Sembra incredibile, ma sono già passati vent’anni dalla nascita di Lizard. Il logo l’ha disegnato lo stesso Pratt, durante una cena con Patrizia Zanotti nell’autunno del 1993; su un tovagliolo, addirittura, secondo la leggenda. Sotto il segno della lucertola si sono riuniti da subito i più grandi autori del fumetto italiano: Hugo Pratt, naturalmente, e poi Hergé, Vittorio Giardino, Sergio Toppi e Attilio Micheluzzi, tanto per citare qualche nome.
Negli anni a venire, con amore e perseveranza, il catalogo Lizard si è arricchito di centinaia di titoli importanti; tra gli altri l’opera di Marjan Satrapi, autrice del giustamente e universalmente acclamato Persepolis. Poi, nel 2008, la svolta: il gruppo editoriale RCS, già presente sul mercato francese con la consociata Casterman, decide di acquisire Lizard, affidandola alle sapienti mani di Luca Ussia e di Simone Romani, ex fondatore di Coconino insieme a Igort.
Il primo importante titolo di questo nuovo corso è Valzer con Bashir, di Ari Folman e David Polonsky, che anche grazie allo straordinario film di animazione degli stessi autori diventa subito un bestseller, riuscendo nel da sempre difficile intento di coinvolgere un pubblico non abituato a leggere fumetti.
Da quel momento Rizzoli Lizard si muove in direzioni diverse, riproponendo classici italiani e stranieri (Magnus, Tex, Tintin) e al tempo stesso scoprendo e promuovendo autori della nuova guardia (Delisle, Modan, Thompson). Il comun denominatore delle sue scelte si può riassumere nella definizione data da Pratt al genere, “letteratura disegnata”: laddove per letteratura non si intende pretenziosità da scaffale, ma volontà di raccontare a livelli qualitativi superiori.
A progetti di caratura “alta”, come i manga letterari di Shigeru Mizuki o di Jiro Taniguchi, vengono infatti affiancati gioielli pop e generazionali come Scott Pilgrim o la raccolta di Marco Dambrosio, Makkox per il popolo del web; in parallelo nasce anche la collaborazione con il Corriere della Sera, che dà vita a importanti collane collaterali (tutto Corto Maltese, l’opera omnia di Pratt, quella sul Graphic Journalism).