ok io ho finito e mo voto. Dato che mi sono fatto lo sbattimento (
) di leggerli tutti mi permetto anche di fare un'osservazione a ciascuno, poi valuto col sistema dei "9 punti". L'ordine è quello dell'op, semplicemente perché ho le schede aperte così
Prima faccio un commento generale: tra i vari racconti ci sono chiaramente due gruppi: i "novizi" e quelli un po' più esperti. La differenza è molto grande e si nota sia nella forma che nel contenuto, entrambe decisamente più mature. Spesso quello che manca è una prosa scorrevole, ma precisa e assolutamente traballante nel ritmo. Moltissimi di voi hanno scelto uno stile "informale" e diretto, come se stessero raccontando a voce. Ecco, sappiate che è una di quelle cose che "o le si fa bene o non la si fa": l'effetto, spesso, è quello di essere pesanti e banali.
Aggiungo una nota personale: non mi piacciono i racconti troppo astratti, questo ovviamente pesa sul mio giudizio. Anche perché sono molto difficili da gestire e, onestamente, non mi pare di aver notato nessuno che abbia realmente saputo farlo.
Non prendetevela nel caso il giudizio sia negativo e ricordate che:
- è la mia opinione personale
- cerco di fare in modo che la critica sia costruttiva, per questo sono "schietto e sincero"
- per migliorare lo stile non c'è modo migliore che leggere e, soprattutto, continuare a scrivere
Abisso: l'idea non è malvagia ma esposta così risulta un po' banale. Lo stile è di quelli che dicevo qui sopra: un po' immaturo e quindi scontato, con parecchi cliché. Non coinvolge e non trasmette nulla. Dovresti appunto lavorare sulla forma soprattutto. Addirittura, potresti provare a riscrivere questo stesso racconto perché puoi gestirtelo molto meglio.
Storia di copertina: ecco uno di quelli che mi sono piaciuti di più. Idea molto originale e non "forzata", stile divertente, scorre bene e non perde mai il ritmo. C'è però una cosa che non ho capito: alla fine fai intendere che il racconto è in realtà una prefazione di bruno vespa, però le prefazioni hanno tutt'altro stile e intento. Sono io che mi sono perso qualcosa o è un "finale a sopresa" che poteva essere fatto meglio? Ad ogni modo, ti assegno
2 punti
Solo cento parole: buona l'idea, ma credo che avresti potuto fare un
labor limae migliore. Il messaggio arriva a destinazione, ma alcune frasi stonano e, ovviamente, pesano molto in uno scritto così breve
Tramonti: come detto sopra non sono amante del genere, ma tra quelli postati di tipo "onirico/astratto/flusso di coscienza" (lo so, sono tre cose diverse, però concedetemi di metterle tutte assieme) credo sia il migliore. Però giri troppo attorno ad un punto che non si capisce bene quale sia. Ogni tanto "ti rinsavisci" e comunichi qualcosa di deciso, altre volte ti perdi un po' troppo nella forma e quindi manca un "messaggio complessivo" ed una struttura generale. E Nota conclusiva: l'incipit è "autobiografico"
? Tutto sommato, comunque, mi è piaciuto:
1 punto
Lo straniero nostrano: l'idea arriva, ma è sviluppata troppo poco e resta superficiale (attenzione: non vaga, ma solo poco approfondita). Inoltre sono tra coloro che sostengono che un racconto debba avere una trama, la tua è più che altro una riflessione.
Un giorno di battaglia: bello, divertente, con uno stile scorrevole e preciso. Manca però un po' di ritmo: all'interno di una frase ci sono sempre tanti aggettivi/precisazioni e nei momenti più dinamici dovresti invece ridurli in favore dell'azione.
2 punti
Non credevo di russare, forse sognare: non mi piace il genere e, contrariamente a quello di fadeaway, non trasmette nulla. Troppo confusionario. Buona l'idea, ma si fa troppa fatica a coglierla. Si fa perfino fatica a tenere il filo mentre si legge.
Genitori: il finale è troppo uguale a quello del celeberrimo racconto "La sentinella" e questo ti fa perdere tutta l'originalità della trama. I dialoghi sono poco realistici e ogni tanto scadi anche tu nei cliché. C'è parecchio da lavorare sullo stile per togliere quella sensazione di "finto"
Storia molto legata al personale: si capisce poco, lo stile è troppo barocco. Alcune frasi sono riuscite molto più di altre (ad esempio l'ultima). Forse dovrebbe commuovere, ma non succede perché è troppo pomposo per coinvolgere.
Per ripartire: non si capisce dove vuoi arrivare né che cosa succede fino alle ultime righe, che però non riescono a spiegare quelle precedenti. Lo stile c'è, non risulta banale come altri, però dovresti organizzare meglio la struttura.
