[Istruzione] Domanda per medici e biologi
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Visualizzazione risultati da 1 a 9 di 9

Discussione: Domanda per medici e biologi

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  1. #1
    You get me closer to God L'avatar di hardware64
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    Domanda per medici e biologi



    La risposta alla domanda è la E, e fin li ci siamo, ragionamento elementare.
    Quello che volevo chiedere è se voi escludereste a priori la risposta B, e discutere a riguardo
    Citazione Vengeance20 Visualizza Messaggio
    Il giorno dopo il tizio si vede recapitare una grossa borsa a casa. La apre, inorridisce, è la testa del marito con il pene infilato in bocca. Non ha nemmeno il tempo di dire una parola che si vede il pungolo elettrico per vacche entrargli dalla bocca ed uscirgli dal collo
    Vengeance si avvicina al tizio,che soffoca ancora nel suo sangue, si abbassa, intinge il pisello in quella pozza rossa, ed inizia a elicotterare, l'uomo a terra agonizzante, di fronte a quella vista accenna un sorriso e sussurra "Che stupido che sono stato, non ho mai avuto alcuna possibilità, mai", e trapassa

  2. #2
    Mister Y L'avatar di Mister Y
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    La risposta B è errata perchè non è vero che nascono più maschi che femmine.
    Solo se stai studiando famiglie ristrette, è possibile che ti toccherà aver a che fare con 2 fratelli e nessunaa sorella, per cui non hai verifiche adeguate per escludere la possibilità che si tratti di una mutazione autosomica. Fatto che può succedere all'inizio, quando si comincia a studiare una nuova malattia genetica. Appena si raggiunge una adeguata numerosità campionaria (3-4 famiglie, una ventina di individui con 5-6 malati), è facilissimo stabilire se è una malattia recessiva o dominante, e se è legata all'X o autosomica.

  3. #3
    I'm No Superman L'avatar di Acetilcolina
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    La B la scarti a priori perchè non è un fatto verificabile/riscontrabile e il testo non ti da' nessuna informazione sulla questione.
    Nel senso che il testo è a carattere generale .
    SE sul testo ci fosse un dato preciso che si adegua alla risposta allora sì, si potrebbe prendere in considerazione, ma come si è detto prima capita se si studiano famiglie ristrette etc.

  4. #4
    Utente L'avatar di FunkyStar
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    al via con le schifezze..

  5. #5
    Utente
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    1
    1 ) la probabilità di nascita di maschi e femmine è 50 e 50
    2) al mondo esistono più femmine che maschi - c.ca 7 : 1

  6. #6
    Utente L'avatar di Falegname Geppetto
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    provo a essere breve:

    Il seme FOEMINA viene prodotto nel laboratorio di produzione di Bibbiano in provincia di Reggio Emilia.
    Questo laboratorio, di proprietà di INSEME, è stato ristrutturato in funzione delle nuove necessità richieste da questa particolare tipologia di produzione. Il nuovo laboratorio è un vero goiello di tecnolgia nel quale sono state create le migliori condizioni per ottenere un prodotto di altissima qualità.

    Il laboratorio è gestito da personale della ditta SEXING TECHNOLOGIES ITALIA, filiale italiana di SEXING TECHNOLOGIES INC, Texas USA, detentrice della tecnologia per il sessaggio del seme. Tuttavia, unico caso tra tutti i laboratori di Sexing Technologies, come responsabile è stata assunta la Dr. Cinzia Casali che può vantare un’esperienza vastissima nel campo delle bio-tecnologie ed in particolare nel campo della produzione di materiale seminale.

    Nel laboratorio di BIBBIANO viene utilizzata la tecnologia messa a punto negli Stati Uniti in Joint Venture da USDA (il ministero dell’Agricoltura USA), Colorado State University e XY Inc, divenuta ora Sexing Technologies e coperto dal brevetto N. 5135759 comunemente conosciuto come brevetto Johnson da nome del suo inventore.


