IL TORNEO HU-KAMASHOJO (racconto remake) - Pag 8
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 8 di 9 PrimoPrimo ... 56789 UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 106 a 120 di 130

Discussione: IL TORNEO HU-KAMASHOJO (racconto remake)

Cambio titolo
  1. #106
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    L’alba è vicina 3°parte

    Erano circa le quattro del mattino e nella piazza, ormai lo scontro era chiaro: c'erano solo Relm e il servitore di Grim che da sopra un edificio guardava con terribile malignità Relm, era un onore per lui infliggere una morte eterna, non poteva fallire, solo Grim aveva quel potere e non poteva deluderlo…

    Relm: Si dice che tu non possa essere ucciso da alcun demone o mortale ma neanche tu puoi nulla contro un gran demone… vieni avanti…

    Il servitore non aspettava altro, dissolvendosi in una nube di fumo nero, riapparì proprio davanti a Relm e provò a sferrare un fendente con la sua falce ma questi utilizzando la testa del nemico come trampolino, fece una capriola tempestivamente e provò a mollargli uno dei suoi potenti calci laterali ma Gwydon scomparve per ricomparire sopra di un palo piegato dal recente scontro…

    Gwydon: Muori, per sempre.....

    Gwydion dalle sue mani scaturì un onda di energia negativa che per poco non colpì Relm, il quale raggiunse la sommità di un piccolo edificio con un balzo, per evitarla, ma l'impatto fu tremendo: tutta la piazza esplose, ormai era ridotta ad un cumulo di macerie. I due scamparono all’esplosione sfrecciando nel cielo per poi tornare giù, levitando dolcemente, mirando la distruzione del loco…

    Relm: Notevole, se fossi riuscito a colpirmi non sarei riuscito a cavarmela…

    Gwydion questa volte generò due di quelle onde e le scagliò verso Relm ma egli con uno scatto in volo le evitò ed esse andarono a cadere nel deserto in lontananza.
    Si udirono altre fortissime esplosioni ma il servitore, per nulla intimorito, inizio a seguirlo in volo, scagliando altre onde non appena riuscì a vederlo. Una scia di distruzione stava percorrendo l'intera città…


    Relm: Sei lento… debole…

    Gwydion: Allora perché fuggi? Codardo!!!

    A quelle parole Relm si fermò di scatto, voltandosi e buttando un raggio invisibile verso il suo inseguitore che dal canto suo, si fermò in tempo e scattò in alto, evitando il terribile colpo.
    Improvvisamente il servitore scosse le mani, con la falce bene in pugno e creò un’onda d’urto che travolse ogni cosa nel raggio di 100 metri e Relm, non aspettandoselo, venne investito in pieno e cadde verso il suolo intontito…


    Gwydion: Ora sei mio...

    Gwydion, con rapidità, volò verso il luogo della caduta e con un potente fendente di falce staccò al testa a Relm. Ma l'oltrepassò, era una delle sue illusioni...

    Relm: Sono dietro di te, idiota...

    Relm da dietro lo colpì con uno dei suoi raggi invisibili che però anzi disintegrarlo, a causa dell'impatto, lo fece a schiantare facendogli sfondare numerosi edifici, quando si fermò, Relm era già lì…

    Relm: Soffri, lurido cane… IL FUOCO!!!

    Relm iniziò a sparare palle di fuoco dalle mani sul corpo del servitore che aveva appena subito un colpo molto violento: non aveva scampo ne riusciva a reagire a quei micidiali colpi, era completamente alla mercé di Relm che stava finendo l'avversario lentamente…

    ???: Questo è per tutto il male che hai fatto...

    Si udirono dei colpi di pistola, che centrarono Relm alla schiena, distraendolo dall'attacco continuo contro il servitore, il quale sfruttò il momento per riutilizzare la mossa di prima, cioè onde d’urto che si propagavano dal suo corpo, travolgendo ogni cosa nei paraggi, ma questa volta Relm fu più veloce si posizionò fuori dal raggio dell'attacco…

    Relm: Ripeto: con me la stessa tecnica non funziona due volte…

    Gwydion non l’ascoltò e falciò il terreno provando facendo emergere velocemente degli aculei spessissimi che puntarono verso Relm, la medesima tecnica di Hisha…

    Relm: Non sia fare di meglio? IL FUOCO!!!

    Stavolta Relm generò un muro di fuoco che si propagò in tutte le direzioni, disintegrando anche le punte dal terreno, Gwydon approfittò del momento per aprire un varco dimensionale dal quale fuggire e scomparve…

    Relm: Il lurido cane di Grim è fuggito. Ma chi ha osato colpirmi?

    Era stato Molala, il gatto aveva assistito al massacro di quell’orribile nottata tutto il tempo, ma solo in quel momento aveva deciso di reagire…

    Molala: Hai ucciso Raoul, Toki, e tanti… troppi innocenti… non puoi cavartela così…

    La vana speranza di Molala era che fosse stanco dai continui duelli ma Relm non sembrava affatto esausto, guardò il gatto come se fosse già una carcassa…

    Relm: Sembra che oggi il torneo perderà molti concorrenti... Mi dispiace gatto, posto sbagliato, momento sbagliato…

    Puntò il dito verso di lui, d'istinto, ormai conoscendo la terribile tecnica, Molala si gettò a sinistra, per non essere colpito, ma era tutto inutile, già Relm stava preparando un altro micidiale colpo, mentre l’altro si stava rialzando…

    Relm: Addio…

    Tutto accadde velocemente, prima che Molala si potesse rialzare, un corpo si getto fra lui e il raggio: era Morara, il quale, preoccupato dell'assenza di suo fratello, lo stava cercando…

    Morara: S… sei uno sciocco…

    Molala: Nooooo!!!!!!

    Prima che Morara potesse ricadere a terra, si disintegrò come Toki e la strega. Il suo corpo era scomparso, forse era già al cospetto di Grim o forse aveva appena subito una di quelle morti assolute di cui parlava Gwydon. Chi poteva saperlo? L’unica cosa che Molala sapeva era che suo fratello si era sacrificato per lui. Non poteva morire proprio ora, doveva sopravvivere o l'azione di suo fratello sarebbe stata vana....

    Relm: Quanti altri di voi vogliono cadere? Inutili martiri, tutti quanti… Il gesto di tuo fratello è inutile. Ha solo rimandato l’inevitabile…

    Era inutile scappare, lui era un essere superiore, un Dio, l’unico conforto per Molala sarebbe stato raggiungere suo fratello…

    ???: Basta Relm… questo è troppo…

    Si udì la voce di una donna, era Lei che spuntò da un vicolo i pochi edifici rimasti in piedi. Aveva un’espressione sconvolta e disgustata…

    Lei: Non ti trovavo ed ho chiesto in giro, fino ad arrivare in una piazza e là Excella mi ha detto tutto… Come hai potuto fare tutto questo?

    Relm: Fatti da parte Lei, potrebbero rovinare tutto…

    Lei: Sei tu che hai rovinato tutto!!! Ormai siamo stati scoperti, ti avevo avvisato, ti avevo detto di comportarti come un normale combattente ma tu niente… i tuoi geni demoniaci ti hanno al fine sopraffatto… Ormai sei schiavo del sangue!!!

    Relm: …………

    Lei: Non provi alcuna vergogna o rimorso? Hai ucciso innumerevoli vittime innocenti stanotte e per cosa poi? Per una fata? Non avrei mai dovuto allearmi con te, lurido assassino…

    Relm: Hai… hai ragione… non so cosa mi sia preso… io… sono stato uno sciocco adesso cosa facciamo?

    Lei: Siamo ricercati, i nostri nemici conoscono le nostre intenzioni, dobbiamo fuggire e riorganizzarci, pensare ad una nuova strategia. E ricordati… questa sarà la tua ultima possibilità!!!

    Molala li vide scomparire, forse avevano usato la tecnica de IL MONDO per non lasciare traccia durante la loro fuga. A Molala questo non importava. Volse il suo sguardo verso il cielo, stava spuntando l'alba, il suo unico desiderio era quello di piangere ed è ciò che fece…

    FINE (per ora)

  2. #107
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Scheda: Guardiano

    Aspetto:

    Spoiler:
    Carattere: Le leggende descrivono il Guardiano come un’entità saggia e generosa ma spesso le leggende possono fuorviare.

    Storia: Il Guardiano c'è sempre stato, fin dall'alba dei tempi, si tratta dell'essere più vicino all'assoluto e si racconta che scenderà dopo l'apocalisse sulla terra per far ritornare tutto all'origine.Questa creatura viene adorata in ogni parte del mondo e ha numerosissimi fedeli che hanno costruito numerosi monumenti in suo onore.Secondo l’accezione comune e le antiche scritture, il suo aspetto sarebbe quello di una donna vestita di veli con lo sguardo assente, simbolo dell'assoluto e di semplicità. Tuttavia altri ritengono sia un’entità mutevole, dalle molteplici forme e senza un sesso definito.I demoni non credono nella sua esistenza poiché pensano che sia solo una credenza comune, nata come sorta di difesa inconscia per resistere mentalmente alla loro superiorità e alla loro crudele tirannia.Gli unici che sembrano aver avuto contatti con il Guardiano sono due gran demoni che sono stati accecati dalla curiosità, pagandone le conseguenze.

    Poteri e Abilità: Pare che le sue capacità siano illimitate, aldilà della comprensione umana.

    Armi: Probabilmente non ne ha bisogno, essendo lo stesso Guardiano una micidiale arma.

  3. #108
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    La riunione

    *Molala non poteva crederci... suo fratello, da sempre considerato il migliore tra loro, non c'era più…

    Molala: N... non è giusto…

    In quel momento arrivarono anche Giko e Hisha, il caos era incredibile, la piazza non esisteva più... la città era devastata dalle macerie lasciate dallo scontro tra Gwydion e Relm, sembrava opera di Fenrir in persona…

    Giko: Molala! Cosa è successo qui?! Dov'è tuo fratello???

    Molala non riuscì a contenere il dolore e le lacrime, suo fratello se n'era andato per sempre...

    Molala: *singhiozzando* L-lui… si è… io ho sparato e poi lui… Relm...

    Le sue frasi erano sconnesse, ma Hisha intuì che qualcosa non andava…

    Hisha: Calmati, Molala... dicci cosa è successo qui!

    Molala: I-io ho sentito delle esplosioni, c-c' era Relm... e poi Gemini... Excella!

    Hisha: Dov'è Morara???

    Molala si fece forza, e riuscì infine a raccontare l'accaduto: Parlò della spada incantata di Excella, della morte di Toki, Raoul e della strega... dell'apparizione di Gwydion... fino ad arrivare al tragico epilogo e all'entrata in scena di Lei…

    Molala: C'erano il servitore di Grim e Relm… stavano combattendo, ma Relm stava per sconfiggere Gwydion... io... io ho sparato contro Relm, poi lui mi ha attaccato... ma... ma... ma Morara s-si è sacrificato... come Toki e... e la strega... sono scomparsi...

    Giko rimase in silenzio, Hisha invece fu sopraffatta dal dolore e scoppiò in lacrime, non era possibile, si erano appena rincontrati... non poteva crederci, una cosa del genere non poteva accadere...

    Hisha: N-no… Non è giusto…

    Giko cercò di consolarla, ma invano: la gatta era disperata per la tragica perdita e non riusciva a farsene una ragione... Molala la guardava silenzioso, sapeva bene che suo fratello l'amava e come se non bastasse si sentiva responsabile di quel dolore…

    Hisha: P-perché… Perché proprio lui?

