Pd, Renzi punta al Partito della Nazione (Torna ufficialmente la DC?)

[Riou Ross]

l premier sogna una forza politica in grado di "contenere realtà diverse", da Sel a Scelta Civica, fino all’ala destra di Angelino Alfano. Ma i sondaggisti mettono in guardia: "Quando un partito aggrega nuovi consensi, rischia di perdere elettori storici", spiega Antonio Noto di Ipr Marketing. Non solo: “Su alcune questioni gran parte dell’elettorato del Pd si riconosce maggiormente nelle posizioni di Sel, Ferrero e Landini", avverte Alessandra Ghisleri di Euromedia. Che lascia intravvedere il rischio di una scissione


Un partito che dia “piena cittadinanza” ai transfughi di Sel, ma anche a ciò che è rimasto di Scelta Civica. Un contenitore, per dirla con il premier-segretario Matteo Renzi, che un giorno potrebbe addirittura cambiare volto e nome, e arrivare a chiamarsi “Partito della Nazione”. Ecco, in poche parole, la sintesi della mutazione genetica del Pd nell’era del renzismo dilagante. Proprio ieri alla direzione dei democrat, il capo del governo l’ha scandito senza mezzi termini: “Se il Pd pensa di essere il partito della nazione deve avere strumenti elettorali in grado di contenere anche realtà diverse. Spero che per Gennaro Migliore, con l’esperienza di Led, fino ad Andrea Romano e a quella parte di Scelta Civica o Italia Popolare che vuole stare a sinistra, ci sia spazio di piena cittadinanza”.

Ma in politica la mera somma algebrica non vale. “Non è sommando le desinenze che si arriva ad un monocolore”, spiega al IlFattoQuotidiano.it Alessandra Ghisleri, sondaggista autorevole di Euromedia Research, molto vicina a Silvio Berlusconi. E se sommare non basta, quanto vale un’operazione del genere? “Quello che può cambiare è in termini di posizionamento – risponde Antonio Noto di Ipr Marketing -. Quando un partito da una parte aggrega nuovo consensi , dall’altra rischia di perdere il proprio elettorato storicizzato. Quindi, solo il saldo finale dei due flussi potrà farci comprendere il risultato di questa operazione”.
Un’operazione che fra Palazzo Chigi e Largo del Nazareno studiano da settimane. Perché il rischio elezioni anticipate è sempre dietro l’angolo, ed è necessario farsi trovare pronti all’appuntamento, qualunque sia il sistema elettorale con cui si tornerà al voto. Consultellum, Italicum o Renzellum, l’ex sindaco di Firenze punta a sfondare il 40%, convinto che il 51% sia un numero “alla nostra portata”. In un’operazione che porta al partito della “Nazione”, un tempo sognato dai terzopolisti come Pier Ferdinando Casini. Infatti, annota il direttore di Ipr Marketing, “l’elemento di comunicazione, fatto che oggi vedo sottovalutato dai principali media, non è tanto che Renzi abbia chiesto di allargare il fronte a Migliore e Romano, ma quanto il fatto che ha detto che il Pd sia destinato a cambiare nome e si chiamerà partito della Nazione. Un partito della Nazione diventa una sorta di coalizione nel partito che aggregherebbe sì l’ala sinistra di Migliore, ma anche l’ala destra di Angelino Alfano”.

Eppure la strategia di comunicazione passa anche da quello che Alessandra Ghisleri definisce “un modo più friendly di veicolare il suo messaggio politico, come è successo domenica dalla D’Urso”. “Negli ultimi dieci giorni – continua la sondaggista di Euromedia Research – Renzi ha scelto un pubblico diverso (è stato da Del Debbio, da Porro e dalla D’Urso), provando a comunicare con quell’elettorato di centrodestra che si è allontanato alle ultime politiche e alle recenti europee, e cercandolo di interessare alla sua politica. Ad esempio, il bonus bebé di 80 euro, non mi chiedete di quale governo, ma fu uno dei cavalli dei battaglia di Silvio Berlusconi”.
A ciò si aggiunge un altro elemento: ad oggi il primo partito in Italia è quello del non voto, che si aggira tra il 30 e il 35%. Ed è anche a questo contenitore, aggiunge Ghisleri, che si starebbe rivolgendo Matteo Renzi: “Una fetta di elettorato rimasta lontano dalle urne perché alle precedenti consultazioni non aveva trovato un riferimento forte”.
Uno scenario, questo, che potrebbe presentarsi alle prossime elezioni. Con un centrodestra in disfacimento e che perde consensi giorno dopo giorno, il potenziale elettorato moderato potrebbe prendere in considerazione il Pd di Renzi. Spiega Fabrizio Masia di Emg: “Bisognerà capire cosa faranno le forze di opposizioni: quale sarà la tavola programmatica del centrodestra? In che modo si coalizzerà il centrodestra? Può anche succedere, infatti, che il suo elettorato si trovi spaesato, non essendoci una proposta forte, e che quindi possa presentarsi una forte astensione del popolo di centrodestra”.
E non finisce qui. Perché il partito “totale” di Renzi aprirebbe uno spazio anche a sinistra. “Secondo i nostri studi”, conclude sempre Ghisleri, “gran parte dell’elettorato del Pd si pone delle domande su determinate questioni e si riconosce maggiormente sulle posizioni di Sel, Ferrero e Landini che in quelle di Renzi. Stia attento, le ho detto Landini, non il sindacato. Il 25% è il partito che ha votato per Bersani. Il rischio del premier è di perdere una forza propulsiva che gli ha permesso di scalare il partito”. La scissione da parte della sinistra interna è dietro l’angolo?

