mi rifiuto di prendere un diploma. E' troppo tardi, mi sarebbe solo d'intralcio per la mia cultura personale. Diciamo che prendere un diploma dopo tanti anni, è solo una perdita di tempo, dove una persona potrebbe acculturarsi per conto proprio. Ci sono i pro e i contro, di una cultura generale da autodidatta, ma fare le cose come andrebbero fatte, però in ritardo, farebbe andare tutto a rilento. Pensate lavorare il giorno e fare una scuola serale per prendere un diploma.
Come diventa possibile coltivare le passioni? Che inferno di vita sarebbe.
So che si fanno anche corsi di sceneggiatura che non tengono conto del livello di istruzione. Certo, avranno peso e sbocchi decisamente minori di quelli universitari. Comunque il mio consiglio è di fare il cazzo che ti pare, nei limiti consentiti dalle tue capacità e dalle tue qualifiche, ma a livelli massimi. Ovviamente non intendo 'Corri nudo per strada urlando a squarciagola', ma penso che tu abbia capito cosa intendo. Io frequento ancora il liceo e non so cosa farò una volta fuori; so che mi piace scrivere e che mi piace il cinema. Ho iniziato a studiare da autodidatta e ho già imparato un sacco anche se ho cominciato da pochissimo. Se ti interessa ho letto Scriviamo un Film. Manuale di sceneggiatura di Age, lo sceneggiatore che per lo più lavorava in coppia con Scarpelli. Non è troppo dettagliato e parla più in generale, però è utile e ottimo per cominciare. Poi Age ne sa una più del diavolo, praticamente c'è la sua firma su tutti i film più famosi del secolo scorso (a livello italiano), da I Soliti Ignoti a Il Buono, il Brutto e il cattivo. Inoltre è breve ed è molto scorrevole e porta diversi esempi di film anche abbastanza recenti.
Adesso sto leggendo Breve storia del Cinema di Massimo Moscati per avere una panoramica seppur sommaria (che sono pur sempre 420 pagine) dell'evoluzione del cinema. Questo parte proprio dagli albori, si fa dal pre-cinema fino agli anni '90 ed è proprio a 360°, tutte le evoluzioni e i cambiamenti con tutte le diverse nazioni a seconda del periodo. Finito questo rileggo il Manuale di Age e poi non so, forse approfondisco un periodo o un genere con un testo dedicato oppure mi leggo un po' di critica.
Comunque è completamente a scelta libera, cioè dipende da te e da ciò di cui ti vuoi interessare perché veramente c'è di tutto. Basta che ti fai un giro nella sezione 'Cinema' della Feltrinelli e trovi qualsiasi cosa, dalle biografie ai manuali, dalle conferenze ai libri di critica fino ai corsi di dizione per provare a fare doppiaggio; l'ultima volta ho beccato un'intera serie di parecchi libri (una decina suppergiù) di un autore di cui mi sfugge il nome (mi ricordo che non era italiano) che esponeva come realizzare pellicole low-budget - c'era un libro per la regia, uno per la la fotografia, uno per gli effetti speciali e così via. Fatti un giro e fammi sapere.
EDIT: Ci aggiungo anche Burton racconta Burton, autobiografia basata su diverse interviste dell'autore di Burbank. Non l'ho messo perché l'ho preso tempo fa e lo leggo a saltare, visto che è diviso in capitoli dove parla dei suoi film (a parte una settantina di pagine iniziali dedicate all'infanzia, adolescenza e ai primi anni di lavoro del regista come animatore Disney). E' bellissimo, molto introspettivo e mi ha fatto scoprire delle cose sulla vita e sulla linea di pensiero del regista che non mi sarei aspettato e che mi hanno stupito. Per esempio la parte in cui racconta di quando animava Red e Toby (il cartone con il volpino e il cane, che lui odiava), periodo in cui maturava una certa instabilità mentale e faceva cose come dormire seduto con la matita in mano e strapparsi i denti del giudizio a mani nude è interessante ma anche molto creepy. A me ha inquietato. Questo prendilo se ti piace Burton.
Ultima modifica di P. R. Deltoid; 15-09-2013 alle 00:39:41
grazie p.r, magari cazzo se mi fossi messo sotto alla tua età, oggi sarei più completo, anche da autodidatta. Qualche bel libro ci vuole e lo recupererò. grazie.
Ciao Rotten Brain, non so se possa essere utile ma io anni fa frequentai la scuola di Cinema Griffith di Roma. Feci il corso di sceneggiatura, quello annuale. Devo dire che mi è stato molto utile e ti spiego perchè: hai una prima parte comune a tutti i corsi in cui ti forniscono le basi storiche e culturali sul cinema in generale (a mio umile parere è imprendiscibile) e poi vai a specializzarti sulla scrittura per cinema e televisione. Hanno un approccio pratico e teorico insomma, e poi ti danno la possibilità di fare uno stage nel settore. È passato qualche anno quindi non so se sono cambiate le cose, penso di no. Oh ovviamente le sole scuole non bastano, ci vuole passione e ostinazione e tanta lettura. Spero possa esserti utile, ciaoooo
Il cinema è il "come", non il "cosa". (A. ALFRED HITCHCOCK)