Un futuro senza lavorare? Possibile? O verremo sempre sfruttati dal capitalismo?

[orlandofurioso37]

Prima di dormire ieri sera mi è tornata in mente una discussione che fece un mio professore di economia: egli infatti ci ha parlato di come ci si divida tra due categorie di "pensatori" riguardo al futuro del capitalismo; togliendo però ovviamente la possibilità che nasca/rinasca un altro tipo di sistema economico (non perche impossibile o non voluto, solo perche sarebbe più difficile fare previsioni). Una teoria crede infatti che grazie alle migliorie tecnologiche, potremmo ritrovarci tutti fra 200-300-4'000 anni a non lavorare del tutto, siccome dei macchinari (non vetedeli come robot, ma come appunto macchinari) potrebbero fare il 99% del lavoro nostro.
Secondo un'altra teoria invece si pensa che, in un modo o nell'altro, il capitalismo riuscirà comunque a far nascere un lavoro e a ritrovarci a farlo per guadagnarci da vivere; ad esempio potremmo ritrovarci a dover sorvegliare appunto la macchina che, per tutto il giorno, lavorerebbe per noi.


voi cosa credete? ovviamente la domanda è posta verso l'infinito, quindi non rispondete "fra 4'000 anni IMHO saremmo quasi uguali", perchè non è quello il centro del discorso. Verrà secondo voi un giorno anche la persona alla base della piramide sociale potrà svegliarsi esattamente quando vuole, e riuscire comunque a vivere decentemente? o il capitalismo non ce lo permetterà mai? o addirittura sarà GRAZIE al capitalismo che accadrà questo? e se si, per quale motivo?

[principezwatrem]

Lavorare è una cosa che rende vivi, stare tutto il giorno a non fare niente è distruttivo.

[the dark player]

Lavorare è una cosa che rende vivi, stare tutto il giorno a non fare niente è distruttivo.

Allora lavora anche per me

Inviato da Tapatalk, eventuali paradossi linguistici dovuti al correttore

[principezwatrem]

Allora lavora anche per me

Inviato da Tapatalk, eventuali paradossi linguistici dovuti al correttore

Io sono ancora dalle parti dei distrutti

[orlandofurioso37]

Lavorare è una cosa che rende vivi, stare tutto il giorno a non fare niente è distruttivo.

Ma perfavore. Cioè fondamentalmente hai ragione, la frase non è sbagliata, ma renditi conto che tra lavorare e non fare niente ci sono tante cose in mezzo. Leggere un libro, guardare un film, ascoltare delle canzoni. Disegnare, scrivere un libro, suonare uno strumento.
edit:

che boiata. la cultura rende vivi. esprimersi. creare. conoscere. il lavoro è solo un mezzo per potersi permettere di vivere.

ecco appunto.

[Korp]

Lavorare è una cosa che rende vivi, stare tutto il giorno a non fare niente è distruttivo.

che boiata. la cultura rende vivi. esprimersi. creare. conoscere. il lavoro è solo un mezzo per potersi permettere di vivere.

[vince87]

il capitalismo ha il difetto che si basa su materie disponibili fregandosene anche dell'ambiente (vedi sabbie bituminose in canada) e dà priorità al guadagno nel breve tempo invece che essere lungimirante (un pò come trovare la cura per il cancro e non metterla in vendita perchè i permamalati fanno girare più soldi per le case farmaceutiche, oppure metetrla sul mercato ma a prezzi assurdi).

finchè non sarà applicabile la fusione, l'incanalamento dei fulmini o la produzione di antimateria a fini energetici...il capitalismo è destinato a morire e probabilmente a uccidere tutto il pianeta.

[entr'acte]

mi sono interessato molto a certi pensatori, da lafargue a debord, anche quando molti allievi sfociano nel neoprimitivismo più scemo, per intenderci. sono discorsi molto ammalianti e proprio per questo pericolosi. sono discorsi non so fino a che punto ingenui, che un po' mi spaventano, pur essendo condivisibili sotto molto aspetti.

