La congestione. Un mito?

[drazen brncic]

Mi è stato detto che il freddo non ha assolutamente nulla a che fare con la digestione. L'unica cosa su cui influisce è il cuore. Quello della congestione sarebbe un mito tutto italiano, come si può leggere nell'articolo qui sotto. Cosa ne pensate?
http://www.corriere.it/solferino/sev...8-09-25/05.spm

[Elec]

Mi è stato detto che il freddo non ha assolutamente nulla a che fare con la digestione. L'unica cosa su cui influisce è il cuore. Quello della congestione sarebbe un mito tutto italiano, come si può leggere nell'articolo qui sotto. Cosa ne pensate?
http://www.corriere.it/solferino/sev...8-09-25/05.spm

Poco tempo fa è morto un ragazzo, mio concittadino, ad Ibiza, perchè si è tuffato in una piscina dopo aver mangiato e bevuto

[Chrono Trigger]

Mi è stato detto che il freddo non ha assolutamente nulla a che fare con la digestione. L'unica cosa su cui influisce è il cuore. Quello della congestione sarebbe un mito tutto italiano, come si può leggere nell'articolo qui sotto. Cosa ne pensate?
http://www.corriere.it/solferino/sev...8-09-25/05.spm

In realtà non smentisce assolutamente niente, anzi.

[Warehouse1988]

infatti non smentisce nulla,da quanto ho capito di congestione vera e propria non si muore,si muore se a causa della congestione ti senti male,svieni e affoghi.

[cesa]

Mah, il mito è piuttosto credere che sia un mito.

La congestione può essere totalmente imprevedibile, non è che 2 ore vanno bene e 1 ora e 50 minuti no. Dipende da un sacco di fattori (anche interni al nostro corpo, di cui spesso siamo ignari). Il rischio di svenire (o peggio) in acqua c'è, a stomaco pieno. Se si considera poi il fatto che spesso i pranzi vacanzieri in spiaggia sono abbondanti e le temperature elevate, non vedo perché sottostimare questa eventualità.

Anche perché poi tutti questi articoli che smitizzano la congestione dicono sempre "tranqui, il rischio è solo quello di svenire in acqua dopo aver mangiato molto". Eh, ma va? è proprio quello di cui si parla. Vista l'impossibilità di calcolare quanto sia il "molto" per ogni singola persona, è corretta abitudine non fiondarsi in acqua a stomaco pieno. D'altronde non è che sia una rinuncia invalidante.

Che il freddo influisca sulla digestione è palese, bersi un bicchiere d'acqua ghiacciata o prendere un colpo d'aria al pancino, è quasi certamente garanzia di flatulenze se non diarrea mentre una tazzona di acqua calda, per vasodilatazione, facilita il processo.

[drazen brncic]

Il punto è che, a quanto mi è stato detto, è erronea la convinzione secondo cui il sangue non basterebbe a riscaldare il corpo in seguito allo sbalzo termico e contemporaneamente a coadiuvare la digestione. Indi per cui non ci sarebbe alcun motivo per non andare in acqua subito dopo mangiato.

[cesa]

Il punto è che, a quanto mi è stato detto, è erronea la convinzione secondo cui il sangue non basterebbe a riscaldare il corpo in seguito allo sbalzo termico e contemporaneamente a coadiuvare la digestione. Indi per cui non ci sarebbe alcun motivo per non andare in acqua subito dopo mangiato.

Hai delle fonti molto discutibili, perché il problema della congestione è proprio quello.

La congestione che potrebbe colpire nell'acqua dopo un pasto non e' diversa da quella che colpirebbe un atleta sprovveduto che consuma un pasto abbondante e poi parte dopo poco tempo per farsi dieci chilometri di corsa, e dopo due chilometri gli gira la testa e si ferma a vomitare.

In che modo questa sarebbe una cosa positiva?

Sono solo due modi diversi di incrementare la richiesta di sangue.

[drazen brncic]

Hai delle fonti molto discutibili, perché il problema della congestione è proprio quello.



In che modo questa sarebbe una cosa positiva?

Sono solo due modi diversi di incrementare la richiesta di sangue.

Il problema sarebbe lo sforzo (in acqua, ad esempio, quello di stare a galla e di nuotare), e non lo sbalzo termico. La quantità di sangue è sempre quella, non è che aumenta o diminuisce, non è che si trasferisce da una parte e rimane un buco dall'altra. Una persona che può svenire se entra in mare sverrebbe anche a stomaco vuoto.
Questa, in sintesi, la tesi della fonte.


Cito una testimonianza che mi sembra autorevole:

