[23] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale - Zestiria PAL 16\10, Berseria JP TBA
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Discussione: [23] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale - Zestiria PAL 16\10, Berseria JP TBA

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    [23] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale - Zestiria PAL 16\10, Berseria JP TBA

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    Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: [20] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale - ABYSS 3DS IN EUROPA!

    Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: [19] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale - NOVITA' SU XILLIA!

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    Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: [17] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale - Graces F forse in arrivo !1234!!!12

    Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: [16] [MULTI] Tales - Topic Ufficiale

    Dopo un po' d’attesa ecco il promesso topic ufficiale relativo ad una delle più prolifiche serie di jrpg di sempre, i Tales di Namco! Non avrei potuto sottrarmi a questo compito, visto l'amore fanboystico che provo per questa commercialissima (quanto meno in Giappone) serie e le continue pressioni del nebuloso Jade Curtiss Fan Club.
    Come sempre, inizio tracciando i caratteri generali tipici della saga, per poi passare a brevi descrizioni per ogni capitolo.


    Caratteri generali dei Tales


    -Linear Motion Battle System: Il battle system della serie si basa su un particolare mix fra stilemi tipici dei JRPG classici (come la separazione fra esplorazioni e battaglie) e frenetici combattimenti action in tempo rale. Nato con l'innovativo linear motion battle system (LMBS) presente in Tales of Phantasia su Super Famicom, che vedeva i personaggi combattere su un piano bidimensionale, esso muterà diverse volte nel corso della saga approdando a un piano 3D con Tales of Symphonia e perfezionandosi in Tales of the Abyss e Vesperia grazie ai movimenti 3D legati alla free run, mentre con Graces f riuscirà ad ampliare le variabili posizionali dei Tales tridimensionali fondendole con alcune dinamiche emerse dai migliori capitoli 2D, come i Chain Capacity nati nel remake di Tales of Destiny.
    Le molte varianti del LMBS presentano alcune costanti, come il controllo diretto ridotto ad un solo pg, lasciando il resto del party all’IA o ad altri giocatori, con la possibilità di dare ordini specifici anche ai pg controllati indirettamente e di mappare le mosse del proprio personaggio in modo da eseguirle premendo l’apposito pulsante ed una delle quattro direzioni, dando vita a complesse combo fra artes e attacchi normali.


    -Tematiche narrative: Stante la fortissima enfasi sugli archetipi della narrativa shounen, in molti capitoli della serie l'intreccio si focalizza su tematiche quali la tolleranza e le difficoltà nel far convivere identità razziali o politiche differenti, dal conflitto fra elfi, mezzelfi ed umani presente nella saga di Aselia (Symphonia e Phantasia) al rapporto burrascoso fra Gajuma ed umani in Rebirth passando per quello fra gli abitanti dei due mondi di Eternia ed altri ancora.
    Inoltre, la serie ha sempre posto una certa enfasi sulle motivazioni degli antagonisti, legati spesso a ideali teoricamente positivi volti a problematizzare le posizioni dei personaggi nel contesto dei vari setting.
    In ultimo, molti capitoli della serie danno un ruolo centrale agli spiriti elementali e al loro reperimento, con tanto di evocazioni.

    -Continuità fra i capitoli: Nonostante la serie abbia ormai quattordici capitoli principali (i cosiddetti mothership) e svariati spin-off, quasi tutti gli episodi sono narrativamente autonomi e si basano su mondi e personaggi diversi. Fanno eccezione Destiny 2 (per PS2, il Destiny 2 uscito su PS1 negli USA era Eternia), sequel di Destiny, Symphonia Dawn of the New World, sequel di Symphonia (a sua volta posto nello stesso mondo di Phantasia, seppur con un lungo intervallo cronologico), Narikiri Dungeon e Summoner's Lineage, sequel di Phantasia, e il nuovo Xillia 2.
    Inoltre la maggior parte deglii spin-off della serie, dai Fandom ai Tales of the World passando per Twin Brave, è basata su crossover volti a far interagire fra loro personaggi tratti da mothership differenti.


    -Skit e subquest: Pressoché tutti i capitoli della serie prevedono le cosiddette skit, brevi siparietti opzionali attivabili in seguito ad eventi narrativi o ad altre cause che trattano i temi più disparati, permettendo di mostrare il rapporto fra i pg nella loro quotidianità o di approfondire determinati risvolti dell'ambientazione. I titoli sviluppati dal Team Destiny presentano artwork a tutto schermo in stile visual novel, mentre quelli creati dal Team Symphonia si basano su piccoli box sfruttati in modo dinamico per dar vita a sketch spassosi.
    Al di là delle skit, la serie è famosa per la notevole mole di eventi e missioni opzionali, anch'essi volti ad approfondire la caratterizzazione dei personaggi e della trama. In alcuni capitoli (come Abyss e Vesperia) essi sono visionabili in finestre temporali assai ristrette, rendendo necessario l'uso di una guida.


    Tales of Phantasia




    Programmato dal Wolf Team interno a Telnet e prodotto e pubblicato da Namco nel 1995, Tales of Phantasia si doveva inizialmente basare sul romanzo fantasy Tale Phantasia, scritto dal programmatore interno al team Yoshiharu Gotanda, di cui vennero modificati in fase di lavorazione il titolo, parte della storia ed il character design originale per volontà di Namco.

