analisi breve dei civilization e approccio al quinto capitolo
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 1 di 7 1234 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 103

Discussione: analisi breve dei civilization e approccio al quinto capitolo

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di qwertyzxcv
    Registrato il
    06-06
    Località
    Reggio Emilia
    Messaggi
    3.650

    analisi breve dei civilization e approccio al quinto capitolo

    nella mia ricerca personale di capire quale è il civ migliore:


    il 3 e il 4 li tengo in secondo piano, il sistema di combattimento insulso non riesce a farmeli apprezzare per più di due partite consecutive, in guerra tutto tende a ridursi a fare concentramenti di truppe e a mandarli contro il nemico sperando di averne più del nemico e poi sperando di avere una maggiore capacità produttiva del nemico, e il sistema carta-forbice-pietra del quattro IMHO fa diminuire ancora di più la strategia
    Per non parlare del sistema delle artiglierie, che sono la vera rottura di questi due giochi, la guerra è tutto assedio, si mandano mega armate ammassate di città in città e le si conquistano una dopo l'altra
    e come si conquista una città? a forza di scartavetrarsi i testicoli ordinando, prima dell'assalto, decine di bombardamenti, nel 3 fino a quando la % di difesa della città arriva a zero, nel 4 addirittura dopo essere arrivati a 0% si usano i cannoni "kamikaze"
    la tattica più conveniente per quel che ho visto è produrre continuamente artiglierie e mandarle ad ammorbidire i difensori in attacchi kamikaze, grazie all"effetto collaterale" un'artiglieria attaccando danneggia TUTTE le unità del difensore, quindi sacrificando artiglierie poi si ritrovano di fronte dei difensori indeboliti contro cui hanno facilmente ragione le truppe mandate poi ad assaltare la città, si può addirittura massimizzare il processo ritrovandosi alla fine ad aver perso solamente artiglierie, nessuna unità combattente, per quanto erano ormai ridotti male tutte le unità in difesa
    insomma, a volte mi ritrovo nelle partite sviluppate a bestemmiare e a uscire dal gioco quando mi dichiarano guerra per quanto trovo le guerre noiose e inutilmente stressanti, a volte addirittura per pigrizia non attacco civiltà che potrei sottomettere
    questo è il difetto maggiore di questi due IMHO, gli altri difetti passano in secondo piano, ma riguardo il 4 cito un altro difetto, per me miglioramenti come i vari mulini e segherie complicano inutilmente lo sviluppo dei terreni, preferisco il sistema dei civ precedenti, irrigazione significa sviluppo alimentare, miniera significa sviluppo industriale, ogni altra fabbrica di willy wonka via di mezzo tra le due è superflua, e aggiunge microgestione inutile, io e credo molti altri giocatori, nel 4 quando arriviamo ad avere nazioni relativamente grandi automatizziamo i lavoratori per quanto diventa poi noioso l'esame dei terreni per ogni città per avere il miglior compromesso tra crescita e produzione
    poi l'assenza dei costi di gestione del 4: ha distrutto la strategia nello sviluppo, ogni struttura è utile, l'unica strategia è nel saper cosa produrre al momento giusto così da svilupparsi più velocemente possibile
    nel 3 la cultura è implementata male, le città più antiche, che quindi da prima hanno cominciato a produrre cultura, sono quelle che a fine partita hanno più cultura


    il 2: lo considero il migliore, creare cataste di truppe in una casella qui è molto rischioso, e insieme alla regola delle zone di controllo rende la parte militare molto più divertente, si ha un concetto di fronte, i forti sono realmente utili, e non c'è la noiosissima necessità di ordinare a tutte le unità di artiglieria di bombardare a ogni turno
    le guerre non sono una rottura di palle come nel 3 e nel 4, e generalmente mi sembra di vedere meno unità in giro