fonte

Spoiler:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...-vale/1163780/

Dopo la provocazione nel titolo e nelle immagini qua sopra do la mia impressione.
Penso che in Italia se ci fossero 3 persone diverse in una stanza chiusa nascerebbero 4 partiti, questo per dire che sono anni che i partiti cambiano nome (ma le persone restano le stesse), si uniscono, si ridividono, cambiano simbolo ecc ma le cose non cambiano guardate il centro destra è tornato con FI e AN.......
Penso che Renzi abbia in mano un partito forte e fare strani intrugli non gli conviene anche perchè sarebbero certe scissioni immediate

[JaneEyre78]

Pn(f)

[pasquale7bellezze]

Finchè non si evolve civilmente, difficilmente potremo vedere forze politiche mature e complesse.

Basta vedere cosa ne nascerebbe: una post-DC e un partito di sinistra radicale. Wow.

[Dexter89]

Sostanzialmente le prossime elezioni tornerebbe a vincerle Berlusconi.

Porco cane ma che ci vuole perché in Italia nasca un vero partito di destra liberale, che inizi a tagliare seriamente tutti gli sprechi pubblici, senza fare i soliti tagli lineari (come sta facendo anche questo governo)?
Insomma, leggi notizie come questa, dove inutili enti possono bloccare servizi di pubblica utilità e chiedere milioni ai comuni, e ti chiedi "ma che ci vorrebbe a mandarli tutti in strada?"

[kLLB^]

Sostanzialmente le prossime elezioni tornerebbe a vincerle Berlusconi.

Porco cane ma che ci vuole perché in Italia nasca un vero partito di destra liberale, che inizi a tagliare seriamente tutti gli sprechi pubblici, senza fare i soliti tagli lineari (come sta facendo anche questo governo)?
Insomma, leggi notizie come questa, dove inutili enti possono bloccare servizi di pubblica utilità e chiedere milioni ai comuni, e ti chiedi "ma che ci vorrebbe a mandarli tutti in strada?"

Perche a nessuno conviene tagliarla, ci si mangia di meno su.

Poi e' difficile all estero.. in Italia senza un dittatore o un Re e' al limite dell impossibile

[Psymon91]

Sostanzialmente le prossime elezioni tornerebbe a vincerle Berlusconi.

Porco cane ma che ci vuole perché in Italia nasca un vero partito di destra liberale, che inizi a tagliare seriamente tutti gli sprechi pubblici, senza fare i soliti tagli lineari (come sta facendo anche questo governo)?
Insomma, leggi notizie come questa, dove inutili enti possono bloccare servizi di pubblica utilità e chiedere milioni ai comuni, e ti chiedi "ma che ci vorrebbe a mandarli tutti in strada?"

Qualche anno fa si è provato, abbiamo visto i risultati.
In Italia partiti del genere nascono già morti, in fin dei conti non conviene davvero a nessuno.

Sulla notizia preferisco non commentare, mi sembra un'accozzaglia di Frankensteiniana memoria.

[True Love Waits]

che stiamo assistendo ad un nuovo mutamento antropologico della scena politica italiana mi pare una cosa che ormai è nella realtà dei fatti. Tuttavia non lo vedo come un ritorno alle origini: il partito democratico si ispira alla democrazia cristiana giusto per essere un grande partito e avere molte anime diverse al suo interno, però ci sono allo stesso tempo differenze sostanziali:

-innanzitutto non è una democrazia cristiana
-la stabilità governativa sarà un tema importante. Non si potrà fare come in passato dove i governi cambiavano una volta all'anno
-il quadro storico e politico è completamente diverso da quello in cui si muoveva la DC ( m5s non è paragonabile al PCI, per dire. I partiti che sono nati negli ultimi dieci anni si sono dimostrati di una fragilità comprovata dai fatti. Parte del potere della dc era dovuto anche all'equilibrio dei rapporti di forza dei cinque grandi partiti.)
-i leader sono molto più importanti di un tempo.

la lega sta diventando sempre più un partito nazionale, inneggiando al secessionismo in veneto e alla lotta ai clandestino in tutta italia. non mi stupirei se alle prossime elezioni nazionali si unisse in una sorta di "lega italiana".