    Il plot, ambientato nel mondo di Aselia, si muove nel tempo e nello spazio in maniera simile a Chrono Trigger (seppur in modo molto meno profondo), e stupì per i toni adulti di alcuni dialoghi, per la complessità dell'intreccio e per la qualità del bs LBM di cui si è parlato poc'anzi, all'epoca estremamente innovativo grazie ai suoi elementi action ed alla sua velocità e freschezza rispetto al TB, all'ATB ed ai loro derivati.
    La grafica era d'ottima fattura, ma quel che brillava in ToP era il comparto audio, curato magistralmente sotto il profilo qualitativo e con campionamenti vocali inseriti in modo da non pesare sul Super Famicom, oltre che impreziosito dall'OSTdi Sakuraba. Non per nulla ToP fu il primo titolo per SFC a raggiungere la dimensione di 48MBit.

    Tales of Phantasia ha avuto un primo remake parziale su PS1 nel 1998, recentemente tradotto in inglese da Gemini, che ha visto l'aggiunta del cooking system, di numerosi dialoghi ed oggetti, di un nuovo personaggio, Suzu, ed una revisione del bs più combo-friendly sullo stile di Tales of Destiny. La versione per GBA del 2003, ad oggi l'unica arrivata ufficialmente in lingua inglese (se pur con sgradevoli censure), presenta alcune delle innovazioni di quella ps1 (Suzu, ad esempio), mentre la release per PSP del 2006, rimasta in Giappone per problemi legati ai diritti americani di Nintendo, rappresenta la versione migliore, con sprites rifatti per i combattimenti e la presenza del doppiaggio. E’presente anche un adattamento anime in un OAV di quattro episodi.

    Patch inglese di Gemini per ToP per Ps1



    Tales of Destiny & Tales of Destiny Remake




    In seguito a problemi fra i tre migliori membri del Wolf Team ed il publisher Namco, dovuti alle modifiche a livello di plot ed alle sostituzioni operate nel Team durante la lavorazione di Phantasua, il team di ToP si scisse fra quello che sarebbe poi diventato il team Tri-Ace (i "tre assi", per l'appunto, con in testa Gotanda, ora presidente Tri-Ace, l'autore del romanzo alla base di ToP), famoso per le saghe di Star Ocean e Valkyrie Profile e per Radiata Stories, ed il rimanente Wolf Team, che dopo ToP lavorò sul secondo capitolo della serie, Tales of Destiny, uscito su Ps1 giapponesi nel 1997 e localizzato negli USA l'anno successivo.

    Introdotto da uno splendido filmato anime prodotto dallo studio I.G., ToD, oltre a migliorare il bs LMB rendendolo più veloce e combo-friendly, vincolò le skills all'uso degli Swordians, spade animate con la personalità dei generali delle antiche guerre eteriche, che pian piano divenivano sempre più centrali nel plot. Tutti questi elementi, uniti al carisma dei personaggi (Leon Magnus, Rutee e Stahn su tutti), arricchito dall'ottimo character design di Mutsumi Inomata, permisero a ToD di guadagnarsi una fanbase, creando l'inizio di quella che diverrà negli anni la folla di appassionati della serie. Le maggiori critiche, riservate alla mole insopportabile di incontri casuali (specie verso la fine del gioco) ed alla gestione bizzarra dei dungeons finali, non hanno comunque minato la popolarità di ToD.

    Nel 2006 venne rilasciato per PS2 giapponese Tales of Destiny Remake, pregevole rifacimento dell'originale ToD con tanto di grafica 3d per le ambientazioni unita a sprites bidimensionali, dialoghi riscritti e ridoppiati, un bs rivisto e migliorato con le suggestioni provenienti da ToD 2 ed un alto numero di extra, come il Narikiri Dungeon, presente dopo aver finito il gioco, e la possibilità di utilizzare la sorella di Stahn, presente nell'originale come personaggio sbloccabile attraverso il Gameshark.
    Per il 2008, sempre su Ps2 giapponesi, è previsto anche Tales of Destiny Remake Director's Cut, che dovrebbe far rivivere la vicenda secondo il punto di vista di Lion Magnus, il che implica secondo molti l'alterazione del plot del gioco.



    Tales of Eternia (Tales of Destiny 2 su Ps1 USA)



    Sviluppato dal rimanente Wolf Team di Telnet e come sempre prodotto e pubblicato da Namco, Tales of Eternia rappresentò alla sua uscita per Ps1 giapponese nel 2000 (anche in forma di deluxe edition) il segno di continuità di una serie che ormai guadagnava ad ogni episodio credibilità e fans. La release americana fu piagata da un problema di copyright, dato che Eternia era registrato da Mattel per Masters of the Universe, da noi conosciuto come He-Man, cosa che costrinse Namco a localizzarlo col nome di Tales of Destiny 2, utile anche per capitalizzare il successo della serie negli USA. La cosa divenne fonte di infiniti problemi quando anni dopo uscì il vero Tales of Destiny 2 per Ps2, ma ne parleremo in seguito.

