http://www.repubblica.it/2007/08/sez...lavavetri.html
http://www.repubblica.it/2007/08/sez...e-denunce.html
http://www.repubblica.it/2007/08/sez...lavavetri.html
http://www.repubblica.it/2007/08/sez...ertinotti.html
Riassunto della vicenda:
La maggioranza dei fiorentini è a favore, la maggioranza degli italiani pure, stando ai sondaggi d'opinione riportati sui due maggiori quotidiani nazionali.Il vicesindaco di Firenze Graziano Cioni emette una ordinanza comunale con cui si rende illegale e passibile di arresto il pulire i vetri delle autovetture ferme agli incroci.
La scusa che è stata trovata, è che il mestiere di lavavetri sia classificabile come "mestiere girovago" per il quale non sia stata rilasciata autorizzazione dal comune, e che esso sia di "intralcio alla circolazione, nocumento all'igiene delle strade ma soprattutto episodi di molestie e il pericolo di conflitto sociale".
La denuncia penale scatterebbe per "inosservanza dell'ordine dell'autorità"
Vorrei esprimere il mio punto di vista.
In primo luogo, stento a riconoscere nel "problema lavavetri" una vera emergenza sociale e di ordine pubblico. Non sono noti, a Firenze, casi di aggressioni violente con lesioni da parte di lavavetri.
Che siano fastidiosi è chiaro, ma che siano un pericolo a me non pare affatto chiaro.
Il fatto poi che siano più violenti con donne ed anziani non mi sembra questa gran novità: è inaccettabile, ma da sempre chi è fisicamente più debole è soggetto ad una dose maggiore di suprusi, sia quando si guida un auto ferma al semfaoro che sul posto di lavoro che in ogni ambiente.
Insomma, nessuno nega che un "problema lavavetri" esista, semplicemente, con così tanti problemi che un centro urbano come Firenze deve affrontare, tra cui l'oggettivo rischio di essere accoltellati e derubati passeggiando per il centro storico la notte, tanto accanimento nel porre mano alla questione lavavetri mebra sospetto lontano un miglio.
In secondo luogo, non capisco il senso di un provvedimento che colpisce una intera categoria adducendo come motivazione che alcuni membri di questa categoria hanno commesso gesti antisociali.
Un lavavetri a Firenze più che vociare e mandare affanculo, non ha mai fatto nulla di più, mentre è cosa nota che ci siano (per citare una professione a caso) preti che abusano del proprio ruolo per portare violenze sessuali: qual'è la logica nel punire i lavavetri per le colpe (non di sangue) di alcuni e nel non punire altre categorie per motivi perfino più gravi?
Ma soprattutto, è accettabile il colpire una categoria per le colpe di alcuni dei suoi membri? Che razza di logica è?
E' la logica dovuta al fatto che non è possibile per carenza di personale colpire in modo selettivo quei lavavetri che effettivamente si comportano in modo inaccettabile: non potendo fare distinzione, si spara nel mucchio. Ma lo "sparare nel mucchio" è una logica contraria allo spirito delle legislazioni occidentali.
Poi, l'idea stessa di sanzionare il lavavetri perché fa un lavoro "girovago" senza autorizzazione è il top dell'ipocrisia: anche le prostitute e fanno un mestiere girovago, eppure la polizia si sogna di arrestare loro ed i loro clienti.
Perché? Perché sia il lavavetri che la prostituta non fanno, in senso stretto, un "lavoro", cioè non hanno diritto ad alcuna retribuzione neppure se svolgono un servizio.
Se un lavavetri mi pulisce il parabrezza io non sono tenuto a pagarlo: quindi è un "mestiere" per modo di dire, è del tutto senza tutela, è un servizio volontario che chi lo riceve può ricompensare, sua sponte, con una mancia. Da quando servizi simili devono essere regolamentati dal Comune?
Inoltre, l'idea stessa di colpire una attività simile apre la porta a futuri provvedimenti contro accattonaggio e vagabondaggio: rendiamoci contro che fare così restringe sempre di più le possibilità per ogni cittadino di fare quello che vuole senza arrecare danno.
Si inizia con i rumeni ai semafori in manette, si finisce coi barboni presi a calci perché sciupano l'immagine "da cartolina" di Firenze e fanno arricciare il naso ai turisti coi dollari.
Se è questa l'idea di città che si vuole portare avanti, a me non piace.
Infine, gli automobilisti: a tutti noi i lavavetri danno fastidio e sappiamo perché.
Ci danno fastidio perché ci ricordano che noi che siamo nella vettura siamo in una qualche misura dei privilegiati, e le occhiatacce che i lavavetri ci rivolgono quando non allunghiamo loro qualche centesimo sembrano un affronto al nostro status, alla legittimità del nostro suolo nella società.
E questo ci fa incazzare, e per questo adesso sono tutti contenti che questi tizi che ci guardano storto non si affacceranno più al nostro finestrino.
Il problema sociale rimane, ma la coscienza del cittadino in autovettura non sarà più turbata. Uau.