Ah, capodanno. L'ultimo giorno dell'anno, preludio a giorni migliori.
Non in casa nostra. Capodanno era fonte delle più sciagurate tragedie.
Come quando, per non metter in disordine la camera, mi trovavo sopra ad un mobile a giocare con una nave dei pirati che si trovava su una mensola.
Poi passò mio fratello di fianco e mi diede una spinta (ma apposta, mica per sbaglio).
Naso rotto e corsa al pronto soccorso. Da quel giorno ho paura delle altezze, e credo sia anche per quello che respiro male dal naso.
Poi, al pronto soccorso, il dottore mi disse: "Dai che ora vai a casa e ti vendichi".
Detto, fatto. Dovettero tornar qualche ora dopo con mio fratello, con un occhio nero.
O quella volta che mi tirò una macchinina sull'occhio. Effettivamente da un occhio vedo di meno. Oppure quando mi ruppe il triciclo che m'avevan appena regalato.
Una volta, poi, mio fratello s'è ustionato facendosi cadere addosso la pentola delle lenticchie. E meno male che dovrebbero portar fortuna.
Aldilà dei capodanni, c'è stata pure una volta in cui m'ha rotto un dito, giocando a calcio. Continuava a tirare il pallone in alto, e io facevo il portiere. Vista la sua mancanza di delicatezza, quando non son riuscito a prender il pallone, s'è piegato il mignolo all'indietro.
Io che urlavo dolorante, e lui che mi diceva: "ma dai, non è niente, adesso passa; torniamo a giocare".
Si, certo. Son andato al pronto soccorso al giorno dopo e son dovuto star col dito fermo per un mese per una frattura. Difatti ho ancora paura a far il portiere, e in generale dei palloni tirati in modo forte. E ho pure perso le lezioni di nuoto d'educazione fisica, quel mese.
I'm not the postmaster, I'm some poor bastard who's the victim of some stupid...experiment. What a place! What a situation! What kind of man would put a known criminal in charge of a major branch of government? Apart from, say, the average voter.
Moist Von Lipwig, Going Postal [Terry Pratchett]
Ricordo ancora quando, adirata da non so quali parole, spruzzai il deodorante al limone per bagno, dritto negli occhi di mia sorella. Come un pistolero che è appena sopravvisuto a uno scontro, uscii vittoriosa dalla stanza, facendo appena in tempo a scogere la faccia, deformata dalla rabbia, di mia madre, che mi saltava addosso come un leone assalta la sua preda.
Per fortuna mia sorella non si vendicò mai.
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Ho un vaghissimo ricordo di una figura di merda (in senso letterale).
Avrò avuto si e no 3 o 4 anni, ed ero steso nel letto di fianco a mia madre, senza mutande. Allora mi scappava la cacca, e non avevo il pannolino, per cui abituazto a sforzare, beh... sforzo.
Sensazione di caldo fra le gambe, riconciliante, meravigliosa... incuriosito metto la mano sotto le lenzuola e ne tiro fuori un figliolo marrone che se ne stava tutto sparanzato nel palmo della mano. Mi giro da mamma e faccio:
"MAMMA, GUARDA!"
Lei si gira...
"OH, CAZZO! METTILO GIU'!"
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Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente
Invece mio fratello mi tirò 2-3 pezzi che finirono sul muro tra le risate generali (io e mio fratello)
Io sono sempre stato un buon fratello maggiore. Infatti quando avevo circa 12 anni e mio fratello 8, lo utilizzai come cavia per testare le nuove mosse che avevo imparato nel volume numero 9 dei Saint Seiya, "Pegasus! Attacca con rabbia! Combattete in nome d'Athena!", edizione Granata Press. Andò tutto bene fino al Kaitos Spouting Bomber, attacco col quale scagliai mio fratello in aria, per poi farlo ricadere malamente sul letto. Talmente malamente che si ruppe un braccio e portò il gesso per un mese
Però in fondo non ne sono troppo dispiaciuto, mio fratello era un gran bastardo, anche da bambino![]()
Da piccolo rimasi impigliato sull'altalena del parco del mio quartiere dove andavo sempre a giocare.Ero con un mio amico,non avevamo nulla da fare e cosi ci baloccavamo un pò sulle mini giostre che c'erano,tra cui questa altalena,che la nostra mente di bambini aveva trasformato in un mezzo per fare acrobazie altrimenti impossibile.Infatti tramite la scaletta ed il metallo della rampa noi sotto l'altalena facevamo delle giravolte di 360 gradi.Ora,mentre io mi baloccavo,il mio amico era andato un attimo via.Allora continuo a fare giravolte su giravolte,come un deficiente.Ad un certo punto vengo bloccato e rimango incastrato a testa in giù,penzolante sotto il trampolino dell'altralenta:un fottuto laccio della mia scarpa si è incastrato in un fottutissimo bullone sporgente.
Non c'era nessuno nella villetta,ed io era rimasto appeso come un salame,col rischio che l'appiglio si staccasse e io cadessi proprio di testa.Chiamo il mio amcio:"VALEENTINO!!!!"dopo un quarto d'ora arriva dal campo di calcio sterrefatto,vedendo la scena.Sfortunatamente non seppe slegarmi e dovette togliermi la scarpa completamente![]()
Io una volta ho tagliato in due un gatto
Era lì tutto aggomitolato che dormiva ,e lì vicino c'era il Flex, un'attrezzo da lavoro che serve per tagliare le mattonelle e il legno , una specie di sega circolare portatile ...
Presi il flex e iniziai a tagliarli la schiena. Era duraovviamente corsero tutti perchè pensavano che mi fossi già tagliato gli arti
e invece trovarono una macabra scena alla gears of war
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Ma...![]()
I'm not the postmaster, I'm some poor bastard who's the victim of some stupid...experiment. What a place! What a situation! What kind of man would put a known criminal in charge of a major branch of government? Apart from, say, the average voter.
Moist Von Lipwig, Going Postal [Terry Pratchett]