent’anni di ricerche hanno dimostrato la sicurezza delle reazioni Lenr, gli E-Cat sono stati testati almeno dal 2008, se non da prima, e Rossi, a frequente contatto fin da allora con l’apparecchio, è in ottima salute, sommerso da richieste di partnership da varie multinazionali. A parte gli scherzi, esistono misurazioni ufficiali e relativi report nonché certificazioni di parti terze che attestano l’assoluta sicurezza dell’apparato, e chi deve sapere che l’E-Cat funziona lo sa, ne stia certo.


    E' stato previsto un ciclo chiuso per il recupero e il riutilizzo dei sottoprodotti derivanti dal funzionamento dell'e-cat? Vi è la produzione di qualche tipo di scorie?
    Certo, le cartucce con il combustibile esausto vengono ritirate nell’occasione della loro sostituzione e il nichel in esse presenti viene riciclato quasi per intero. Non vi è alcun tipo di scorie prodotte dal funzionamento dell’E-Cat, tecnologia pulita al 100%. Anche se lei aprisse una cartuccia esausta non troverebbe prodotti tossici. Ovviamente la polvere di nichel, come quella di un toner, non si può respirare, ma questo vale per tante polveri metalliche e non ha a che fare con la reazione.


    La necessità di utilizzare dei minerali, come il nichel, non potrebbe scatenare comunque una guerra per il reperimento delle risorse, rendendo l'e-cat un progetto solo in parte appartenente alla generazione della cosiddetta 'free energy'?
    Anche se il nichel può essere contenuto all’interno di minerali, in realtà è uno dei metalli più abbondanti sul nostro pianeta, il cui nucleo è notoriamente formato da ferro e nichel. Anche l’Europa ne è ricca, in particolare la Grecia, per cui non ci sarà alcun aumento di prezzo legato all’uso nell’E-Cat e non si poteva immaginare una situazione migliore. Le guerre per le materie prime certamente in futuro ci saranno, ma non certo per il nichel, bensì per alcuni elementi rari usati soprattutto in elettronica.


    Come noto, sul progetto dell'E-Cat sono state presentate l'interrogazioni parlamentari (n.prot. 4-06580 e n.prot. 4-14595) da parte degli onorevoli del PD Elisabetta Zamparutti, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco. Siete soddisfatti della risposta ottenuta?
    Le risposte date nell’occasione, se ben ricordo perché è passato del tempo, sono state coerenti con le conoscenze disponibili all’epoca e secondo me positive, considerato questo limite. Forse in altri Paesi Rossi sarebbe stato convocato a livello istituzionale per approfondire la cosa, dato che si tratta di una invenzione con potenziali ricadute in campo civile notevolissime, che possono cambiare lo scenario economico di una nazione in recessione, ma all’epoca eravamo nella fase acuta della crisi.


    Qual è il vostro approccio nei confronti della diffusione e della condivisione di tale scoperta ai fini delle sperimentazioni? Una volta ottenuto il brevetto, permetterete di replicarlo?
    La domanda andrebbe rivolta, semmai, a Rossi. Non so quale sia la situazione di tutti i brevetti richiesti da Rossi, alcuni dei quali sono certamente noti al pubblico, ma è chiaro che in assenza di una tutela brevettuale non vi sarà la possibilità di rivelare alcunché, al massimo di mostrare la macchina in funzione o cose del genere. L’E-Cat verrà prodotto solo da chi detiene la relativa proprietà intellettuale. Noi siamo licenziatari solo per la parte distribuzione, non ci occuperemo della produzione.


    Visto che le autorità italiane sono scettiche e in parte la comunità scientifica, ritenete interessante coinvolgere i piccoli paesi o piccoli comuni nell'Est europeo?
    Alcuni Paesi dell’Est europeo hanno i loro licenziatari e si occuperanno loro, a tempo debito, dei propri clienti locali. Noi abbiamo come mercato l’Italia e non abbiamo né intenzione né bisogno di occuparci di territori diversi, che non ci competono. Non dobbiamo convincere autorità o comunità scientifica, cosa che avverrà automaticamente una volta installati i primi impianti civili, ma solo rispettare le leggi e permettere i test di verifica ai nostri acquirenti prima della consegna.