    In quel momento arrivò anche Ken, Giko riuscì a spiegare brevemente cos'era successo... ma al contrario di Hisha e Molala, il guerriero non mostrò le proprie emozioni... non sembrava neanche umano sotto questo punto di vista…

    Ken: Relm pagherà per questo, quando lo troveremo gli faremo rimpiangere di aver messo piede qui…

    Tutti se ne andarono verso l'infermeria, dove ad aspettarli c'era Nira con Shaitan... il gatto sembrava guarito ma era ancora depresso per quello che era successo poche ore prima... Hisha era nascosta dietro a Ken e Giko, non voleva mostrare il suo dolore a un demone, anche se l'aveva salvata…

    Shaitan: Eccovi finalmente! Iniziavo a preoccuparmi... Come vedete ho usato le mie spade per curare Nira, ditemi, cosa è successo… aspettate... dov'è Morara?

    La gatta iniziò a singhiozzare alle spalle dei due guerrieri, il demone se ne accorse…

    Shaitan: Non ditemi che...

    Giko: Non dire nulla… Nira... vai con Hisha, Molala e Ken nelle nostre stanze, io vado a cercare Eve, Xora e Garlord, oltre a quell’idiota di un conte, ha molto di cui rispondere…

    Giko fece come aveva detto. Gli altri si diressero alle stanze, quando furono lì, Ken iniziò a parlare con Nira e a mostrare il suo dolore

    Ken: E' un momento tragico... i miei fratelli sono morti, così come lo è Morara…

    Nira: Cosa?! Come... È… morto?!

    Ken: Sì, si è sacrificato per salvare suo fratello che ha voluto agire per difendere uno dei servitori di Grim...

    Nira ne rimase traumatizzato: l'ultima volta che lo aveva visto era stato 5 ore prima, quando avevano litigato, si rattristò molto per questo. Non aveva previsto la morte di uno dei suoi compagni, men che meno di Morara, che era il migliore tra loro...

    Nira: Capisco...dobbiamo organizzarci, domani celebreremo i funerali, poi cercheremo di scoprire tutto su quel bastardo di Relm... pagherà a caro prezzo per quello che ha fatto…

    Giko tornò con tutti quelli che era andato a cercare, e a loro si era aggiunto Shaitan, la riunione era al completo, tutti si sedettero intorno al tavolo, Nira guardava Excella con uno sguardo assassino. Giko iniziò a parlare senza tono*

    Giko: Allora... ormai è chiaro che qui ci sono in ballo forze che nemmeno avremmo immaginato, fino a cinque giorni fa, dobbiamo capire come contrastarli o almeno come sopravvivere. E… sì, siamo qui anche per discutere con il nostro "caro" conte, da cui è dipesa tutta quanta la faccenda…

    Excella: *incredulo* Cooosa?!?! Quel mostro mi dava la caccia? Non ho chiesto io il loro aiuto, sono quasi morto!!!

    Tutti lo guardarono, tranne Molala e Hisha, troppo presi dai pensieri…


    Xora: Non potete accusarlo, dopotutto ha solo salvato me e gli altri due dal potere di Relm…

    Ken: Sì, ma questo ci è costato tre vite, quattro contando anche la strega di cui ha parlato Molala…

    Nira intervenne in favore di Ken…

    Nira: E come la mettiamo con la spada? Se tu l'avessi consegnata subito, questo non sarebbe successo!

    Xora abbassò lo sguardo, il conte invece continuò a urlare: come potevano quegli esseri mediocri accusarlo?

    Garlord: Ora basta… tutti conveniamo sul fatto che Excella abbia le sue colpe ma non dimentichiamoci che anche Molala ha rischiato e per questo suo fratello ci ha lasciati…

    Molala non rispose ma guardò Hisha, per vedere la sua reazione… niente, la gatta sembrava totalmente presa dai suoi penserei e dal dolore...

    Excella: Meno male! Un odioso gatto in meno!

    Hisha tremò a quelle parole così aspre, Molala invece si girò di scatto e non si contenne…

    Molala: Come osi?!

    Come una furia estrasse il machete e si scagliò sull'odiosissimo conte, mirando alla sua testa con un violento fendente... Excella, essendo preso alla sprovvista, non seppe difendersi e non sarebbe riuscito neanche a schivare il colpo ma qualcuno intervenne e fermò in tempo il gatto, afferrandogli la mano a mezzaria... la lama si fermò ad un centimetro dal collo del conte, che era sbiancato come un cadavere. Molala si voltò verso chi aveva bloccato il suo attacco…

    Flint: Controllati, gatto…

    Molala: Lasciami!!! Questo bastardo deve pagare!

    Flint: Anche tu hai messo in pericolo te stesso inutilmente e tuo fratello è morto…

    Excella: Finalmente qualcuno che usa la te…

    Il capitano armò il suo cannone stordente e sparò al conte che venne scagliato via, sfondando il muro e perdendo i sensi…

    Flint: Chiudi il becco, ratto incipriato!!! Non stavo parlando con te…

    Evelin: Hmpf… scusa questo sarebbe meglio?

    Flint: Hey, mica l’ho ucciso…

    Excella: Uuuunh… il mio pancreas…

    Flint: Visto? Sta benone…

    Il pirata robot lasciò andare Molala che non disse nulla, anche Hisha rimase ferma e non parlò, ma chiuse gli occhi, dai quali stavano iniziando a scendere lacrime amare...

    Giko: Adesso basta… Ora… Gwydion è quello che ha combattuto Relm, se lo troviamo potremmo saperne di più. Visto che l'abbiamo incontrato col demone Sulfock, se troviamo lui, troveremo anche Gwydion...

    Tutti annuirono, aveva ragione…

    Giko: Bene...Molala! Vai a cercarlo insieme a Ken e Shaitan… gli altri, eccetto Excella (che al momento è impossibilitato), verranno con me! Hisha… tu te la senti di venire?

    La gatta annuì debolmente con la testa…

    Giko: Bene! Domani celebreremo il funerale per i nostri fratelli e compagni, poi andremo a cercarlo…*

    CONTINUA...

  4. #109
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Il funerale degli eroi

    *Molala non ci credeva, suo fratello era morto e quel bastardo aveva osato anche ridicolizzarlo...

    Molala: Pagherà… pagherete tutti per questo…

    In quel momento arrivarono Nira, Garlord, Ken e Shaitan…

    Nira: Molala… so che quello che ti sto per dire probabilmente non cambierà le cose, ma tuo fratello non vorrebbe vederti in questo stato… pensa a ciò che diceva lui, a come si è comportato dopo la morte di Hisha. Devi onorare il suo sacrificio e andare avanti, altrimenti la sua azione sarà stata vana.

    Garlord: Nira ha ragione, messer felino non puoi abbatterti così. Dobbiamo agire, per far sì che il sacrificio dei nostri compagni abbia un significato.

    Shaitan, che fino a quel momento era stato zitto, decise di prendere la parola, aveva qualcosa in mente e se la sua idea avesse funzionato, avrebbe potuto evitare tutto quel dolore...

    Shaitan: Ascoltate… io ho un'idea, ma non vi dico quale per non fare ancora più danni di quelli che ci sono già… devo sapere dov'è Hisha…

    Garlord: Hisha? La madamigella si è ritirata nelle sue stanze circa tre ore fa ma non so se ora è in vena di vedere qualcuno...

    Shaitan: Bene...

    Detto questo il demone aprì un varco dimensionale con una delle spade, e si ritrovò appena fuori dalla stanza in cui si trovava Hisha…

    Shaitan: Hisha? Devo chiederti un favore...

    Hisha: S… Shaitan? Entra pure…

    Il demone entrò e vide la gatta seduta sul letto, aveva un'espressione triste ma non era disperata come quella mattina, Shaitan le si avvicinò lentamente…

    Shaitan: Hisha, devo chiederti una cosa… non chiedermi perché ma devi aprire un varco per l'Oltretomba con la tua falce…

    Hisha guardò il demone. Senza parlare si alzò e fece come aveva detto…

    Shaitan: Ti ringrazio...

    Detto questo, Shaitan entrò, e si ritrovò nell'Oltretomba, il regno di Grim. Un luogo lugubre e spaventoso, avvolto nella più tetra oscurità. Dopo aver camminato per qualche ora giunse all’entrata del palazzo del gran demone della morte. Era restio a chiedere un favore proprio a lui, visti i trascorsi con il suo padrone ma non aveva scelta. Il demone di fuoco trovò Grim nella sua sala del trono, intento a suonare il suo flauto…

    Grim: Shaitan! Il servitore di Feyer… a cosa devo questa spiacevolissima sorpresa?

    Shaitan: Ascolta, so che tu e il mio maestro non andate d'accordo, ma sono qui per chiederti un favore…

    Grim: Tu che chiedi un favore a me? Ahahah… torna dal tuo padrone e digli…

    Shaitan: Questo non riguarda Feyer, né Fenrir… riguarda Relm e i partecipanti al torneo e… anche il tuo servitore, Gwydion…

    Grim era già al corrente di tutto, ma volle sentire la versione Shaitan…

    Grim: Ah sì? Parla allora...

    Shaitan: Dunque… questa notte, per una serie di motivi, Relm era alla ricerca del conte Excella. Intendeva impossessarsi della sua spada, dato che ospita una fata, in grado di contrastare i suoi poteri, visto ha liberato Xora e gli altri dal suo OBLIO...

    Grim:
    Continua…

    Shaitan: Allo scontro si è unito anche Gemini, reduce dallo scontro che aveva avuto con il tuo servitore Sulfock. Excella si è rifiutato di consegnare la spada e Relm, in preda all'ira, ha quasi ucciso il conte e Gemini. Si sono salvati solo grazie all’intervento di Toki e Raoul, aiutati dalla strega del passo, l’ex-compagna del gran demone Ignotus. Purtroppo Relm li ha uccisi dopo l’altro, poi è intervenuto Gwydion. Relm l'avrebbe sconfitto se non fosse stato per un altro dei partecipanti, Molala Purtroppo Relm non l'ha presa molto bene e ha cercato di ucciderlo ma suo fratello Morara si è sacrificato per lui. La furia di Relm si è arrestata grazie ad una donna di cui non conosciamo il nome.

    Grim: Una storia davvero commuovente… Ho già capito qual è la tua richiesta e… la risposta è no.

    Shaitan: Co… come?

    Grim: Tu vuoi che io restituisca la vita alle persone che sono morte stanotte… beh, non posso farlo.

    Shaitan: Ma...perché?! Cosa costa riportare in vita quattro persone?

    Grim: Più di quanto immagini. Io sono il signore della morte, ma non posso alterare il ciclo della vita a mio piacimento...

    Shaitan: Ma hai riportato in vita Hisha… e Sulfock.

    Grim: È diverso… Sulfock non era del tutto morto, io ho solo impedito che la sua anima abbandonasse il suo corpo, e Gwydion ha solo curato le sue ferite. Per quanto riguarda Hisha... beh, quella è stata una richiesta di Fenrir, lui è superiore a me, non potevo rifiutarmi.

    Shaitan: Ma… non è giusto. Loro si sono sacrificati per impedire che Relm possa soggiogare anche voi.

    Grim: I cimiteri sono pieni di eroi morti per nobili cause. Ho deciso, Shaitan e poi non vedo alcuna utilità nel riportarli in vita… Mi dispiace.

    Shaitan: Potresti risparmiare un bel po' di dolore, non è abbastanza per te?