    Il plot, ambientato nei due mondi di Inferia e Celestia, entrambi a rischio di distruzione a causa del fenomeno detto Grand Fall, vede un cast di sei personaggi, uniti ad un comparto grafico d'eccezione e ad un bs che, pur rimanendo nei canoni dell'LBM migliorato di ToD, risulta ancora più fluido e piacevole.
    La relativa lunghezza del gioco (3 cd), per quanto nell'ambito di un plot decisamente stereotipato, ed il character design segnarono il successo di Reyd e dei suoi alleati nella fanbase dei Tales, con effetti importanti per il titolo che vedremo a breve.

    Tales of Eternia ha avuto un adattamento anime di 13 episodi nel 2001 (per altro il plot è uno spin-off del gioco che racconta di una serie di eventi precedenti all'arrivo a Celestia, con un’abbondante dose di fanservice) nel 2005 un porting su PSP giapponesi ed europee (gli USA sono stati saltati per il problema di copyright già citato).
    Nel 2006 è uscito in Giappone Tales of Eternia Online, MMORPG defunto già nel 2007 a causa del basso numero di utenti.



    Tales of the World

    Il seguito di Tales of Phantasia, uscito su Game Boy Color giapponesi nel 2000, Tales of Phantasia: Narikiri Dungeon, fu il primo spin-off della serie ed introdusse le meccaniche dei futuri Tales of the World, titoli che riuniscono personaggi dai vari capitoli della serie, con un'ampia mole di fanservice e di dialoghi.
    In Narikiri Dungeon era utilizza una versione dell'LMB mischiato con il TB tipico dei jrpg classici ed ambientato un secolo dopo ToP. I due protagonisti potevano vestirsi come gli altri pg apprendendone le abilità, e grazie ai viaggi temporali tipici di Phantasia presto era possibile rivedere Cless e gli altri, scoprendo numerosi retroscena della trama di Tales of Phantasia, che Gotanda avrebbe desiderato includere all'interno del gioco originale.

    Negli anni successivi vennero pubblicati Tales of the World: Narikiri Dungeon 2 e 3, entrambi per GBA giapponesi ed usciti rispettivamente nel 2003 e nel 2005, mentre nel 2004 uscì, sempre per GBA jap, ToW Summoner's Lineage, che continua la saga di Phantasia affrontando secoli dopo il titolo principale la vicenda del discendente di Klarth, Fulein, che dovrà ritrovare gli eroi di Phantasia per rispondere all'ennesima crisi. Il gameplay di ToW: SL non ha nulla a che vedere coi Tales, ed è di fatto un rip-off di un altro titolo Namco, Pocket King.

    ToW Radiant Mythology, uscito per PSP giapponesi nel 2006 e localizzato in modo del tutto inaspettato nel 2007 negli USA ed in Europa, riprende la logica dei capitoli precedenti relativamente al plot inconsistente ed ai personaggi presi dai vari titoli, unendola però ad una veste grafica 3d estremamente curata (se pur ripresa da ToA) e ad un bs che migliora quello di Tales of the Abyss.

    Il sequel, ToW Radiant Mythology 2 su Psp, ha sorpreso tutti con le ottime vendite all'uscita giapponese. Propone cinquanta personaggi tratti dall'intera serie (da ToP a ToV passando per tutti i capitoli mothership e secondari) ed un bs ripreso dal precedente. Il terzo capitolo ha ripreso la struttura dei precedenti migliorando il dungeon design e aumentando ulteriormente il cast.



    Tales of Fandom 1&2

    Nel gennaio del 2002, stante il successo della serie, Namco fece uscire su Ps1 il primo prodotto nell’ambito dei Tales mirato al puro fanservice: le due versioni di Tales of Fandom, differenti per l’artwork della copertina, non erano infatti jrpg ma un misto fra adventure e visual novel, con quasi tutti i personaggi apparsi fino a quel momento nella serie, cosa che dava adito a numerose e divertenti incongruenze, sfruttabili appieno grazie ad un sistema che permetteva di elaborare i rapporti fra i pg, sbloccando numerose conversazioni. Il tutto era condito da un mini-game e da una nutrita dose di artworks, per la gioia dei fanboy della serie, che seppero apprezzare il gesto.

    La sotto-serie Fandom ha visto recentemente una nuova iterazione con Tales of Fandom 2 , uscito su Ps2 giapponesi nel 2007, anch’esso con due copertine differenti ed alcuni extra.



    Tales of Destiny 2

    Nove mesi dopo l’uscita del primo Fandom, la serie passò definitivamente alla generazione successive con Tales of Destiny 2, l’ultimo sviluppato da Wolf Team prima della creazione del Namco Tales Studio, joint venture fra Namco e Telnet.

    Tales of Destiny 2, primo sequel interno alla serie, riprendeva gli avvenimenti del primo Destiny diciotto anni anni dopo la fine del gioco, ponendo come protagonista il figlio di Stahn, Kyle, che dovrà nella sua avventura capire la vera natura di Elraine, figura messianica che promette la salvezza al mondo, e viaggiare nel passato all’epoca delle guerre eteriche, cosa che assimila per certi versi ToD 2 a ToP.
    La release americana fu bloccata, oltre che dalle vendite non fenomenali dei precedenti episodi, anche dal problema legato al nome della versione USA di Eternia, ToD 2 per l’appunto, cosa che avrebbe dovuto far rinominare il vero ToD2, creando ulteriore caos nella serie.

