[Cronaca] Le armi da fuoco sono sempre esistite! - Pag 4
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Discussione: Le armi da fuoco sono sempre esistite!

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  1. #46
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    Che genere di paragone ancora non l'ho capito, hai parlato della media degli arcieri inglesi e poi hai detto una possibile media con archi in composito, ma non hai riportato nulla di documentato sugli Unni.

    25 frecce minuto significa che questi cristi sui cavalli dovevano portare 400+ frecce per essere in battaglia...improponibile, palesemente improponibile.
    Questo argomento esula dalle prestazioni di chi sta sopra al cavallo, per questo non vedo la necessità di intraprenderlo e poi bisogna vedere la conoscenza storica della tattica di questo popolo, che è un argomento abbastanza dettagliato oltre a non avere attinenza con il tema della discussione.

    E' storia che durante le crociate la cavalleria pesante europea ebbe in più occasioni la meglio sulle divisioni di arcieri a cavallo del medio oriente.
    Su questo sono d'accordo, ma il periodo fiorente degli Unni è molto antecedente alle crociate.

    Inoltre lo sforzo fisico per l'arciere per tirare un composito è tutto concentrato all'inizio e sulle ripetute ti strappa le braccia, anche se tiri a mezzo arco.
    Che significa "sulle ripetute" ? è ovvio che c'è un limite di frequenza del tiro, ma è aerobico, non "strappa" le braccia, al massimo l'alta frequenza può infiammare le fibre se si tira troppo di continuo.


    Spiegami, concretamente, secondo quale logica un arciere random tirando 25 frecce al minuto non supera la soglia anaerobica?
    Intendo dire, su quali presupposti lo stabilisci?
    LA soglia anaerobica è un qualcosa di molto personale e non la puoi stabilire te così, a random per arcieri di secoli fa.
    Inoltre il libraggio dell'arco c'entra eccome perchè si riferisce al peso trattenuto dall'arciere prima di scoccare e che l'arco è in grado di erogare.
    Appunto, il peso non c'entra. è lo sforzo continuo che logora e poi il discorso che fai è a priori insensato perché l'alta frequenza implica che il logorio non dipende dal tendere l'arco. Se un arciere scocca 12 frecce a ripetizione in due secondi, oppure fai anche una ogni 2 decimi di secondo, non puoi venirmi a dire che si logora a tendere l'arco.
    Poi le fibre bianche hanno un tipo di funzionamento secondo il quale non sono logorate dal peso a meno che sia fuori portata. Ci sono poi anche cose illogiche, che bisogno ci sarebbe di costruire un arco con la tensione concentrata tutta all'inizio se poi fatichi troppo a tenderlo ? Questo arco è fatto per avere un'alta frequenza.
    è ovvio che se io vedo un arciere che scocca, facciamo anche 10 frecce in due secondi (ma mi pare fosse qualcosa in più), non posso dire che in un minuto non sia capace di scoccarne 25. è palese.

  2. #47
    Carpire. L'avatar di Conan89
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    Conan89 le idee confuse possono diventare chiare e viceversa e si vede che sta accadendo proprio ciò, che nasce da un "barlume" di chiarezza dal quale non mi sono mai allontanato e mai ho ricevuto risposta. Così come si nota la natura speciosa del tuo intervento fin da subito.
    Scritto ciò dopo aver letto la tua prima fase, non mi va di fare a gara a chi ha ragione scrivendo il tema più bello reso in italiano oppure con i concetti migliori e così via. Diciamo che dopo il mio ultimo messaggio, si vede che non hai chiaro l'argomento, quindi se ci riesco, intervengo su questo.
    No, assolutamente. è vero che ho detto migliore, ma in riferimento però al tema principale della discussione ed in riferimento ai canoni standard per giudicare un'arma quale un arco.
    Mi sembri piuttosto piccato dalla mia risposta, quindi permettimi di farti presente che la mia era atta solo a mettere ordine nelle tue idee piuttosto confuse in cui giuste nozioni si mescolano ad altre sbagliate ecc.
    Il discorso che ti ho fatto serve proprio a dire che queste valutazioni sono di per sé inutili, tant'è che nessun oplologo o nessun vero appassionato le fa. Sono due armi che nascono in contesti totalmente differenti, con finalità di uso differenti e pratiche diverse. Un po' come il discorso meglio la spada europea e la katana.