    ma la trovo migliore non solo nella parte militare:
    dinamiche differenti portano a dare maggior importanza alla qualità piuttosto che alla quantità rispetto ai due successori: uno dei maggiori difetti in generale dei civ è che la nazione più grande tende anche ad essere quella più sviluppata, cioè nei giochi difficilmente si vede una piccola grecia classica che diventa la nazione più avanzata al mondo, mentre facilmente si vedono imperi mongoli diventare i più avanzati al mondo, questo lo noto meno nel 2, perchè è più difficile gestire grandi imperi, e meno conveniente crearli, si può benissimo avere dieci città per tutta la partita e poi vincere con quelle andando su alpha centauri grazie a una strategia pacifica
    un esempio di differenza: nel 2 la forma di governo monarchia non diventa obsoleta alla scoperta della repubblica, rimane una forma di governo valida per gran parte della partita
    gestire grandi imperi con la repubblica è veramente difficile, e la repubblica in certe condizioni diventa addirittura meno conveniente della monarchia a causa del numero di cittadini che devono smettere di produrre per diventare intrattenitori(ad esempio in caso di guerra)
    i beni di lusso nel 3 e nel 4 rendono più divertente l'interazione con le altre civiltà è vero, ma al tempo stesso anche loro contribuiscono nel rendere troppo facile far stare buoni i cittadini, e avvantaggiano anche loro i grandi imperi, più territorio controllato significa più risorse controllate, e anche un solo bene di lusso in più può rende più o meno rapido lo sviluppo di una civiltà rispetto a un'altra, quindi le risorse contribuiscono a sbilanciare il gioco rendendo l'impero mongolo più sviluppato dell'atene di pericle
    poi la democrazia è addirittura impossibile da mantenere a meno di avere civiltà perfettamente sviluppate(avendo ad esempio almeno una centrale di polizia in ogni città), basta che una rivolta si prolunghi per due turni e cade il governo, e si sprecano poi turni in anarchia, bisogna stare bene attenti a quando passare alla democrazia
    le forme repubblica e democrazia sono pessime da tenere in guerra a causa del malcontento dovuto al mantenimento delle unità diverso dai seguiti, qui le unità vengono mantenute dalla città che le ha generate, se si allontanano si hanno malus enormi di malcontento, nella democrazia i malus sono così grandi che più di unità in guerra per città difficilmente si può mandare
    questo sistema di mantenimento aggiunge noiosa microgestione(per non appesantirla troppo però basta stare attenti a non sparpagliare le unità a caso nella mappa), ma rende più profonda la strategia
    poi, cosa non da poco, nel due ESISTE l'esplorazione al contrario dei due capitoli successivi, le mappe sono più grandi e le nazioni hanno meno interesse ad occupare tutta la mappa possibile nel minor tempo possibile(basta espandersi fino ad avere una dozzina di città, poi fondare altre città è poco redditizio), questo porta ad avere un'esplorazione che si arresta solamente nel 1900, e spesso interessanti isole vengono scoperte solamente quando con l'esplorazione spaziale viene svelata l'intera mappa, nel due colombo può veramente scoprire l'america nel 1492, nel 3 e nel 4 nel 1492 tutti i continenti sono ormai stati occupati dalle civiltà in gioco, altro che scoprire l'america
    il problema del due è che è pieno di difettucci, ad esempio l'ia che di buono ha poco, e il sistema del commercio che richiede troppa microgestione, ma nonostante i tanti difetti lo ritengo il migliore dei primi quattro(l'1 non lo considero perchè credo che sia ormai poco giocabile, e del due ho sempre letto che è l'evoluzione dell'1, che era ancora molto legato alle meccaniche da gioco da tavolo da cui è ispirato)

    il 3 rispetto al 2 ha molti miglioramenti, voleva essere un'evoluzione del 2, e si può considerare come una sua variante, ma la componente militare è troppo stressante, il 2 credo che riesca a essere più profondo strategicamente e al tempo stesso meno stressante per i motivi sovraesposti, una volta abituatisi alla sua meno evoluta interfaccia

    il 4 invece è tutto un altro gioco, e lo considero inferiore sia al 2 che al 3
    ok è fatto benissimo come interfaccia, e trovo che alle prime partite appaia come il migliore, all'inizio per tempo lo ho considerato il migliore, ma giocandoci nel tempo, e poi rigiocando gli altri, ho trovato tutti quei difetti che ho scritto sopra
    lo trovo meno profondo rispetto ai predecessori, anche il cambiamento delle forme di governo con i tipi di politiche sociali lo trovo un passo indietro, ogni nuova politica tende a rendere obsoleta quella precedente, nelle fasi finali del gioco ci si ritrova nella maggior parte dei casi con tutte le politiche impostate sull'ultima possibilità, mentre nel 2 si può arrivare a vincere senza aver mai usato la forma di governo democrazia. cioè nel 4 la tendenza ancora di più rispetto al 3 è alla quantità e all"evoluzionismo"(nel senso che le nuove possibilità tendono a soppiantare quelle precedenti rendendo quindi forzata l'evoluzione delle nazioni in certe direzioni, nel 2 è più complesso stabilire quando conviene cambiare forma di governo o anche solo costruire una semplice borsa valori in una città di media grandezza a causa del costo di gestione)

    ora mi tocca giocare al cinque, e ora che è abbastanza maturo posso provarlo, voi che ne pensate?
    è stato risolto il problema della gestione militare, finalmente una sola unità per esagono(si esagono, e in quanto wargamer questa novità per me non è cosa da poco)
    quindi mi attrae, ma riguardo il resto mi sembra di capire che sia stato molto semplificato rispetto ai predecessori

    in base alle mie considerazioni, come lo ponete rispetto ai primi capitoli? credete che mi possa piacere?


