perdio, direi che proprio illudersi che la gente possa/debba essere illuminata sia la vera illusione! insomma, mi pare di capire sia sostanzialmente la mediocrità del prossimo a infastidirti, non le tv e le radio nello specifico, se non sbaglio, e quindi questo continuo incazzarsi è perché vorresti che l'umanità sia qualcosa di più vicino a quanto riterresti giusto&morale fosse, eppure così non è né sarà mai; dove sta l'illusione in tutto questo? prima accetti che la gente è nammerda, che alcuni hanno la sensibilità (sì, proprio di sensibilità parlo) per vederlo e altri no, beh... non è detto che simili idee ti portino la pace interiore, ma certo è molto meglio che pensare seriamente di poter cambiare il mondo, o di poter cambiare sè stessi per cambiare il mondo, e quelle stronzatine lì, senza offesa eh, ci passa tutta la brava gente credo.
riterrei insomma sostanzialmente corretta una valutazione del tipo: il fatto che la mia anima abbia lati plebei non influenzerà la plebeiaggine complessiva del mondo più di una goccia nel mare dei profondi kalpa, proprio in quanto vera ed oggettivissima da ogni possibile punto di vista; basta con gli ideali, basta credere di essere-nel-mondo, basta con l'ego gonfiato di pensare di poter cambiare qualcosa che non sia la propria percezione soggettiva della realtà - e più tale percezione si allineerà effettivamente con la realtà dei fatti (che tu non conti un cazzo, che gli altri non contano un cazzo, che il mare dei kalpa etc) allora, beh, io di ste cose non penso di intendermene molto ma: probabilmente poi si sta meglio (così meglio che potresti sparare dentro un asilo e cose così, però forse fai anche prima a darti fuoco tu, senza contrarre nemmeno un muscolo mentre esso viene divorato dalle fiamme). spero sia chiaro quello che intendo.
Ma io non ho certo la pretesa di cambiare il mondo, ma proprio per niente, anche perchè mi pare lapalissiano che non sia possibile. Io mi riferivo all' illusione di fare a finta di essere contenti "perchè io ho capito tutto, gli altri no". Quest' ultima cosa mi pare una cazzata che uno dice per piangersi addosso e non cercare di risolvere altre cose.
Per cambiare il mondo serve il potere. Al potere solitamente ci arrivano le personalità narcisistiche, machiavelliche e psicopatiche (stando alla dark triad) e credo che queste personalità siano indifferenti alla fine dei giochi, anzi vogliono il bene proprio a spese altrui. Un po come Vincent in Collateral.
Se ne conclude che per cambiare il mondo bisogna diventare indifferenti. Ma se si è indifferenti, il mondo non lo si cambia, anzi lo si usa a proprio profitto.
tl;dr = il mondo non puo essere cambiato, il cinismo deve regnare
Succede anche a me quando leggo certe cose su Internet.
(tranquillo che non sto parlando di te, prima che qualcuno capisca male )
DD
internet è una continua, solipsista battaglia contro l'Altro (tutto agorà è letteralmente gente che interroga sè stessa sulla solidità delle proprie convinzioni); trovar modo di non incazzarsi mai collo schermo del proprio pc significa aver penetrato a fondo il proprio inconscio, essere giunti al sublime.
boh, si può anche non vivere così.
puoi non guardare la televisione, puoi non ascoltare la radio. godersi davvero i film e la musica comunque.
puoi non incazzarti con quello con la bava alla bocca per il parcheggio. guarda te se devi scendere ad ammazzarti per così poco.
Beati voi che avete ste forze spirituali per incazzarvi con tutto l'ecumene possibile e anche immaginario.
Gli anni dal 2001 al 2005 hanno lasciato segni indelebili sulla mia psiche e hanno distrutto tutta la mia fiducia nel mondo intero.
Al di là di questo, consiglio spesso e volentieri di scendere dal trono e di togliersi varie scope dal retto che fanno venire la scoliosi e altre brutte malattie.
P.S. Ovviamente se uno me ruba il parcheggio, è scritto a caratteri cubitali nel diritto naturale che io te devo lamà senza se e senza ma.
καληνύχτα.
stavo per rispondere il primo, appena hai aperto, poi per scazzo ho cancellato il messaggio, ma sono stupito come più o meno la mia risposta è simile a quella che molti ti hanno già dato. Non voglio riscrivere il WOT, in breve anche a me per anni mi è salito il nazismo e la voglia di rivalsa e di cambiare le cose quando sentivo, ma soprattutto vedevo, i sopprusi di ogni genere, dal piccolo torto personale alla megatruffa che danneggia la società. Ora invece semplicemente mi sono rassegnato che ci sono cose che io non posso cambiare, quindi non vale la pena farsi il fegato amaro. Tuttavia è una cosa innata quindi ancora ovviamente il nazismo mi sale però diciamo che me ne frego, al posto di starci molto male come tempo fa.
Era per fare un esempio...se la tv è così, cosa ti puoi aspettare da chi la guarda e ride ? E via discorrendo, ho specificato che la degradazione morale nasce dal capitalismo e alla fine pagherà salato, anche se ora credi di farne le spese soprattutto tu...ora l'unica cosa rimasta di morale sono alcune leggi.
Dipende... Cioè, sicuramente ci si arrabbia su Internet anche perché, a volte, intuiamo che le nostre convinzioni non sono così solide, ma secondo me non è l'unico motivo. Ci si può arrabbiare per diverse ragioni. A me capita di "arrabbiarmi" quando vedo che le altre persone hanno una scarsa considerazione (che a volte sfocia nel disprezzo) delle mie idee, ad esempio. Oppure quando vedo delle persone, indipendentemente dalle loro opinioni, che ragionano non con la propria testa, ma per sentito dire, per luoghi comuni, perché la moda lo dice, o che ragionano "con la pancia". E mi arrabbio perché, come detto da qualcun altro, capisco anche che sono totalmente impotente nei confronti della psiche altrui: per quanto io mi sforzi, troverò sempre gente che si comporterà in queste maniere.
Sarò presuntuoso io, probabilmente. Però per me è così.
DD
Io sono l'opposto, vivo la vita in base al "Who cares".
Oltre al fatto che non sto a preoccuparmi delle cose su cui non ho un controllo, è anche una questione di vivere più serenamente. Semplicemente cerco di drenare le energie verso quello che mi fa stare meglio, non verso quello che mi fa perdere tempo.
Stai attento, perché alla lunga rischi di concentrarti troppo sugli altri non guadagnandoci nulla.