    Il bs LMB fu impreziosito in questa iterazione dall’aggiunta dello zoom e dagli spirit points, utilizzati per la maggior parte delle skills, che si svuotavano e ricaricavano molto rapidamente, conferendo al bs una forte impronta tattica dovuta al bisogno di mettere temporaneamente nelle retrovie i personaggi con pochi sp. Le combo, grazie ai tre livelli di specials (l’ultimo rappresentato dalle mitiche hi-ougi) venivano valorizzate anche dall’introduzione del sistema dei Grades, che permetteva di accumulare voti durante tutte le battaglie per poi sbloccare nuovi contenuti ricominciando il gioco.

    La fanbase reagì bene a ToD2, accogliendo Judas nell’olimpo dei personaggi migliori della saga e riconfermando la popolarità nipponica della serie. Un porting per PSP, purtroppo rimasto confinato al solo Giappone, è stato realizzato all’inizio del 2007, con aggiunte minori come uno scontro con alcuni personaggi di ToD1.



    Tales of Mobile

    Nel 2004, con l'uscita del jrpg tattico alla Fire Emblem\Shining Force Tales of Tactics, inizia la produzione di titoli Tales per i cellulari giapponesi. Se il primo titolo riprendeva personaggi da altri capitoli, legandosi alla logica dei ToW, i successivi Tales of Breaker, Tales of Commons e Tales of Wahrheit, usciti rispettivamente nel 2005 e nel 2006, sono in tutto e per tutto dei capitoli della serie, con l'uso del bs LMB e di personaggi e settings originali. Ci sono molti altri titoli legati alla serie usciti per cellulari, come Craymel Lab, ma esulano dall'interesse di questo topic.



    Tales of Symphonia



    Nell’agosto del 2003 il primo titolo del neonato Namco Tales Studio, ex Wolfteam, vide la luce sui Game Cube giapponesi: Tales of Symphonia, prima iterazione tridimensionale della serie, consolidò la popolarità dei Tales con un volume di vendite prima sconosciuto, reso possibile anche grazie alla relativa scarsità di jrpg sulla console Nintendo. Le releases occidentali arrivarono l’anno dopo, permettendo finalmente anche al pubblico non giapponese di tornare ad apprezzare la serie.

    Symphonia, prequel di Tales of Phantasia situato in un passato estremamente remoto precedente alla formazione del mondo di Aselia (ma i contatti fra i due titoli restano non di meno moltissimi, da Derris Kharlan al Mana Cannon), vede un plot spesso criticato come superficiale ma non di meno ancorato ai canoni classici del genere, per quanto verso la fine sia data al giocatore la possibilità di fare una scelta di rilievo, anche se ben dissimulata.

    Il cast, per quanto decisamente meno profondo e maturo rispetto ai due ToD, riuscì comunque a guadagnarsi la simpatia del pubblico per la sua piacevolezza e per l’ottimo character design, favorito dal comparto grafico d’eccezione, dall’uso molto kawaii delle skits e dall’ottima intro in stile anime.
    Le EXGems, utilizzate per customizzare le skills dei personaggi, permettevano anche di sbloccare abilità dei singoli pg presenti solo nelle esplorazioni: memorabile a distanza di anni resta lo charme del Don Giovanni Zelos che, parlando con qualsiasi personaggio femminile nelle varie città, otteneva immancabilmente denaro o tesori di varia natura.

    Il bs per la prima volta porta l’LMB in tre dimensioni, anche se il movimento non è libero ma basato sugli assi di contatto coi nemici, e risulta piacevole e frenetico, per quanto meno ragionato rispetto a quello di ToD2. Da segnalare anche la graditissima fine degli incontri casuali.

    Tales of Symphonia ebbe un porting su Ps2 giapponesi nel 2004 , graficamente un po’inferiore ma con diversi extra, ed un adattamento anime in un OAV di quattro episodi nel 2007. Tales of Symphonia: Knights of Ratatosk, uscito su Wii nel 2008, rappresenta il primo sequel diretto, per quanto con meccaniche differenti.



    Tales of Rebirth



    Dopo il passaggio al 3d con Symphonia, la serie tornò al 2d con Tales of Rebirth, uscito alla fine del 2004 per Ps2 giapponesi e sviluppato dal Team Destiny. Questo titolo presenta numerosissime innovazioni rispetto ai Tales precedenti. Purtroppo la sua localizzazione USA fu bloccata dall’assurda politica di SCEA, contraria ai titoli 2d, e dalla scarsa fiducia di Namco verso le possibilità di vendita.

    Il plot ha un tono decisamente più maturo e cupo rispetto a Symphonia, impreziosito anche dal realistico e ricercato character design di Inomata, ed anche se sono in entrambi presenti temi come la discriminazione razziale (in Rebirth si articola attraverso la contrapposizione fra umani e gajuma, capaci di convivere pacificamente fino alla morte del re di Karegia ed alla liberazione disastrosa dell’energia magica nel mondo), Rebirth lo fa in un modo completamente diverso, evitando gli stereotipi e le cheesy lines di Symphonia. L’avventura di Vague, protagonista atipico e di grande carisma nell’ambito della serie, e dei suoi alleati si articola secondo molteplici direttrici, con un plot che solo nell’ultima parte svela la vera natura degli eventi.