  2. #2
    Utente L'avatar di Sk8eR
    Registrato il
    02-06
    Messaggi
    3.608
    strano che un topic del genere non abbia risposte

    io ho iniziato a giocare, proprio come te, da civ II, che ho adorato. il 3 forse è quello che più mi è rimasto dentro, ricordo ancora un paio di partite che ho fatto, le mie grandi campagne e altre cose. il 4 l'ho visto come una evoluzione naturale del 3, il sistema di combattimento è meno bello rispetto al capitolo precedente, come hai detto tu, anche se a me non è sembrato un peggioramento così enorme da minare la giocabilità. a parte questo, migliora in quasi tutti gli aspetti il già ottimo civIII, e soprattutto se si gioca all'espansione Beyond The Sword, direi che diventa il mio "gioco da portare sull'isola deserta".

    partendo da questi presupposti arriviamo a Civ5. quando è uscito ho cercato di raccogliere varie opinioni in giro, facendomi spiegare cosa è cambiato dal 4 al 5. immediatamente l'ho odiato. mi sembrava una inutile semplificazione di una saga già perfetta, e da fan della mappa tipo "arcipelago" la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'eliminazione delle navi da trasporto (diretta conseguenza dell'avere una sola unità per casella).
    tuttavia lo scorso settembre non avevo proprio niente da fare, quindi l'ho chiesto in prestito e ho deciso di farmi una partita. mappa come sempre arcipelago, civiltà americana (anche se i tedeschi non mi dispiacevano) e come sempre vittoria di tipo "spaziale" disabilitata (non l'ho mai potuta soffrire).

