L'ho comprato secoli fa (copertina rossa in stile una cosa divertente ) ma ancora non lo leggo.
L'ho comprato secoli fa (copertina rossa in stile una cosa divertente ) ma ancora non lo leggo.
Io pure.
Insieme a Una cosa divertente, TTTT e Il rap spiegato ai bianchi fa la sua figura in libreria.
A proposito - qualcuno sa dove trovare la versione con la copertina in stile una cosa divertente de La ragazza dai capelli strani? Perché né in libreria né su ibs sono riuscito a trovarla... Trovo solo la nuova edizione del 2008 con la copertina rigida.
Così completerei la collezione.
@jeff,
l'altro giorno ripensavo al tuo post su I fratelli karamazov e Infinite jest e ho riflettuto un po' su altre coincidenze letterarie tra i due autori.
Oltre al saggio "il Dostoevskij di Franksomething", io ho rivisto un po' di Fedor nelle Brevi interviste. Se l'hai letto non ti sarà sfuggito in Mondo Adulto (2) una stringhetta tipo "occhi alla Nastasja Filippovna", ma più in generale me lo ricordava anche in Sul letto di morte. L'avevo già scritto da qualche parte, mi pare, ma nei sentimenti e nella descrizione di un padre che odia il figlio ci ho rivisto tutta l'intensità psicologica ed emotiva delle grandi introspezioni dostoevskjane sulla figura del padre (l'intramontabile "chi non vuole uccidere il proprio padre?" de I fratelli.) e su queste idee "malate" e "fortissime" che hanno sempre caratterizzato i personaggi migliori del Fedor (il Kirillov de I demoni, il Raskolnikov di Delitto e castigo, Ippolit ne L'idiota, l'uomo del Sottosuolo).
Insomma, che mi dici?
Sì è così, ricordo di aver pensato proprio a Ippolit leggendo di Clipperton in IJ(nel caso tu non ci fossi ancora arrivato, be'...rimedia che è un personaggio che incarna il meglio di Wallace ).
Riguardo le Interviste, non mi sento sinceramente di associare tutti i vari personaggi malati a quelli di Dostoevskij(forse perchè, al contrario di quelli russi, quelli di Wallace appaiono davvero come uomini di bassa lega), escluso appunto il padre di Sul letto di morte, ma c'è da dire anche che la figura del padre è un'ossessione per gli americani in generale, i cosidetti daddy issues sono praticamente onnipresenti in una grande maggioranza delle opere statunitensi, c'è da andarci cauti(prima ho evitato infatti di mettere a confonto Fedor Karamazov con James Incandenza).
jeff appena ho tempo ti rispondo per bene
intanto vi lascio questo link dove ci sono le scannerizzazioni di alcune pagine di The Pale King:
http://www.newyorker.com/online/blog...r-wallace.html
uno stralcio di Dave Eggers che intervista Wallace
http://vertigine.wordpress.com/2007/...the-believer1/
qui credo la versione integrale, in inglese
http://www.believermag.com/issues/20...erview_wallace
Woh, ieri mattina (ma sono l'unico coglione rimasto a scrivere qui? ) preso da uno slancio di nostalgia mi sono riletto d'un fiato Ordine e fluttuazione a NorthHampton.
Quasi quasi lo eleverei tra i migliori racconti in assoluto di Wallace. Ti tiene attaccato fino alla fine per poi troncare tutto di colpo. Il finale mi sa quasi di "alternate ending", mi da come l'idea che ne avesse scritti anche altri e poi avesse optato per quello.
Edit: cioè, beccatevi questa descrizione (pag. 120, no spoiler)
Che cazzo gli dici ad uno che scrive in questa maniera? Mi son dovuto fermare qualche secondo per capire la descrizione e subito dopo averla realizzata era dannatamente REALE, come se avessi avuto quello stronzo di Megala davanti agli occhi.Dalla bocca di Megala esalano aromi di sughero e lievito; gli occhi sono rossi come la punta di certi piedi, una guida stradale in filigrana che conduce allo stato di fermentazione postprandiale di cui gode al momento.