    La determinazione del sesso nei mammiferi è data dai due cromosomi sessuali presenti negli spermatozoi: X che determina il sesso femminile ed Y per quello maschile. I cromosomi sono formati da DNA (Acido Desossiribo Nucleico).
    Il cromosoma X e molto più grande del cromosoma Y. Questo fatto fa sì che nello spermatozoo che contiene il cromosoma X sia contenuto un quantitativo di DNA maggiore che nello spermatozoo contenente il cromosoma Y. Nei bovini questa differenza è del 3,8% e viene sfruttata per il processo di separazione.


    Dopo essere stato preparato, il campione di seme viene messo a contatto con un colorante sopravitale (che non danneggia la vitalità degli spermatozoi) che penetra negli spermatozoi ed avendo una particolare affinità per il DNA si lega ad esso.
    Più DNA c’è in uno spermatozoo e più colorante rimarrà legato. Il colorante utilizzato ha anche la proprietà di essere fluorescente: se colpito da un raggio laser emette una luce. Quindi gli spermatozoi che contengono il cromosoma X emettono più luce rispetto a quelli che contengono il cromosoma Y e questa differenza nell’emissione di luce è in grado di essere valutata dal MO-FLO e serve per separare le due popolazioni di spermatozoi.


    Teoricamente si. In pratica occorre verificare come il seme si comporta durante il processo di sessaggio e può capitare che alcuni tori abbiano un seme che non si presta ad essere sessato efficacemente. Questo dipende da diversi fattori quali concentrazione, motilità, percentuale di anomalie morfologiche, tutte caratteristiche intrinseche al seme al momento del prelievo. Esistono animali più o meno adatti a sopravvivere a questo tipo di processo. Alcuni fattori che caratterizzano questo tipo di resistenza sono noti, la maggior parte sono sconosciuti e legati alla fisiologia tipica di ogni soggetto. Le esperienze di questi anni hanno evidenziato solo una piccola parte di soggetti non adatti, la maggioranza possono essere sessati trovando per ognuno di essi la più efficace combinazione di lavorazione nei vari passaggi che caratterizzano questo processo. Per il momento nel laboratorio di Bibbiano si è riusciti a sessare tutti i tori candidati al sessaggio.


    Purtroppo no. Dal seme sottoposto al processo di separazione si ottengono in effetti 3 tipi di popolazioni di spermatozoi: femmine, maschi e non identificati in queste percentuali: 20% femmine, 20% maschi e 60% non identificati.
    L’efficienza di questa tecnologia è quindi del 40%, in quanto solamente il 40% degli spermatozoi femmine viene effettivamente recuperato (pari quindi al 20% degli spermatozoi totali).


    L’accuratezza del processo è elevatissima e le dosi prodotte contengono oltre il 90% di spermatozoi X, cioè femmine.


    Assolutamente no! Il contratto che Semenitaly ha con SEXING TECHNOLOGIES prevede che Semenitaly fornisca a ST il seme fresco raccolto (eiaculato) e che ST restituisca esclusivamente dosi di seme sessato prodotte secondo i propri parametri standard. Tutto il resto viene buttato.

    Come tutto il seme sessato, anche FOEMINA è prodotto in dosi mini da 0,25 cc. Questo perché è il tipo di confezionamento che garantisce la migliore efficienza nel congelamento e nello scongelamento e quindi salvaguarda il maggior numero di spermatozoi.

    Ogni dose di Foemina è prodotta secondo lo standard qualitativo di Sexing Technologies che prevede che in ogni paillettes da 0,25 cc siano contenuti almeno 2,1 milioni di spermatozoi dei quali almeno il 90% contenenti il cromosoma sessuale X (femmina).
    Questa quantità è inferiore rispetto a quanto contenuto normalmente in una dose di seme convenzionale. Tuttavia occorre anche considerare che nel processo di separazione vengono eliminati anche tutti gli spermatozoi anomali e/o morti prima del congelamento e quindi percentuale di spermatozoi vivi nella dose è significativamente superiore a quello del seme tradizionale. Il ridotto numero di spermatozoi totali impone comunque di seguire scrupolosamente il protocollo suggerito per l’utilizzo.


    L’indicazione di utilizzo del seme sessato FOEMINA è quello di utilizzarlo su manze vergini, ben allevate e ben sviluppate.


