In ricordo di Winston Smith.. Un topic distopico
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Discussione: In ricordo di Winston Smith.. Un topic distopico

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  1. #1
    Ingegnere sociale L'avatar di Fr4nk
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    In ricordo di Winston Smith.. Un topic distopico

    Innanzitutto un rinfresco sull'Utopia. Utopia era il nome dell'isola felice di Tommaso Moro, un progetto di un posto ideale in cui ogni persona desidererebbe vivere, in cui coesistono libertà ed egualitarismo. La letteratura utopica è legata essenzialmente a tre libri: Utopia di Moro, La città del sole di Campanella, Nuova Altantide di Bacone. Questi sono i "classici".

    Per distopia si intende un'utopia con risvolti generalmente negativi, una sorta di "anti utopia". In realtà, utopia e distopia sono molto simili come termini e non si può parlare di opposti: la distopia è un'utopia, solo che, a differenza dell'utopia, ha dei risvolti negativi evidenti subito al lettore. Se nell'utopia il fine è la ricerca di un mondo "migliore", nella distopia si mette in evidenza un mondo decisamente "peggiore".

    Attorno alla distopia è nata un corrente letteraria e ultimamente anche cinematografica (Blade Runner, Equilibrium, Gattaca, Cypher, V per Vendetta, Minority Report, etc.), che io apprezzo particolarmente.

    Libri distopici? I tre pilastri sono 1984 di Orwell, Mondo Nuovo di Huxley e Fahrenheit 451 di Bradbury; senza dimenticarsi le atmosfere cyberpunk di PK Dick, specialmente in Minority Report e "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" (aka Blade Runner). Se si è un po' flessibili, si può far rientrare nel genere un numero spropositato di autori, da Kafka a Burroughs, da Burgess a Nabokov. Una lista interessante si può consultare su Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of...ian_literature

    Se avete letto qualche libro distopico e volete consigliarlo agli altri, fatelo qui.

  2. #2
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    c'è nella lista, ma come non citarlo, sicuramente ha preso l'influenza di dick e degli altri, ma neuromante merita davvero
    da leggere 2 volte, poichè da un certo punto in poi diventa contorto e si fa fatica a tirare le somme, ma è tosto gente

  3. #3
    Ingegnere sociale L'avatar di Fr4nk
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    Io ad esempio Neuromante non l'avevo mai sentito. Mi fido, lo aggiungerò alla mia lista di libri da leggere.

  4. #4
    "Piccolo" L'avatar di Carrot
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    Credo che tutto il filone cyberpunk sia distopico per natura. Se vuoi approcciarlo, puoi partire da William Gibson, che è ritenuto il suo inventore.
    Puoi cominciare dai racconti in cui ha gettato le basi dei suoi lavori successivi, raccolti in La notte che bruciammo Chrome (contiene Johnny Mnemonic, ma non fati ingannare: anche se è il racconto che ha ispirato il film e anche se l'adattamento è stato curato anche da Gibson stesso, l'originale c'entra poco con la versione cinematografica, che parte per una tangente tutta sua abbastanza presto).
    I suoi cicli più famosi sono la trilogia dello sprawl, che parte col già citato Neuromante e procede con Al di là del Cyberspazio e Mona Lisa cyberpunk, e la trilogia del Ponte, composta da Luce virtuale, Aidoru, American Acropolis. lo sprawl è più visionario e incattivito del ponte, ma è anche di dieci anni più giovane.
    Ultima modifica di Carrot; 12-09-2009 alle 17:46:41

  5. #5
    Utente L'avatar di Shiva9999
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    Il signore delle mosche dovrebbe rientrare nella categoria. Il capovolgimento di libri come Robnon Crusoe.
    Il progetto ei bambini naufraghi di "ricreare" la società civile occientale su un'isola che va completamente in frantumi e l'idea che l'uomo sia cattivo per natura e posto fuori da un contesto civile dia sfogo ad ogni suo istinto.