Ultima modifica di lupo3; 28-07-2010 alle 08:56:16
Uhm, spero non venga considerato up.
Che dire, mi sono da poco avvicinato a questo autore con brevi interviste con uomini schifosi, e mi sentivo in obbligo di rendervi partecipi di quanto io sia felice in questo momento.
Premessa necessaria: ho quasi preso questo libro per caso. Perchè sapevo che era famoso e molto apprezzato, ma se avessi scoperto questo topic prima avrei anche saputo che è sconsigliato per iniziare. E infatti è stato traumatico. Insomma, come si capisce bene dalla mia libreria di anobii sono uno che legge poco, o per meglio dire legge da poco, e lo stile di Wallace mi ha spiazzato. La punteggiatura è un concetto relativo, o almeno c'è quasi una pagina intera senza una virgola (all'inizio inizio). No dico, stavo soffocando per leggerla tutta d'un fiato. Ma non leggevo ad alta voce, però faceva ugualmente uno strano effetto.
Ma passiamo ai contenuti, diavolo. Che allo stile ci si può abituare, sono andato un pò avanti e sto iniziando a prenderci la mano, ma questo libro è una vera e propria arma. Non mi può servire la verità sul genere umano così, nero su bianco, così mi spaventi. E mi spaventa aver scoperto di essere un uomo schifoso almeno quanto quelli descritti nel libro, mi sta facendo riflettere su diverse cose.
Bè che dire, mi sta piacendo un fottuto casino Sono contento. Sto già programmando di prendere Infinite Jest, ma non credo di essere ancora psicologicamente pronto XD
Ho deciso, appena trovo un buon prezzo ho deciso che prenderò "Una cosa divertente" e "Il Rap Spiegato ai bianchi", per poi tuffarmi in "Infinite Jets" (sempre che prima non voglia leggere qualche altra cosa di Wallace), anche se sono sicurissimo che lo comprerò (o meglio, leggerò) quando avrò più tempo in assoluto per dedicarmici al meglio. L'Estate prossima
È uscito da pochi giorni l'ultimo libro di Zadie Smith, Cambiare idea, una raccolta di saggi che ne contiene uno, di circa 60 pagine, su Wallace. L'ho letto tutto d'un fiato. Parla di Wallace come scrittore e come spesso venga equivocato dall'establishment letterario o da chi è troppo pigro per leggerlo ma vuole comunque parlare di lui. Tra le altre cose, l'autrice analizza molto a fondo proprio Brevi interviste, che considera un'opera stravolgente. Ve lo consiglio, anche se il prezzo è quello che è (19 euro).
Sticazzi, 20 euro.
Comunque la Smith mi aveva incuriosito ed interessato già dalla mini ma brillante post-fazione che c'è nell'edizione minimum fax de La ragazza dai capelli strani, e volevo proprio leggere qualcosa di lei. Credo però inizierò da un romanzo (Denti bianchi, mi pare si chiami il più "noto") e non da quest'ultima raccolta di saggi.
Mannù, a me quelle note inutili mi facevano crepare dalle risate tanto quanto le altre
Premetto che non ho letto niente di Wallace prima. Ho preso in biblioteca "Tennis, Tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)", ne ho letto 40 pagine e mi sono terribilmente annoiato. Non ho avuto forza di andare oltre. Se fosse questo il Wallace di cui tutti parlano, non mi piace, o insomma, non è il mio genere. Ma magari ho sbagliato libro! Come dicevo a qualcun altro, se iniziassi a leggere Bukowski da "Hollywood! Hollywood!" lo riterrei uno scrittore mediocre neanche troppo cinico. Cito quel Bukowski perché l'impressione che mi ha dato il libro di Wallace è stata proprio la stessa. Un libro vagamente simpatico e irriverente, con spunti divertenti, ma neanche troppo, che sembra scritto tanto per prendere qualche soldo in più dall'editore. Immagino, spero e credo che Infinite Jest e la Storia compatta dell'infinito siano tutt'altra cosa. Vedremo. Per ora ho anche "Questa è l'acqua", che però non ho ancora neanche aperto.