Minacce Nordcoreane: “pronti alla guerra totale”!
Seul vuole giustizia e Pyongyang minaccia la guerra totale. Torna alta la tensione tra le due Coree, dopo che un’inchiesta internazionale ha accertato che la corvetta sudcoreana Cheonan era stata affondata, nel marzo scorso, da un siluro della Corea del Nord, causando la morte di 46 marinai
Tra gli elementi a supporto delle responsabilità del regime di Pyongyang sono stati presentati parti di un siluro trovate sul luogo del naufragio, nel mar Giallo e dove è stato ritrovato un numero di serie
Alle accuse Seul ha fatto seguire la minaccia di adottare misure decise. La risposta non si e’ fatta attendere: se saranno adottate nuove sanzioni, il Nord è pronto al conflitto.
“Appare evidente che il siluro che ha affondato la Cheonan era stato lanciato da un sottomarino o da una nave della Corea del Nord – si legge nel documento redatto da inquirenti di Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna e Svezia. Dopo l’affondamento la condanna della comunità internazionale era stata immediata, con l’eccezione della Cina, unico alleato rimasto di Pyongyang nella regione.
Secondo il governo sudcoreano, l’affondamento della Cheonan ha voluto essere una vendetta per lo scontro a fuoco, nel 2009, sul confine marittimo, scontro dal quale la marina del Nord era uscita sconfitta.
Per il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon, la conclusione dell’inchiesta è “profondamente inquietante”. Sia Washington che Londra hanno approvato l’esito dell’indagine e la Casa Bianca ha esplicitamente parlato di un atto di aggressione che costituisce l’ennesima prova dell’inaccettabile comportamento del regime nordcoreano.
Molto diplomaticamente Pechino ha parlato di un incidente sfortunato e ha invitato a mantenere la stabilità nella penisola.
Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak terrà una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza nazionale. Non sono in programma attacchi di rappresaglia, ma un’azione diplomatica sulla comunita’ internazionale perche’ agisca, inasprendo le sanzioni.
“Dobbiamo fare in modo che il Nord ammetta i suoi torti e torni comportarsi da membro responsabile della comunita’ internazionale – ha detto Lee al premier australiano Kevin Rudd.
Pyongyang accusa Seul di usare l’incidente per scopi politici: “Il nostro esercito e il nostro popolo reagiranno con prontezza in vari modi a qualunque punizione o rappresaglia e a qualunque sanzione colpisca gli interessi della nostra nazione – scrive l’agenzia ufficiale Kcna.