Ciao a tutti.
Non so quanti di voi sono al corrente che esiste questo software messo a disposizione dell'AGCOM che "dovrebbe" essere a tutela del consumatore e che dovrebbe servire a controllare che ogni operatore rispetti le condizioni di linea minime pattuite al momento della sottoscrizione del contratto e, in caso contrario, esso produce un documento che ha valore legale e che permette di recedere dal contratto evitando di pagare le penali.
Ovviamente, come tutte le cose del genere in Italia, il software funziona col culo.
è un topic di sfogo, quindi sarò prolisso, se volete passare subito al problema andate direttamente alle ultime quattro righe, anche se per capire qualcosa di più dovreste leggere almeno la parte di problemi del software
Mio caso particolare: a febbraio 2013 entro in un nuovo appartamento con amici studenti, poco fuori dal centro di Bologna, avendo sempre avuto ottime esperienze con fastweb a Bologna e abboccando alla pubblicità che dice che la zona è appena stata raggiunta dalla loro rete, decidiamo di abbonarci con loro. Complice sia il momento precario del trasloco, un po' la fretta e l'ignoranza non ci accorgiamo subito che invece ci offrono un contratto in wholesale (allora, purtroppo, non sapevo ancora cosa significasse di preciso..)
Pensiamo "vabbè dai, non sarà così male", e invece è anche peggio: durante le ore di punta la linea scende sotto il mega di download rendendo impossibile anche solo lo streaming di un semplice video di youtube, spesso anche la semplice navigazione. Anche se in wholesale, il valore minimo di download garantito dal contratto è 2,1Mb/s ciò significa che noi per la maggior parte della giornata siamo ben al di sotto di quel valore. Passa un po' di tempo e dopo aver chiamato svariate volte il servizio clienti senza ricevere particolari benefici, decidiamo, nostro malgrado, di cambiare subito operatore consci che ciò ci sarebbe costato caro. Prima di procedere, però, vengo a conoscenza di questo software. "Figata!" penso.
Già le condizioni per produrre il documento sono abbastanza restrittive: in pratica bisogna fare una misura completa ogni ora nell'arco di 24 ore e non devono passare più di 3 giorni dalla prima misura. Ogni volta che c'è qualcosa che non va (linea troppo usata, computer sotto "sforzo", apparecchi collegati) la misura si arresta. In più, come accennato, non deve esser presente alcun dispositivo collegato alla rete, a parte quello misurante, nè alcun servizio che sfrutta la linea. Ciò significa che bisogna non utilizzare la linea almeno per 24 ore ed essere assolutamente perfetti perché ogni minima sbavatura porta all'annullamento della misura rischiando di non rientrare nei 3 giorni di tempo massimo a disposizione.
Da quì nasce il nostro problema. Nessun apparecchio collegato alla rete, il software rileva comunque un altro host connesso e quindi non fa partire la misura. Contatto l'assistenza tecnica per chiarimenti la quale non ha un numero di telefono ma solo un indirizzo di posta elettronica (rendendo le cose quindi ancora più lente), cercando di darmi qualche indicazione su come configurare il router disattivando i vari servizi di condivisione o comunque servizi che possano essere rilevati come host aggiuntivi. Disattivo tutto il disattivabile, cambio password più di una volta, nada. Mi consigliano allora di disattivare qualsiasi antivirus, updater, programma di messaggistica, insomma qualsiasi cosa presente nel mio pc che possa collegarsi alla linea. Fatto, l'host rimane comunque. Ho provato in tutti i modi ma il software si rifiuta di partire. L'assistenza tecnica ha pure smesso di rispondere -.-
Ora, sono perfettamente conscio del fatto che i primi a sbagliare siamo stati noi, l'ignoranza non è contemplata in questi casi e non appena ci siamo accorti che il tipo di servizio offerto nel contratto era in wholesale ci saremmo dovuti informare subito e non avremmo dovuto procedere.
Tolto questo, però, è incredibile come in Italia sia così facile per le aziende non rispettare i contratti e rimanere impunite mentre per il consumatore sia così difficile far valere i propri diritti. Anzi, peggio, ti danno la speranza che ci siano degli enti che abbiano la funzione di tutelarti ma in realtà il tutto si rileva uno specchietto per le allodole perché le modalità per ottenere un qualche risultato sono tremendamente complesse e/o lunghe e laboriose e il tempo perso spesso non vale la candela.
Finito lo sfogo, la domanda è semplice e ormai è pura curiosità visto che comunque ci arrenderemo e pagheremo le penali (o, se il ragazzo a cui è intestato il contratto è d'accordo, stiamo pensando semplicemente di ignorare fastweb ad oltranza senza pagare alcunchè):
il software non fa partire la misura perché rileva un host aggiuntivo collegato alla rete oltre al mio pc, avendo spento qualsiasi dispositivo, disattivato tutti i servizi da pc e router, cosa altro potrei controllare/disattivare? Cosa cavolo può essere questo host aggiuntivo? Ormai è una questione di principio e vorrei capire cosa viene riconosciuto come tale.
Ringrazio in anticipo tutti quelli che resisteranno alla visione del wall of text