La congestione usata "popolarmente" nel senso di blocco digestivo con malessere fino alla perdita di conoscenza, dovuto all'immersione in acqua subito dopo un pasto copioso non ha nessuna spiegazione scientifica. Sebbene numerosi siti internet di medicina ne parlino, tale patologia non è citata nella letteratura e non esiste un codice istat per identificarla come entita' morbosa o come causa di morte. La spiegazione fisiopatologica che viene fornita in genere è data dal meccanismo del furto: l'apparato digerente durante la digestione e l'assorbimento dei cibi ha bisogno di un flusso sanguigno maggiore per cui immersione in acqua fredda che farebbe aumentare le richieste di ossigeno e quindi il flusso di sangue verso altri distretti corporei sottrarrebbe (furto) sangue alla digestione causando il blocco della stessa con malessere vomito e perdita di conoscenza. Pero' tale spiegazione fa acqua da tutte la parti 1) l'immersione in acqua fredda determina una vasocostrizione corporea e non una vasodilatazione per cui il sangue a disposizione dell'apparato digerente aumenta e non diminuisce con l'immersione 2) per avere una perdita di coscienza c'e' bisogno di un'ipoperfusione cerebrale. I meccanismi circolatori di compenso fanno si che il circolo cerebrale e cardiaco siano quelli preservati maggiormente per cui la perdita di coscienza per congestione di un altro distretto diventa improbabile 3) la digestione dura diverse ore, immergersi dovrebbe essere pericoloso sempre e non solo un paio d'ore dopo il pasto
quello che succede in realta' è che un pasto abbondante, il freddo e lo sforzo fisico sono associati all'ischemia cardiaca. L'apporto di sangue al cuore in un vaso stenotico è ulteriormente diminuito da questi fattori, e la presenza di una stenosi da placca aterosclerotica impedisce l'attuarsi di meccanismi di compenso per aumentare l'apporto di sangue e ossigeno al cuore che durante la digestione, l'esposizione al freddo e gli sforzi fisici (nuoto, corse ecc ecc) aumenta la frequenza o deve vincere una pressione arteriosa maggiore (dovuta alla vasocostrizione cutanea generalizzata dovuta all'esposizoine al freddo) necessitando pertando di più ossigeno. L'insieme di questi fattori determina un'ischemia cardiaca o un'infarto che sono la causa della sincope (perdita di conoscenza) e della morte. Quindi le morti da congestione sono in realta' morti da infarto cardiaco in soggetti affetti da cardiopatia ischemica.
Marcello Candelli

[Vivisector]

il fratello del mio vicino è morto di congestione quindi mito un cazzo

[Clavus]

Ma se usassi acqua calda e fuori fa caldo il pericolo congestione non c'è vero?


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[Ghost85]

Il problema sarebbe lo sforzo (in acqua, ad esempio, quello di stare a galla e di nuotare), e non lo sbalzo termico. La quantità di sangue è sempre quella, non è che aumenta o diminuisce, non è che si trasferisce da una parte e rimane un buco dall'altra. Una persona che può svenire se entra in mare sverrebbe anche a stomaco vuoto.
Questa, in sintesi, la tesi della fonte.

Falso, lo sbalzo termico comporta una modifica d'irroramento del sangue, proprio come l'attività fisica.

21. Che cos'è la congestione e come si riconosce?
La congestione è dovuta all'introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti. L'eccessivo afflusso di sangue all’addome può rallentare o bloccare i processi digestivi.
I primi sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico.

http://www.salute.gov.it/portale/p5_...italiano&id=98

[cesa]

Il problema sarebbe lo sforzo (in acqua, ad esempio, quello di stare a galla e di nuotare), e non lo sbalzo termico. La quantità di sangue è sempre quella, non è che aumenta o diminuisce, non è che si trasferisce da una parte e rimane un buco dall'altra. Una persona che può svenire se entra in mare sverrebbe anche a stomaco vuoto.
Questa, in sintesi, la tesi della fonte.

Nope. In acqua non c'entra lo sforzo. C'entra la quantità di sangue richiesta dall'apparato digerente per portare avanti un processo complesso come la digestione, con lo shock termico derivante dall'immersione in acqua fredda, che dirotta parte di questo sangue in periferia. Il controllo termico va in tilt momentaneo ---> blocco digestivo --> congestione.

[drazen brncic]

Nope. In acqua non c'entra lo sforzo. C'entra la quantità di sangue richiesta dall'apparato digerente per portare avanti un processo complesso come la digestione, con lo shock termico derivante dall'immersione in acqua fredda, che dirotta parte di questo sangue in periferia. Il controllo termico va in tilt momentaneo ---> blocco digestivo --> congestione.

Roberto Albani, pediatra e gastroenterologo, sostiene l'infondatezza del mito, tanto è vero che al di fuori dell'Italia non c'è nessuno che osservi questa regola (e che muoia, soprattutto).

http://www.comenasceunamamma.it/inte...-italiano.html

http://www.pescarapescara.it/attuali...l#.VAhcHcXudNc

Se trovate del materiale in cui dei medici sostengano l'opposto, sono ben graditi, così da confondere ancora un po' le carte.

[Ghost85]

Roberto Albani, pediatra e gastroenterologo, sostiene l'infondatezza del mito, tanto è vero che al di fuori dell'Italia non c'è nessuno che osservi questa regola (e che muoia, soprattutto).

http://www.comenasceunamamma.it/inte...-italiano.html

http://www.pescarapescara.it/attuali...l#.VAhcHcXudNc

Se trovate del materiale in cui dei medici sostengano l'opposto, sono ben graditi, così da confondere ancora un po' le carte.

http://www.salute.gov.it/portale/p5_...italiano&id=98

[drazen brncic]

http://www.salute.gov.it/portale/p5_...italiano&id=98

Ho letto, ma qui si parla di disidratazione e di esposizione al calore, non di "congestione" (termine, questo, assolutamente inesistente in letteratura scientifica se associato alla digestione a quanto pare). O meglio, se ne parla in merito all'introduzione di bevande ghiacciate nell'organismo.