    Grim: Se dovessi soffermarmi a pensare a tutto il dolore che comporta la morte, non potrei più svolgere il mio lavoro. Posso aiutarti in tanti altri modi ma non in questo caso…

    Shaitan: Ho capito… apri un varco, così che io possa andarmene...

    Grim: Aspetta, non ho ancora finito. Se vuoi posso riportare in vita Morara e gli altri per qualche ora. Ma non di più, per quanto riguarda il fratello del gatto, ho una cosa che potrebbe aiutarlo ad evitare altri pasticci del genere…

    Shaitan penso alle conseguenze del far rivedere Morara e gli altri solo per un giorno. Ken, Hisha e Molala avrebbero potuto illudersi ma tentare non gli sarebbe costato niente…

    Shaitan: Bene, faremo come vuoi tu...

    Grim: E sia…

    Il gran demone prese la sua falce e la picchiò con forza sul terreno. Una nube nera iniziò a ingrandirsi alle sue spalle e quando si diradò, dietro di lui comparvero Morara, Toki e Raoul…

    Grim: Voi tre… avete due ore per poter stare tra i vostri compagni, poi dovrete tornare da me. Morara, prendi questa e dalla a tuo fratello. Lo aiuterà a difendersi e gli conferirà poteri paragonabili a quelli di Sulfock e Hisha.

    Grim materializzò una spada ad un solo taglio, era fatta di un metallo stranamente leggero e aveva un impugnatura ad una mano e mezza, ma Morara capì subito che avrebbe potuto facilmente abbattere un albero millenario…

    Morara: Ti ringrazio immensamente per questo

    Detto questo, Grim chiamò uno dei suoi servitori e fece aprire un varco per la Valle dei Re, prima che Morara fosse entrato, lo fermò…

    Grim: Ricordate: solo due ore... non di più.

    Morara fece cenno di sì con la testa e sparì nel varco. Si ritrovarono nello stesso luogo in cui Sulfock aveva sconfitto Excella. Tutta l'area era stata bruciata dalle fiamme della sua spada…

    Shaitan: Bene, da qui posso aprire un varco da solo.

    Shaitan usò le spade per trasportare il gruppo vicino alla città, quando furono lì, il demone li fermò…

    Shaitan: Voi rimanete qui, prima devo comunicarlo. Non vorrei dare brutte sorprese agli altri…

    Shaitan fece riunire tutti come quella mattina, erano tutti presenti tranne Razar, Evelin e il conte, Hisha non volle venire...quando furono riuniti, iniziò a parlare…

    Shaitan: Devo comunicare una cosa a tutti voi: Morara, Toki e Raoul hanno avuto il permesso di Grim di tornare in vita per due ore. Ho provato a convincerlo a riportarli in vita definitivamente ma non ha accettato. Spero che basti…

    Tutti sussultarono, avrebbero potuto stare con i loro compagni ancora per un po', non sapevano come ringraziare il demone...

    Garlord: Ti ringraziamo per questo, ma… dove sono loro adesso?

    Shaitan: Adesso potete entrare...

    I tre entrarono, Molala e Ken non credevano ai loro occhi...

    Molala: Fratello!!! Mi spiace per quello che ho fatto… se non fossi intervenuto, non sarebbe successo!

    Morara: Sì, ma credimi, dispiace più a me che a te! A proposito, dov'è Hisha?

    Molala: Lei… lei non è venuta. È rimasta nelle sue stanze.

    Morara: Allora andiamo, non abbiamo molto tempo e… voglio abbracciarla ancora una volta.

    Molala non credeva a quello che stava dicendo suo fratello: era morto per salvarlo e si comportava come se niente fosse. Non sapeva se esserne lieto o turbato…
    Mentre Raoul, Toki e Ken parlavano, Giko, Nira, Molala e Morara andarono da Hisha, quando furono fuori dalla porta, Nira parlò…


    Nira: Hisha, vieni fuori… c'è qualcuno che vuole vederti!

    Hisha: Andatevene, non voglio vedere nessuno, ora…

    Nira: Ti prego, Hisha… è importante.

    Hisha: *sospirando* A...arrivo...

    Quando la gatta uscì dalla stanza e rivide Morara, rimase incredula. Lui era lì, davanti a lei. Senza pensarci si gettò addosso a lui e lo abbracciò. Era felicissima…

    Hisha: M… Morara? Sei proprio tu?

    Morara: Sì, ma non abbiamo molto tempo… tra due ore dovrò tornare dall'altra parte.

    Hisha: Cosa? Perché?!

    Morara: Perché così ha deciso Grim. Ma non temere, essere morti non è poi così brutto come immaginiamo. E poi… quando sarò tornato da Grim gli chiederò di permetterti di farmi visita ogni tanto...

    Mentre Hisha, Molala e Morara parlavano, Nira se ne andò. Si sentiva in più in quel contesto. Il tempo passò veloce, ma quando fu scaduto il tempo, tutti erano risollevati. Almeno non erano caduti nell'oblio assoluto come avevano sempre pensato, e Morara trovò ancora la forza di scherzare...

    Morara: Molala… vedi di farmi un bel funerale, altrimenti sai che infesterò i tuoi sogni per il resto della tua vita!!!

    Molala: Sì, stai tranquillo...

    Morara: Ah, prima che me ne dimentichi... questa te la manda Grim…

    Morara consegnò l'arma a suo fratello che la accettò volentieri. Avrebbe vendicato la sua morte con quella spada, ne era sicuro…

    Morara: Bene, adesso dobbiamo andare. Addio Molala, prenditi cura di Hisha… E vedi di non farti ammazzare capito???

    Molala: C-capito… addio, bro.

    Hisha: Addio Morara...

    Morara abbracciò fraternamente Molala, poi posò una mano sulla testa della gatta…

    Morara: Addio Hisha... anche se non siamo stati insieme per molto, spero che, se ci sarà l'opportunità, potremo tornare indietro.

    I tre guerrieri sparirono nuovamente. Ma stavolta la cosa era diversa, stavolta i loro compagni sapevano che avrebbero dovuto agire per cambiare le cose, non avrebbero fallito…

    Molala: Bene, adesso organizzeremo un funerale degno dei più grandi eroi per loro tre, poi faremo rimpiangere a Relm il giorno in cui ha deciso di partecipare al torneo!

    E così fu: il giorno dopo tutti i partecipanti al torneo, parteciparono al funerale, seguiti da migliaia di persone. Persino il conte Excella assistette da lontano, per ragioni sconosciute, senza farsi vedere da nessuno. Anche il cronista, accompagnato dal suo assistente, era presente. Per una volta era senza parole…

    Molala: *tra sé* Addio fratello...

    CONTINUA...
    Ultima modifica di Mr. Mxyzptlk; 8-05-2025 alle 20:00:32

  5. #110
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Segreti da dio: Prologo

    *Isola di Pasqua, all’interno di un sistema di grotte, al limitare con la spiaggia…

    ********

    La grotta era un luogo ameno, tranquillo e placido. Si udiva unicamente il fragore del mare, lo scroscio delle onde. Niente disturbava i due recenti visitatori che dormivano, però con un occhio sempre aperto, consci di poter essere seguiti e pedinati.
    Lei si sveglio di scattò, avvertiva una nuova presenza nella grotta e questa volta dall'aura ben più minacciosa dei demonietti attorno a loro che erano abituati ad affrontare…


    Lei: Svegliati Relm... sta arrivando qualcuno…

    ???: È già sveglio.

    Lei: Chi parla?

    Una donna dai lunghi capelli, la pelle pallida e coperta di veli setosi, avanzò verso la coppia con un’espressione impassibile sul viso…

    Lei: Tu? Tu sei…

    Guardiano: Ricordati sempre, io sono te…

    Lei: …………

    Il Guardiano, con grazia divina, si avvicinò a dei graffiti sulla parete sinistra dell'anfratto, li guardò con malizia: I graffiti ritraevano alcune figure: la prima mostrava degl’angeli davanti a quello che sembrava essere un antico macchinario, la seconda sempre gli stessi angeli però le loro ali erano nere. La terza raffigurazione raffigurava un gigantesco occhio colorato di nero, forse appartenente a una divinità. Vi erano altre decine di graffiti simili all’interno della caverna. Certamente raccontavano una qualche storia…

    Guardiano: Sai cosa vogliono dire questi antichi graffiti?

    Lei: Certo che lo sappiamo… È stato studiandoli che abbiamo compreso della tua esistenza che è iniziato tutto questo…

    Guardiano: E ora io sono dentro di te…

    Lei: E non sai quanto questo mi disgusti…

    Guardiano: Ti disgusta? Però desideri controllare il mio potere…

    Lei: E ci riusciremo, non falliremo come Ignotus…

    Guardiano: Lo spero per te.

    Il Guardiano inizio a passeggiare nella rotta, mentre Lei lo squadrava di continuo…

    Lei: Che hai fatto a Relm?

    Guardiano: Lo sai che posso agire solo dentro di te....

    Lei: Quindi questo è un sogno?

    Guardiano: Esattamente… e sai cosa succederà alla fine?

    Lei capì esattamente quello che stava intendendo e si raggelò per qualche attimo…

    Lei: Ci ho pensato molto ma sono disposta a sacrificarmi per un mondo migliore… senza guerre e senza odio… alcune volte le persone devono agire al di sopra di ogni convinzione, per la salvezza degl’ altri.

    Guardiano: Pensi ancora a lui? Pensi che portando a termine questo tuo progetto di un mondo migliore lui tornerà ad essere ciò che era? E dopo? Sai l'animo umano è sempre egoistico e stupido, è nella sua natura e tu non sei da meno…

    Doveva misurare bene le parole, era pur sempre il Guardiano e ogni sua parola mal detta poteva ritorcersi contro di lei, causandole solo dolore e pena, cosa che non poteva sopportare in quei momenti, aveva appena deciso di sacrificarsi per il bene di tutti…

    Lei: Tu… tu hai paura… paura che io possa controllarti. E per questo che stai cercando di farmi desistere?

    Il Guardiano iniziò a ridere, una risata gelida, di quelle che facevano gelare il sangue…

    Guardiano: Io? Paura? Io che sono l’essere perfetto? L'Alfa e L'Omega, avere paura di una comune mortale? Sei più ingenua di quanto pensassi… Credi sul serio che così facendo rimetterai a posto le cose? Io ti conosco meglio di chiunque altro, perché vivo dentro di te. Sei davvero così sicura che così facendo rimedierai al tuo errore? È inutile cercare rimediare al passato, esso rimane lì per sempre, bisognerebbe guardare al futuro.

    Lei: Ma lui… l'ho visto al torneo, ha venduto l'anima per colpa mia...*iniziando a piangere* Ha dimenticato tutto, solo per colpa mia.

    Guardiano: Sei patetica, come tutti i mortali.

    Lei: Perché mi tormenti?

    Guardiano: È la mia natura…

    Lei: E chi sei tu?