  6. #6
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    Il signore delle mosche dovrebbe rientrare nella categoria. Il capovolgimento di libri come Robnon Crusoe.
    Il progetto ei bambini naufraghi di "ricreare" la società civile occientale su un'isola che va completamente in frantumi e l'idea che l'uomo sia cattivo per natura e posto fuori da un contesto civile dia sfogo ad ogni suo istinto.
    A me il Signore delle mosche ha fatto decisamente cagare.

  7. #7
    Utente L'avatar di Shiva9999
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    A me il Signore delle mosche ha fatto decisamente cagare.
    Lo so. A me ha fatto decisamente cagare Mondo Nuovo, invece.

  8. #8
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    Il signore delle mosche dovrebbe rientrare nella categoria. Il capovolgimento di libri come Robnon Crusoe.
    Il progetto ei bambini naufraghi di "ricreare" la società civile occientale su un'isola che va completamente in frantumi e l'idea che l'uomo sia cattivo per natura e posto fuori da un contesto civile dia sfogo ad ogni suo istinto.
    letto questa estate, devo dire che, all'inizio è un pò lento, poi viene fuori una delle più "belle" analisi della cattiveria umana.

  9. #9
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    Lo so.
    E come fai a saperlo?

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    A me ha fatto decisamente cagare Mondo Nuovo, invece.
    Effettivamente Mondo nuovo non è un capolavoro di stile. Rimane comunque una pietra miliare del genere (così come Golding rimane un nobel, sia chiaro).

  10. #10
    Utente L'avatar di Shiva9999
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    E come fai a saperlo?



    Effettivamente Mondo nuovo non è un capolavoro di stile. Rimane comunque una pietra miliare del genere (così come Golding rimane un nobel, sia chiaro).
    Ti spio. Ti leggo nel pensiero.
    No, lo hai già detto una due volte, mi pare in qualche thread dove io lo consigliavo e tu dicevi che non ti era piaciuto.

    Mondo Nuovo oltre a non essere un capoavoro di stile l'ho trovato anche sviluppato male per trama e personaggi. L'idea di base era ottima (anzi, sorprendente considerando quando è stato scritto) ma mi è sembrata mal realizzata man mano che andavo avanti a leggerlo.

  11. #11
    big_boss
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    Il già citato P.K Dick l'ho amato alla follia, specialmente per "la svastica sul sole" che è più ucronico e non distopico. Comunque concordo nel dire che il mondo nuovo mi ha deluso, rispetto le altissime aspettative.

  12. #12
    Ingegnere sociale L'avatar di Fr4nk
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    Citazione Shiva9999 Visualizza Messaggio
    Ti spio. Ti leggo nel pensiero.
    No, lo hai già detto una due volte, mi pare in qualche thread dove io lo consigliavo e tu dicevi che non ti era piaciuto.

    Mondo Nuovo oltre a non essere un capoavoro di stile l'ho trovato anche sviluppato male per trama e personaggi. L'idea di base era ottima (anzi, sorprendente considerando quando è stato scritto) ma mi è sembrata mal realizzata man mano che andavo avanti a leggerlo.
    Fondamentalmente sono d'accordo, sia chiaro; Huxley non mi è mai piaciuto particolarmente come scrittore. Del Mondo nuovo, però, pesano come macigni le idee di fondo: la distruzione del concetto di famiglia, la distinzione in caste, la propaganda, il soma, eccetera. Oltre al fatto che molti termini sono diventati ormai di uso comune: pensiamo al "maschio alfa", che molti citano senza saperne la provenienza. La parte del selvaggio è simbolica, anche se mal sviluppata. Ad Huxley mancava completamente talento descrittivo. I suoi limiti sono evidenti; il mio primo libro di Huxley ("Le porte della percezione", il libro che ha ispirato Jim Morrison) è stato davvero pesante, anche se fondamentalmente interessante.

  13. #13
    Utente L'avatar di Sean Mallory
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    A me il Signore delle mosche ha fatto decisamente cagare.
    Che dire, io lo considero uno dei più bei libri che abbia mai letto.

  14. #14
    Essere putrido
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    La rivolta di Atlante.
    Un capolavoro senza pari.

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