    Innanzitutto cosa colpisce?
    -le caselle sono esagoni invece che quadrati, quindi un'unità ha sei possibilità di movimento invece che otto. è un tipo di mappa diverso che richiama i vecchi boardgame, può piacere o no, personalmente non ho preferenze.
    -su ogni casella è concesso avere una sola unità combattente e una non combattente (es: settler + guerriero)
    -ogni civiltà ha due unità uniche oppure una unità e un edificio unici.
    -ogni civiltà ha un leader con una abilità unica, al contrario dei capitoli precedenti in cui si aveva un certo numero di caratteristiche e ogni leader ne aveva due. (per es: gli americani hanno uno sconto sull'acquisto di caselle, mentre gli inglesi hanno +2 al movimento di tutte le unità navali ecc.)
    -i confini, oltre che con la cultura, si possono allargare comprando le caselle adiacenti (ma abbastanza vicine a una città). il prezzo di una casella varia a seconda del tipo di terreno e delle risorse, ma si sta in genere tra i 1000 e i 3000 pezzi d'oro.
    -non esistono navi da trasporto. una volta scoperta la relativa tecnologia, le unità si "imbarcano", vale a dire che spostandole in mare consumano tutti i loro punti movimento e si trasformano in una graziosa barchetta completamente indifesa, e ricordo che in mare è ammessa solo UNA unità per casella, quindi anche avendo una nave da guerra con cui proteggere le unità imbarcate, se arriva uno stronzo con un triremi ci può facilmente affondare l'unità.
    -le città si difendono da sole. vale a dire che ogni città ha un valore "difesa" che cresce con il tempo e può essere abbattuto con i bombardamenti o con gli attacchi frontali, inoltre ogni città dispone di un attacco a distanza a turno (non particolarmente potente), e può ospitare una unità militare il cui unico scopo sarà aumentare il valore "difesa" e fare in modo che decresca meno velocemente a seguito dei bombardamenti.
    -assumono enorme importanza le unità con attacchi a distanza, dagli arcieri, balestrieri e co, alla più tradizionale artiglieria, catapulte, trabocchi fino alla postazione missilistica mobile. con l'attacco a distanza si danneggiano le unità nemiche o i punti difesa delle città (che ne recuperano una certa percentuale ogni turno). facendo buon uso delle unità di artiglieria (devastanti in campo aperto) è facile decimare le truppe nemiche ancor prima di varcare il confine (ai tedeschi ho dichiarato guerra e in un turno ho sterminato metà del loro esercito senza neanche muovere della fanteria.. ottimo esempio di blitzkrieg )
    -le battaglie e le guerre più in generale assumono quindi una connotazione più tattica rispetto ai precedenti civ, dove appunto bastava piazzare l'intero esercito su una casella tanto difendeva sempre l'unità più adatta.
    -parlando di gestione dell'impero, è scomparsa la possibilità di decidere il tasso percentuale di tasse-cultura-scienza. ogni città, allocando i lavoratori come al solito, produce le sue e basta.
    -la felicità non è più delle singole città ma di tutto l'impero. il valore base è 0, se è positiva si ottengono bonus, se è negativa malus. c'è da dire che i malus sono molto più significativi dei bonus in caso di alta felicità. occhio che quando si inzia a vincere una guerra e a catturare città, l'infelicità cresce a dismisura, quindi diventa una rottura portare avanti delle campagne lunghe anche se si è sempre vincenti.
    -il combattimento aereo è leggermente cambiato, intanto adesso anche i bombardieri (ma non quelli stealth) possono colpire da portaerei, inoltre l'uso dei caccia ha subito qualche modifica, che può piacere o no.
    -l'innovazione a mio parere più significativa riguarda le risorse: controllando una casella con una risorsa, si ha disposizione un certo numero di unità "risorsa". esempio: costruendo una miniera di ferro si ottengono tre pezzi di ferro, che si possono usare per costruire altrettante unità che richiedono ferro. quindi si è molto più realisticamente spinti a litigare con gli altri giocatori per il controllo delle risorse, in particolare quando ci sarà da avere il controllo di uranio e alluminio che sono piuttosto rari (ma anche il petrolio fomenta delle belle guerre). c'è da dire che quando una unità che impegna una risorsa viene uccisa o congedata, la risorsa torna disponibile.
    -sono introdotte le città stato, sono in tutto e per tutto come gli altri partecipanti alla partita, con la differenza che non concorrono per la vittoria finale e sono città singole. possono essere di diversi tipi (marinara, militarista, ecc) e con diverse "personalità" (neutrale, aggressiva, irrazionale, ecc). ogni tanto chiederanno ai giocatori di fare qualcosa (attirare un grande artista, eliminare un'altra città stato e altre cose), come premio si otterrà un incremento delle relazioni con la città fino a farla diventare alleata. questo comporta che dichiari guerra alla gente con cui si è in guerra, oltre che a un bonus dipendente dal tipo di città. queste città stato fanno presto a diventare una rottura di scatole più che altro, imho potevano risparmiarsele.
    -le forme di governo sono state soppiantate dalle "politiche sociali", che funzionano più o meno allo stesso modo. ogni tot punti cultura si può scegliere una nuova politica. queste sono divise in 10 macro classi, ciascuna di queste in 5 parti più piccole. è un sistema fatto bene, ma non mi piace l'idea di non poter cambiare forma di governo quando mi pare

    direi che non mi viene in mente altro
    come giudizio finale direi: tutto sommato un buon gioco, l'ho fatto a livello di difficoltà inferiore al solito perchè volevo più che altro provarlo, adesso vorrei una partita un po' più seria all'espansione Gods and Kings. ci sono alcuni miglioramenti e alcuni peggioramenti rispetto a civIV, è probabilmente più semplice per quanto riguarda la gestione dell'impero, ma aggiunge una maggior tatticità alle battaglie (e un'utilità alle fortezze, io sul confine tedesco ho costruito una linea di fortificazioni degna della Maginot) e un maggior stimolo a picchiarsi per le risorse (e a pianificarne l'uso in modo più oculato). non è in assoluto migliore o peggiore dei precedenti, vale una prova.
    Ultima modifica di Sk8eR; 28-12-2012 alle 03:34:47


  3. #3
    Utente L'avatar di Ale_Zakko
    Registrato il
    09-06
    Località
    A sud del lago di Garda
    Messaggi
    13.746
    secondo me dipende da come ci si approccia....

