Epicuro,un grande filosofo nato a Samo in epoca ellenistica,divenne famoso in seguito ad aver aperto una eminente scuola filosofica ad Atene nel 305 a.C.,chiamata "Il Giardino".Persino donne,schiavi e stranieri potevano iscriversi e i vari adepti vivevano all'insegna della fratellanza e della solidarietà,tanto è che essa sopravvisse Anche in epoca romana,per lo meno sino al III secolo.
Alla base di questa corrente filosofica vi era la continua ricerca della felicità,che lo stesso Epicuro distingueva in piacere cinetico e piacere catastematico.Il primo è quello di più breve durata ed è legato al corpo e alla soddisfazione dei sensi,tuttavia è anche quello che lascia più insoddisfatti,una volta terminato.Il secondo invece è quello che porta alla vera felicità,sempre secondo la visione epicureista,ed è basato sostanzialmente sul sapersi accontentare,di godersi ogni momento senza preoccupazioni di ogni sorta.Esso è legato ai concetti di aponia (assenza di dolore) e atarassia (assenza di turbamento),ma per raggiungerlo è necessario comprendere che cosa sia il male.
Epicuro distingue 4 tipi di male:
1)Paura degli dei
2)Paura della morte
3)Mancanza di piacere e conseguentemente di felicità
4)Il dolore fisico
Per sconfiggere e prevenire questi mali idea il tetrafarmaco,cioè una cura per combattere ognuno di essi:
1)Ammette l'esistenza degli dei,ma afferma che essi non si interessano della vita degli uomini e tra l'altro essi non sono i creatori dell'universo in quanto esso è sempre esistito in base alle sue teorie sull'atomismo
2)La morte non esiste se non esistiamo e al contrario noi non esistiamo se lei esiste;inoltre la nostra anima essendo composta di atomi è destinata ad essere distrutta dopo la morte
3)La felicità,come già detto,va ricercata nel piacere catastematico...
dobbiamo vivere la vita e accontentarci di essa e di cosa ci porta.Non dobbiamo perciò affannarci alla ricerca di abiti costosi o di un qualcosa che ci contraddistingue dagli altri in quanto tale ricerca porterebbe stress nella nostra vita e perciò ci allontanerebbe dalla vera felicità
4)Il dolore se è acuto è momentaneo altrimenti si muore;se è leggero è sopportabile
Uff...credevo di non farcela!Però almeno ho fatto una bella ripassatina per il compito di domani!
Dunque ecco i quesiti che vi pongo:
1)Cosa ne pensate di questo modo di vivere?
2)Ritenete che esso sia plausibile da adottare ai nostri giorni?
A parer mio è uno straordinario modo di vivere la vita e di concepire il mondo,tuttavia non credo che sia possibile una trasposizione della concezione epicureista ai giorni nostri,in quanto si opporrebbe completamente alla concezione dello stato capitalista,che invece tende all'esaltazione del singolo individuo.Tuttavia Epicuro,a parer mio,spiega anche qual'è il problema dei nostri giorni e ci fornisce una cura,ironia della sorte dal passato!Se ci pensiamo bene,tutti noi,o almeno una gran parte si veste con vestiti alquanto costosi e se non può permettersi tutto ciò che vuole rimane triste o comunque atterrito.Ciò dimostra che invece accontentandosi,come affermava Epicuro si potrebbe vivere una vita molto più felice.Bisogna tuttavia ammettere che le epoche sono totalmente diverse e ora,bombardati da pubblicità assillanti come siamo non riusciamo nemmeno a comprendere quale sia la retta via.Voi che ne dite?