deliri scrivani di una notte di inizio marzo
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Discussione: deliri scrivani di una notte di inizio marzo

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  1. #1
    Utente L'avatar di Guncknow
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    deliri scrivani di una notte di inizio marzo

    Mi piacerebbe scrivere, soprattutto quando leggo qualcosa di bello ed emozionante, vorrei emozionare anche io, avere idee belle e evitare quelle cose che danno fastidio quando uno legge un libro, almeno, quando io leggo un libro.




    A me danno fastidio parecchie cose, la gente soprattutto, pure voi a cui sto scrivendo, di alcuni ho pensato le peggio cose, ad altri le ho dette e a certi le ho fatte.


    Sono una merda asociale, ma in parte vi voglio bene quindi partecipo quando posso alla società. Piccola deviazione, stavo dicendo che mi danno fastidio certe cose mentre leggo.






    Mi danno fastidio le righe una sotto l'altra, mi danno l'impressione che non finirò mai di leggere e ho una certa fretta quando leggo, di finire di leggere.




    Se posso salto parti per arrivare alla fine, lo faccio anche quando le persone mi parlano, non li cago per un po' e ascolto il finale cercando di tirare le somme per una risposta valida.






    Comunque, mi danno fastidio anche le lunghe parti descrittive e non riesco a capirne il senso, quelle sono le parti che più di tutte leggo senza leggere.


    Mi piacciono molto i dialoghi e il non cazzeggiare ma arrivare al dunque abbastanza in fretta.




    Quindi direi che è il caso di iniziare a scrivere, vorrei stare sul divertente andante ma non voglio forzarmi, una cosa che mi riesce bene è parlare con me stesso, il mio concilio ristretto, sì, siamo più di uno.




    Tipo a me non piace scrivere come uno spastico saltando le righe a cazzo, sono abbastanza un fissato con l'ordine e tante volte rinuncio a fare cose per mancanza di ordine in quest'ultime.
    Odio il chaos e son convinto che l'uomo sia a questo mondo per portare ordine nel chaos e rosicare fallendo.




    Ma basta con le cazzate, da qui in poi comincia la parte seria:


    PARTE SERIA


    Son qui che scrivo e nel frattempo mi immagino voi a leggermi e giudicarmi, allora escogito piani per depersonizzarmi dal mio scritto "Lo presenterò come un racconto lollo, così non penseranno che sono un coglione ma che lo faccio apposta!" oppure "Scriverò male così penseranno che gli orrori di ortografia sono volontari!".


    Non so usare il notepad quindi vado spesso a capo perchè non so come lo formatterà in altri formati e sono troppo pigro per fare altrimenti quindi va bene così.


    Cosa pensano gli scrittori quando scrivono lunghi racconti? Non hanno feedback immediati, non pensano mai che dopo ore passate a scrivere nessuno si caga i loro scritti oppure li considerano lammerda?
    Di solito è piacevole leggere qualcosa di interessante, misterioso o divertente, qualcosa che ci appassiona, io non so cosa vi appassiona e me ne sbatto anche un po', però posso essere interessante e divertente se voglio.


    La verità è che mi state in culo abbastanza tanto, sì tutti quanti in generale, quelli che sono apprezzabili per certe cose sono comunque condannabili per la grande realtà di fondo.
    Il mondo è tutto un fottuto bordello bordelloso salvo piccole oasi isolate di pace e beltà nelle nostre chiuse menti, nei nostri circoli privati dove tutto va bene, mussolini torna al potere e le famiglie italiane si arricchiscono.


    Fanculo la crisi, gli immigrati o l'effetto serra, nei nostri circoli privati tutto va bene finchè l'inter vince o gta5 esce ad aprile.
    Vi odio indiscriminatamente per questo, come odio me stesso per lo stesso motivo, vi odio perchè non mi aiutate a mettere a posto questo bordello.


    Comunque questa sera non sono qui per questo, ma sono qui per dire una cosa importante, quella cosa che aspettavate da una vita e finalmente è qui, dinanzi a voi.


    No scherzavo, ahahahah che scherzone eh?


    L'ho detto che sono divertente se voglio, altro che Frank, che quando faceva gli scherzi su youtube faceva venire voglia di sparargli e adesso fa i film con Bisio, dovremmo tutti guardare Frank e vergognarci di dove siamo arrivati con le nostre vite, oppure vergognarci della nostra cultura cinematografica, non lo so.
    Cosa è interessante? qualcosa che non sappiamo e che sapere ci porta benefico, fosse questo beneficio anche essere la possibilità di raccontare questa cosa a qualcun altro, farci sognare, sperare, vivere per un attimo in un mondo fantastico impersonando gente stupenda.