    Guardiano: È difficile spiegarlo. Voi… tutti voi, sia maligni che benevoli, avete un lato oscuro nei vostri cuori, anche se nascosto è sempre in agguato per afferrarvi e trascinarvi nella sua spirale di dannazione eterna. Per questo vivete indossando una doppia maschera, quella del velo e ciò che è nascosto sotto di esso.
    Io posso alzare il velo dalle vostre vite fatte di illusioni e di piaceri inesistenti. Non siete che ombre di quello che potreste essere e che non volete diventare. Siete coperti da un manto nebuloso che oscura il vostro vero io e per questo siete creature subdole, che sfruttano ogni occasione per scappare dalla sublime e tremenda verità. E così provate a erigere falsi pilastri, pur consci di quanto siano effimeri e quando essi cadranno, cadrete anche voi come legna arsa al fuoco e solo in quel momento comprenderete la vera funzione del vostro velo, ormai consunto e inutile.
    Lei non riusciva a rispondere, dividere la mente con una creatura tanto contorta era una vera e propria tortura per lei. Allo stesso tempo quei discorsi le sembravano perfettamente sensati, forse stava davvero impazzendo…

    Guardiano: Lo vorreste squarciare ma sarà troppo tardi: perché lo stesso velo vi strozzerà attraverso le vostre stesse emozioni, desideri, piaceri, ricordi, pensieri ed esperienze che vi sono tanto cari. Esso vi trasformerà in ciò che voi non vorreste diventare ma allo stesso tempo bramate più di voi stessi e poi, all’improvviso, prima di far cadere il velo, comprenderete il vostro sbaglio e scomparirete nell’infinito nulla; dimenticati da tutti.
    Io, in tutto questo, solo io riesco a comprendere, solo io rimarrò questo gioco perverso, solo io sosterrò i pilastri della luce e della sapienza. Io rappresento tutto quello che vedete ma che non accettate…


    ********

    Relm: Lei, svegliati…

    Lei non sentì mai per intero le parole del Guardiano, si risvegliò nella caverna, così fedelmente riprodotte nei suoi sogni. *

  6. #111
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Scheda: Ignotus, gran demone dell’ignoto

    Aspetto:
    Spoiler:

    Carattere: Caratterialmente molto simile a Grim, Ignotus è uno dei gran demoni più anziani e saggi. A differenza di molti demoni suoi pari, ha sempre avuto una personalità volta al bene, all'altruismo e alla generosità, guadagnandosi il rispetto, la lealtà e l'ammirazione di tutti coloro che servivano sotto di lui. Tuttavia ha sempre tenuto un comportamento serio, a tratti quasi cupo.

    Storia: Il gran maestro dell’ignoto, a conoscenza di molti segreti, da lui gelosamente custoditi. Un tempo era uno dei demoni più potenti in assoluto, secondo solo a Fenrir e a Grim, questo almeno finché non ha iniziato ad interessarsi al Guardiano, illudendosi di poterne controllare il potere e usarlo per fare del bene. Come corpo ospite scelse la sua compagna, quella che in seguito sarebbe stata conosciuta come “Strega del passo” che però si rivelò inadatto e incapace di controllare il Guardiano. Nessuno sa cosa sia accaduto esattamente ma Ignotus venne colpito da una malattia che lo debilitò gravemente e lo fece cadere in uno stato semi-comatoso, in cui versa ancora tutt’ora. In qualche modo Relm e Lei hanno scoperto i suoi piani e ora intendono portare avanti la sua opera.

    Poteri e Abilità: Perlopiù sconosciuti ma essendo il gran demone dell’ignoto si presume fosse a conoscenza di misteriose e ormai perdute arti arcane. Pare che avesse una predilezione particolare per la manipolazione delle illusioni.

    Armi: Non se ne conoscono

  7. #112
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Excella, ma sei un bastardo

    *Il giorno dopo il funerale, Hisha, Nira e Giko andarono alla ricerca di Gwydion e Sulfock. Trovarono solo il secondo, in una delle tombe della valle. Nira aveva paura di quell'essere: era l'unico, a parte Relm, che era riuscito a competere con Gemini...

    Nira: Sulfock...

    Il demone si voltò lentamente, stava masticando un cosciotto di carne dalla provenienza imprecisata, guardò Hisha e poi sorrise…

    Sulfock: Tu sei Hisha, vero? So che hai avuto la mia stessa sorte, com'è essere schiava di Fenrir?

    Hisha: Io non sono più legata a lui… sono stata liberata dalla maledizione.

    Sulfock non rispose, ma fece un’espressione tra il disgustato e il deluso…

    Giko: Siamo venuti a cercare Gwydion… sai dov'è?

    Sulfock: Bella domanda… quel coglione se n'è andato subito dopo lo scontro con Relm… ora lasciatemi in pace.

    Nira: Aspetta… anche tu partecipi al torneo?

    Sulfock: A te che importa?

    Nira: Sì o no?

    Sulfock: Sì… non rinuncio mai a spaccare qualche testa… e ora andatevene.

    Giko: *a Nira in un orecchio* Aspetta, non vorrai chiedergli...?

    Nira: Allora ti faccio un'altra domanda... conosci Excella?

    Sulfock: *dando un altro morso al cosciotto* Sì… il coglioncello imbellettato che ti ha messo al tappeto…

    Nira sentì un crampo allo stomaco, *Ah, questo se lo ricorda* pensò…

    Nira: Mi chiedevo se fossi disposto a disputare un incontro con lui…

    Sulfock: Quello te le ha suonate e ora vuoi che io gliela faccia pagare per te?

    Nira: Due giorni fa avrei detto sì… ma adesso è diverso: lui… ha osato deridere coloro che sono morti contro Relm, questo non glielo possiamo perdonare… qualcuno deve dargli una lezione.

    Sulfock: Scordatelo. Dammi una motivazione convincente e potrei pensarci su…

    Nira: Vuoi un biscottino per caso?

    Il demone lo fissò con espressione truce ed emise un ringhio…

    Giko: Ma ti sei rincoglionito di colpo?

    Hisha si fece avanti, sapeva che proponendosi avrebbe rischiato molto, ma doveva farlo…

    Hisha: Lascia stare Nira… lo farò io…

    Nira e Giko: Cosa?!

    Hisha: Beh, cosa c’è di strano? Sono forte il doppio di voi due messi insieme, posso batterlo.

    Nira non voleva, Morara si era raccomandato di prendersi cura di Hisha. Non avrebbe permesso che quell'altezzoso conte riducesse la gatta come aveva ridotto lui…

    Nira: No… è troppo pericoloso! Hai visto cosa può fare!

    Hisha: Lo so, ma so anche cosa posso fare io. Se riesco ad umiliarlo, dovrà portare rispetto per te e per Morara.

    Nira fu preso alla sprovvista. Hisha non aveva mai amato i combattimenti e ora si era offerta lei stessa di affrontare Excella…

    Nira: Come vuoi… allora Sulfock… non sai proprio dove possa essere Gwydion?

    Sulfock: Ti ho detto di...

    In quel momento, da una nube nera, apparve il servitore di Grim, appoggiato con nonchalance alla falce…

    Gwydion: Uuum… mi fischiavano fortissimo le orecchie…

    Nira: Eccoti finalmente, ci devi delle spiegazioni…

    Gwydion: Io vi devo cosa?!

    Nira: E non fare il finto tonto. Dobbiamo sapere se Relm ha un punto debole… e se sì… sai qual è?

    Gwydion: No…

    Nira: Cosa?

    Gwydion: Sei sordo? ho detto “no”!!!

    Nira: Ma “no” cosa?!

    Giko: Ma che testa di...

    Gwydion: “No” nel senso che non lo conosco. Certo, è risaputo ogni gran demone ha un suo punto debole. Ad esempio, Fenrir può utilizzare solo una parte dei suoi poteri qui, sul piano mortale. Ma nessuno conosce quello di Relm, il bastardo è troppo furbo per farlo trapelare…

    Nira: E allora siamo punto e a capo… senti, tu te la sentiresti di combattere con Excella?

    Gwydion: Per chi mi hai preso?! Io rispondo solo al signore della morte. Perché dovrei battermi con quel tizio per voi? Oh, ciao Hisha… non ti avevo vista, stai bene?

    Hisha non capiva: perché il servitore di Grim avrebbe dovuto preoccuparsi per lei?

    Hisha: I-io… sto bene… grazie…

    Gwydion: So che hai sofferto molto per la perdita di Morara, me ne ha parlato Grim. Avrei tanto voluto aiutarvi, ma i miei poteri sono limitati.

    Nira: Beh, ci sarebbe una cosa…

    Gwydion: Okay… ho capito. Ma non mi è più permesso andare in giro a menare botte ai mortali… Sulfock, tocca a te.

    Sulfock: Cosa? Puoi scordartelo!!!

    Gwydion: Bada a come parli, bestione, ti ricordo che sono il tuo superiore. Rilassati… Grim non lo saprà.

    Sulfock: Certo che siete proprio dei… e va bene lo farò. Ma non prendetevela con me se ci rimane secco…

    Nira: Ti ringrazio molto...

    Detto questo Gwydion scomparve così come era venuto, in una nube di fumo, Sulfock invece tornò in città con i gatti per prepararsi al combattimento.

    *

    Più tardi, Sulfock e i tre gatti si stavano incamminando verso la città, avrebbero potuto usare la spada del demone per aprire un varco dimensionale e arrivare subito ma preferirono andare a piedi. Per ingannare il tempo iniziarono a parlare…

    Nira: *rivolto a Sulfock* Allora Sulfock… Chi era il tuo maestro prima di Grim?

    Sulfock: Io… ero il più potente servitore di Feyer, il migliore, ho servito fedelmente quel bastardo per quasi un secolo, mi ha messo da parte, per Shaitan...

    Nira: Ed è per questo che ti sei ribellato?

    Sulfock: Sì… Ma dopo essermene andato ho sconfitto i capi di un gruppo di demoni ribelli e le loro truppe, sono diventate mie. Un gran peccato che tra voi e Gemini, siano morti tutti...

    Nira: Hey, ci avresti uccisi tutti...

    Sulfock: Molto probabile…

    Nira: Allora anche loro si erano ribellati! Ma pensavo che non ci si potesse ribellare ai gran demoni, una volta sotto il loro comando...

    Il demone rise rumorosamente…

    Sulfock: Ahahah!!! Ma io non sono mai stato legato a Feyer come Goblon lo era con Fenrir, noi demoni maggiori siamo servitori liberi. A proposito… Hisha, so che tu sei riuscita a liberarti dal potere di Fenrir ma come sei diventata sua servitrice?

    Hisha non parlò e si incupì, non voleva rimembrare quei momenti così tristi. Nira, vedendo come si era messa la faccenda, decise di intervenire…

    Nira: Questo non ha più importanza, ormai è libera.

    Sulfock: Come volete...

    Per il resto del viaggio non parlarono, quando furono arrivati parlò Nira…

    Nira: Bene, siamo arrivati. Sulfock, tu rimani qui con Giko, io e Hisha andremo dal nostro caro conte...

    Quando furono abbastanza lontani, Hisha fermò Nira…

    Hisha: Grazie per essere intervenuto...

    Nira: Non preoccuparti!

    I due gatti andarono a cercare Excella, quando lo trovarono stava parlando con Sophie...Nira fece segno a Hisha di fermarsi e poi si mise a origliare la discussione…

    Excella: Quegli stupidi gatti!!! Sono soddisfatto della fine che ha fatto il fratello di quel deficiente di Molala… mi spiace solo che Relm non abbia fatto fuori anche gli altri.

    Sophie: Non dovresti essere così cattivo, loro hanno rischiato la vita per fermare quel demone…

    Excella: E allora? Non ti ci mettere anche tu e ritieniti fortunata che non ti ho consegnata a quell'essere, anzi, dovresti ringraziarmi.

    Nira aveva sentito abbastanza e interruppe la conversazione. Cercò di mantenere un tono neutro…

    Nira: Conte… stavo cercando proprio te.

    In quel momento si avvicinò anche Hisha…

    Excella: Tu, essere mediocre e inutile… stavi cercando me? Un dio?