    L’OP anime con la song Good Night rappresenta, sempre per chi scrive, la miglior OP presente in qualsiasi Tales fino ad oggi.

    Il bs rappresenta una grandissima innovazione: invece di tornare all’LMB 2d di ToD2, si passa al Tri-line linear motion, che permette di schierare i pg su tre ranghi, scelta che influenza la gestione di attacchi e magie (ad esempio, ci sono skills che agiscono su un solo rango, e schierare i pg su uno o su tre può avere grandi conseguenze, permettendo di evitare attacchi nemici ma anche di utilizzare molte abilità) e conferisce un elemento tattico ed un livello di difficoltà inedito nella serie. Ulteriore elemento d’interesse è la presenza degli Enhace Points, che permettono di upgradare armi ed armature e di sbloccarne le skills interne, poi trasferibili ad altri pezzi d’equipaggiamento.

    Nel 2008 ToR ha avuto un porting per PSP, ma anche questa versione è rimasta confinata al Giappone.



    Tales of Legendia

    Dopo Rebirth, Namco decise di affidare il capitolo successivo della serie ad un team interno, il MelFes Team, formato attingendo ad un personale eterogeneo, con competenze miste fra i jrpg ed i picchiaduro 3d (diversi avevano lavorato alla serie Soul Blade\Calibur).

    Tales of Legendia, uscito per Ps2 giapponesi nel 2005 e localizzato negli USA l’anno successivo,si ambienta in un setting chiuso, la misteriosa ed immensa nave-isola Legacy, la cui esplorazione rappresenta l’intero fulcro del gioco, quanto meno nella sua prima parte, dato che il resto del mondo viene citato senza poter esser visitato.

    Il plot, inusuale per la serie, riprende andando avanti il clima di titoli come FF7 e Xenogears, ma nelle prime ore di gioco presenta un tale livello di banalità narrativa da aver meritato forti critiche dalla fanbase. Dopo essersi risollevato nella seconda parte, il plot si conclude alla metà esatta del gioco: dopo i titoli di coda infatti iniziano le Character Quests, che portano avanti il plot e rappresentano la parte più riuscita del gioco, nonostante la mancanza del doppiaggio nella versione USA ed il forte backtracking.
    Il cast, che riesce a guadagnare spessore solo verso metà del gioco, ha avuto poca presa sulla fanbase, con l’eccezione del protagonista Senel e dell’adorabile Chloe. Lo strano character design di Nakazawa, al limite dello sci-fi, non ha di certo aiutato in questo contesto.
    Anche il bs rappresenta un’involuzione della serie: nonostante il 3d (per altro di qualità inferiore sotto ogni profilo a quello di ToS), si torna al LMB 2d pre-ToD2, senza hi-ougi ed ovviamente senza i ranghi di Rebirth, riducendo molte battaglie al button mashing ed all’utilizzo di combo contro i boss. Tragicamente gli incontri casuali ,rimossi in ToS, assillano il giocatore in modo insopportabile, superando persino i rates dei dungeons finali di ToD1 ed esortando il giocatore a far combattere il party in automatico.

    Il teorico spin-off di ToL, Swords of Legendia , pare in realtà non abbia alcun legame con Tales of Legendia o coi Tales, e rimane tutt'ora vaporware.

    Tales of the Abyss

    Dopo il parziale fallimento a livello di fanbase di Tales of Legendia, addebitato al Team MelFes, Namco affidò il capitolo successivo al consueto Namco Tales Studio, producendo su Ps2 giapponesi alla fine del 2005 quello che per molti è il miglior episodio della serie, Tales of the Abyss, poi localizzato negli USA quasi un anno dopo, e senza il doppiaggio delle numerosissime skits.

    ToA, ambientato nel mondo di Auldrant, composto dalle particelle d’energia dette fonons, presenta un plot unico nella serie, che riprende solo marginalmente il tema della discriminazione e si concentra, invece, sul rapporto fra libero arbitrio e predestinazione, sul valore della libertà e sul prezzo che è ammissibile pagare per ottenerla. Il cast è secondo la fanbase il migliore della serie, con personaggi complessi, profondi e caratterizzati in modo minuzioso e completo grazie all’enorme mole di skits (quasi 500) e di sub-quests (quasi cento), tutte importanti per completare il quadro di un plot dalla profondità inusitata.
    Personaggi come Luke, JADE CURTISS, Guy e Tear sono merce rara nei jrpg, tanto più in una serie come i Tales che da sempre puntava, con la parziale eccezione di ToD2 e ToR, verso atmosfere classiche e stereotipate, e l’accoglienza da parte della fanbase ed in generale da parte della comunità jrpgistica è stata spesso entusiastica.