    Ho la sindrome dei vecchi, dico sempre che una volta facevo le cose meglio e che ormai non ho più forza, passione, voglia, pazienza eccetera e la cosa mi fa incazzare, mi dico "coglionazzo hai tipo 26 anni, ci sono i vecchi di 80 che salgono le montagne e tu non hai la forza di alzarti e buttare la bottiglia d'acqua in cucina, ********(bestemmione)"


    Mi piace pensare che mi sono fottuto il cervello, è una buona giustificazione "potrei migliorare, ma tutte quelle droghe, alcool e sigarette mi hanno fottuto, per non parlare dei traumi psicologici" Probabile, ma la verità è che ho perso la voglia.


    O forse no, ho tante cose adesso eppure non me le godo, non mi sono mai goduto niente e ho sempre voluto di più e tuttora è così, eppure ho perso interesse in tante cose e ho davvero poca pazienza.


    Caso chiuso, sarò diventato un adulto con la noiosa mente stabile e chiusa degli adulti, solo il sogno mi da gioie, perchè è lì che la mia mente vola in bei posti.


    Chiudo qui il mio monologo, spero che vi sia piaciuto (in realtà lo speravo all'inizio, dopo me ne sono battuto il piffero e ho scritto per sfogarmi) e attendo con ansia i vostri commenti e idee (lol) soffro di smanie di protagonismo e carenze di affetto quindi se volete leggere ancora qualche mio delirio, osannatemi qui di seguito.








    Too long didn't read:
    Se non hai voglia di leggere vai su beeg e ringraziami dopo
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  2. #2
    Smashin' L'avatar di Alboz
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    Mi piace ciò che hai scritto, in alcune righe mi ci sono anche ritrovato.
    Ultima modifica di Alboz; 4-03-2015 alle 22:26:25

  3. #3
    Utente L'avatar di Guncknow
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    Citazione Alboz Visualizza Messaggio
    Mi piace ciò che hai scritto, in alcune righe mi ci sono anche ritrovato.
    in quali?
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  4. #4
    Utente L'avatar di Lop
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    Citazione Guncknow Visualizza Messaggio
    in quali?
    L'ho letto volentieri, la prova del 9 è scrivere una cosa simile, insomma di getto, e se mi piaci mi piaci e ti farò aprire un blog e ti seguirò.
    Io comunque faccio poco testo perché seguo di tutto pur di seguire qualcosa, sto diventando vite-degli-altri dipendente.

  5. #5
    Smashin' L'avatar di Alboz
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    Citazione Guncknow Visualizza Messaggio
    in quali?
    In generale l'introduzione mi ha colpito.

    In particolare le prime tre righe le avrò pensate centinaia di volte.

  6. #6
    Sticazzi≠Mecojoni L'avatar di mattman
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    Anch'io mi son ritrovato in alcune righe, un tuo blog lo leggerei volentieri.

  7. #7
    Utente L'avatar di Guncknow
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    Oddio, lo stile del blog di quelli che raccontano la loro vita non so quanto possa calzarmi, io vado a momenti, certi periodi di transizione me li tengo per me, so che non potrei mai fare il youtuber ad esempio perchè sarebbe un'esposizione completa e costante, mentre a me nella vita piace fare un po' l'agente segreto.

    Ad esempio c'era un periodo in cui facevo il doppio gioco, ovvero frequentavo due opposti della società e mi comportavo in modo credibile in entrambi gli ambienti, anche le mie idee e la mia morale erano diverse a seconda dell'ambiente in cui mi trovavo.

    Da una parte frequentavo un'associazione di volontariato di matrice cattolica, dall'altra andavo ai rave con i peggio scarti della società. Non sono mai appartenuto ne agli uni ne agli altri, penso di appartenere nel mezzo, più o meno in tutti gli aspetti.

    Un po' di segretezza mi garantisce un po' di libertà, al costo di un po' di solitudine, penso di aver trovato un buon compromesso.

    Certe volte penso che sarebbe figo diventare tipo un matteo montesi e fare i video più malati possibile, far credere a tutti che sono impazzito, poi quando mi stufo dico di andare a farmi curare e torno normale.

    Non voglio partire con il discorso delle maschere, anche se ho avuto delle esperienze interessanti, una volta presi uno sconosciuto in una festa con cui stavo parlando di maschere appunto e gli feci vedere come potevo togliergli la maschera che lui stesso stava usando per parlarmi. Non dimenticherò mai la paura nei suoi occhi quando mi disse "Mi stai facendo paura, è come se mi stessi entrando nella mente" a quel punto smisi di farlo.

    Avete presente quando siete in una situazione e vi sembra che voi vi stiate comportando nel modo sbagliato e state disturbando il discorso generale oppure state apparendo "fuori posto"? Ecco secondo me lì si cela tutto il grande mistero delle relazioni umane, nell'imbarazzo, nel discorso generale, etc.

    Anche se la frase più importante è "Ma che cazzo dici?"

    Questa frase ha un potere immenso se usata saggiamente, certe persone hanno tutto un sistema di lavaggio del cervello con cui plasmano le persone intorno a loro, la famosa violenza psicologica, con me normalmente falliscono e quando ciò accade ovviamente io sono il coglione, pazzo, asociale. Così sia, finchè mantengo la mia libertà va bene così. un tempo ci credevo anche a parole come coglione, sfigato, etc, o a tutta la mafia che gira dietro al "ma invece di pensare a ste cazzate, perchè non pensi un po' alla figa?''??!".