    Nira: Sì, sono venuto a proporti una sfida…

    Excella: Una sfida… con te? Ma non farmi ridere, non sei neanche degno di pulirmi le scarpe con la lingua! E poi il regolamento non lo permette.

    Nira: No, non con me… il tuo avversario sarà un altro.

    Excella: Ah sì? E chi è quello stolto che vuole sfidarmi? Tolto Relm sono io il migliore qui!

    Nira: Non importa chi è… accetti o no?

    Excella: E perché dovrei? Se non so neanche chi sia il mio avversario? *pensando* Probabilmente sarà un altro dei suoi inutili compagni. Umilierò anche lui, così la finiranno di infastidirmi.

    Nira: Cos'è… hai paura?

    Excella: E sia, incontrerò questo tizio nella valle… spero per lui che sia almeno mille volte meglio di te, se vuole avere qualche possibilità.

    Nira: Non preoccuparti di questo…

    I due si separarono. Excella si diresse verso la valle, Nira e Hisha raggiunsero Sulfock e Giko…

    Nira: *tra sé* Avrai ciò che ti meriti bastardo...

    Il gatto disse a Sulfock di prepararsi, poi andò con Hisha dal cronista a comunicargli del prossimo scontro…

    Cronista: Co...cooosa?! Sulfock?! Ora basta con questi demoni… e poi… non era morto.

    Nira: Senti, non posso spiegartelo, tu fai il tuo lavoro e non ti lamentare!

    Cronista: Va bene, va bene…

    Tutto era pronto, se le cose fossero andate come voleva lui, Excella avrebbe avuto ben più di un osso rotto di cui preoccuparsi.*

    CONTINUA…

  8. #113
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Sulfock vs Excella

    *Excella era già nella valle, e aspettava il suo avversario, Nira stava parlando con Sufock…

    Nira: Allora, lui è molto veloce, ma in un combattimento a lungo termine è svantaggiato, so che dopo la tua… rinascita, sei molto più potente e veloce, ma non sottovalutarlo.

    Il demone sorrise maleficamente e mentre si dirigeva verso l’arena rispose…

    Sulfock: Rilassati, ho già battuto questo tizio…

    Nira: Cosa?! E perché non l’hai detto prima?

    Il demone non rispose. Nira si recò in un punto abbastanza vicino al luogo dello scontro. Casualmente era lo stesso in cui avevano combattuto la prima volta…

    Cronista: Signore e signori… oggi assisteremo a: Excella, che si è già fatto valere contro Nira, contro Sulfock, il capo della legione dei demoni che tutti credevamo morto.

    Excella: Cooosa?!

    In quel momento arrivò il demone…

    Sulfock: Hey ragazzino. ci rivediamo eh?

    Excella: Dannazione, sapevo che non mi dovevo fidare di quel gatto… avrei dovuto capire che mi avrebbe fregato… ma non importa, questa volta non vincerà.

    Cronista: Sentite, invece di parlare… perché non cominciate?

    Excella partì velocissimo verso il demone ed effettuò un affondo, ma questi lo parò facilmente con la spada, il conte allora si portò velocemente dietro al nemico, ma mentre stava per colpirlo, Sulfock aprì un varco, sempre utilizzando la sua arma, e si trasportò a pochi metri di distanza…

    Excella: Non puoi fuggire per sempre…

    Sulfock evocò il fuoco oscuro della spada, e liberò una fiammata come quella usata contro Gemini, il conte la schivò ma il demone continuò a lanciarne diverse altre, cercando di colpirlo senza successo. Fu poi Excella a partire al contrattacco ma Sulfock piantò la spada al suolo e creò un cerchio di fuoco che lo circondò completamente. Excella dovette fermarsi…

    Sulfock: Allora? Hai paura di un po' di fuoco?

    Da dentro al cerchio il demone lanciò una lama di fuoco, come quella che aveva tagliato in due l'ospedale, Excella la schivò, ma il demone aveva approfittato della confusione per scattare dietro di lui e colpirlo violentemente con la spada, spezzandogli la spalla sinistra e scaraventandolo a terra, mentre stava per colpirlo nuovamente, il conte si spostò, evitando l’attacco…

    Sulfock: Ahahah!!! Pensi davvero di sfuggirmi?!

    Excella si allontanò dal nemico e si fece curare dalla fata, poi ripartì all'attacco…

    Excella: GOCCIA CINESE!

    Il ragazzo colpì la corazza di Sulfock moltissime volte, ma anche dopo che venne perforata, lui non sembrò sentire il dolore, e afferrò il braccio sinistro di Excella: sembrava volerglielo voleva strappare…

    Sulfock: Dì addio al tuo braccio!

    Excella tentò di liberarsi, ma non ci riuscì, allora pensò a quello che gli avevano aveva imparato su demoni e zombie…

    Excella: *pensando* Allora, non sopportano la luce! Quindi…

    La spada di Excella si illuminò, e accecò Sulfock come aveva fatto con Relm, lasciandolo indifeso ai suoi attacchi…

    Excella: Bene! E ora...

    Il conte usò il raggio paralizzante, che colpì in pieno Sulfock. Ormai non avrebbe potuto perdere…

    Excella: Bene, caro il mio demone zombie… Da quello che so, voi patite molto di fronte alla magia curative… che ne dici Sophie? Curiamolo da ogni cosa!!!

    Excella stupidamente curò Sulfock, eliminando anche l'effetto paralizzante del raggio. Il demone si riprese, e guardò maleficamente il conte sorridendo…

    Excella: Ma cosa...? Dovresti essere in mio potere... ho usato una magia di guarigione… Sono letali per i non morti…

    Sulfock: Non ho mai detto di essere un non morto… idiota.

    Sulfock prese alla sprovvista Excella e si scagliò verso di lui, quando gli fu davanti uso la spada per portarsi dietro a lui e lo colpì con violenza sulla mano che reggeva la spada…

    Excella: No!!!

    Sulfock: E invece sì…

    Il demone afferrò Excella e lo stritolò: le ossa del conte scricchiolarono, e poi si ruppero. Certamente gli aveva sfondato la cassa toracica e quasi spezzato la spina dorsale, poi gli prese la testa e la sbatté con forza sulla sabbia…

    Nira: Ahahah!!! Questo è il prezzo che dovrai pagare per quello che hai fatto!

    Hisha, che era lì con lui, era paralizzata: il demone stava riducendo il conte a uno straccio. Non credeva che poteva esistere una tale brutalità…

    Hisha: NO! Fermati… così… lo ucciderai!!!

    Sulfock: Scusa… mi sono lasciato trasportare *hehehe*

    Lo prese e lo lanciò a cinque metri di distanza, il cronista iniziò il conto alla rovescia…

    Cronista: 1…2…3…4…5…6…7…8…9……10! Vince Sulfock!!!

    Fermato il suo attacco Sulfock se ne andò. Intanto Nira raggiunse il corpo di Excella che era ridotto peggio di come lo era stato lui quando avevano combattuto. Riusciva a mala pena a parlare…

    Nira: Allora, chi è adesso il mediocre?! Eh??? Pagherai per aver ridicolizzato me e Morara... e per aver fatto sentire suo fratello una merda! La pagherai cara...MOLTO CARA!!!

    Il gatto tirò fuori un fucile a pompa, e lo puntò contro la testa del conte…

    Nira: Le tue ultime parole… rifiuto?

    Il conte non ripose, lo guardò con sguardo privo di espressione

    Nira: Bene, mi piace questa tua risposta! Adesso muori, brutto bastardo schifoso!!!

    Nira era pronto a sparare, ma una voce lo fermò. Era Sophie…

    Sophie: No, ti prego! Non farlo!

    Nira: *con sguardo sprezzante* Oh, la piccola fatina! Sei tu la causa della morte di Morara e degli altri… dovrei uccidere anche te!!!

    Nira aveva totalmente perso la ragione, ormai l'unica cosa che gli importava era uccidere il conte e magari cercare Relm e dargli quella fastidiosa fata. Puntò di nuovo il fucile contro Excella, questa volta nessuno lo avrebbe fermato…

    Nira: Addio!

    Hisha, che si era teletrasportata, frapponendosi tra Nira e il conte, per impedire che il suo compagno lo uccidesse…

    Nira: *ringhiando* togliti Hisha, questo bastardo non merita di vivere!!!

    La gatta stava tremando. Sapeva che Nira non controllava più le sue azioni quando perdeva la ragione, come quando le aveva sparato in ospedale…

    Hisha: N-no...

    Nira: Ho detto togliti!!! Ti sei scordata cosa ha detto su Morara? E su come ha ridicolizzato Ken e Molala?! Deve morire!!!

    Nira scattò in avanti e spinse violentemente Hisha, che cadde diversi metri più in là. Ormai non si controllava più. Hisha non poteva fare niente, ormai era finita per lui…

    Nira: E adesso è davvero giunta la tua ora, "caro" il mio conte...

    ???: Fermo!!!

    Nira si voltò, ma non vide nessuno, poi si accorse che la voce veniva da sopra di lui, da un elicottero… riconobbe la voce e il tizio a cui apparteneva: era Gyasya, il loro amico nonché cecchino delle forze armate. E non era solo, con lui c’era il resto della squadra d’assalto di Cat City, i compagni d’arme di lui e Molala…

    Nira: Gyasha?! Dove diavolo eri finito???

    L'elicottero atterrò e tutti scesero…

    Gyasha: Nira... sei diventato sgarbato dall'ultima volta che t'ho visto… non si trattano così le signore!

    Il cecchino aiutò Hisha a rialzarsi, poi guardò Excella…

    Gyasha: Perché lo vuoi uccidere?

    Nira raccontò tutto al suo compagno, che rimase stupito dalle cose che erano successe, purtroppo Nira dovette raccontare anche della morte di Morara e del comportamento di Excella…

    Gyasha: Morara... dopo che ho lasciato temporaneamente il torneo avevo sentito che era morto ma non ci credevo… Mi dispiace… comunque lascia perdere questo tizio, non ne vale la pena… piuttosto, chi l'ha conciato così?

    Nira: Lunga storia…

    Gyasha: Bene, mi racconterai tutto più tardi con calma. Tanto sono tornato per rimanere.

    I nuovi arrivati si incamminarono fuori dall'arena, Nira rimase ad aspettare Hisha…

    Nira: Mi spiace Hisha, sono già due volte che succede…

    Hisha: Non importa, è comprensibile…

    Ma Nira sapeva di aver ferito profondamente la gatta, sembrava che l'unica cosa che sapesse fare fosse farle del male...anche loro si incamminarono, lasciando Excella solo con Sophie che si preoccupò di curarne le ferite.*

  9. #114
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Scheda: Squadra d'assalto di Cat City

    Aspetto:

    Spoiler:

    Storia: Gatti provenienti da Cat City, la stessa città da cui provengono Molala, Hisha, Nira e gli altri. Assieme a Molala e Nira, formano l'intera squadra d’assalto e fanno parte delle forze dell’ordine di Cat City.

    - Gyasha: Cecchino: Addestrato all'uso di fucili di precisione, non sbaglia un colpo. Durante una missione ha dovuto inscenare la propria morte, della quale Nira si è preso la colpa agl’occhi dell’intera squadra, compreso Molala. A operazione conclusa è uscito allo scoperto e Molala ha rinunciato ai suoi propositi di vendetta verso Nira.

    - Naizen: Comandante della squadra. Ha il compito di dirigere tutte le loro operazioni. È molto abile con le armi, probabilmente più di Nira.