    Si vede che non hai chiaro l'argomento: a parte il fatto che non posso assolutamente dire che supera una corazzatura che non sia in maglia e che abbia un certo spessore d'acciaio, ma la citazione a cui ho risposto fa notare che si parlava di gittata e potenza della freccia. Quello che volevo dire, probabilmente non mi sono spiegato, è che la gittata fosse sufficiente.
    Più volte hai detto che trapassa protezioni di acciaio (anche se per questo periodo è più giusto dire metalliche), e io ti ho fatto notare che un termine così generico non significa nulla se non si analizza di quali protezioni si stia parlando.

    Raccogli un'altra faretra e poi non ci sei solo tu e comunque che c'entra ? Si stava parlando di altro, solo di prestazioni. Per quanto riguarda il tiro da cavallo, fammi il piacere di non introdurre l'argomento. Sei tu che non sai come funziona, ma cosa più grave presupponi che io non lo sappia, ma sei assolutamente fuori strada. Non è così che si discute, avresti invece dovuto domandare, come fa un arciere da cavallo a lanciare 12 freccie in due secondi. Le tue 3 fasi sono dialettiche infatti:
    Ma va, che scoperta, lo dovevi dire tu per farlo sapere.

    Da quel che leggo più che altro presuppongo che tu abbia notizie confuse, imbevuto un po' da una sorta di ammirazione e divinizzazione che provi verso gli arcieri unni.
    Parli di ben 12 frecce in due secondi, e a questo punto mi piacerebbe sapere quale sono le tue fonti per poter affermare ciò, che onestamente da storico di argomento militare la vedo altamente improbabile.
    Comunque l'uso di un'arma la si valuta per quello che si faceva in battaglia, no per prestazioni vaghe come vai dicendo.

    La mira aggiustata nel cosiddetto tiro istintivo ? No. Inoltre parlare degli sbalzi dell'animale a galoppo è stupido, non è un argomento da tirare fuori, a mio parere anche solo per contestare, la frequenza di tiro.
    Il tiro a cavallo non è pienamente istintivo.

    No, non ho mai parlato di manovra di accerchiamento o di tattica di un battaglione, ma stile di movimento dal singolo cavallo al fine di avere / rimanere in una certa determinata condizione di tiro ideale. Tu stai parlando della tattica / tecnica di guerra, che è un'altra cosa. è vero che il termine "accerchiamento" da una certa idea, però è anche vero che, uno, io ho usato l'espressione "stile", attenzione ad attribuirmi incompetenze partendo sparati, e il discorso verteva sulla condizione ideale di tiro in cui si trovava l'arciere al fine di essere avvantaggiati nel colpire. Gli arcieri Unni mordevano bene, non a caso, e ciò viene da una ricerca storica molto accurata nel dettaglio e non generica.

    Intanto "sottomettere" è un termine abbastanza usato per descrivere i rapporti tra Attila e l'impero romano d'Oriente. Se non lo fosse, non lo avrei usato e comunque parlando al passato prossimo, è un termine che si può riferire ad un brevissimo periodo di tempo dove a causa di pericoli incombenti, può essere anche giusto usarlo. Poi non erano comuni razzie, avevano fatto capire che potevano vincere battaglie ed infliggere sconfitte umilianti e pericolose, perché comunque l'impero romano tentò di non pagare e sappiamo poi come è andata a finire. Quindi la razzia non era una scusa, c'era qualcosa di più pericoloso, un ordine eseguito è di fatto una sottomissione. Inoltre lasciatelo dire, ma sei alquanto infantile a correggere questo termine o comunque a partire dal presupposto che l'interlocutore sia completamente ignorante in una materia (di cui poi non si discute) perché ha usato questo termine. Veramente questo termine va usato per la precisione.
    E anche il tentare di conquistare è diverso dal "non potere" perché per conquistare devi comunque vincere un'intera guerra e quindi un altro argomento. A prescindere da chi avrebbe vinto e cosa, che non è di mio interesse.
    Ti aggrego le due cose perché sono legati alla mia risposta: i termini non vanno usati a caso, come stai facendo tu. Accerchiamento non mi da per nulla idea del mordi e fuggi, mi da l'idea che si circonda una preda, come anche sottomettere non mi da per nulla l'idea di quello descritto da te (che poi, da studente di storia, non ho mai riscontrato questo termine, quindi...). Oltretutto non ti ho mai neanche dato dell'ignorante, perciò mi viene da pensare che tu abbia la coda di paglia. Se ti correggo un termine è semplicemente per mettere in chiaro le cose e non lasciare nel dubbio.

