Intervento chirurgico di otto ore: i medici gli hanno riattaccato il braccio. "Sono sollevato, potrò riabbracciare mia figlia di 5 mesi". In manette due 20enni salvadoregni. Appartengono a una delle gang più violente. Maroni: "Sparare se è necessario"
fonteUn'aggressione bestiale a colpi di machete. Un ferroviere di 32 anni arrivato in ospedale con il braccio sinistro praticamente staccato. E due ventenni della gang latinos MS13, una delle più violente in circolazione a Milano, che finiscono in questura con i vestiti sporchi di sangue. Escono qualche ora dopo per varcare il cancello del carcere: uno con l'accusa di tentato omicidio, l'altro per concoro.
Le polemiche sulla sicurezza. Inevitabilmente, l'aggressione di giovedì notte, dove al capotreno Carlo Di Napoli che chiede il biglietto viene, di fatto, staccato un braccio a colpi di machete, ha generato una serie di polemiche, riflessioni, proteste sulla questione sicurezza sui treni. Soprattutto di notte. Con il presidente della Regione, Roberto Maroni, che dice: "Voglio qualcosa che impedisca questi episodi, se è necessario sparare si spari". A molti sono venute in mente le vittime di Adam Kabobo che con un piccone uccise tre persone nelle strade di Niguarda. Qui però la follia non c'entra. C'entra la violenza di un gruppo che con il machete ha una certa dimistichezza. Pare, ad esempio, che il ragazzo fermato lo portasse nascosto dentro i pantaloni.
"Sollevato, potrò riabbracciare mia figlia". Qualche ora dopo l'intervento, il capotreno ferito, Carlo Di Napoli, 32 anni, si sente molto fortunato. "Ho avuto molta paura - dice - ma ora mi sento più sollevato: la cosa più importante e che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi". Il racconto viene riportato dal segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri, uno dei tantissimi che è andato a trovare lo scampato all'ospedale di Niguarda. "Avevo intuito che c'era una situazione strana - ha aggiunto ancora - per questo ho chiesto al mio collega se poteva stare ancora un po' con me nonostante avesse finito il turno".
L'aggressione. E' avvenuta giovedì sera intorno alle 22 nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone (Milano) a bordo di un treno proveniente da Expo. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane capotreno avrebbe chiesto ai pochi passeggeri di esibire il biglietto. Sarebbe nata una lite quando il treno stava arrivando in stazione. Il ferimento sarebbe arrivato quando i ragazzi, invitati dal capotreno, stavano scendendo alla fermata. Di Napoli aveva contestato la mancanza del biglietto e stava facendo una multa. Un collega fuori servizio del ferito è intervenuto, ma anche lui è stato colpito alla testa. Se l'è cavata con un trauma cranico e dieci punti di sutura. Tutto il gruppo è scappato. Ma quaranta minuti dopo l'aggressione, la polizia ha trovato per strada, in zona Comasina, due giovani sudamericani con i vestiti insanguinati e li ha portati in questura. Ora sulle macchie verranno eseguiti test genetici
Tag e tatuaggi, i segni distintivi dei latinos Ms13
Maroni: "Se è necessario anche sparare". "Chiederemo di mettere i militari e la polizia per contrastare questi fenomeni" sui treni: lo ha detto il governatore Roberto Maroni dopo l'aggressione a Villapizzone. Fino anche a sparare? "Sì certo - ha risposto - è legittima difesa, voglio qualcuno che impedisca queste cose e se è necessario sparare, spari". Dopo aver fatto visita in ospedale al capotreno ferito ha ribadito: "Gli ho detto che Regione Lombardia si batterà perché si approvino misure per impedire il verificarsi di simili episodi. Abbiamo chiesto l'intervento dei militari e della polizia, servono interventi urgenti per garantire la sicurezza".
Fs: "140 aggressioni in 5 mesi". Il personale in servizio sui treni è ormai trasformato in vittima inerme di questi atti di violenza" si legge nella nota di Fs che precisa: "Nei primi 5 mesi dell'anno abbiamo già registrato 140 aggressioni al personale". Le Ferrovie chiedono "una maggiore presenza delle forze dell'ordine per arginare un problema grave che riguarda la sicurezza delle migliaia di viaggiatori che ogni giorno si servono del treno per i loro spostamenti e per il personale in servizio. Metteranno in atto, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali, tutte le azioni possibili per arginare e contrastare il fenomeno a tutela della sicurezza dei dipendenti e dei viaggiatori" prosegue la nota aggiungendo che "qualora si constatasse l'assenza dei requisiti minimi di sicurezza, le Fs Italiane avrebbero difficoltà a garantire il servizio in alcuni orari: l'incolumità dei clienti e dei dipendenti, che ogni giorno lavorano sugli oltre 6mila convogli in tutto il territorio nazionale, non può essere messa a repentaglio".
Milano, ferrovieri in rivolta dopo aggressione col machete: "Pronti a bloccare i treni"
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I sindacati: "Episodio agghiacciante". "Ai colleghi coinvolti ed alle loro famiglie va tutta la nostra solidarietà - scrivono in una nota congiunta Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Fast, Ugl, Faisa e Orsa - L'episodio è dei più crudeli ed agghiaccianti e tocca la coscienza di tutti, azienda Trenord e istituzioni in primis. Le imprese ferroviarie devono farsi carico della sicurezza del proprio personale e le istituzioni locali devono garantire la sicurezza dei cittadini che utilizzano i treni e di coloro che lavorano negli ambienti ferroviari. Chiediamo a Trenord e alle associazioni pendolari - conclude la nota - di mettere in campo, assieme a noi, un'iniziativa forte nei confronti di Regione Lombardia e dell'associazione dei Comuni per affrontare seriamente il problema sicurezza attraverso un controllo più efficace del territorio e delle stazioni".
La moglie del ferito su Fb: "La notte più brutta". Giovedì sera, mentre Di Napoli era in ospedale, la donna ha scritto sulla sua bacheca: "Questa è la notte più brutta della mia vita, mio marito è una roccia, anzi la nostra roccia!". Ma pensando a tutti coloro che hanno mostrato solidarietà verso il marito, la donna scrive: "Non pensavo di essere circondata da così tante persone che ci vogliono bene! Grazie, io non mollo e neanche Carlo!.
Il ministro Maurizio Martina: "Punire i colpevoli". "Ho portato la mia vicinanza, quella del presidente Renzi e di tutto il governo - ha detto il ministro dopo la visita in ospedale - Quanto accaduto è molto grave, i colpevoli vanno puniti subito. Certa politica deve evitare strumentalizzazioni, soprattutto chi ha avuto responsabilità in passato". Ha parlato invece della necessità di un "rafforzamento del sistema di controllo e di prevenzione" il collega ai Trasporti, Graziano Del Rio.
Sono turbato e senza parole, ma perchè arrivare a tanto?
Sinceramente io sarei d'accordo sul mettere più controlli nelle strade, anche l'ersercito (tema caldo in questi giorni quello dell'esercito nelle strade).
Cosa ne pensate?
Voi vi sentite sicuri davanti a eventi del genere?
Nella mia città, c'è un quartiere in particolare "movimentato" da queste gang, senza parlare del centro storico
Qualche giorno fa hanno chiuso la strada per rissa