    Io misono avvicinato alla serie dal 3, ai tempi delle medie e insomma, mi ricordo ancora che il venerdì e sopratutto il sabato sera iniziavo gia a pensare di non uscire con gli amici per andare al bowling per restare a casa con la solita frase "ancora un turno e stacco"... insomma mi ha tenuto incollato per davvero molto ma molto tempo. Il 4 l'ho trovato molto più superficiale nella gestione delle città, più sempliciotto, metre invece il 5 l'ho trovato più interessante per il discorso del gameplay rivoluzionario con le caselle totalmente nuove, anche se la parte gestionale delle città sono sempre rimaste un pochino più in disparte... Ma comunque ripeto, il primo non si scorda mai e sarà per sempre il migliore...
    User



  4. #4
    _________________________ L'avatar di gallagher_91
    Registrato il
    06-06
    Messaggi
    19.135
    Il V solo con la componente militare batte per me tutti gli altri. E poi finalmente non c'è bisogno di rushare unità militari come il dannato, una posizione strategica favorevole più le giuste unità ti permettono giustamente di tenere testa a tutti gli eserciti
    No project at all

  5. #5
    Utente L'avatar di Sk8eR
    Registrato il
    02-06
    Messaggi
    3.608
    Citazione gallagher_91 Visualizza Messaggio
    Il V solo con la componente militare batte per me tutti gli altri. E poi finalmente non c'è bisogno di rushare unità militari come il dannato, una posizione strategica favorevole più le giuste unità ti permettono giustamente di tenere testa a tutti gli eserciti
    vero
    imho dovrebbero concedere che su una casella marittima ci possano stare sia una nave da combattimento sia una da trasporto (altrimenti le flotte sono troppo esposte, se vuoi pianifacare uno sbarco sei nella merda) e reintrodurre il combattimento navale "nave contro nave" (non considerare le navi da combattimento solo come unità a distanza)
    e complicare un po' l'aspetto gestionale dell'impero anche

    mio padre mi ha accennato a un probabile Civ VI, qualcuno ne sa qualcosa?


  6. #6
    Utente L'avatar di BankRobber
    Registrato il
    11-12
    Località
    Roma/Porto Alegre
    Messaggi
    532
    Anche io ho iniziato con il 3. Il 5 + G&K me lo sono regalato per questo Natale, ma ho fatto solo 8 ore di gioco, troppo poche per un giudizio completo. La prima cosa che si nota è che la parte militare del gioco è stata rivoluzionata, addio agli eserciti di 30 unità impilate sulla stessa casella, ora su ogni casella (esagonale) può transitare una sola unità militare. Il risultato è che le battaglie sono molto più sensate e divertenti da giocare e non bisogna più sfornare unità militari ad ogni turno per sopravvivere ad una guerra.

  7. #7
    _________________________ L'avatar di gallagher_91
    Registrato il
    06-06
    Messaggi
    19.135
    Citazione Sk8eR Visualizza Messaggio
    vero
    imho dovrebbero concedere che su una casella marittima ci possano stare sia una nave da combattimento sia una da trasporto (altrimenti le flotte sono troppo esposte, se vuoi pianifacare uno sbarco sei nella merda) e reintrodurre il combattimento navale "nave contro nave" (non considerare le navi da combattimento solo come unità a distanza)
    e complicare un po' l'aspetto gestionale dell'impero anche

    mio padre mi ha accennato a un probabile Civ VI, qualcuno ne sa qualcosa?
    In G&K il combattimento navale è esattamente come lo stai descrivendo eh Le unità imbarcate si difendono (anche se fanno un pò schifino, ma ci sta) e ci sono navi da attacco a distanza e navi da attacco diretto. Puoi anche conquistare le città con le navi volendo

    Io penso che hanno ancora da mungere parecchio da CIV V, per ora il mio hype è solo su EU IV
    No project at all

  8. #8
    32 L'avatar di Lincoln_Rhyme
    Registrato il
    04-09
    Località
    Torino
    Messaggi
    5.639
    Dato che c'è già il topic ne approfitto: conviene fare l'upgrade alla GOTY di Civ V?

  9. #9
    _________________________ L'avatar di gallagher_91
    Registrato il
    06-06
    Messaggi
    19.135
    Dipende quanto ti è piaciuto, alla fine sono solo civiltà e mappe aggiuntive Il pezzo forte è G&K
    No project at all

  10. #10
    32 L'avatar di Lincoln_Rhyme
    Registrato il
    04-09
    Località
    Torino
    Messaggi
    5.639
    Citazione gallagher_91 Visualizza Messaggio
    Dipende quanto ti è piaciuto, alla fine sono solo civiltà e mappe aggiuntive Il pezzo forte è G&K
    Allora per ora non prendo niente, magari alla prossima tornata prendo G&K. Grazie