    Dio quanto odio la gente che cerca di vincere il discorso tirandosi consensi usando la vagina, l'infallibilità sta nell'omofobia di fondo italiana, andare contro a questa frase equivale a dichiarare apertamente di essere gaio ed essere deriso per tale cosa. Una volta detta il discorso irremediabilmente verte su la figa e devi difendere la tua virilità, non importa che grande discorso ragionato stavi facendo, quello ormai è perso, perchè se non pensi alla figa sei solo uno sfigato o un gay appunto.

    A me piace surfare tra i vari gruppi sociali, ho amici pankabbestia e amici figli di papà, amici che bestemmiano notte e dì ed amici religiosi convinti, feci pure il chirichetto una volta, insomma mi piace studiare la società nei vari aspetti.

    Ma fare l'agente segreto non è facile, molti sentono puzza quando non ti mostri completamente, soprattutto le donne, non riescono a concepire che tu non abbia la voglia matta di raccontargli tutta la tua vita, per certe donne è la prima cosa che fanno quando raggiungono un certo grado di fiducia. Ci sono pure gli uomini fatti così, ma è tipicamente femminile. In questa situazione i casi sono due, o pensano che tu sia timido, asociale, sfigato e simili oppure pensano che tu nasconda un terribile segreto. Se ci riesco cerco di convincerli subdolamente a credere alla seconda ipotesi, basta poco, una faccia triste e una frase tagliata ha più effetto di mille parole a volte.

    Perchè faccio così? Sono pazzo? Sì, ma il vero motivo è la paura. La mia e la loro. Conoscenza è potere, quindi la mia paura sta nel male che gli altri possono farmi sapendo qualcosa di me, qualcosa di troppo diciamo. La paura degli altri sta nel non sapere qualcosa di essenziale a rispondere alla domanda che tutti si pongono: "Questa persona è un pericolo per me?" e questa è la miglior difesa che si possa avere. No in realtà ci sono metodi migliori credo ma boh io dico quello che so.

    La cosa un po' mi da fastidio, dentro di me sono pace e amore e vorrei che fossimo tutti amici e ci abbracciamo e facciamo sesso libero, raccogliamo fiori e giriamo ignudi, ma la dura realtà è che il mondo è pieno di crudeli figli di puttana e nella vita ce ne accorgiamo fin da tenera età, soprattutto se questi crudeli figli di puttana sono i vostri genitori.

    Per qualche stupido motivo quello che ci accade durante l'infanzia e l'adolescenza ci colpisce di più, qualcuno dice perchè hai meno barriere davanti al cuore, e potrei essere d'accordo, io la chiamo la perdita dell'empatia, l'empatia è come un potere immenso che ti permette davvero di essere quello che vuoi e godere delle cose belle della vita, ma che viene con un terribile prezzo da pagare, la vulnerabilità alle cose peggiori della vità.

    L'empatia è capace di farti sentire che una persona è "Lì" e perdendola quella persona semplicemente è come se non fosse interamente lì, La perdità dell'empatia altera le percezioni, meno entra e meno fa male è il principio di protezione. Il cinismo, l'indifferenza, sono tutti possibili grazie alla perdità dell'empatia, quando la sofferenza di qualcuno può farti piangere disperato, non farai più male a nessuno. Il problema è che arriviamo in questo mondo con la barra dell'empatia piena al massimo e ci troviamo circondati da adulti che non sanno nemmeno cosa sia l'empatia e ben presto, ci troviamo circondati da ragazzini che l'hanno persa prematuramente a causa di situazioni difficili. I famosi bulli.

    La soluzione a tutti i problemi del mondo è il ritorno dell'empatia, provo ad ipotizzare che sia per quello che ogni tanto qualche hippy decide di versare dell'LSD negli aquedotti, certo non deve essere bello trovarsi esposti senza preavviso agli effetti, per fortuna che c'è il cloro.

    Leggere stimola l'empatia, nulla di male può arrivarti da un libro, almeno non senza preavviso, se leggi un libro horror ti aspetti scene orribili e comunque basta smettere di leggere, anche i film in parte lavorano di empatia.

    Tagliando corto, gran bella cosa l'empatia, ma che appunto nasconde i suoi pericoli.
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  8. #8
    Utente L'avatar di Guncknow
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    Sarebbe bello discuterne se volete, sia perchè i feedback sono vita, sia perchè è una discussione su un forum e prevede che non sia solo io a scrivere, se nasce una discussione su un tema che ho trattato ne sono felice.
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  9. #9
    #pessimismoefastidio L'avatar di Nuno
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    Provincia di Siena
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    Scusa ma io non riesco a seguirti, non mi sono mai piaciute queste cose a metà fra il libero fluire dei pensieri ed il nonsense. Vedo però che alcuni apprezzano il tuo stile, quindi in bocca al lupo.

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