[orlandofurioso37]

il capitalismo ha il difetto che si basa su materie disponibili fregandosene anche dell'ambiente (vedi sabbie bituminose in canada) e dà priorità al guadagno nel breve tempo invece che essere lungimirante (un pò come trovare la cura per il cancro e non metterla in vendita perchè i permamalati fanno girare più soldi per le case farmaceutiche, oppure metetrla sul mercato ma a prezzi assurdi).

finchè non sarà applicabile la fusione, l'incanalamento dei fulmini o la produzione di antimateria a fini energetici...il capitalismo è destinato a morire e probabilmente a uccidere tutto il pianeta.

Su questo sono d'accordo, PERÒ non rispondi all'OP.

mi sono interessato molto a certi pensatori, da lafargue a debord, anche quando molti allievi sfociano nel neoprimitivismo più scemo, per intenderci. sono discorsi molto ammalianti e proprio per questo pericolosi. sono discorsi non so fino a che punto ingenui, che un po' mi spaventano, pur essendo condivisibili sotto molto aspetti.

E che idea ti sei fatto, quindi?

[vince87]

Su questo sono d'accordo, PERÒ non rispondi all'OP.

perchè è impossibile fare previsioni, basta vedere 100 anni fà, l'unico che ci ha azzeccato di molto è stato Verne.

potrei dirti che secondo me non ci saranno robot perchè, escludendo le problematiche meccaniche, resta il problema della fonte energetica che dovrà essere elevata e allo stesso tempo contenuta nel robot, quindi di piccole dimensioni.
a parte questo non ci saranno perchè non costerà mai meno dell' "africano" di turno che lavorerà per molto meno.

per me è più probabile che si torni ai consumi dell'800 continuando ad usare quelle poche tecnologie realmente vitali.

[IL CONTE]

Qualcuno dovrà costruire e progettare questi macchinari, poi c'è la manutenzione. Se le macchine saranno cosi intelligenti da autoriparsi e autocostruirsi, probabimente l'I.A. avrà rimpiazzato l'uomo stile Matrix.

Questa visione che le macchine soppianteranno il lavoro umano, la trovo una forma di neoluddismo abbastanza bizzarra. Ci sarà un impiego sempre maggiore di macchine e robot, ma l'uomo avrà sempre qualche lavoro da svolgere.

[.:Ethan_Hunt:.]

mi sono interessato molto a certi pensatori, da lafargue a debord, anche quando molti allievi sfociano nel neoprimitivismo più scemo, per intenderci. sono discorsi molto ammalianti e proprio per questo pericolosi. sono discorsi non so fino a che punto ingenui, che un po' mi spaventano, pur essendo condivisibili sotto molto aspetti.

ma questi qua parlano di lavoro o di mestiere? Penso che sia impossibile non essere d'accordo con la concezione di lavoro come spersonalizzante e orribile, ma prima della rivoluzione industriale la gente mica lavorava.

[entr'acte]

E che idea ti sei fatto, quindi?

non ne ho un'idea precisa, sono troppo stupido, ma mi divertono molto. come un gioco. e condivido molte critiche all'esistenza votata al profitto, al sfruttamento delle risorse naturali e alla concezione borghese del lavoro. al progresso e alla crescita. non so quanto di tutto questo possa servire a qualcosa, però. debord deluso si sparò al cuore, lafargue s'iniettò del cianuro.
prenderei alcune parole d'ordine dai testi di lafargue, però.
Bisognerebbe strappare la lingua agli economisti e gettarla ai cani.

[principezwatrem]

che boiata. la cultura rende vivi. esprimersi. creare. conoscere. il lavoro è solo un mezzo per potersi permettere di vivere.

Tutto questo può anche non essere fine a sé stesso. Scrivere un libro è un "lavoro", stare tutto il giorno ad ascoltare musica, fare passeggiate, guardare film senza un domani e senza uno... scopo alla lunga uccide, uccide cazzo.

[vince87]

ma questi qua parlano di lavoro o di mestiere? Penso che sia impossibile non essere d'accordo con la concezione di lavoro come spersonalizzante e orribile, ma prima della rivoluzione industriale la gente mica lavorava.

coltivavano la terra?
fecevano i mercanti usando carri e barche a vela?