  11. #11
    Utente L'avatar di qwertyzxcv
    Registrato il
    06-06
    Località
    Reggio Emilia
    Messaggi
    3.650
    ho acquistato il civV+G&K approfittando del 50% di sconto su steam

    leggendo in giro sembra che il gioco possa considerarsi maturo solamente con G&K, sopratutto con la grossa patch rilasciata a novembre che ha risolto molti problemi, quindi ho la fortuna di poterlo giudicare ora che è "giudicabile" e avendo giocato tutti i civ nel dettaglio, e sopratutto avendo giocato approfonditamente di recente anche le versioni più vecchie(come avete capito dal primo post considero pur con tutti i suoi difetti il II come il migliore dei primi quattro)

    ho fatto due partite e ne ho una in fase avanzata, tutte a livello quattro, mio parere: finora mi sembra il civilization migliore, ha poco a che fare con i civilization precedenti, rispetto ai precedenti è molto più rivoluzionario di quanto fu il quattro rispetto ai primi tre, e grazie a dio questo V ha poco a che fare col IV, che pur trovandolo un bel gioco(è pur sempre un civ), lo considero il civ peggiore, lo ho abbandonato due anni fa per tornare prima al III e poi al II

    mio commento provvisorio:

    sul sistema di combattimento si è già detto molto e ho poco da aggiungere, è semplicemente il migliore di tutta la serie, ora la guerra in civilization ha senso, non solo si torna ai livelli di civII ma si va ben oltre, le unità sono più limitate nel numero e resistono a più battaglie, sono più preziose, vincere una battaglia significa infliggere più danni al nemico di quanti se ne subiscono, non significa più "mangiare" l'unità nemica come se fosse dama, la taglio qui, massimo dei voti da questo punto di vista...
    (forse pochi lo ricorderanno dato che mi sembra che qui nessuno giochi più a civII(ancora ben giocato, su civfanatics la community di civII è ancora viva), ma era civII il civ dove si aveva un vero concetto di fronte e quindi una vera utilità dei forti grazie a un sistema che disincentivava la creazione di pile di unità e le regole delle zone di controllo, ora reintrodotte anche se in modo diverso in civV)

    ma i cambiamenti non sono solo gli esagoni, il valore delle singole unità, e il sistema di combattimento, tutto è stato stravolto, è cambiata la mentalità del gioco, la strategia va impostata sul lungo periodo, non esiste più la possibilità di cambiare tutto da un momento all'altro, se la civiltà viene sviluppata male e ci si ritrova col popolo infelice o senza denaro sono cazzi!
    è finita l'epoca dei grandi imperi che dominano ogni cosa, ora si può vincere anche con sole tre città, non è più conveniente arrivare ad avere decine di città, cinque città se non addirittura quattro città sono sufficienti per vincere, è finita l'epoca di conquistare mezzo mondo, annettere città oltre metà partita non è mai conveniente, le nuove città diventano solo dei pesi, meglio instaurare governi fantocci(che si autogestiscono) nelle città conquistate, ma anche queste conquiste vanno fatte con calma perchè un'espansione troppo rapida porta al collasso per il malcontento
    tante altre modifiche che magari non sembrano importanti hanno stravolto la giocabilità, ad esempio le singole risorse non infinite, anche questo ha tolto molto vantaggio ai grandi imperi su quelli piccoli
    in civIII e IV le risorse permettevano di creare infinite unità se possedute, bastava controllarne una, ma dato il vantaggio che davano erano molto rare, le piccole nazioni o avevano la fortuna di essere piazzate nei posti perfetti con tutte le risorse, o erano condannate a dipendere dalle nazioni più grosse e a farsi sfruttare da esse.
    ora le risorse sono molto più diffuse nelle mappe, piccole nazioni hanno spesso risorse strategiche nella quantità necessarie per avere un piccolo ma efficiente esercito, e sono quindi spesso in grado di difendersi

    insomma, per quello che ho visto finora hanno realizzato il mio sogno di civilization, è più ragionato, meno stressante, e più "realistico"(nei limiti di un gioco astratto come civilization), dove non sono spinto a creare grandi imperi, la vittoria culturale la si può ottenere solo con piccole civiltà

    la microgestione è stata enormemente ridotta, ora non c'è più neanche lo spam di strade e ferrovie, queste vanno posizionate con cura, e la felicità collettiva ha tolto lo stress di dover tenere sotto controllo ogni singola città
    questa riduzione di microgestione è un bene, o almeno credo, non vorrei che abbia portato al poter incidere poco nella propria civiltà e a ritrovarsi ad avere poco da fare a ogni turno, finora non mi sembra così, ma solo tra qualche partita potrò dare un giudizio definitivo da questo punto di vista

    cose che non mi convincono:

    le "quest" delle città stato sanno troppo di gdr, ed è noioso dover stare continuamente attenti al livello d'influenza e al suo continuo calo, troppo tempo si perde a gestire le città stato

    ok togliere la microgestione, ma nel complesso il gioco mi sembra che sia stato semplificato pur se rimanga strategicamente profondo(forse anche di più data la maggior necessità di pianificare sul lungo periodo), non possono aver tolto l'inquinamento!!!!