    Tu invece delle notizie superficiali con cui tenti di correggere. I gruppi di Alani e germanici erano comunque sotto il suo controllo, quindi sono considerati proprio un unico esercito e non diverse tribù.
    Sul numero non dovresti dire che ho delle notizie, ma che avrei riportato, perché sinceramente notizie di questo tipo non sono poi così interessanti e il concetto non cambia. Poteva radunare un esercito numeroso al pari di un impero.
    Se l'entità numerica di un esercito fosse una notizia superficiali, gli storici non perderebbero tempo e fatica a confrontare le fonti per cercare ad arrivare a numeri realistici. Per di più capisci che ne passa di acqua sotto i ponti fra centocinquantamila e cinquecentomila soldati in campo. Questa qui si tratta di disinformazione, ed è giusto correggerti.
    Comunque gli Alani facevano parte della confederazione di popoli germanici che si alleò coi romani contro gli unni.
    Daily god warriors!

    La corona non ha bisogno di una linea di sangue, ma di spade e acciaio!" (Re dell'Antico Regno - War and Treason [Racconto Interattivo])

  3. #48
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    Non è il dare dell'ignorante, è il giudicare / pregiudicare come o similmente. Se le correzioni (fuori argomento) fossero state corrette, lo sarei per davvero ignorante e non ci sarebbe nulla di male perché sarebbero affari miei, però la cosa grave sarebbe discutere di tali argomenti. Inoltre dire a qualcuno che sta dialogando con un altra persona, di avere le idee confuse, è simile al dare dell'ignorante perché di fatto screditi quello che ha sostenuto, appoggiando l'altro. Infatti non ho fatto molto caso a quello che mi ha detto l'interlocutore diretto quando ha sostenuto una cosa simile alla tua o anche peggiore, perché comunque il dialogo era diretto con lui. Ho dato solo una risposta ironica "domani mattina", ma per un altro motivo. Quindi non ci sono code di paglia. E questo ha una valenza, non per nulla nell'antico Israele come è scritto nell'AT, "la testimonianza di due persone è vera", puoi immaginare facilmente. Il punto di vista degli altri dipende anche dalla posizione in cui sei tu.

    Ti aggrego le due cose perché sono legati alla mia risposta: i termini non vanno usati a caso, come stai facendo tu.
    Dipende dal contesto in cui sono usati, ossia dalla tecnica di attacco degli arcieri Unni e dall'argomento di si discute. Intanto avendo visto la riproduzione pratica dello stile unno, so che scagliavano frecce quasi sempre lateralmente, quindi il cavallo sta girando intorno al bersaglio (al luogo in cui erano) e lo ho anche specificato infatti dopo, cosa significava (trattasi di un movimento continuo, dove l'accerchiamento non finisce), resta poi il fatto che parlavo della tecnica di attacco dei singoli arcieri, questo era chiaro perciò l'espressione assume il suo significato in questo contesto. Tieni presente che il significato del termine non indica una tattica di guerra come tu probabilmente ed erroneamente credi, viste le tue risposte. Il termine indica solo l'atto di accerchiare. Il suo secondo significato indica la tattica di guerra, ma solo se ci si riferisce a quel contesto, quindi il significato del termine è in realtà quello primario. Anche in questo l'interlocutore ha sbagliato a rispondermi e tu ad appoggiarlo, ed a parlare ancora di mordi e fuggi. Veramente bisogna avere chiaro il discorso di cui si sta parlando, altrimenti è inutile rispondere.
    Ultima modifica di Disruptor; 29-01-2015 alle 22:20:16

  4. #49
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    Citazione Conan89 Visualizza Messaggio
    Se l'entità numerica di un esercito fosse una notizia superficiali, gli storici non perderebbero tempo e fatica a confrontare le fonti per cercare ad arrivare a numeri realistici. Per di più capisci che ne passa di acqua sotto i ponti fra centocinquantamila e cinquecentomila soldati in campo. Questa qui si tratta di disinformazione, ed è giusto correggerti.
    Per gli storici e il patrimonio culturale non è una notizia superficiale, per altri è diverso...Comunque fare corretta informazione va sempre bene

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