    - Saru: Jolly della squadra, specializzato nel corpo a corpo e nelle missioni di infiltrazione.

    - Misaki: Sorella minore di Gyasha, è il medico del gruppo, l’unica a non essere una combattente. Ma è estremamente abile nel suo lavoro.
    Ultima modifica di Mr. Mxyzptlk; 6-05-2025 alle 14:01:42

  10. #115
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Presentazioni

    *Nira stava tornando con Hisha e gli altri alle loro stanze, era ancora molto dispiaciuto per aver maltrattato la gatta, che ora teneva lo sguardo basso...chissà se l'avrebbe perdonato. Gyasha interruppe i suoi pensieri…

    Gyasha: Allora Nira, che succede qui? Quando me ne sono andato avevate appena fatto fuori un dragone a sei teste, Giko mi ha parlato di demoni e altre cose strane…

    Nira: *ricordando le parole di Giko all'ospedale* Sì, da quando siamo arrivati ci è successo un po' di tutto. Abbiamo incontrato molti tipi strani.

    Gyasha: *indicando Hisha* E chi è la tua amica, non me la presenti?

    Nira non rispose subito, non voleva peggiorare la situazione, ma poi parlò…

    Nira: Lei… lei è Hisha, ma dovresti ricordartene, è quella che Morara ha cercato di salvare 3 anni fa durante il terremoto...

    Gyasha: Ma… io pensavo che la compagna di Morara fosse morta!

    Nira fece per rispondere, ma la gatta gli afferrò il braccio e lo fermò. Gyasha lo guardò incuriosito, ma non insistette oltre…

    Gyasha: Vabbè, quando ne avrete voglia mi risponderete…

    A loro si avvicinò un altro membro della squadra, era Naizen, il capo, che aveva sentito tutto…

    Naizen: Bene Nira, non sei contento di rivederci?

    Nira: Ehm… no?

    Naizen: Brutto bastardo! Sempre a scherzare eh? Dai, non ci presenti ad Hisha? Sei davvero un egoista…

    Hisha arrossì, non sapeva che fare in quei momenti...

    Nira: Ehm...ah sì! Allora... ragazzi! Venite tutti qui, vi devo far conoscere una persona!

    Gli altri si avvicinarono. Nira notò che dietro a tutti i suoi compagni c'era un'altra gatta che non si avvicinò, Nira era sicuro di averla già vista da qualche parte ma non ricordava due...

    Nira: Aspetta! E lei chi è?

    Gyasha: Come... Nira, non ti ricordi Misaki? Mia sorella? È lei il nostro medico, da quando quel bastardo di Charlie ci ha lasciati.

    Nira: Eh? No, certo mi ricordo! Come stai Misaki? Lei invece si chiama Hisha.

    Misaki accennò timidamente un saluto, poi un altro gatto si fece avanti…

    Saru: Piacere, io sono Saru. Avevo già sentito parlare di te da Morara, Hisha.

    Dopo le presentazioni, il gruppo giunse in città, e Naizen chiese al suo commilitone di spiegargli tutto quello che era successo. Nira gli raccontò tutto, pure di quando era stato sconfitto dal conte e di come avrebbe voluto vendicarsi, fino alla tragica notte in cui avevano perso la vita Morara, Toki e Raoul, saltando però la parte che riguardava il ritorno di Hisha. Naizen non riusciva credere a tutte ste cose...

    Naizen: Beh, sembra che siano successe un bel po' di cose qui...

    Nira: A proposito... che ci fate qui? Anche voi partecipate?

    Naizen: Nah… siamo qui solo per vedere te e Molala… ah, ora che ci penso… dov'è finito?

    Nira: Boh… è andato a farsi un giro probabilmente…

    I gatti continuarono a parlare per ore, e si sfidarono al tiro al bersaglio. Nira era bravo, ma il comandante sembrava imbattibile, riusciva a colpire qualsiasi cosa da qualsiasi distanza, certe volte anche ad occhi chiusi. Hisha intanto si era ritirata nella sua stanza: non aveva voglia di parlare, non dopo tutto quello che era successo…*

  11. #116
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Scheda: Van Helsing

    Aspetto:
    Spoiler:

    Storia: Cacciatore di mostri e demoni proveniente dall’Est Europa; lavora principalmente come mercenario al soldo del miglior offerente. Le voci sugli avvenimenti del torneo hanno ormai fatto il giro del mondo e Van Helsing ha deciso di parteciparvi all’ultimo momento, desideroso d’azione, inoltre spera in qualche guadagno extra ricavato dall’uccisione di qualche demone.

    Carattere: Apparentemente freddo, cinico e attaccato unicamente al denaro. Per la verità è un tipo piuttosto amichevole, anche se un po’ rude, spesso sbruffone e irascibile. Prende molto sul serio il suo lavoro e negli scontri e segue un proprio codice d’onore. Tuttavia in battaglia ritiene che tutto sia lecito, spesso anche le tattiche scorrette.

    Poteri e Abilità: Abile nel corpo a corpo e nell’utilizzo di diversi tipi di armi, da quelle da taglio alle armi da fuoco. È un discreto spadaccino e ha un’ottima conoscenza delle creature sovrannaturali, dai vampiri, ai licantropi, agli stessi demoni.

    Armi: Ha un arsenale molto vario che può spaziare dalle spade (una normale e una d'argento), coltelli, seghe circolari, balestre, paletti di legno e pistole a proiettili d'argento, una mitragliatrice a canne rotanti e una balestra.

  12. #117
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Van Helsing vs Lucien

    *Van Helsing era appena arrivato nella Valle dei re, iscrivendosi all’ultimo minuto. Il lavoro era stato magro negl’ultimi tempi e sperava di rifarsi con il premio del torneo. Non aveva tempo da perdere: doveva trovare subito qualcuno da sfidare…

    Van Helsing: Chissà se riesco a trovare qualcuno da sfidare subito...

    Van Helsing vide una sagoma, per le vie della città, che osservava la distesa di sabbia… si accorse subito che non era umana, a causa della sua forma, ma non capiva cosa fosse perché era in controluce. Estrasse la sua spada d'argento, poi avanzò lentamente verso la sagoma, quando fu abbastanza vicino puntò l'arma e parlò…


    Van Helsing: Ehi tu! Girati lentamente e senza fare scherzi!

    L'essere si girò e rispose…

    ???: Cosa c'è...?

    Van Helsing rimase allibito, ne aveva viste di tutti tipi nella sua carriera di cacciatore, ma mai niente del genere: davanti a lui c'era un gatto parlante… un gatto parlante ANTROPOMORFO…

    Van Helsing: Opporcalamiseriaccia! Chi... che cosa sei?!

    ???: Io sono Hisha… perché quella faccia?

    Hisha guardò bene il suo interlocutore: era ben messo, e dall'apparenza sembrava anche bravo a combattere. Ma continuava a puntare la spada contro la gatta, questo a Hisha decisamente non piaceva…

    Van Helsing: *ritraendo la spada* Io… non ho mai visto una come te… da dove vieni?

    Hisha: Non hai mai visto uno della nostra specie? Vengo da Cat City ma non sono la sola, qui con me ci sono molti altri della stessa città.

    Van Helsing: *pensando* Non sembra molto forte… chissà se partecipa anche lei… ma se avrò fortuna, riuscirò a fare punti velocemente.

    Van Helsing: Dimmi, Hisha… anche tu e i tuoi compagni partecipate?

    Hisha: Io sì… perché?

    Van Helsing: Bene, allora che ne diresti di uno scontro tra me e te?
    Combattere era ciò che le ci voleva per dimenticare i recenti avvenimenti. Il tizio sembrava un semplice umano però, ci sarebbe andata piano…

    Hisha: Va bene, non ci trovo nulla di male… tra mezzora nella Valle, allora...

    Van Helsing: Bene...non mancher...

    In quel momento si fece avanti uno strano tizio con un cappuccio e un pugnale in mano, venne fuori dalle ombre, dalle quali aveva spiato i due e li interruppe…


    Incappucciato: Fermo lì! Tu non combatterai contro di lei, ma contro di me.

    Hisha e Van Helsing: Eh?
    Spoiler:

    Incappucciato: Ma siete rincoglioniti entrambi?

    Van Helsing: No… io no, lei… non saprei, la conosco da poco…

    Hisha: Spiritoso…

    Van Helsing: Scusa, non ho saputo resistere... comunque *rivolgendosi all’incappucciato* perché vuoi combattere con me?

    Incappucciato: Perché mi hanno mandato qui per ucciderti... idiota!

    Van Helsing: Uccidermi? E chi ti manda?

    Incappucciato: Non ha importanza, allora? Accetti?

    Van Helsing: Certo che sì, ti darò una lezione, mi spiace Hisha, ma sembra che dovremmo rimandare…

    Hisha: Non importa, tanto ti avrei battuto in ogni caso...

    Van Helsing: Ah… e tu come ti chiami, incappucciato?

    Incappucciato: Il mio nome è Lucien...

    Hisha e Van Helsing: Lucy?!

    Lucien: Ma no! È Lucien!

    Hisha: Io continuo a sentire Lucy…

    Lucien: Brutti bastardi, vi ucciderò entrambi per questo!

    I due decisero il luogo dello scontro e ne andarono, lasciando Hisha e incamminandosi verso la Valle…

    Hisha: Ma che idioti questi due… a questo torneo ora partecipano solo deficienti… dopo quel pazzo di Jack Frost ora abbiamo uno che non si sa da dove sia uscito e un altro che si fa chiamare Lucy... bah…

    I due contendenti giunsero così al luogo del combattimento, seguiti solo da Hisha, incuriosita. Van Helsing se ne accorse…

    Van Helsing: *tra sé* Umm...quella gatta mi sta seguendo...bah, almeno avrò un po' di pubblico.

    Cronista: Eccoci Signor… voglio… signorina gatta… adesso assisteremo ad un combattimento tra due guerrieri appena arrivati: da una parte Lucy…

    Lucien: Lucien… L-U-C-I-E-N!!!!

    Cronista: …famoso assassino appartenente alla Mano Nera, dall'altra invece, Van Helsing, esperto cacciatore di demoni e mostri… chi vincerà questa battaglia tra titani???

    Hisha: *accanto al cronista* Sta chiedendo a me? Voglio dire… ci sono solo io…

    Cronista:
    Sono le mie frasi di repertorio, gatta, non rompere…

    Hisha guardava incuriosita i due contendenti: chissà perché Lucien voleva uccidere Van Helsing. Nel frattempo arrivò Evelin…

    Evelin: Ehilà, Hisha, che succede? Vi si sente dalla città…

    Hisha: Oh, ciao Eve… Niente, si scontrano quei due soggettoni, uno si chiama… Lucy.

    Evelin: Vuoi dire Lucien? Quello della Mano Nera.

    Nel frattempo, l’assassino non cercò di darlo a vedere ma una lacrima di commozione solcò il suo viso, nel sentire qualcuno pronunciare il suo nome correttamente…

    Van Helsing: Allora Lucy...ien, perché vuoi uccidermi?

    Lucien: Non ne ho idea… Mi pagano solo per ucciderti non per fare domande… hai dei nemici?

    Van Helsing: Beh, parecchi… in effetti…

    Cronista: Ok, iniziate ora!

