è un film d'impatto, specie per me perchè è stato girato nella Napoli che vivo ogni giorno...certo io non appartengo a quel circoscritto contesto sociale, però vedere le riprese fatte nella metro o nella ferrovia cumana che prendo ogni giorno per andare a scuola....insomma io su quei sedili blu mi ci siedo tutti i giorni, e sono scene elaborate con non troppa fantasia. Insomma non ho mai sperimentato direttamente la realtà del "basso", ma la storia era assolutamente credibile, spaventosamente reale. Cose così a Napoli accadono tutti i giorni. Mi fa pensare a quello che mi ha detto la mia compagna di classe tedesca che è venuta un anno qui per intercultura: in Germania cose del genere non sono proprio concepibili. Noi camminiamo per le nostre stade affollate, trai negozi costosi o i palazzi borghesi, tra i grattacieli e il centro storico, e accanto a noi basta infilarsi in un vicolo per vedere un paese del terzo mondo. In nessun altro posto al mondo si vede un ricco businessman accanto ad uno zingaro o ad un madre con tre bambini a carico vestita di stracci. E quando da napoletano hai il privilegio di non essere a contatto con realtà disagiate il primo istinto è quello di starne fuori più che di capirne qualcosa. Non c'è un mio amico o conoscente che non abbia subito uno scippo. Un mio amico è stato minacciato con un coltello due volte in piazza e in orario di punta. Qual'è il pensiero di un napoletano con un briciolo di buon senso? Quando puoi devi solo scappare. Ora ho 17 anni e tra un anno esatto mi faccio una bella università in Toscana. Sono stanco...da quattro anni sono al liceo classico quindi la scuola è esule da certi tipi di problemi, ma alle medie a 11 anni mi trovavo con amiche che avevano perso la verginità a 12, e altri ragazzi che conoscevo si sono dati alla droga (spero non alla malavita ma il mio è un paesino tranquillo). Beh, il film è una finistra sulla realtà partenopea dipinta a tratti molto credibili, almeno per aprire gli occhi a tutti. Comunque ottima la regia e la recitazione