    Che livello di preparazione tecnica è necessaria per usare l'e-cat?
    Quella di un tecnico delle caldaie, normalmente già presente nelle industrie con cui abbiamo a che fare. Il tecnico in questione viene formato ad hoc ad operare con questa tecnologia ed è tenuto a superare un esame finale teorico e pratico. Solo questo personale, oltre a quello del produttore e in futuro del licenziatario, è autorizzato a intervenire sull’E-Cat, che avrà un suo manuale d’uso. In pratica, imparare a usare un E-Cat sarà più facile dell’imparare a guidare un’automobile.


    Tra quanto tempo è prevista l'implementazione per piccole utenze?
    Difficile dirlo con esattezza, ma direi come minimo non prima di 2-3 anni dall’installazione dei primi impianti industriali. Quest’ultima porterà pian piano all’accettazione della tecnologia anche presso il grande pubblico, premessa necessaria ma non sufficiente per la produzione dell’E-Cat domestico. I due anni sono legati, infatti, all’indispensabile ottenimento delle certificazioni per questo tipo di prodotto, che a differenza dell’E-Cat industriale deve essere a prova di stupido.


    Quante aziende private hanno acquistato la vostra tecnologia ? Avete avuto offerte da grandi gruppi industriali stranieri?
    Non posso dare informazioni, per ragioni di riservatezza e di rispetto delle aziende terze coinvolte, sugli accordi fin qui raggiunti dalla Prometeon o da Rossi in relazione ai prodotti già sul mercato o in via di sviluppo. Posso dire solo che l’era dell’applicazione commerciale delle Lenr è virtualmente già cominciata nel mondo e penso che già nel giro di un anno il senso di questa mia frase risulterà chiaro anche al grande pubblico. Mi dispiace molto di non poter condividere di più in questa fase.


    Se avesse un totale sostegno da parte delle autorità italiane, sareste disposti a donare questa ricerca allo Stato italiano perché trovi la sua strada verso l'indipendenza energetica?
    Io credo che un giorno un E-Cat verrà donato da Rossi, ma non posso dire quando né a chi. Per quanto riguarda la proprietà intellettuale dell’invenzione, non posso certo rispondere al posto di Rossi, tuttavia mi domando se lei al posto dell’ingegnere donerebbe qualcosa che si è autofinanziato spendendo milioni di euro. Ciò considerato anche che Rossi riceve richieste da mezzo mondo, tanto che io stesso a giorni dovrò andare a parlare con un importante uomo d’affari arabo interessato a investirci.

    http://etleboro.blogspot.it/

    Prendendo spunto dall' ultima domanda, cosa fareste voi al posto suo? donereste la vostra ricerca all' umanità o sfruttereste il brevetto per fare soldi, io penso che nonostante i milioni di euro spesi dal signor rossi e i sacrifici nella ricerca scoperte del genere che possono aiutare l' umanità nell' indipendenza energetica non devono essere brevettabili ma totalmente accessibili, ora ditemi la vostra

  2. #2
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Stiamo ancora aspettando da circa un anno....

  3. #3
    Paradise is Lost
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    Ci mancavi odino

    In ogni caso:

    1) Old as fuck
    2) Finché non mostrano nulla, funzionamento, risultati effettivi etc stiamo parlando di aria fritta
    3) Rossi non è nuovo alle pirlate tipo energia illimitata dai rifiuti etc.