Ma a parte queste robe, cose sono analisi sul futuro, credo che il mutamento antropologico più importante al quale stiamo assistendo è quello della sinistra italiana: non credo che se l'area landiniana, bersaniana e ferrandiana si mettano insieme facciano il 25%. A malapena arriveranno al 10%. é un'area fortemente indebolita che non ha visto nascere nel tempo leader forti, capaci di prendere le redini del gioco. Barca ci sta provando, ma non è incisivo e soprattutto adatto al ruolo (è più uno che si può muovere dietro le quinte). Penso che ormai molti valori della sinistra vengano percepiti come non idonei alla realtà dei tempi, soprattutto a causa della crisi: la gente è disposta a rinunciare a importanti diritti pur di riuscire a ottenere un posto di lavoro. Ci hanno preso per la gola. Il lavoro viene visto in relazione ai rapporti monetari anziché valoriali (e ripeto, non parlo nel merito della questione, ma di cambiamento antropologico)
lo stesso welfare sta cambiando. la sanità sta diventando sempre migliore per chi ha i soldi e peggiore per il povero cristo (e non lo dico a caso, ci si fanno i convegni tra medici su queste robe).
la solidarietà viene vista in rapporto al clientelismo e al nepotismo (e anche all'immigrazione), quindi come un fatto negativo (senza tenere conto che il clientelimso e il nepotismo sono fatti storico-antropologici italiani, che niente hanno a che fare con la cultura e i valori introdotti dalla sinistra novecentesca). Non sono solo gli 80 euro (giusti)a rendere solidale un governo.

Di fronte a un quadro del genere (e ne ho trascurate di cose, ma mica sto scrivendo un libro.), non poteva che nascere uno come Renzi. Erede della cultura berlusconiana (sia comunicativa che politica), di destra, uomo del fare, bramoso del potere (e credo abbia ragione l'annunziata quando dice che la nuova generazione renziana abbia come visione politica solo la mera raggiunta e gestione del potere). Non poteva che nascere uno come lui, come culmine di un processo ormai iniziato da tempo (e il culmine è stato raggiunto con la recente direzione del PD, dove è stato stabilito che gli imprenditori devono avere la libertà di licenziare). La debolezza della classe politica della sinistra italiana sono state il terreno fertile per uno che non c'entra proprio un benemerito cazzo con la sinistra e i suoi valori storici. ma non è solo colpa della classe politica italiana: ormai sono le persone ad essere cambiate, in un quadro storico ben preciso. Credo anche che il martellamento comunicativo che abbiamo subito negli ultimi 20 anni abbia prodotto i suoi effetti. Alla fine anche da sinistra sembra che i sindacati siano diventati il problema dei problemi, senza sapere il perché. Pure gli intellettuali vengono derisi e osteggiati pesantemente, nel pieno solco di quella cultura popolare sdoganata ed esaltata dal berlusconismo.
Non parliamo poi dell'ambientalismo, completamente scomparso dal dibattito politico: sono fortemente convinto che oggi il referendum sul nucleare non sarebbe passato se renzi avesse detto di no. E queste cose possono accadere solo quando c'è una crisi, che per definizione porta ad uno scompaginamento del quadro esistente e valoriale.
ci siamo completamente votati al leaderismo sempre e comunque, a prescindere di cosa questo esprima. l'importante è che si abbassino le tasse e che si diano i posti di lavoro. il resto è secondario.

[Ilùvatar85]

Non si tratta di un idea nuova, anche Veltroni (PCI, PDS, DS, PD, lo dico per chi non lo conosce e ne ha un idea di margheritino) puntò ad un partito maggioritario nel 2007 e prima ancora ci provarono lui e Prodi già nel 1996, senza riuscirci per l'opposizione di D'Alema.
Lasciano perdere il paragone con venti anni fa, troppo differente rispetto la situazione attuale, rispetto al 2007 ci sono secondo me 4 elementi di diversità.

1) Non esiste più una sinistra radicale strutturata. I partiti di sinistra radicale sono stati distrutti, secondo me dai propri errori, e quell'elettorato non ha più partiti di riferimento. Nel 2008 questo si registrò per la prima volta, con una sinistra radicale che passò dal 12% al 5%.
2) L'elettorato di centro è già all'interno del PD, perlomeno per quel che riguarda il voto.
3) A destra non esiste più una leadership credibile. Si può discutere all'infinito sul quanto fosse per noi credibile la leadership della destra (zero), ma l'elettorato ci credeva ancora.
4) Veltroni comunicativamente non è Renzi. Questo è inteso da me in senso deteriore per il secondo, ma in merito all'efficacia per il momento pare ci siano pochi dubbi su chi sia più forte.

