Innanzitutto un rinfresco sull'Utopia. Utopia era il nome dell'isola felice di Tommaso Moro, un progetto di un posto ideale in cui ogni persona desidererebbe vivere, in cui coesistono libertà ed egualitarismo. La letteratura utopica è legata essenzialmente a tre libri: Utopia di Moro, La città del sole di Campanella, Nuova Altantide di Bacone. Questi sono i "classici".
Per distopia si intende un'utopia con risvolti generalmente negativi, una sorta di "anti utopia". In realtà, utopia e distopia sono molto simili come termini e non si può parlare di opposti: la distopia è un'utopia, solo che, a differenza dell'utopia, ha dei risvolti negativi evidenti subito al lettore. Se nell'utopia il fine è la ricerca di un mondo "migliore", nella distopia si mette in evidenza un mondo decisamente "peggiore".
Attorno alla distopia è nata un corrente letteraria e ultimamente anche cinematografica (Blade Runner, Equilibrium, Gattaca, Cypher, V per Vendetta, Minority Report, etc.), che io apprezzo particolarmente.
Libri distopici? I tre pilastri sono 1984 di Orwell, Mondo Nuovo di Huxley e Fahrenheit 451 di Bradbury; senza dimenticarsi le atmosfere cyberpunk di PK Dick, specialmente in Minority Report e "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" (aka Blade Runner). Se si è un po' flessibili, si può far rientrare nel genere un numero spropositato di autori, da Kafka a Burroughs, da Burgess a Nabokov. Una lista interessante si può consultare su Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of...ian_literature
Se avete letto qualche libro distopico e volete consigliarlo agli altri, fatelo qui.