    Come in Symphonia gli incontri non sono casuali, ed il bs, partendo dalla svolta 3d di Symphonia, migliora ulteriormente l’LMB permettendo il movimento libero dei personaggi e l’uso di combo elaborate, impreziosite dal ritorno delle hi-ougi, due per ogni personaggio e spesso presenti anche nel campionario dei boss più importanti. Il risultato è un bs veloce, frenetico, molto profondo e visivamente d’impatto, sicuramente uno dei migliori visti negli ultimi anni, oltre che un miglioramento assoluto rispetto a ToS e ToL. Torna anche la possibilità di giocare le battaglie in multiplayer.

    L’uso dei Capacity Cores per customizzare le stats dei personaggi aggiunge un elemento d’interesse, senza contare la mole di AD skills che si imparano aumentando le stats stesse, contribuendo a rendere le battaglie sempre più profonde man mano il gioco procede.

    Anche l’OST, composta in buona parte da Sakuraba, è riuscita a guadagnarsi il plauso dei fans, mentre la programmazione della world map, con diversi bugs, rappresenta purtroppo l’aspetto meno curato, nonostante la wm sia, di per sé, piacevole da percorrere, specie pensando al clima degno dell’era 16bit, con caverne sottomarine, upgrade ai veicoli per raggiungere zone remote ed una marea di locations che, nonostante il forte backtracking, difficilmente vengono a noia.

    La serie anime di 26 episodi ha contribuito a ravvivare la fanbase del titolo a diversi anni dalla sua uscita.


    Tales of the Tempest

    Primo capitolo principale della serie ad esser sviluppato su una console portatile, Tales of the Tempest, uscito alla fine del 2006 per Ds giapponesi ed ormai quasi certamente non localizzato in occidente, non è stato portato avanti dal Namco Tales Studio ma dal team esterno Dimps, scontentando la fanbase.

    Ambientato ad Areura (probabilmente Aleura, se mai venisse localizzato), ToT riprende un classico plot basato sulla discriminazione razziale, questa volta legata al contrasto fra le autorità e la Chiesa umane ed i Lycant, uomini che, come il nome suggerisce, possono mutare in bestie secondo la lunga tradizione licantropica della letteratura fantasy, per altro relativamente poco utilizzata in ambito jrpgistico.
    Uno degli antagonisti riprende la tradizione dell'avversario mascherato presente nelle varie serie di Gundam, curiosità che ai fans dell'opera di Tomino non può che far piacere.
    Il plot, discreto ma troppo corto, anche tenendo presente la natura portatile del titolo, subisce la presenza di un protagonista poco convincente e di dialoghi di basso livello, senza contare una veste grafica 3d che a molti ha fatto rimpiangere il 2d in cui il DS eccelle.

    Il bs mescola i tre piani di Rebirth con una struttura pseudo-3d, risultando contraddittorio e poco convincente rispetto alle ultime evoluzioni della serie, mentre il comparto audio brilla per qualità grazie alla partecipazione del Namco Tales Studio.

    Traduzione dello script di TotT
    Progetto di traduzione di TotT


    Tales of Innocence

    Uscito nel dicembre 2007 per Nintendo DS, Tales of Innocence è il nono capitolo principale della serie nonostante sia stato sviluppato da Alfa System, già messa alla prova con Narikiri Dungeon 2 e 3 e ToW RM 1.

    A differenza del bs di TotT, ToI continua l'evoluzione della serie attraverso il cosiddetto Dimension Stride Linear Motion Battle System, che combina il movimento 3d di Abyss con la velocità e le combo aeree di ToD Remake, unione che si è rivelata vincente, portando avanti con onore la tradizione della serie. Alfa System ha ripreso da ToW RM il Guild System, da molti criticato per la monotonia, introducendo degli stili (assimilabili ai job o ai capacity cores di TotA) per customizzare i personaggi.

    Nel 2012 Namco ha pubblicato un remake per PSVita, Tales of Innocence R, che rimedia a molti dei problemi dell'originale (guild system, dungeon caotici e labirintici) aggiungendo due nuovi personaggi e numerosi eventi, oltre ad alterare il sistema di combattimento (ora con quattro personaggi disponibili) e lo sviluppo dei personaggi.

    Il gioco non è mai uscito ufficialmente, ma grazie ad AbsoluteZero (il gruppo di fantranslator con al centro throughhim) è disponibile una patch amatoriale per la versione DS.


    Tales of Symphonia New Dawn

    Il sequel di ToS, sviluppato per Wii da personale outsourced e membri del Team Symphonia, risulta un Tales atipico per molti versi, non a caso facente parte della categoria Escort della serie. Come per Vesperia, grazie al decimo anniversario Usa anche ToS DotnW è stato localizzato in tempi molto brevi, arrivando negli Stati Uniti nel novembre del 2008.

    Ambientato poco tempo dopo la fine di Symphonia, Dawn of the New World segue le avventure di Emil e Marta nel tentativo di risvegliare Ratatosk per porre fine alle calamità dovute agli squilibri del mana. L'intero cast di Symphonia torna, ma non è né customizzabile né levellabile (equip bloccato e crescita di livello basata sugli eventi della trama, non sui combattimenti), cosa che si bilancia in parte con la possibilità di catturare ed addestrare i mostri (dinamica pienamente giustificata nell'ambito dell'intreccio).

    Il battle system riprende i canoni di Abyss approfondendo le combo aeree di ToD2, ed abbandona il sistema dell'overlimit per riprendere le combo bloccate dell'unison.


