Buona o cattiva regia
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Discussione: Buona o cattiva regia

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  1. #1
    Utente L'avatar di SaiDaiRin
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    Buona o cattiva regia

    Potrebbe sembrare una domanda strana, ma come si distingue una buona regia da una cattiva? Cos'è che vi fa dire questo film ha una regia stupenda, o decente o da dimenticare? Io sono uno di quelli che crede che la regia debba fare il suo dovere, ovvero accompagnare lo spettatore per tutto il film riuscendo a mantenere chiara la narrazione e che non ha per forza bisogno di chissà quali trucchi tecnici o inquadrature particolari che potrebbero finire per stonare e che si riducono a semplici vezzi del regista (certo tutt'altra storia se hanno un senso). Se vi vengono messi di fronte diversi film come arrivereste a dire qual è quello con la regia migliore?
    "It's a good life we lead, brother." "The best. May it never change..." "And may it never change us"


  2. #2
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Citazione SaiDaiRin Visualizza Messaggio
    Potrebbe sembrare una domanda strana, ma come si distingue una buona regia da una cattiva? Cos'è che vi fa dire questo film ha una regia stupenda, o decente o da dimenticare? Io sono uno di quelli che crede che la regia debba fare il suo dovere, ovvero accompagnare lo spettatore per tutto il film riuscendo a mantenere chiara la narrazione e che non ha per forza bisogno di chissà quali trucchi tecnici o inquadrature particolari che potrebbero finire per stonare e che si riducono a semplici vezzi del regista (certo tutt'altra storia se hanno un senso). Se vi vengono messi di fronte diversi film come arrivereste a dire qual è quello con la regia migliore?
    beh sono piuttosto d'accordo con te nell'idea di buona regia, ovvero buona regia è quella al servizio della narrazione, cattiva regia è quella che pretende di diventare la protagonista del film (o all'opposto quella che si limita ad accompagnare passivamente il filo narrativo). Se c'è qualche virtuosismo ben inserito, per carità, mi piace, ma non dev'essere fine a se stesso.
    Un esempio che mi piace tantissimo fare in questi casi è preso da Fellini.
    Finale de La Strada: Zampanò è abbandonato sulla spiaggia, solo, ha perso ogni cosa. La macchina da presa arretra sempre di più fino a lasciarlo anch'essa (e quindi anche noi spettatori) da solo.
    Finale de Le Notti di Cabiria: macchina da presa vicinissima a Cabiria, primissimo piano e lei che guarda direttamente nell'obiettivo. Le siamo vicini, si riprenderà, è forte.
    Ecco due esempi perfetti di regia al servizio della storia e dei personaggi. Quando un'inquadratura o un movimento di macchina riesce a trasmettere un messaggio, ecco, è lì che la regia funziona. Oppure che ne so, in Andrej Rublev del mio amico Tarkovski, c'è un personaggio che non parla per un voto che ha fatto. A un certo punto prova un'ira fortissima e non può gridare o manifestarla in nessun modo...allora la mdp si abbassa e mostra un piccolo falò che sta divampando ai suoi piedi.
    Capite? CAPITE? il MESSAGGIO è tutto, porco giuda.

  3. #3
    Azathoth.
    Ospite
    Per me una buona regia è quella che sa decidere il momento e il modo migliore per descrivere l'interezza di una scena o i dettagli quando sono richiesti l'uno o gli altri

  4. #4
    Utente L'avatar di SaiDaiRin
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    Citazione Azathoth. Visualizza Messaggio
    Per me una buona regia è quella che sa decidere il momento e il modo migliore per descrivere l'interezza di una scena o i dettagli quando sono richiesti l'uno o gli altri
    Ci sono volte in cui vorrei soffermarmi sulla tecnica utilizzata dal regista, ma poi vengo come trasportato dalle scene, che si susseguono in un modo così fluido che non riesco più a focalizzarmi sulla tecnica. Che sia questo il ruolo di un buon regista?
    "It's a good life we lead, brother." "The best. May it never change..." "And may it never change us"


