dopo aver sempre rifiutato con sdegno l'idea dell'esistenza del destino(razionalista fino alla morte) sono giunto dopo tanto tempo a una considerazione del destino in senso "scientifico",idea simile al concetto tradizionale di destino ma basata su pensieri totalmente opposti(razionalità e pseudoreligiosità)
scusate la lunghezza e l'abuso di alcune parole ma non è facile sintetizzare queste cose in un post:
presupposto: ogni azione che avviene nell'universo è spiegabile tramite la scienza,ogni conseguenza di ogni azione è prevedibile grazie alle leggi scientifiche
ipotizziamo che la scienza sia avanzata a un livello tale da permettere la spiegazione con una precisione assoluta di ogni azione,cioè io posso sapere con quale forza,in che direzione e da quale coordinata geografica della costa costa africana debba soffiare per provocare un uragano che colpirà i caraibi un mese dopo
l'universo è regolato solo ed esclusivamente dalle leggi fisiche,esse spiegano spiegano tutto
questo principio è applicabile anche alla mente umana,il cervello umano non è altro che una versione molto avanzata costruita con materia organica del computer che vi sta mostrando questo mio topic,il comportamento umano è una versione evoluta dell'elementare comportamento dei primi esseri viventi(virus batteri ecc ecc),ovvero l'uomo è una macchina regolata da leggi fisiche che attua l'azione di "riprodursi",ergo,il comportamento umano è spiegabile scientificamente
quindi ipotizzando di avere una conoscenza illimitata delle leggi scientifiche che regolano l'universo noi possiamo prevedere ogni cosa,come la fisica newtoniana può prevedere il comportamento di un oggetto che lanciamo dalla finestra,la "scienza illimitata" ipotizzata può permetterci di conoscere l'esito con errore pari a 0 delle prossime elezioni politiche,sempre considerando l'uomo come una macchina il cui funzionamento è basato su leggi fisiche(preciso,non sto considerando la psicologia in quanto scienza non esatta,il cervello umano va intepretato leggendo il suo "linguaggio macchina")
si,sto riducendo la vita a un corpo che si riproduce tramite diverse reazioni chimiche autoalimentate legate a catena,ma non è questo il punto,
ogni azione con le sue consuenze sono spiegabili e prevedibili con "precisione assoluta" dalla "scienza assoluta"
conoscendo il sistema nella condizione A si può prevedere come sarà nella condizione B
se una palla si muove di moto rettilineo uniforme a 10 km/h dopo un'ora sarà 10 km più avanti della posizione iniziale
la condizione C è successiva a B la quale è successiva ad A,se io ho fame il mio cervello ragionerà in modo da farmi andare a cenare all'ora X:Y,saranno dei fattori esterni(telefonata dell'amico) e interni(livello della fame) a influenzare quell'orario,ma questi fattori sono determinabili con precisione assoluta dalla "conoscenza assoluta" dei dati iniziali,ergo tutto è "già scritto",il futuro è conseguenza del presente
il "destino" esiste ma l'uomo non può conoscerlo coi suoi mezzi,e probabilmente non potrà mai conoscerlo
naturalmente il tutto è puramente teorico e presuppone una conoscenza senza limiti dell'universo(dati iniziali) e delle leggi che lo regolano
c'è stato qualche filosofo o scienziato che parlava di questo "destino scientifico"?
PS si può considerare lo stato di "conoscenza assoluta" come uno stato in cui la scienza sia arrivata alla fine della sua evoluzione,ovvero in cui ha spiegato tutto lo spiegabile
PS2 il tutto è IMHO