  12. #12
    Utente L'avatar di Serge91
    Registrato il
    07-11
    Località
    Genova
    Messaggi
    6.999
    io ho iniziato a giocare, proprio come te, da civ II, che ho adorato. il 3 forse è quello che più mi è rimasto dentro, ricordo ancora un paio di partite che ho fatto, le mie grandi campagne e altre cose. il 4 l'ho visto come una evoluzione naturale del 3, il sistema di combattimento è meno bello rispetto al capitolo precedente, come hai detto tu, anche se a me non è sembrato un peggioramento così enorme da minare la giocabilità. a parte questo, migliora in quasi tutti gli aspetti il già ottimo civIII, e soprattutto se si gioca all'espansione Beyond The Sword, direi che diventa il mio "gioco da portare sull'isola deserta".
    Quoto tutto quello che è riportato qui sopra. Anche io sono partito dal II e ho amato il III ma soprattutto il IV nella sua versione Beyond the Sword (che ha introdotto cose rivoluzionarie come le spie, divertentissime secondo me), ma capisco benissimo le tue critiche sul sistema di combattimento: è infatti qui la cosa davvero sbagliata del gioco, perché quando si giunge all'era contemporanea con tante città industrializzate ogni turno si creano una decina di unità (spesso carri armati caccia e bombardieri, sennò artiglieria) e quindi ogni guerra significa distruggere circa 100 unità forticate su una sola città (i Russi, i Tedeschi e i Cinesi sono i peggiori perché producono unità a non finire sin dall'inizio del gioco, è assurdo). Questo toglie ogni concetto di strategia.


    E, in via teorica, dovrebbe essere proprio qui che Civilization V evolve (parlo così perché purtroppo non ho ancora avuto l'opportunità di giocarlo seriamente): le caselle esagonali, gli attacchi a distanza (non ho mai capito perché c'abbiano messo così tanto a pensarli) e il limite di una unità a fortificare la casella. Viene anche migliorata la diplomazia mi pare, ma la perdita dello scambio di ricerca secondo me inficia sul gioco. Inoltre non mi pare di aver visto lo spionaggio, ma potrei sbagliarmi, per cui lascio la parola a chi lo ha giocato seriamente il V, e conosce magari anche delle espansioni belle. Io spero che il futuro del V sia uguale a quello che è stato del IV, con bellissime espansioni. Se non sbaglio le mappe sono piccole come quelle del IV, anche questa è una cosa che secondo me possono migliorare senza grandi sforzi, e se non sbaglio ancora le città ora nascono casualmente e non più sul loro vero luogo di fondazione (cosa che a me piace tantissimo di civ IV).


    -sono introdotte le città stato, sono in tutto e per tutto come gli altri partecipanti alla partita, con la differenza che non concorrono per la vittoria finale e sono città singole. possono essere di diversi tipi (marinara, militarista, ecc) e con diverse "personalità" (neutrale, aggressiva, irrazionale, ecc). ogni tanto chiederanno ai giocatori di fare qualcosa (attirare un grande artista, eliminare un'altra città stato e altre cose), come premio si otterrà un incremento delle relazioni con la città fino a farla diventare alleata. questo comporta che dichiari guerra alla gente con cui si è in guerra, oltre che a un bonus dipendente dal tipo di città. queste città stato fanno presto a diventare una rottura di scatole più che altro, imho potevano risparmiarsele.
    Più o meno è la stessa sensazione che ho avuto io facendo una brevissima partita, ed è un'opinione abbastanza condivisa a quanto pare.
    Ultima modifica di Serge91; 29-12-2012 alle 20:19:08
    When old age shall this generation waste,
    Thou shalt remain, in midst of other woe
    Than ours, a friend to man, to whom thou sayst,
    “Beauty is truth, truth beauty,” -that is all
    Ye know on earth, and all ye need to know.