  5. #5
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
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    Ho passato metà giornata a studiare glottologia e l'altra metà a giocare a Stalker, quindi mi limito a quotare questo tizio qui:
    Citazione Enrico IV Visualizza Messaggio
    beh sono piuttosto d'accordo con te nell'idea di buona regia, ovvero buona regia è quella al servizio della narrazione, cattiva regia è quella che pretende di diventare la protagonista del film (o all'opposto quella che si limita ad accompagnare passivamente il filo narrativo). Se c'è qualche virtuosismo ben inserito, per carità, mi piace, ma non dev'essere fine a se stesso.
    Un esempio che mi piace tantissimo fare in questi casi è preso da Fellini.
    Finale de La Strada: Zampanò è abbandonato sulla spiaggia, solo, ha perso ogni cosa. La macchina da presa arretra sempre di più fino a lasciarlo anch'essa (e quindi anche noi spettatori) da solo.
    Finale de Le Notti di Cabiria: macchina da presa vicinissima a Cabiria, primissimo piano e lei che guarda direttamente nell'obiettivo. Le siamo vicini, si riprenderà, è forte.
    Ecco due esempi perfetti di regia al servizio della storia e dei personaggi. Quando un'inquadratura o un movimento di macchina riesce a trasmettere un messaggio, ecco, è lì che la regia funziona. Oppure che ne so, in Andrej Rublev del mio amico Tarkovski, c'è un personaggio che non parla per un voto che ha fatto. A un certo punto prova un'ira fortissima e non può gridare o manifestarla in nessun modo...allora la mdp si abbassa e mostra un piccolo falò che sta divampando ai suoi piedi.
    Capite? CAPITE? il MESSAGGIO è tutto, porco giuda.
    Per pigrizia e perché sono sostanzialmente d'accordo.

    Non mi piace il virtuosismo a tutti i costi, completamente o quasi completamente slegato dalla narrazione. Anche se finezze come i piani sequenza stanno bene un pò dappertutto, quindi dipende un pò dalla tecnica in questione.

  6. #6
    Utente L'avatar di Lop
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    Non è piuttosto il modo in cui viene veicolato un messaggio la cosa importante? nel senso, il falò è il mezzo per esprimere rabbia che il personaggio avrebbe comunque potuto esprimere gridando, SE avesse potuto; voglio dire, tutti proviamo rabbia, il falò è il modo, e quindi il mezzo, con cui viene fatto capire che esprime rabbia ed è quella l'idea geniale, o dico cavolate?
    Senza poi nulla togliere al messaggio, anzi, il modo si ricollega poi ad esso e alla sua potenza, e comunque c'è messaggio e messaggio...
    Ultima modifica di Lop; 30-11-2011 alle 21:12:34

  7. #7
    Bannato
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    Citazione Enrico IV Visualizza Messaggio
    beh sono piuttosto d'accordo con te nell'idea di buona regia, ovvero buona regia è quella al servizio della narrazione, cattiva regia è quella che pretende di diventare la protagonista del film (o all'opposto quella che si limita ad accompagnare passivamente il filo narrativo). Se c'è qualche virtuosismo ben inserito, per carità, mi piace, ma non dev'essere fine a se stesso.
    Un esempio che mi piace tantissimo fare in questi casi è preso da Fellini.
    Finale de La Strada: Zampanò è abbandonato sulla spiaggia, solo, ha perso ogni cosa. La macchina da presa arretra sempre di più fino a lasciarlo anch'essa (e quindi anche noi spettatori) da solo.
    Finale de Le Notti di Cabiria: macchina da presa vicinissima a Cabiria, primissimo piano e lei che guarda direttamente nell'obiettivo. Le siamo vicini, si riprenderà, è forte.
    Ecco due esempi perfetti di regia al servizio della storia e dei personaggi. Quando un'inquadratura o un movimento di macchina riesce a trasmettere un messaggio, ecco, è lì che la regia funziona. Oppure che ne so, in Andrej Rublev del mio amico Tarkovski, c'è un personaggio che non parla per un voto che ha fatto. A un certo punto prova un'ira fortissima e non può gridare o manifestarla in nessun modo...allora la mdp si abbassa e mostra un piccolo falò che sta divampando ai suoi piedi.
    Capite? CAPITE? il MESSAGGIO è tutto, porco giuda.
    E' molto simile alla tecnica usata in narrativa. Buona spiegazione. Ci vorrebbero altri esempi, però.

