"E così signori mentre strombazzavate ai quattro venti il vostro folle proclama di attacco al cuore dello Stato, al cuore siete stati colpiti voi.[..]
Di legnate dunque ne avete avute e ne avrete ancora finché non la smetterete di provocare le masse lavoratrici con le vostre assurde imprese di piccoli borghesi frustrati e megalomani.[..]Per le masse lavoratrici del nostro paese impegnate in una lotta sempre più difficile e serrata eravate dei nemici pericolosi. Con folli responsabilità stavate agevolando l’avanzata della melma fascista. Ciò che avevate fatto era grave. Ciò che stavate per fare lo era ancora di più.[..]Chiusi nel vostro castello di illusioni febbricitanti di sacro furore contro tutto e tutti non avevate saputo interpretare correttamente neppure sui punti espressi con chiarezza estrema da quegli stessi di cui vi siete auto nominati avanguardia: la classe operaia.[..]
Non voglio rivedere nel mio paese sangue operaio sulle bandiere della piccola borghesia anarcoide della quale voi siete un tipico esempio.[..]"
Frate Mitra.