Enrico IV
beh sono piuttosto d'accordo con te nell'idea di buona regia, ovvero buona regia è quella al servizio della narrazione, cattiva regia è quella che pretende di diventare la protagonista del film (o all'opposto quella che si limita ad accompagnare passivamente il filo narrativo). Se c'è qualche virtuosismo ben inserito, per carità, mi piace, ma non dev'essere fine a se stesso.
Un esempio che mi piace tantissimo fare in questi casi è preso da Fellini.
Finale de La Strada: Zampanò è abbandonato sulla spiaggia, solo, ha perso ogni cosa. La macchina da presa arretra sempre di più fino a lasciarlo anch'essa (e quindi anche noi spettatori) da solo.
Finale de Le Notti di Cabiria: macchina da presa vicinissima a Cabiria, primissimo piano e lei che guarda direttamente nell'obiettivo. Le siamo vicini, si riprenderà, è forte.
Ecco due esempi perfetti di regia al servizio della storia e dei personaggi. Quando un'inquadratura o un movimento di macchina riesce a trasmettere un messaggio, ecco, è lì che la regia funziona. Oppure che ne so, in Andrej Rublev del mio amico Tarkovski, c'è un personaggio che non parla per un voto che ha fatto. A un certo punto prova un'ira fortissima e non può gridare o manifestarla in nessun modo...allora la mdp si abbassa e mostra un piccolo falò che sta divampando ai suoi piedi.
Capite? CAPITE? il MESSAGGIO è tutto, porco giuda.