  8. #8
    Bannato L'avatar di BOSE
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    beh sono piuttosto d'accordo con te nell'idea di buona regia, ovvero buona regia è quella al servizio della narrazione, cattiva regia è quella che pretende di diventare la protagonista del film (o all'opposto quella che si limita ad accompagnare passivamente il filo narrativo). Se c'è qualche virtuosismo ben inserito, per carità, mi piace, ma non dev'essere fine a se stesso.
    Un esempio che mi piace tantissimo fare in questi casi è preso da Fellini.
    Finale de La Strada: Zampanò è abbandonato sulla spiaggia, solo, ha perso ogni cosa. La macchina da presa arretra sempre di più fino a lasciarlo anch'essa (e quindi anche noi spettatori) da solo.
    Finale de Le Notti di Cabiria: macchina da presa vicinissima a Cabiria, primissimo piano e lei che guarda direttamente nell'obiettivo. Le siamo vicini, si riprenderà, è forte.
    Ecco due esempi perfetti di regia al servizio della storia e dei personaggi. Quando un'inquadratura o un movimento di macchina riesce a trasmettere un messaggio, ecco, è lì che la regia funziona. Oppure che ne so, in Andrej Rublev del mio amico Tarkovski, c'è un personaggio che non parla per un voto che ha fatto. A un certo punto prova un'ira fortissima e non può gridare o manifestarla in nessun modo...allora la mdp si abbassa e mostra un piccolo falò che sta divampando ai suoi piedi.
    Capite? CAPITE? il MESSAGGIO è tutto, porco giuda.
    bellissimo e potentissimo film

    comunque a parte queste finezze di un maestro dotato di un ENORME talento (come peraltro Fellini e molti altri), la buona regia è quella che riesce a colpire lo spettatore con accortezze talvolta semplici o banali, ma che donano quel che in più al film.

    Un altro piccolo esempio, in Taxi Driver, quando travis si butta a letto e la camera compie 2 zoomate a scatto verso la testa che cade sul cuscino.

    oppure Mean Streets


  9. #9
    So Many Layers L'avatar di Dan#29
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    Sono d'accordo con chi dice che la buona regia è quella che sa coniugare esigenze narrative e tematiche con ricerca estetica. Senza strafare.

  10. #10
    en plein air L'avatar di Labyrinth
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    Ma le "tematiche" non appartengono alla regia, quelle semmai sono un vezzo della sceneggiatura. La regia è quella cosa che rende l'oggetto "film", appunto, un oggetto estetico, e le "esigenze narrative" devono comunque esteriorizzarsi nella regia. Ritorna la solita diatriba tra film "narrativo" e film "visivo", in realtà piuttosto vaga. Perchè un film, per "narrare", evade necessariamente il testo. Direi che il problema è più semplice: siamo abituati, anzi ossessionati, a richiedere a un film una storia, e quando lo spazio lasciato all'immagine è più che funzionale, si dice che quel film "non ha storia". La narrazione, in ambito filmico, non è soltanto dialogica.
    Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente


  11. #11
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
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    Citazione Labyrinth Visualizza Messaggio
    Ma le "tematiche" non appartengono alla regia, quelle semmai sono un vezzo della sceneggiatura.
    Nemmeno, non confondere sceneggiatura con storia. La sceneggiatura è la struttura del film, una descrizione delle scene e del modo in cui verrano realizzate.
    Citazione Labyrinth Visualizza Messaggio
    La regia è quella cosa che rende l'oggetto "film", appunto, un oggetto estetico, e le "esigenze narrative" devono comunque esteriorizzarsi nella regia. Ritorna la solita diatriba tra film "narrativo" e film "visivo", in realtà piuttosto vaga. Perchè un film, per "narrare", evade necessariamente il testo. Direi che il problema è più semplice: siamo abituati, anzi ossessionati, a richiedere a un film una storia, e quando lo spazio lasciato all'immagine è più che funzionale, si dice che quel film "non ha storia". La narrazione, in ambito filmico, non è soltanto dialogica.
    Non sono tanto d'accordo neanche qui, quello che rende il film un "oggetto estetico" (brr) è sempre l'insieme delle parti: montaggio (il cinema è soprattutto montaggio, ritmo) fotografia e suono. Il regista è un direttore d'orchestra.
    La narrazione cinematografica non è soltanto dialogica ma non è nemmeno esclusivamente visiva. "Cinema come immagine" e "oggetto estetico" sono concetti che oggi suonano abbastanza anacronistici, andavano bene cent'anni fa quando il cinema doveva ancora acquisire una sua autonomia artistica rispetto al teatro o alla fotografia.
    L'immagine e il suono devono essere prolungamento della narrazione, quanto o più dei dialoghi, non un sostituto, altrimenti si rischia di tornare al dadaismo o al formalismo russo, avanguardie fondamentali che però avevano motivo di esistere solo in quel determinato contesto culturale.
    Oggi fortunatamente il cinema produce cose come Three of Life, dove narrazione, immagine e suono occupano il "giusto e proporzionato" spazio.