    Tales of Vesperia

    Uscito per X360 jap ad inizio agosto 2008, arrivando solo ventitre giorni dopo negli Usa grazie alla localizzazione inglese condotta in parallelo, Tales of Vesperia è il primo capitolo della serie a sbarcare su una piattaforma hd. Sviluppato dal Team Symphonia\Abyss (il Team Destiny intanto curava Tales of Hearts per Ds), il nuovo Tales propone una main quest decisamente ampia e densa di subquests, con un mondo di gioco fra i più enormi mai visti in un jrpg (come in ToI, la mappa si scopre solo visitando le varie aree).

    La localizzazione di ToV comprende anche il doppiaggio inglese delle skits, purtroppo tagliato in Abyss, e rappresenta nelle intenzioni di Namco il tentativo di render popolare ed affermata la serie in occidente, arrivando a commemorare con una Special Edition il decennale dall'uscita americana di Tales of Destiny per Ps1.

    ToV presenta una mole enorme di novità: le skills si ottengono non più ai level up, ma utilizzando le armi in stile FF9, ed un raffinato e profondo crafting system permette di riutilizzarle per crearne sempre di nuove, aumentando il range di skills imparabili. Una serie di combo permette di passare al finishing strike, mossa letale che aumenta i drops, e l'overlimit permette di legare alle artes normali ed arcane un terzo tipo, le burst artes, customizzabili a loro volta grazie ad alcune skills che conferiscono proprietà elementali ed altre modifiche alle abilità utilizzabili in combattimento.

    La versione Ps3, uscita nel settembre 2009, aggiunge all'originale un nuovo personaggio, Patty, la possibilità di usare Flynn in vari momenti della trama e nella parte finale, numerose subquest, skit , locazioni esplorabili ed altri elementi, oltre a rendere doppiati vari dialoghi che non lo erano. Purtroppo nonostanti vari rumor questo porting non è stato annunciato per i mercati occidentali.

    Guida di Kouli per le subquests
    Mia review di ToV


    Tales of Hearts


    Tales of Graces



    Tales of Xillia


    Tales of Xillia 2


    Tales of the Future

    ????


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    OP Tales of Versus
    OP Tales of Vesperia PS3
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    Apple Gumi 1 (Zelos x Mint? 8O)
    Apple Gumi 2 (epico lo scontro Cless\JADE)
    Lemon Gumi 1 (da morire sia Veigue, sia la fine della presentazione di Luke e le idee di Reid sugli spin-off XDDD)
    Lemon Gumi 2 (idolo Zelos che umilia Senel, mitico lo pseudo-scontro beu2d, da schiattare Veigue alla fine XD)
    Orange Gumi 2
    Orange Gumi 3 (Rutee ed i trading card games, povero Kongman XD)
    Orange Gumi 4 (Kongman strikes back XDD)
    Orange Gumi 5 (JADE e Zelos truffano Stahn XD)
    Tales of Fandom Gaiden 1 (basterà il majinken per essere eroi? :look:)
    Tales of Fandom Gaiden 2

  2. #2
    Utente L'avatar di Deidara89
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    Nuovo trailer dopodomani.

  3. #3
    Utente L'avatar di cloud054
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    Prenotata la c.e di xillia 2 all' opengames.
    Vado ad annullare gli ordini su amazon.

  4. #4
    Metroid Fanboid L'avatar di true Gek
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    Ho visto il nuovo trailer di Tales of The World: Rave Unitia. Mi è sorto però un enorme dubbio: che senso ha fare uno spin off del genere, pieno di citazioni dagli altri Tales of su 3DS quando la maggior parte dei titoli sono usciti su console Sony???

  5. #5
    Utente L'avatar di Magnvs
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    Ho visto il nuovo trailer di Tales of The World: Rave Unitia. Mi è sorto però un enorme dubbio: che senso ha fare uno spin off del genere, pieno di citazioni dagli altri Tales of su 3DS quando la maggior parte dei titoli sono usciti su console Sony???
    Non è una cosa nuova, Narikiri Dungeon 2 e 3 per GBA ad esempio erano crossover con molti personaggi nati su console Sony, e i Radiant Mythology PSP includevano anche eroi tratti dai mothership per DS.

    Per il resto credo che Reve Unitia sia un modo per sondare la consistenza della fanbase su 3DS senza rischiare troppo, Namco probabilmente non ha ancora deciso dove realizzare il prossimo Radiant Mythology (o come lo chiameranno, in ogni caso un crossover con battaglie LMBS) visto che sull'erede di PSP, Vita, i remake di Innocence ed Hearts hanno venduto male per i canoni della serie, mentre 3DS sembra promettere meglio vista la base installata nipponica ed occidentale ma finora è stato messo alla prova solo con Abyss, che pure ha venduto bene per un port.
    Ultima modifica di Magnvs; 2-06-2014 alle 00:26:05

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  6. #6
    Metroid Fanboid L'avatar di true Gek
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    Citazione Magnvs Visualizza Messaggio
    Non è una cosa nuova, Narikiri Dungeon 2 e 3 per GBA erano crossover con personaggi nati principalmente su console Sony.