Buio di giorno: scusa, ma non l'ho capito; magari il problema sono io. Me lo spieghi
?
Megatonante (non c'è il titolo e metto l'autore
): buona la trama, stile abbastanza snello e finale originale. Solo due osservazioni: la prima spiegazione che fornisci dell'aggeggio in questione (quello per vedere gli altri mondi, scusa ma non ricordo il nome) non è chiarissima, il concetto risulta ben spiegato solo più tardi. Magari rivedi quel pezzetto. La seconda osservazione è molto personale: lui si chiama Paul e lei Maria
? Imho, o Paolo e Maria o Paul e Mary
. Prima di concludere una nota: nonostante lo stile vada bene è ancora un po' immaturo,
2 punti
Astragalol (come sopra): l'idea mi è piaciuta, ma avresti potuto svilupparla più a fondo. Non condivido la scelta di un racconto così breve, ma mi piace. Purtroppo però credo che nel complesso non possa assegnarti dei punti
Il senatore Domenico Giannerilli: sicuramente lo stile migliore di tutti e la trama è buona, ma c'è un difetto talmente grosso che guasta tutti i pregi: nonostante lo scritto sia chiaramente diviso in due parti (prima e dopo l'arrivo dei terroristi) non c'è alcun cambio di ritmo! All'inizio spieghi molto bene il personaggio e la situazione, gestisci perfettamente lui e il tuo commento, ma quando arriva l'azione non ingrani e, purtroppo, non riesci a suscitare nel lettore una sensazione di azione dinamica. Capiscimi: la seconda parte scritta da un'altro utente andrebbe bene, ma visto cosa sai fare (e lo dimostri nella prima metà) ci si aspetta di più.
2 punti
Per lui era così facile uccidere: si capisce bene la tua conclusione, ma il lavoro nel complesso resta insufficiente a soddisfare completamente il lettore. Avresti dovuto avvalerti di una narrazione di respiro più ampio. Lo stile inoltre non riesce a convincermi, è immaturo (so che ho usato questa parola un mucchio di volte, ma dopo aver "recensito" una dozzina di racconti (e vista anche l'ora) non riesco a trovare un sinonimo, scusate)
Like the dolphins: un racconto ben caratterizzato, anche se probabilmente fai leva sul mio amore per Berlino
Purtroppo però passi i 3/4 del testo a parlare quasi del nulla, il lettore non sa dove vuoi arrivare e la tua descrizione dei personaggi e della situazione resta quindi vaga e sterile. Tutto si chiarisce dopo, ma non va a fondo. Peccato, perché qualche punto te lo saresti meritato se avessi saputo catturare meglio il lettore con una trama avvincente.
Semplice: molto frenetico, poco chiaro. Hai scelto il discorso diretto al lettore: nonostante sembri lo stile più espressivo è molto difficile farlo senza che risulti piatto e usi alcuni escamotage (ad esempio i tre puntini) che imho non vanno bene. Inoltre proprio non ho capito dove vuoi arrivare
nota conclusiva: i punti sono così bassi perché volevo differenziare quelli che secondo me sono riusciti dagli altri e ho quindi dovuto per forza dare a tutti due punti. Quello di fadeaway ne ha solo uno perché manca una trama ben strutturata (e non ne avevo più a disposizione
). Tra i quattro mi è difficile scegliere il preferito: come stile indubbiamente Mvesim, ma come trama non saprei. Qui purtroppo si va molto sul personale: quello di megatonante coinvolge bene, ma odio tutto ciò che è fantascientifico/si rimanda vagamente alle teorie più spinte della fisica
Il racconto (triplice) di Conan non ha una trama particolarmente originale tale da dire "oddio come l'ha pensata!", ma appunto ha voluto attenersi a qualcosa di molto realistico (nota: fra i tre mi è piaciuto di più il primo). Quello di Drusso invece lascia un po' sbigottiti (e credo proprio fosse il suo, riuscitissimo, intento), ma non ci sono poi degli avvenimenti particolarmente avvincenti. La trama di Mvesim, invece, ha un difetto: dall'arrivo dei terroristi si perde il protagonista che viene messo quasi sullo stesso piano di tutti gli altri personaggi secondari (come la Lori). Recupera nel finale, ma avrei voluto una maggiore caratterizzazione delle sue azioni durante l'irruzione (sì, con te sono particolarmente esigente
)
ps: non ho riletto il mio post, soprattutto perché è mezzanotte e c'ho un sacco di sonno. Spero di non essere stato contraddittorio o confusionario. Appunto a causa della stanchezza, non escludo che nei prossimi giorni possa rivedere parte dei giudizi.
E sì, ci ho messo un sacco di tempo a leggere tutti i racconti e scrivere questo post. No, non ho fatto tutto assieme: ho iniziato a leggerli qualche giorno fa