    Neanche a dirlo i due iniziarono subito le manovre offensive: Lucien estrasse la sua spada corta, e si lanciò contro l'avversario, Van Helsing invece, tirò fuori la sua balestra speciale e in meno di un secondo stava sparando dardi a raffica, ma l'assassino era veloce, e riusciva a pararli tutti con la spada o li schivava. Solo due lo colpirono: uno alla mano armata e uno alla spalla, ma non si fermò e continuò ad avanzare veloce contro il cacciatore che per tutta risposta gettò la pesante balestra ed estrasse la spada d'acciaio, poi si lanciò anche lui in un corpo a corpo…

    Van Helsing: Vediamo se voi assassini siete davvero così bravi a combattere!

    Lucien: Lo scoprirai presto!

    Van Helsing menò vari fendenti in direzione del petto di Lucien, ma quest'ultimo li parava o li schivava ad una velocità inaudita…

    Van Helsing: *pensando* È veloce… vediamo se riesco a prenderlo alla sprovvista...

    Improvvisamente Van Helsing si passò la spada dalla mano destra a quella sinistra, poi si udì uno scatto e dal nulla (così sembrò ai presenti) apparve una lama circolare attaccata al suo braccio, il cacciatore la usò per attaccare velocemente Lucien, in contemporanea con la spada, ma riuscì solo a tagliargli il cappuccio con la sega mentre la spada non raggiuse mai il suo obbiettivo perché venne bloccata dal pugnale di Lucien. Poi toccò all'assassino attaccare, ma Van Helsing parò i suoi colpi usando la sega e la spada, fino a quando Lucien non riuscì a ficcare il pugnale tra i denti della lama circolare, bloccandola: il meccanismo si fermò, e la lama si staccò, cadendo al suolo…

    Van Helsing: Nessuno c'era mai riuscito prima!

    Lucien: Buono a sapersi...

    I due continuavano a darsele di santa ragione, finché Van Helsing non riuscì a trovare una falla nella difesa semi-perfetta dell'assassino: lo colpì con una ginocchiata allo stomaco, poi gli sferrò un pugno in faccia, facendolo volare a una distanza di 3 metri e non sembrava che potesse rialzarsi...

    Cronista: Ahia! Questo deve fare molto male! Van Helsing ha colpito violentemente l'avversario, che non sembra riuscire a rialzarsi. Devo iniziare il conteggio!

    Intanto Van Helsing recuperò la sua balestra e la lama della sua sega, e fece per andarsene...

    Cronista: 1…2…3…4…5…

    Hisha, che stava seguendo attentamente l'incontro, si accorse del movimento dell'assassino, per quanto fosse appena visibile: stava per lanciare il pugnale contro l'avversario che essendo già sicuro di vincere ne era all'oscuro…

    Hisha: *gridando* Attento Van Helsing! Dietro di te!!!

    Non essendo molto sveglio, non capì nulla dell'avvertimento della gatta...

    Van Helsing: Eh?

    Accadde in pochi secondi: Lucien lanciò il coltello, Van Helsing era ancora inebetito a guardare Hisha che a sua volta evocò la falce e aprì un varco portandosi sulla traiettoria del pugnale, interponendosi tra Lucien e Van Helsing, ne aprì subito un altro, la cui uscita era alle spalle dell’assassino e l'arma entrò proprio in questo secondo varco, Hisha in questo modo riuscì a far colpire Lucien col suo stesso pugnale.
    Quando tutti si resero conto di quello che era successo, Lucien era a terra senza vita, con il proprio pugnale conficcato nella schiena …


    Van Helsing: C-Caspita! Non immaginavo che potessi avere poteri del genere… ti ringrazio infinitamente.

    Hisha: Prego… ma davvero non ti eri accorto del pugnale?

    Van Helsing: Sì… ed è per questo che ti ringrazio…

    Hisha: Comunque bel combattimento, non pensavo che degli umani senza poteri particolari potessero essere tanto bravi a combattere...

    Van Helsing: “Umani senza poteri”?! Perché? Qui ci sono umani con poteri speciali?!

    Hisha: Sì, alcuni...

    Van Helsing: Uuumm... allora dovrò prepararmi a dovere...

    Cronista: Incredibile! Hisha, sfruttando dei varchi aperti con la sua falce, è riuscita a salvare Van Helsing, uccidendo l’assassino! Dato che però Lucien non partecipava al torneo, Van Helsing non ne prende neanche uno. Spiacente…

    Evelin: Wow… che colpo Hisha… hai fatto fuori uno della Mano Nera, ti rendi conto?

    Van Helsing: Cosa?! Quel tizio non era neanche iscritto? Ma porca di quella...

    Hisha: Non te la prendere… potrai rifarti, ce ne sono molti altri da sfidare.
    Ultima modifica di Mr. Mxyzptlk; 11-05-2025 alle 16:45:09

  13. #118
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Scheda: Hashim

    Aspetto:
    Spoiler:

    Carattere: Hashim non si può definire né cattivo né buono nel vero senso di questi termini. Principalmente pensa alla propria sopravvivenza.

    Storia: Sebbene sia di origini giapponesi, Hashim è stato comprato come schiavo da alcuni predoni del deserto arabo, che gli hanno insegnato a combattere nell’arena (il motivo per cui l'hanno comprato). Dopo aver dimostrato il proprio valore è stato liberato, e adesso partecipa al torneo come guerriero libero, il nome gli è stato dato dal Maestro dell'Arena che lo ha addestrato, poiché il suo vero nome non si conosce.

    Poteri e Abilità: Hashim è un abile mago, in grado di utilizzare il potere degli elementi, evocando tornado, sfere infuocate, innalzare pareti rocciose, lame d'aria o di fuoco. Può congelare le cose o combinare gli elementi per creare tecniche ancora più letali.

    Armi: Come armi utilizza due spade, una spada corta giapponese molto resistente, mentre la seconda è un Falcione arabo, più pesante.

  14. #119
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Hashim, gli Ammazzadraghi e la nuova recluta

    *Dopo aver ricevuto informazioni da Toki e Raoul Felton, Ghilbert e Sigfrid avevano deciso di recarsi al grande torneo. Dopo aver attraversato l'Europa, giunsero in Sicilia, dove presero una piccola nave, della capienza di 70 persone, per l'Egitto… sfortunatamente il tragitto non era diretto e dovettero fare scalo in Grecia, e sbarcarono di sera oltretutto, quindi dovevano anche trovare un luogo in cui passare la notte. Questo li rese ancora più intrattabili di quanto già non fossero. Appena scesi dall'imbarcazione iniziarono a discutere…

    Felton: Ma dai! Sigfrid, sei un deficiente! Avevi detto che c'era il percorso diretto...adesso dobbiamo perdere altro tempo inutilmente!

    Sigfrid: Ehi, non prendertela con me… Mica la guidavo io la nave, eh!

    Ghilbert: Nah… non è colpa sua ma di quel bastardo di un capitano che comandava quella merda di nave... è lui che ci ha detto che c'era lo sbarco in Egitto.

    Felton: Cazzo sì! Ma almeno accertarsene?!

    I tre guerrieri continuarono a discutere, chiedendosi se non fosse meglio tornare indietro e massacrare di legnate il capitano, per poi fregargli la nave e andare direttamente in Egitto...

    Felton: Beh, non sarebbe una cattiva idea, ma andiamo alla locanda, magari troviamo qualche informazione sul prossima viaggio...

    I tre Si recarono in una taverna malfamata del porto, in cui si trovavano gli individui della peggior specie. Dopo essersi guardati un po' attorno videro un tizio isolato in un angolo che era intento a bere della birra, vedendo che era da solo i tre gli si avvicinarono…

    Felton: Ehi tu! Sai qualcosa del prossimo viaggio per l'Egitto?

    Il tizio non rispose, ma alzò la testa e sorrise, in questo modo i tre Ammazzadraghi videro che era un ragazzo giovane, dall'aspetto sembrava asiatico, forse giapponese...

    Sigfrid: *tra sé* Chissà che ci fa uno come questo in un luogo del genere... *rivolgendosi al ragazzo* Allora? Non ci rispondi?

    ???: Sapete… anche io devo andare in Egitto ma non credo che ci siano viaggi diretti là partendo dalla Grecia. Magari potremmo organizzarci e andarci insieme ma per il momento… volete qualcosa da bere?

    I tre rimasero sorpresi dall'invito, ma accettarono con piacere e si sedettero vicino al tizio…

    Ghilbert: Sì, grazie delle birre...ma tornando a noi, qual è il tuo nome? E che devi fare in Egitto?

    Il giovane ordinò tre birre, poi rispose alle domande…

    ???: Io mi chiamo Hashim e devo andare in Egitto per partecipare ad un torneo… voi invece?

    I tre rimasero ancora più sorpresi nello scoprire l'obbiettivo di Hashim ma non lo diedero a vedere…

    Ghilbert: Io sono Ghilbert, questo cornuto *riferendosi all'elmo del compagno* è Felton e quest'altro è Sigfrid. Non so se ti faccia piacere o no ma anche noi dobbiamo partecipare al torneo che si svolge là…

    Hashim: Davvero? Interessante… allora è un bene che ci siamo incontrati ma ora dobbiamo trovare un modo per arrivarci.

    I tre annuirono, poi si misero in disparte un attimo e confabularono tra loro, dopo qualche minuto proposero la loro idea…

    Sigfrid: Noi avremmo un'idea, ma è un po' rischiosa, legalmente parlando… aspetta, tu sai combattere almeno?

    Hashim: Se non sapessi combattere non vorrei partecipare al torneo, ti pare?

    Sigfrid: Giusto… parliamone fuori però, che qua ci sono troppe orecchie indiscrete…

    Dopo aver finito di bere e aver pagato, i quattro si avviarono all'uscita. Quando furono fuori si infilarono in un vicolo cieco e iniziarono a discutere del viaggio, vedendo Hashim in piedi, i tre notarono che aveva un lungo mantello nero che gli copriva interamente la schiena*

    Hashim: Allora… ditemi la vostra idea.

    Felton: Noi avevamo pensato di fregare la nave che ci ha portati fin qui. È un'imbarcazione abbastanza piccola, non porta più di 70 persone, ma per noi 4 è più che sufficiente…

    Hashim: Umm… non sono abituato a rubare le cose altrui ma sembra che sia l'unica soluzione… quali sono i rischi?

    Felton: Beh, la maggior parte del pericolo consiste nel fatto che le navi e il porto sono sorvegliati da almeno 40 soldati armati, senza contare le guardie pagate direttamente dal capitano della nave in questione, che non sappiamo quante siano in realtà, ma sono almeno una decina…

    Hashim: Quindi a conti fatti dovremmo superare almeno 50 uomini armati. Se volete farlo, io sono con voi ma ovviamente tocca a voi decidere.

    Felton: Se ci stai, noi non ci tireremo indietro, anche perché quel bastardo di un capitano ci ha fregati, visto che da quello che ha detto, saremmo dovuti andare direttamente in Egitto. Quindi siamo d'accordo: per stanotte dormiremo in questa locanda, domani sera faremo tutto e partiremo. Non potremmo tornare indietro, quindi dobbiamo prepararci bene.

    Gli altri tre annuirono, poi fecero per andare via, ma l'uscita del vicolo era bloccata da una banda di pirati/briganti, che li aveva seguiti per derubarli…

    Pirata: *sogghignando* Allora, consegnateci tutto quello che avete, altrimenti farete una brutta fine!

    Felton: Ma non fateci ridere!

    I quattro non erano per niente sorpresi, anzi, sorrisero come se stessero guardando un gruppo di idioti…

    Hashim: Ma anche no! Potete fottervi tutti quanti!

