beh, non si può mica essere d'accordo su tutta la linea ma mi fa piacere che la direzione sia quella.
Sulla qualità istantanea di storie e disegni la intendo così:
Sui disegni perdo la testa. Riesco a trovare il bello e l'interessante dovunque e comunque servono 'solo' all'occhio per capire cosa succede e ammaliarlo (come linea di principio).
Sulle storie, anche se non sono pilastri della narrativa e della scrittura hanno una forma spettacolare.
Penso a dialoghi fighi, cool, secchi e concisi, a spiegazioni con cui sei d'accordo, battute che strizzano l'occhio qua e la.
A volte c'è così poco da leggere che finisci lo spillato in 10 minuti
e rimango comunque d'accordo sul ritmo della narrazione, sul fatto che forse non c'era molto da dire.
Ma non ci vedo decadenza.
Se vuoi martoriarti di ciottoli e dialoghi martoriamorte leggi un fumetto storico francese, l'allegria proprio!
Questo è un pensiero mio particolare, per cui mi interrogo in questa esistenza su questo pianeta.
deve cambiare la società affinchè l'arte rappresenti il bello (o si diversifichi) o tramite l'arte si può abbellire (\cambiare) la società?
E questa reboot-era può anche starci, i nostri paladini dell'arte popolare stanno cercando un modo per sopravvivere a questo mondo di merda da te definito.
E ce la faranno, ovviamente, come può morire una forma d'arte tanto bella e tanto appassionante?
Si evolverà magari, cambierà. Prima della nostra morte naturale vedremo questi cambiamenti, non viviamo un medioevo.