Per il resto l'articolo riporta molte suggestioni (cambiare nome, scissione della sinistra, Casini ed Alfano che si aggregano) che sono veramente poco credibili.

[SamFisher-92]

Le famose grandi coalizioni che dovrebbero portare "governabilità", mentre si rivelano essere stagnazione ed immobilismo. Prima si sommano, poi si dividono.

[Nome utente già in uso]

Le sorti del sistema partitico che sta nascendo sono legate alla legge elettorale.
È inutile girarci attorno: questo gran parlare di "partito della nazione" è legato all'idea di una legge elettorale proporzionale pura, come quella in vigore adesso.
Con una legge simile, l'unico modo per stare al centro della scena è essere un partito da 40%.

Al contrario, se la legge elettorale sarà di tipo maggioritario (o proporzionale con premio), verrà fuori che si può governare anche con il 30% o il 25% dei voti, e l'esigenza di agglomerare tutti in un unico partito verrà meno.

[Celebron]

Sostanzialmente le prossime elezioni tornerebbe a vincerle Berlusconi.

Porco cane ma che ci vuole perché in Italia nasca un vero partito di destra liberale, che inizi a tagliare seriamente tutti gli sprechi pubblici, senza fare i soliti tagli lineari (come sta facendo anche questo governo)?
Insomma, leggi notizie come questa, dove inutili enti possono bloccare servizi di pubblica utilità e chiedere milioni ai comuni, e ti chiedi "ma che ci vorrebbe a mandarli tutti in strada?"

L'unico partito che può avere l'autorità e la supponenza per tagliare dove va tagliato è un non-partito: il commissariamento UE ma a meno che non finiamo nel baratro la vedo difficile una cosa del genere, purtroppo

[Tripla Z]

Sostanzialmente le prossime elezioni tornerebbe a vincerle Berlusconi.

Porco cane ma che ci vuole perché in Italia nasca un vero partito di destra liberale, che inizi a tagliare seriamente tutti gli sprechi pubblici, senza fare i soliti tagli lineari (come sta facendo anche questo governo)?
Insomma, leggi notizie come questa, dove inutili enti possono bloccare servizi di pubblica utilità e chiedere milioni ai comuni, e ti chiedi "ma che ci vorrebbe a mandarli tutti in strada?"

perché prendono voti anche da questi? Perché non tagliano i forestali in calabria? Perché non tagliano l'enorme esubero nel pubblico impiego nel sud? perché non fanno seri controlli sui falsi invalidi? Perché a Napoli non mettono più forze dell'ordine a controllare fuori dalle scuole tutti quelli in 3\4 sul motorino con i figli sopra tutti senza casco?

Perché sono voti che sparirebbero a favore degli altri ecco il perché, già solo il federalismo sanitario da tempo lì pronto da essere approvato controllando quali sono le regioni campione e poi applicato, sono 4 miliardi di euro secchi risparmiati proprio quanto i tagli che sta facendo ora Fonzie alle regioni per non parlare di quelli futuri.

[Riou Ross]

perché prendono voti anche da questi? Perché non tagliano i forestali in calabria? Perché non tagliano l'enorme esubero nel pubblico impiego nel sud? perché non fanno seri controlli sui falsi invalidi? Perché a Napoli non mettono più forze dell'ordine a controllare fuori dalle scuole tutti quelli in 3\4 sul motorino con i figli sopra tutti senza casco?

Perché sono voti che sparirebbero a favore degli altri ecco il perché, già solo il federalismo sanitario da tempo lì pronto da essere approvato controllando quali sono le regioni campione e poi applicato, sono 4 miliardi di euro secchi risparmiati proprio quanto i tagli che sta facendo ora Fonzie alle regioni per non parlare di quelli futuri.

quando un partito è al governo pensa sempre di più ai fini elettorali che a misure veramente giuste.
Servirebbe una stabilità tale da poter far al Governo, nell'arco della legislatura, i cambiamenti che il paese chiede.

[alecchi]

è solo una mossa politica per poter arrivare a governare alle prossime elezioni in caso di vittoria di un partito di "sinistra" (PD + Partito della Nazione + altri eventuali), mi pare evidente. XD
A scissioni, incomprensioni e via dicendo, io non credo più.

[Ilùvatar85]

è solo una mossa politica per poter governare le elezioni in caso di vittoria alle elezioni (PD + Partito della Nazione + altri eventuali), mi pare evidente. XD

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