    Nonostante ciò sono senza dubbio del parere che la fusione fredda sia la strada da percorrere per risolvere la crisi energetica, con o senza reazione catalizzata

  4. #4
    Don't be scared homie! L'avatar di Makaveli
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    lol basta con sta pagliacciata

  5. #5
    Utente L'avatar di odino8555
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    Spostato ma si parla di scienza non di complottismo


    Citazione IL CONTE Visualizza Messaggio
    Stiamo ancora aspettando da circa un anno....
    A quanto pare il problema è sopratutto nelle certificazioni, non tanto sulle questioni scientifiche

  6. #6
    Paradise is Lost
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    Citazione odino8555 Visualizza Messaggio
    Spostato ma si parla di scienza non di complottismo
    No, qui stiamo parlando di aria fritta

    Sarebbe scienza se parlassimo di come avviene la reazione e del perché può/non può funzionare, ma qui nessuno ne ha le competenze

  7. #7
    Utente L'avatar di odino8555
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    Citazione djNekrovision Visualizza Messaggio
    No, qui stiamo parlando di aria fritta

    Sarebbe scienza se parlassimo di come avviene la reazione e del perché può/non può funzionare, ma qui nessuno ne ha le competenze
    Qui lo dice

    http://ecat.com/ecat-technology/ecat-science

  8. #8
    Paradise is Lost
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    Qua parla in generale di reazioni esotermiche dedicando mezzo paragrafo in croce all'ecat. E se permetti, lo so benissimo come funzionano, sia le reazioni esotermiche, sia fissione, sia fusione, sia in linea teorica i principi dietro l'ecat.
    Il problema con la fusione è che richiede temperature e pressioni che non possiamo riprodurre se non in laboratorio, non certo su scala industriale.

    Le reazioni catalizzate come la nichel-idrogeno dell'ecat o la palladio-idrogeno, propongono di usare un catalizzatore per abbassare il livello di energia da fornire per innescare la reazione, tutto molto bello, peccato che come dicevano sopra siamo qua da un anno (anzi, di più) ad aspettare, il che significa che le cose non funzionano come dovrebbero o che il rendimento non è accettabile, non di certo che c'è un fantomatico oscurantismo (che ci riporterebbe ai complotti).

    Ora, se qualcuno qui avesse detto questo, staremmo a grandi linee parlando di scienza, ma così non è

  9. #9
    Erasmus L'avatar di contamined90
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    L'ho guardato velocemente, il documento dice solo che reazione dovrebbe accadere all'interno dell'E-cat se funzionasse, il problema è che non dicono come fanno a farla avvenire.

  10. #10
    dio L'avatar di maghystorkz
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    dal blog di andrea rossi in questi giorni dovrebbero finire le validazioni da terze parti fatte da un università..

  11. #11
    Angelo vendicatore L'avatar di Lucathegreat
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    Sono l'unico che è entrato sperando che l'E-cat fosse una qualche evoluzione digitale del gatto?

  12. #12
    Patito di One Piece L'avatar di Zell46
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    Citazione Lucathegreat Visualizza Messaggio
    Sono l'unico che è entrato sperando che l'E-cat fosse una qualche evoluzione digitale del gatto?
    no anche io pensavo la stessa cosa
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  13. #13
    Utente L'avatar di vince87
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    Citazione odino8555 Visualizza Messaggio
    Spostato ma si parla di scienza non di complottismo

    A quanto pare il problema è sopratutto nelle certificazioni, non tanto sulle questioni scientifiche
    complimenti perchè stavolta hai cercato di restare terra-terra, peccato che non è la prima volta in cui sto tizio annuncia di saper fare la fusione e quando dovrebbe spiegare il motivo...non si fà più sentire.

    Il prossimo passo sarà installare un primo prototipo non appena pronto, cioè nel 2013.
    ecco, oltretutto se stà parlando di primo prototipo vuol dire che al momento non ha niente di realistico, un pò come funziona attualmente per depositare il brevetto.
    Ultima modifica di vince87; 23-11-2012 alle 10:00:20

  14. #14
    koroexmod L'avatar di nightside
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    Vado a memoria, ma prototipi funzionanti ce ne sono giá e sono giá stati mostrati al pubblico. Si sono sottoposti anche al giudizio della skeptic society uscendone con un "effettivamente l'aggeggio funziona".

    Il punto focale è COME. E mi pare che non l'abbia veramente capito ancora nessuno. C'è chi ipotizzava che c'entrassero interazioni deboli ma in tutta sinceritá mi pareva buttata un pó a random come ipotesi.

    Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2

  15. #15
    Utente L'avatar di Aohsoprimo
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