  13. #13
    _________________________ L'avatar di gallagher_91
    Registrato il
    06-06
    Messaggi
    19.135
    Le città stato SONO una rottura di palle, anche io le odio ma senza dubbio sono un aspetto fondamentale da non tralasciare per nulla, specie quando sei piccolo e hai bisogno dei bonus derivanti dalle città stato. Poi contando che alcuni beni di lusso vengono spawnati solo nei pressi delle città stato ecco che diventa utile farsele amiche Certo che il giorno in cui realizzeranno missioni decenti (con l'espansione hanno un loro senso, prima erano inutili o quasi) e che non dipendono dalla grandezza dell'impero (ad un certo punto se sei tech leader o produci cultura a non finire ti seguiranno a prescindere un terremoto di città stato, e non so quanto sia un bene) e che soprattutto ci sia la possibilità di far evolvere città stato in civiltà o che civiltà possano decadere in città stato diventerà il miglior gioco del mondo per distacco
    No project at all

  14. #14
    Utente del 1991.non 1987 L'avatar di Pes 87
    Registrato il
    02-06
    Località
    Bologna Terrona
    Messaggi
    8.560
    Bhè si.Civilization V con l'espansione per il momento è il migliore del mazzo.

    Hanno rifatto la parte bellica che faceva acqua da tutte le parti in CiV IV.Il rovescio della medaglia è che una volta capito come usare bene le navi da guerra(dalle fregate in poi) con 4-3 navi aventi l'upgrade dell'attacco a distanza ci sottometti il mondo(essendo capaci di attaccare le città senza essere attaccate).Ma ora tutto ha senso e anche civilità "piccole" se armate bene possono tenere sotto scacco grossi imperi.

    La parte puramente gestionale è molto semplificata ma chissenè.direi che è un grosso passo in avanti comunque.


  15. #15
    Utente L'avatar di Sk8eR
    Registrato il
    02-06
    Messaggi
    3.608
    Citazione qwertyzxcv Visualizza Messaggio
    in civIII e IV le risorse permettevano di creare infinite unità se possedute, bastava controllarne una, ma dato il vantaggio che davano erano molto rare, le piccole nazioni o avevano la fortuna di essere piazzate nei posti perfetti con tutte le risorse, o erano condannate a dipendere dalle nazioni più grosse e a farsi sfruttare da esse.
    questo è l'unico punto su cui dissento. per quello che mi ricordo in CivIV le risorse erano piuttosto diffuse, bastava avere un impero di medie dimensioni ed era abbastanza facile averle quasi tutte sul territorio. in CivV le ho trovate molto più rare, ho dovuto dichiarare guerra a più di una città stato per papparmi delle risorse che avevano loro e io no (attirandomi poi le ire di tutte le altre città stato che in due scaglioni hanno formato un'alleanza e mi si sono scagliate contro). e il fatto che siano limitate avvantaggia ancor di più i grandi imperi, che avendo magari due miniere di ferro invece che una possono in modo relativamente facile travolgere una piccola nazione che ne ha una sola.


    per il resto direi che siamo tutti d'accordo sul fatto che il sistema di combattimento sia anni luce meglio del precedente e sull'inutilità delle città stato (nella versione base almeno, l'espansione ancora non l'ho giocata).

    la riduzione della microgestione l'ho mal digerita, così come l'infelicità generale invece che propria delle singole città, che oltretutto decresce in maniera troppo veloce e irrealistica. faccio un esempio: avevo il controllo di un'isola di medie dimensioni (una decina di città mie più una città stato amica) e di un'isola più piccoletta (tre città mie e due città stato indifferenti). impero più che florido, appena passato in testa alla classifica di punteggio e e primo per ricerca oltre che per ricchezza. i Greci oltreoceano continuavano a rompere il cazzo e ad essere maleducati, avendo dunque mire sul loro territorio e non avendo loro alleati, decido di organizzare un'invasione. in una trentina di turni inzio con gli sbarchi, possedendo una buona flotta e le unità più all'avanguardia del mondo, decisamente superiori alle loro. subito sembra essere uno scontro equilibrato ma una volta presa la prima città, la mia vittoria è praticamente certa. iniziano a cadere una dopo l'altra le città greche, su cui instauro un nuovo governo. l'infelicità dilaga nell'impero (visto che ogni città conquistata vale un consistente malus all'umore dei cittadini). in breve mi trovo con l'ultima città greca da portare sotto il mio comando, a cui sono costretto a rinunciare (visto che si trovava a qualche turno di navigazione) a causa dell'infelicità che ormai ha raggiunto il -20, con unità ribelli che appaiono nei pressi della mia capitale ed impero ingovernabile.

    ora io dico: a seguito di una campagna più che vittoriosa oltre che velocissima (si parla di meno di 10 turni di guerra), che senso ha avere l'impero in uno stato di totale ingovernabilità anche in patria? capisco nei territori appena sottomessi, ma i ribelli a fianco della capitale mi paiono eccessivi (semmai potevano metterci un gruppo di hippie)


Pag 1 di 7 1234 ... UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •