La discussione è stata inzizialmente postata nella sezione"games contact".Ho deciso di proporla anche qui,per renderla nota alla maggior parte dei videogiocatori:
Un tempo,un tizio di nome "Shigeru Myamoto" era solito pronunziare la seguente affermazione: "A videogame is essentially a toy".
Per quanto le vostre attitudini anglosassoni possano essere poco felici,non è molto difficere cogliere il concetto.
Si,proprio cosi,il videogioco è fondamentalmente un giocattolo.
Vi prego,non assalitemi! Anchio,sottoscritto gabreck,in qualità di videogiocatore,non apprezzo l'epiteto "giocattolo" accostato al termine "videogioco"! O perlomeno l'accezione di destinazione infantile.
Ma,pensandoci bene,in fondo questo signore non aveva tutti i torti a portare avanti questa affermazione,si,perchè in fondo il videogioco non è altro che una machina propensa ad offrire al diretto interessato un momento di svago,o meglio,prima era cosi![]()
Non fraintendetemi,non voglio in alcun modo negare che,oggigiorno,le macchine di intrattenimento videoludico non divertano piu,piuttosto,volevo invitare voi tutti a dare uno sguardo al passato videoludico e confrontare questo con il presente,o ancor meglio,con quello che prometterà di implementare la next-gen.
Io,personalmente,ho la netta sensazione che il mondo videoludico stia gradualmente sconvolgendo la sua etica;mi spiego meglio.
Se fino a qualche anno fa,al videogiocatore bastava un buon platform o un puzzle game per assetare la propria voglia di videogiocare,oggi si cerca quasi esclusivamente di dilettarsi nelle simulazioni.
Oggi con i videogiochi possiamo volare,possiamo vincere i mondiali di calcio con l'italia,possiamo diventare campioni del gran turismo,possiamo salvare il mondo dal male,possiamo fare i criminali,possiamo fare a botte con the undertacker,o persino simulare una vita reale.
Il bello è che tutto questo,da qualche anno a questa parte,possiamo farlo in compagnia di amici sparsi in tutto il mondo,stando tranquillamente seduti nella propria poltrona.Possiamo costruirci un mondo tutto nostro,dove è possibile vivere esperienze "virtuali" che nella vita reale,almeno nella maggior parte dei casi,ti sogni di vivere.Il punto è:
Secondo voi,attraverso la prossima generazione di macchine videoludiche,il fattore virtualità sarà considerevolmente assottigliato?
Le esperienze videoludiche potranno mai sostituire quelle reali?
Ma soprattutto,è a voi congeniale la "nuova etica" del videogioco?
Oppure rimpiangete la genuinità del passato?
A cosa "giocheremo" fra 50 anni?
I nostri pronipoti a cosa giocheranno fra un paio di secoli?
Ci sarà un limite evolutivo? Oppure il mondo videoludico si trasformerà in qualcosa di troppo impegnato?