    Innanzi tutto è consigliato fecondare le manze non all’inizio del calore ma verso la fine dello stesso. Quindi è indicato seguire la seguente procedura:

    • calore al mattino ed F.A. al pomeriggio
    • calore al pomeriggio ed F.A. al mattino successivo

    Inoltre occorre seguire scrupolosamente le procedure per un corretto scongelamento:

    • accertarsi che l’animale o gli animali da fecondare siano effettivamente in calore
    • avere a disposizione un piano ampio e pulito dove effettuare lo scongelamento e la preparazione del seme. Eseguire le procedure nel rispetto delle più elementari norme igieniche
    • utilizzo di uno scongelatore termostato a 36°- 37°C
    • scongelare il seme per almeno 30 secondi
    • asciugare bene le dosi scongelate
    • scongelare solo il numero di paillettes che si ritiene di poter utilizzare entro i successi 15 minuti
    • portare la pistolette alla stessa temperatura del seme scongelato e proteggerla da eventuali shock termici

    Se le procedure sopra brevemente ricordate vengono correttamente eseguite, la variazione nei tassi di concepimento è molto limitata. In media tuttavia vengono riportati diminuzioni del tasso di concepimento del 10% - 15 % rispetto alla media aziendale. I risultati sono comunque molto variabili anche in funzione del toro.

    La percentuale di vitelli femmine che nasceranno dal seme sessato è la stessa del contenuto di spermatozoi X nella dose, cioè oltre il 90%.
    Ovviamente, maggiore è il numero di parti, maggiore la probabilità che le percentuali rilevate siano effettivamente quelle attese, sia nel caso di seme tradizionale sia nel caso di seme sessato come si evidenzia nella tabella sotto riportata:

    Numero parti Seme sessato (% di femmine attese) Seme convenzionale (% di femmine attese)
    10 71.4 - 100% 18 - 83%
    50 81.7 - 98.3% 36 - 64%
    100 84.1 - 95.9% 40 - 60%
    150 85.2 - 94.8% 42 - 58%
    200 85.8 - 94.2% 44 - 56%
    250 86.3 - 93.7% 46 - 54%
    500 87.4 - 92.6% 47 - 53%


    La convenienza economica e quindi il ritorno dall’investimento (R.O.I.) dell’utilizzo di Foemina dipende da una interazione di più fattori che comprendono: il tasso di concepimento iniziale con il seme convenzionale (non sessato), la riduzione del concepimento (se esiste) utilizzando il seme sessato, il differenziale di prezzo tra il seme convenzionale e quello sessato, la percentuale attesa di vitelli maschi e femmine ed il differenziale di prezzo tra i vitelli maschi e femmine.
    La maggior parte di questi fattori varia considerevolmente tra un’azienda e l’altra e quindi la convenienza varia considerevolmente di conseguenza. È disponibile una simulazione su MS Excel per calcolare questo valore per ogni singola azienda.

  7. #7
    Splatoonizer L'avatar di Super Hornio Bros.
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    Citazione hardware64 Visualizza Messaggio


    La risposta alla domanda è la E, e fin li ci siamo, ragionamento elementare.
    Quello che volevo chiedere è se voi escludereste a priori la risposta B, e discutere a riguardo
    Citazione Mister Y Visualizza Messaggio
    La risposta B è errata perchè non è vero che nascono più maschi che femmine.
    Solo se stai studiando famiglie ristrette, è possibile che ti toccherà aver a che fare con 2 fratelli e nessunaa sorella, per cui non hai verifiche adeguate per escludere la possibilità che si tratti di una mutazione autosomica. Fatto che può succedere all'inizio, quando si comincia a studiare una nuova malattia genetica. Appena si raggiunge una adeguata numerosità campionaria (3-4 famiglie, una ventina di individui con 5-6 malati), è facilissimo stabilire se è una malattia recessiva o dominante, e se è legata all'X o autosomica.
    Tecnicamente è vero che in percentuale nascono leggermente più maschi che femmine, ma è anche vero che la mortalità infantile maschile è leggermente più alta e le due cose si pareggiano...

    Per cui no, la B si esclude tranquillamente.

  8. #8
    Nullafacente patentato L'avatar di prince3006
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    E, la B è una sega mentale

  9. #9
    Utente L'avatar di Cunlico
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    Ma possibile che io nom sapendo nulla di biologia e medicina trovi l'ultima come l'unica risposta sensata?

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