Ho tutti i numeri di Dragonero e continuerò a comprarlo in futuro. I suoi punti forti sono i disegni e il worldbuilding. Le trame sono talmente banali e uguali che sorvolo nel giudicarle, ma alla fine danno solidità al fumetto: se piace il genere e se non si hanno aspettative di novità, non si può rimanere delusi. Questo non toglie che il fantasy VIVE di trame più o meno complesse, non stiamo parlando di thriller conclusivi in cui ogni romanzo di una serie è quasi del tutto senza continuity, il fantasy è da 60 anni dominato dalla continuity e i lettori danno ragione a questo sistema. Un motivo ci sarà. La continuity va iniziata non nel primo volume, ma nella prima pagina del primo volume, altrimenti l'intero volume non ha senso di esistere. Generi diversi hanno regole differenti. Per il fantasy, dominato dai romanzi visto che fumetti, cinema e serie tv non hanno mai sfondato (a parte rari casi comunque tratti da romanzi), la continuity è imperativa.
E scusa se divento scettico quando mi si dice che servono 30 numeri, quindi circa 3000 pagine, TREMILA, per caratterizzare i personaggi. La realtà è ben diversa. Tutti i personaggi erano già caratterizzati nei primi 10 volumi, compresa la scelta discutibile di non rendere protagonista il protagonista fin da subito, ma facendolo diventare gradualmente. La maggior parte degli albi fino ad ora sono filler inutili, tanto valeva trasformare la testata in semestrale costruendo storie con gli attributi e che non risultassero inutili.
E non parliamo della sceneggiatura. Sono tanto belli i disegni quanto orribile la sceneggiatura, specialmente nei dialoghi.
Detto questo ribadisco che il mio giudizio è positivo, altrimenti non continuerei a comprare la serie, ma considerare pregi il fatto che non ci sia una storia comune e il volerci tremila (!) pagine per caratterizzare i pg mi sembra troppo
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GeraltdiRivia
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