    Poi sia chiaro, sul concetto cardine siamo d'accordo, ma mi pare che tu stia ribadendo un concetto piuttosto ovvio che finora all'interno della discussione è stato consapevolmente o inconsapevolmente evitato: lo spettatore impreparato vede il film solo come un racconto più o meno lineare, una storia documentata con delle immagini. Ma questo superficialità caratterizza il rapporto con tutte le forme di arte, sta al singolo individuo andare oltre la ricerca del facile intrattenimento.

  12. #12
    Unravel
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    Se è per questo anche la concezione di regista come direttore d'orchestra è anacronistica. Però tu sicuramente non intedevi solo questo e io sto facendo l'antipatico, tipo quelli che agitano l'indice in sengo di disapprovazione.-.

  13. #13
    Utente del 1991.non 1987 L'avatar di Pes 87
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    Citazione Enrico IV Visualizza Messaggio
    beh sono piuttosto d'accordo con te nell'idea di buona regia, ovvero buona regia è quella al servizio della narrazione, cattiva regia è quella che pretende di diventare la protagonista del film (o all'opposto quella che si limita ad accompagnare passivamente il filo narrativo). Se c'è qualche virtuosismo ben inserito, per carità, mi piace, ma non dev'essere fine a se stesso.
    Un esempio che mi piace tantissimo fare in questi casi è preso da Fellini.
    Finale de La Strada: Zampanò è abbandonato sulla spiaggia, solo, ha perso ogni cosa. La macchina da presa arretra sempre di più fino a lasciarlo anch'essa (e quindi anche noi spettatori) da solo.
    Finale de Le Notti di Cabiria: macchina da presa vicinissima a Cabiria, primissimo piano e lei che guarda direttamente nell'obiettivo. Le siamo vicini, si riprenderà, è forte.
    Ecco due esempi perfetti di regia al servizio della storia e dei personaggi. Quando un'inquadratura o un movimento di macchina riesce a trasmettere un messaggio, ecco, è lì che la regia funziona. Oppure che ne so, in Andrej Rublev del mio amico Tarkovski, c'è un personaggio che non parla per un voto che ha fatto. A un certo punto prova un'ira fortissima e non può gridare o manifestarla in nessun modo...allora la mdp si abbassa e mostra un piccolo falò che sta divampando ai suoi piedi.
    Capite? CAPITE? il MESSAGGIO è tutto, porco giuda.
    Bhè si,è un modo di vedere che in parte condivido.

    Però io ammiro anche una regia virtuosa che in certi momenti diventa quasi fulcro del film.
    Tipo Arca Russa di Sokurov che è TUTTO un piano sequenza,film dove la regia diventa quasi protagonista.
    Poi l'altro giorno ho visto !Que Vive Mexico! e devo dire che le immagini statuarie iniziali sono da brividi e i giochi con la telecamera sono impressionanti.

    Spoiler:



    dal minuto 5:30 alla fine con l'apice per quel che mi riguarda al 7:53


    Insomma si al rallenty straniante o alle inquadrature particolari,senza però esagerare e storpiare il tutto.Il mio ideale rimane la regia di Wong Kar-Wai per dire.
    Una regia insomma capace anche di parlare allo spettarore solo con le immagini.
    Ultima modifica di Pes 87; 3-12-2011 alle 17:40:36


  14. #14
    Unravel
    Ospite
    L'arca russa ha un piano sequenza straordinario, ma insomma, non è il protagonista. Forse in realtà è l'esempio più calzante di una regia funzionale alla narrazione.

  15. #15
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
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    14.602
    Appunto, quell'unico complicatissimo piano sequenza è anche e soprattutto uno strumento per raccontare il viaggio dell'osservatore, non è un esercizio di stile fine a se stesso.
    Si parlava proprio di questo, una scelta così "invasiva" in realtà si inserisce perfettamente nel film e diventa quasi impercettibile.

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