    Per il resto credo che Reve Unitia sia un modo per sondare la consistenza della fanbase su 3DS senza rischiare troppo, Namco probabilmente non ha ben chiaro dove realizzare il prossimo Radiant Mythology (o come lo chiameranno, in ogni caso un crossover con battaglie LMBS) visto che sull'erede di PSP, Vita, i remake di Innocence ed Hearts hanno venduto male per i canoni della serie, mentre 3DS sembra promettere meglio vista la base installata nipponica ed occidentale ma finora ha ricevuto solo il port di Abyss, che pure ha venduto bene per un port.
    Ho capito... C'è anche da dire comunque che PlayStation Vita ormai ha iniziato ad ingranare piuttosto bene sul territorio giapponese. E' sempre dietro a 3DS di poche unità e per alcune settimane gli è addirittura stata davanti.

  7. #7
    Utente L'avatar di Magnvs
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    Citazione true Gek Visualizza Messaggio
    Ho capito... C'è anche da dire comunque che PlayStation Vita ormai ha iniziato ad ingranare piuttosto bene sul territorio giapponese. E' sempre dietro a 3DS di poche unità e per alcune settimane gli è addirittura stata davanti.
    Che Vita nel mercato nipponico si sia ripresa e stia andando meglio dello scorso anno è vero, così com'è vero che 3DS al momento stia performando peggio rispetto al 2013 in quel contesto. Detto questo, la differenza a livello di base installata è ancora notevole (non parliamo dei mercati occidentali) e Namco potrebbe non aver voglia di rischiare puntando ancora su Vita dopo due insuccessi consecutivi, a maggior ragione senza aver testato a dovere 3DS.

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  8. #8
    ! L'avatar di Byakuya Kuchiki
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    posto qua magari a qualcuno interessa, sono state annunciate le seguenti AF:
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  9. #9
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    Jade solo 14*... Peró con contento per Ludger ispira assai!!

  10. #10
    Emblem of Roto L'avatar di Gogeta super sayan 2
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    Una domanda ma la versione normale di xillia 2 la day One edition sarà prima o poi prenotabile su amazon.it? O è già esaurita?

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  11. #11
    Utente L'avatar di Magnvs
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    Citazione Byakuya Kuchiki Visualizza Messaggio
    posto qua magari a qualcuno interessa, sono state annunciate le seguenti AF:
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    -Slay (Kotobukiya)
    ToS
    -Lloyd (Alter)
    tutte in scala 1/8
    Grazie per l'informazione, vedendo le prime immagini le due figure di Zestiria sembrano promettere bene.

    Citazione Glenn Visualizza Messaggio
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    Jade solo 14*... Peró con contento per Ludger ispira assai!!
    Sì, in passato anch'io mi sono stupito per la popolarità di Ludger nonostante la sua natura di protagonista muto, ma da quanto leggevo parrebbe in grado di mostrare la sua personalità attraverso piccoli dettagli evitando di risultare totalmente piatto.

    Citazione Gogeta super sayan 2 Visualizza Messaggio
    Una domanda ma la versione normale di xillia 2 la day One edition sarà prima o poi prenotabile su amazon.it? O è già esaurita?

    Inviato dal mio XT1032 utilizzando Tapatalk
    Al momento è esaurita, anche se credo che tornerà in stock nel prossimo futuro. Per ora potresti ordinarla su un altro sito, in attesa che Amazon.it aggiorni la pagina.

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  12. #12
    ! L'avatar di Byakuya Kuchiki
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    Citazione Magnvs Visualizza Messaggio
    Grazie per l'informazione, vedendo le prime immagini le due figure di Zestiria sembrano promettere bene.
    prego, comunque ho visto qualche commento in negativo sulla AF di Slay fatta dalla Kotobukiya riguardanti sulla stessa casa, non capisco le fa male?
    intanto domani mi dovrebbe arrivare l'AF di Estelle anche se sto cercando ancora quella di Flynn.

  13. #13
    Fashion Boy
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    Dopo 4 anni ho ripreso Tales of Destiny
    Sono arrivato al momento in cui
    Spoiler:
    Stahn, dopo essere tornato alla vita di tutti i giorni (con tanto di ricerca di un pesce bello grosso per Lillith XD), riceve una visita di Philia, in quanto il re richiede i loro servigi


    Quanto mancherebbe alla fine? Ci sono parecchie sidequests da fare?

  14. #14
    Out of Infinity L'avatar di Jin_Uzuki
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    Comunque Destiny era veramente una palla, una primà meta veramente brutta e una trama priva di mordente basata tutta intorno ad un mcguffin.

  15. #15
    Emblem of Roto L'avatar di Gogeta super sayan 2
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    Citazione Kall Su Visualizza Messaggio
    Dopo 4 anni ho ripreso Tales of Destiny
    Sono arrivato al momento in cui
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    Stahn, dopo essere tornato alla vita di tutti i giorni (con tanto di ricerca di un pesce bello grosso per Lillith XD), riceve una visita di Philia, in quanto il re richiede i loro servigi


    Quanto mancherebbe alla fine? Ci sono parecchie sidequests da fare?
    Kall che gioca ad un tales? La fine del mondo si avvicina XD

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