Bruttissime notizie da Hollywood e dintorni, visto che in un comunicato diramato sabato mattina, il
sindacato degli attori ha annunciato che a breve chiederà ai suoi 120.000 membri
l’autorizzazione per uno sciopero, mossa necessaria visto il
fallimento, dopo due soli giorni,
di tutte le mediazioni tentate da Juan Carlos Gonzalez,
il mediatore federale.
Al momento non ci sono molti dettagli, ma secondo quanto emerso,
le due sessioni preparatorie per le trattative vere e proprie si sarebbero
concluse con un nulla di fatto, con Sag e
Amptp che - a parte ribadire le loro posizioni -
non hanno fatto progressi di sorta.
“Eravamo ottimisti sul fatto che un mediatore federale avrebbe potuto risolvere i problemi, ma
nonostante il nostro sforzo per raggiungere un accordo, la mediazione si è conclusa con un nulla di fatto, perché i produttori continuano a proporre accordi che, per il bene dei nostri membri,
non possiamo accettare“, scrive il sindacato degli attori in una nota.
Nota che, ovviamente, ha portato una
reazione sdegnata dell’Alliance of Motion Pictures, che in un comunicato ha ricordato come la Sag sia l’unico sindacato a non aver ancora concluso un accordo con i produttori: “E ora il sindacato chiede ai suoi membri di
aiutare a sbloccare le trattative con uno sciopero…in temi di crisi! La
sordità della Sag su certi temi è strabiliante”. (Secondo Doug Allen, se c’è qualcuno di sordo sono i produttori, visto che “non sentono le richieste che arrivano dagli attori che lavorano”).
Non è ancora chiaro, però, quando si voterà per lo sciopero, anche se è molto probabile che
una votazione arrivi prima dell’11 gennaio, data della cerimonia dei Golden Globes: come abbiamo scrittopiù volte,
lo sciopero deve essere votato dal 75% dei membri (e poi autorizzato dal board nazionale), ma secondo un sondaggio condotto dalla Sag - e descritto come ridicolo dall’AMPTP,
gli attori favorevoli allo sciopero sarebbero l’87%.
Il sondaggio, però, è stato condotto a settembre, e resta quindi da vedere se
il peggioramento della situazione economica non ha indotto gli indecisi a più miti consigli:
per Hollywood, sarebbe il secondo sciopero in un anno dopo quello degli sceneggiatori, mentre l’ultima volta che
la Sag ha scioperato risale al 2000, quando gli attori scioperarono 6 mesi.
“F
aremo il possibile per evitare uno sciopero, dicevano nei giorni scorsi gli attori, ma
la WGA ha già dimostrato come l’AMPTP non onora i patti, e minare il futuro dei nostri membri e delle nostre famiglie è una cosa che non possiamo permettere”. In un modo o nell’altro,
incrociamo le dita…