    A quelle parole i rapinatori, che erano almeno una trentina, si lanciarono contro i 4 brandendo ogni genere di cosa che potesse essere usata come arma, uno addirittura li caricò con una bottiglia di vino vuota...

    Pirati: *tutti assieme* Caricaaaaaa!!!!!

    Il combattimento ebbe inizio: Felton estrasse la sua spada bastarda, Sigfrid un'ascia da battaglia a due mani e Ghilbert un'ascia a una mano, tutti e tre caricarono i briganti, Hashim invece restò fermo e non si mosse…

    Felton: Ahahahah!!!! Cosa volete fare… pivelli!!!

    I tre ammazzadraghi fecero una strage: tutt’intorno c'erano arti, teste e budella sparse, il tutto condito da litri di sangue. Nessuno riusciva a colpirli, e in pochi minuti di quei 30 briganti ne erano avanzati solo una decina, a quel punto i pochi rimasti iniziarono a indietreggiare, e i tre massacratori si fermarono, poi Felton guardò Hashim che era stato fermo tutto il tempo…

    Felton: Ehi tu! Perché non ci aiuti invece di startene lì impalato?!

    Hashim: Ero curioso di vedervi combattere...

    In quel momento tutti i pirati rimasti si spostarono mormorando qualcosa, e da dietro al gruppo di guerrieri uscì un tizio vestito in modo molto diverso dagli altri con la testa coperta da un cappuccio che portava con sé una grossa spada dentata. Da come si comportavano i superstiti probabilmente era lui il capo…

    Pirata: C-capo! Non riusciamo a colpirli, sono troppo for...

    In un secondo il nuovo arrivato uccise il suo sottoposto tagliandolo a metà con lo spadone. Gli altri erano terrorizzati…

    ???: Idioti! Eravate in 30 contro 4 e non siete neanche riusciti a sfiorarli!

    Dopodiché si rivolse ai quattro guerrieri, puntando la spada verso di loro…

    ???: Bene, vedo che siete degli ossi duri! Ma state tranquilli, non soffrirete molto… Muahahah!!!

    Felton: E tu chi cazzo sei?!

    ???: Il mio nome è Drakul, ma a voi non interessa, tanto morirete comunque!

    I tre sterminadraghi scoppiarono a ridere. Quel tizio si chiamava Drakul…

    Sigfrid: Buhahaha!!! Drakul?! Dobbiamo procurarci un po’ d’aglio?!

    Hashim: Smettetela di ridere… questo tizio è pericoloso!

    Drakul: Oh, vedo che c'è qualcuno che ancora ragiona! Vorrei chiedervi di darmi semplicemente tutto quello che avete ma dato che avete ucciso la maggior parte dei miei uomini sono costretto ad ammazzarvi come cani, se riuscirete a sconfiggermi invece, sarò dei vostri. Magari riusciremo a combinare qualcosa, a differenza che con quegli idioti che mi porto dietro di solito…

    Detto questo si lanciò contro Felton. Sferrò un potente fendente con la spada ma l’altro si spostò di lato e colpì a sua volta con la spada, la quale però venne bloccata dalla lama avversaria, continuarono a sferrarsi attacchi, mentre Sigfrid e Ghilbert combattevano contro i restanti briganti che fecero presto una brutta fine, poi si gettarono su Drakul, per aiutare il loro compagno che riuscì a bloccare i loro colpi combinati contemporaneamente…

    Drakul: Siete bravi, ma vediamo un po' come ve la cavate ora!

    Detto questo sferrò un altro fendente orizzontale, che spezzò una della corna dell'elmo di Ghilbert, il quale si era abbassato prontamente, poi continuò a colpire furiosamente ma i tre guerrieri gli tenevano testa, anche se con difficoltà. Ad un certo punto Drakul riuscì a colpire Felton col manico della sua arma, mandandolo a terra, e con un altro colpo di piatto riuscì a colpire Sigfrid e Ghilbert, facendoli volare contro un muro…

    Drakul: Bene, adesso addio… pensavo che sareste durati di più.

    Il capo dei briganti sollevò la spada con entrambe le mani ma la sua arma venne fermata a mezzaria da qualcuno che l'aveva afferrata da dietro: era Hashim che finalmente aveva deciso di intervenire…

    Hashim: Non così in fretta, amico…

    Detto questo tirò fuori dal suo mantello una spada corta da samurai, che puntò alla schiena del guerriero mentre con l'altra mano teneva ferma l'arma dell'avversario…

    Hashim: Penso che tu sia stato sconfitto…

    Drakul: Tu credi?

    Con un potente colpo fece roteare l'arma, facendo volare Hashim contro il muro questi, invece di schiantarsi, riuscì a frenare il volo girandosi in aria e appoggiando i piedi contro la parete…

    Hashim: Bene, vedo che non molli!

    I due ricominciarono a combattere, dopo diversi colpi in successione, Drakul riuscì a disarmare Hashim, che si ritrovò con le spalle al muro…

    Drakul: E adesso?!

    Hashim: Non preoccuparti…

    Hashim tirò fuori un'altra arma dal mantello, questa volta era un falcione arabo…

    Drakul: Vedo che sei pieno di sorprese...ma non è abbastanza!

    Il brigante si scagliò nuovamente contro Hashim, che invece di contrastare l'attacco alzò una mano. In quel momento si formò un muro di pietra tra lui e l'avversario, che dovette fermarsi...

    Drakul: Interessante...

    In un attimo Drakul spezzò il muro di pietra con un solo fendente e mentre si accingeva a caricare nuovamente l'avversario si ritrovò bloccato da un cerchio di fiamme ardenti, che lo aveva circondato…

    Drakul: Ma che diavolo… Questo tizio può controllare gli elementi???

    Hashim: Esattamente…

    Hashim era pronto a sferrare il proprio attacco, ma prima che potesse farlo si sentirono dei rumori metallici e delle urla provenienti dall'interno del cerchio…

    ???: Prendi questo bastardo!

    Drakul: Ma che cazzo...?

    ???: Pensavi di vincere eh?

    Drakul: No…

    ???: Ahahah!!! Prendi stronzo!

    Hashim dissolse il cerchio di fuoco, e vide davanti a sé il corpo disteso di Drakul, dietro di lui c'erano i tre sterminadraghi, che avevano stordito Drakul colpendolo in testa con la parte non tagliente delle loro armi…

    Felton: Piccolo bastardo! La prossima volta gli segherò la testa dal collo, altroché!

    Hashim: I miei complimenti, non pensavo che riusciste a fregarlo così… come avete attraversato le fiamme?

    Felton: Le nostre corazze son fatte con scaglie di drago e ci rendono immuni al fuoco, piuttosto… i tuoi poteri sono alquanto interessanti...

    Hashim: Beh, ve ne avrei parlato ma poi ci hanno interrotti...

    Sigfrid: Così imparerà, ehi, ha detto che si sarebbe unito a noi. Portiamocelo dietro…

    I quattro guerrieri legarono Drakul e lo portarono nella locanda, quando si svegliarono il giorno dopo, gli raccontarono del torneo, e lui fu quasi contento di andarci con loro, dato il possibile guadagno…

    Drakul: Se lo aveste detto prima ci saremmo risparmiati un bel po' di batoste…
    Dopo aver spiegato a Drakul le loro intenzioni, i cinque guerrieri iniziarono a preparare il piano per impadronirsi della nave, erano riusciti a corrompere le guardie neutrali che dovevano prestare servizio vicino a quella nave ma non quelle assoldate dal capitano, quindi in totale ci si doveva preoccupare di 13 guardie…

    Hashim: Bene, allora è deciso, stanotte ci impadroniremo della nave, però dobbiamo inventarci qualcosa per non far dare l'allarme alle guardie. Dovremmo dividerci in due gruppi: io vado con Drakul e Felton nella parte anteriore, Sigfrid e Ghilbert invece attaccheranno di lato…

    Felton: Sì, mi sembra una buona idea ma come facciamo per le urla? Se combattiamo e quelli urlano come galline ci scopriranno…

    *Drakul, che finora non era intervenuto, parlò…

    Drakul: A questo si può ovviare… voi non avete delle balestre?

    Felton: Sì, ma non riusciremo mai a ucciderli tutti…

    Drakul: Se ho ben capito Hashim può controllare gli elementi, presumo anche l'acqua quindi.

    Hashim: Sì, ovvio...

    Drakul: Bene, quindi dovresti essere in grado di mettere fuori combattimento le guardie tirando su l'acqua dal mare o scaraventandole in acqua col vento, tanto essendo la vista coperta dalla nave stessa non ti vedranno. Nel mentre, Felton, Sigfrid e Ghilbert bersagliano le rimanenti con le balestre. Ovviamente non deve vederci nessuno…

    Hashim: Sì, ma tu cosa farai nel frattempo?

    Drakul: Io distrarrò tutti quelli che cercheranno di avvicinarsi e terrò lontane le guardie nel caso dovessero scoprirci.

    Tutti conclusero che era un buonissimo piano e quella notte fecero tutto alla perfezione, riuscendo ad impadronirsi della nave senza che nessuno se ne accorgesse. Quando furono lontani dalla costa si rilassarono…

    Felton: Benissimo! Adesso possiamo fare rotta direttamente per l'Egitto, diretti alla Valle dei Re...

    Grazie all'aiuto di Hashim che controllava il vento, riuscirono ad arrivare a destinazione in pochi giorni, quando furono arrivati e si furono iscritti al torneo, Hashim dovette separarsi dagli altri, affermando che lui era abituato a combattere da solo...

    Felton: Bene, allora possiamo anche separarci, certamente ci rincontreremo in qualche combattimento...

    Drakul: Ci rivedremo Hashim…

    Hashim: Sì, non ne dubito, buona fortuna!

    Finito il discorso Hashim se ne andò in giro a vedere come era messa la classifica e altre cose, gli altri quattro si misero a pianificare le loro mosse per i prossimi giorni, dato che avrebbero combattuto in quattro. *

  15. #120
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
    Registrato il
    10-08
    Località
    La quinta dimensione
    Messaggi
    3.984
    Scheda: Ammazzadraghi del Nord

    Aspetto:
    Spoiler:

    Carattere: Guerrieri forti e risoluti, hanno il carattere tipico dei barbari, sono avidi, feroci, impetuosi ed orgogliosi. Tuttavia sono anche piuttosto scorretti e codardi, combattono solo se hanno la certezza di vincere.

    Storia: I tre Ammazzadraghi, Felton, Ghilbert e Sigfrid; dopo aver ucciso il demone Goblon, questi tre rudi guerrieri hanno iniziato a vagare alla ricerca di ricchezze di cui impadronirsi e avendo sentito parlare del grande torneo Hu-Kamashojo, hanno deciso di recarvisi. Purtroppo per loro, essendo partiti dalle lande gelate Norvegesi, hanno parecchia strada da fare e devono viaggiare fino al deserto egiziano, nel quale si sta svolgendo la seconda tappa del torneo. Al loro gruppo si è unito anche un altro guerriero, Drakul, temutissimo pirata e bandito.

    Poteri e Abilità: Sono degli abili combattenti, addestrati a cacciare draghi ed altri mostri. Indossano delle corazze che li rendono immuni al fuoco. La loro tattica preferita è quella dell'assalto combinato. Difficilmente combattono in solitaria.

    Armi: Come armi usano asce, arpioni, balestre, scudi e spade, tutti e tre indossano corazze, che siano corazze che siano a piastre o cotte di maglia (fatte con le scaglie di Drago), e indossano pelli di animali.

Pag 8 di 9 PrimoPrimo ... 56789 UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •