Riposa in pace piccolo
Riposa in pace piccolo
Mi dispiace tanto per questo ragazzo che ha deciso di affrontare la sua malattia con immenso coraggio.
Ciao Froppolo.
Mi tolgo un cappello virtuale e ti faccio di nuovo i miei omaggi, Frop.
Addio, Froppolo.
Ultima modifica di Mattz; 9-11-2014 alle 13:06:35
Finora ho solo lurkato, mi sono svegliato con mille "preoccupazioni", esame domani e altro. Mi sono sentito uno stupido dopo aver letto la notizia. Rip.
Non so cosa dire....ho seguito la sua vicenda.
Mi dispiace tantissimo. Un ragazzo con una forza incredibile.
Condoglianze alla famiglia.
Riposa in pace, GV non ti dimenticherà.
Ammirerò sempre la tua forza e tenacia, la tua voglia di vivere e lottare, non arrendersi mai. Sei un esempio per tutti noi.
Ultima modifica di Tomahawk; 9-11-2014 alle 13:21:57
Un dispiacere enorme. Ciao campione.
"Le guerre del futuro non saranno combattute su un campo di battaglia nè in mare, saranno combattute nello spazio oppure possibilmente in cima ad una montagna altissima, in ogni caso, la maggior parte del vero combattimento sarà effettuato da piccoli robot e oggi, che andrete per la vostra strada, ricordate sempre il vostro preciso dovere, costruire e mantenere operativi questi robot. Grazie" [.cit]
E' stato un piacere leggerti sul forum, avrei dovuto scriverti per dirti quanto ti ho ammirato.
Ciao Froppolo.
Ciao Froppolo, Riposa in pace.
le più sentite condoglianze alla famiglia.
Ho sempre lurkato il topic,speravo tanto che accadesse un miracolo...ma purtroppo non c'è stato.
Ho letto tutto il racconto e questa domenica mattina si è caricata di una malinconia che non riesco bene a spiegare. Il fatto è che per molti anni le amicizie più forti che avevo erano utenti dei forum, e persino una delle mie prime ragazze fu un'utente che conobbi su questo forum. Passare anni sui forum mi ha insegnato che non serve conoscersi di persona per provare emozioni, empatia.
La scrittura è un mezzo di comunicazione più elaborato e profondo della conversazione, i pensieri sono più complessi, le parole più precise, perché si ha più tempo per cercare quelle giuste, elaborare e rielaborare i periodi, cancellare quello che non ci piace, eliminando anche in parte l'istinto, perché una cosa detta non puoi non-dirla, mentre una cosa scritta puoi non-scriverla.
Il racconto è estremamente lucido e razionale ed è veramente complesso trovare qualcuno che sia capace di mantenere lucidità e razionalità quando affronta una battaglia con un male così terribile, arrivato in maniera repentina e inaspettata. C'è una forte carica di tristezza, in alcuni casi rassegnazione, ma c'è sempre la forza di lottare, combattere, aggrapparsi alla vita in tutti i modi e con tutte le forze.
La vita è tutto e niente, scrivi. A me pare che sia più niente che tutto. Da nichilista ateo convinto penso che la vita sia un inutile susseguirsi di eventi che portano alla morte, sebbene si possa trovare dei momenti di svago, qua e là, nel viaggio. Ogni volta che leggo di racconti del genere, penso: questa volta è toccata a un altro, domani potrebbe toccare a me. In effetti questa sorta di "paura" mista ad ansia mi permette di vivere meglio i problemi quotidiani, rendendoli ai miei occhi sempre più piccoli e infinitesimali rispetto agli occhi degli altri. I miei genitori mi rimproverano di essere sbadato, di non avere obiettivi nella vita, di essere poco preoccupato del mio futuro, di non sapere che cosa significhi sacrificio. Il fatto è che ho visto tante storie di persone che hanno vissuto la vita pensando al futuro, al domani, senza vivere il presente, poi trovandosi un giorno davanti ad una TAC che dice che hanno un tumore, e che tutto ciò che avevano costruito fino a quel momento era del tutto inutile. La vita è quel che ti succede mentre sei impegnato a fare altri piani.
Un giorno potrei essere nella tua condizione, e considerato che mio nonno materno è morto di cancro e che mia madre ha il cancro, se tutto va bene toccherà anche a me. Quel giorno vorrei arrivarci avendo maturato una cultura della morte, avendo compreso che è l'ineluttabile destino per tutti, anche se per qualcuno - ahimè - arriva più presto che per altri. Vorrei arrivarci senza guardarmi indietro e pensare di quel che ho fatto: "ma chi me l'ha fatto fare?" Caro Frop, la cosa triste è che tu non hai avuto neanche il tempo di pensare al futuro, sei stato travolto da una condizione terribile e devastante che hai affrontato con coraggio e dignità. Io non so se sarei stato forte come te, probabilmente no.
Spero che il tuo racconto serva ai tuoi coetanei per vivere meglio il loro presente, per mutare, almeno un po', il loro modo di affrontare le insicurezze e i problemi, le orecchie a sventola, la calvizie, il naso grosso, le delusioni d'amore, l'eiaculazione precoce, anche se ammetto che averle tutte assieme non deve essere proprio bellissimo.
Ciao Frop.
Che notizia di merda. Scorrendo su Facebook, ho trovato una conversazione con lui del 2011, in cui parlavamo di Pokèmon e cagate simili.
Anche se ricordo di averci parlato anche molto più recentemente, per chiedergli della sua malattia, e lui mi disse che andava benino....ma non riesco a trovare dove abbiamo parlato.
RIP Alessio