[ps4, pc] no man's sky - la recensione procedurale?
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Discussione: [ps4, pc] no man's sky - la recensione procedurale?

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  1. #1
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    [ps4, pc] no man's sky - la recensione procedurale?



    Il mio parere su No Man's Sky è qui: http://www.gamesvillage.it/videogioc...ky-recensione/

    Non è procedurale, almeno spero. Nel frattempo, continuerò a viaggiare. Sarò a disposizione per le vostre domande e soprattutto vorrei sentire da chi sta navigando nel SUO di universo, cosa condivide e cosa non condivide con il mio pensiero.

    Buon viaggio a tutti voi, astronauti!

  2. #2
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    Ciao! Ho letto la tua recensione e devo dire che mi è piaciuta. Mi piace come l'hai scritta e come hai descritto l'universo di No Man's Sky.
    Penso che sia importante che chi legge capisca la natura di questo "gioco" e a cosa stia andando incontro
    Sono stra-daccordissimo con te quando, appunto, affermi che non è esattamente un videogioco, ma un'esperienza, in questo caso devota all'esplorazione. Questo è il punto centrale. Bravo!

    Detto questo... mi permetti due domandine?:
    - Quando si è sulla nave c'è la possibilità di cambiare la visuale, tipo in terza persona, come si può fare in Elite: Dangerous?
    - So che ci sono, a quanto pare, anche i buchi neri come corpi celesti.. per caso sei incappato in qualche nebulosa, nova o supernova o qualunque altro oggetto di tipo stellare?
    ... ho la sensazione che ci siano solo pianeti

    Grazie in anticipo

  3. #3
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    Ho letto la recensione.
    Mi piace molto come scrivi, si vede che hai passione e talento, i miei complimenti davvero.

    Ma, a costo di rischiare di essere etichettato come "il solito bimbominkia che va guardando il voto", non riesco proprio ad esser concorde con quanto assegnato. Sia ben chiaro, il voto lascia il tempo che trova, e ci mancherebbe. Lo sappiamo tutti. E' un pò come a scuola, un voto non rappresenta il tuo valore, ma solo l'esito di una singola prova.
    Ma, appunto, se a scuola consegno un fantastico tema sulla seconda guerra mondiale, quando l'argomento richiesto è la vita di Pasolini, la validità del mio scritto è per forza di cose penalizzata dall'essere andato fuori traccia.

    Con NMS, a mio avviso, siamo dinanzi al medesimo problema.
    E' sicuramente un prodotto validissimo, pur non avendo avuto la fortuna ed il piacere di provarlo lo si vede in ogni singolo video o screen, ma come hai ben detto nella recensione stiamo parlando di un VIDEOGIOCO che pecca proprio in ogni aspetto della sua natura. Hai trovato le parole azzeccate quando lo hai descritto come, e cito: "...il titolo hello games è un'esperienza che tenta di travestirsi da gioco..." perchè secondo me è esattamente quel che è, ne hai catturato l'anima. Peccato che sia venduto, e basta andare sul sito http://www.no-mans-sky.com/about/ per verificarlo, come GIOCO.

    Tornando quindi al voto, è un'esperienza che vale 8? Mi fido di te.
    Ma è un videogioco che vale 8? Credo proprio di no. E qui stai recensendo un videogioco, venduto come videogioco e pubblicizzato come videogioco.

    Mi ripeto, fermo restando che un voto vale quel che vale, ci tengo a ribadirlo perchè il senso del mio intervento è un'altro

  4. #4
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    Citazione jony-d Visualizza Messaggio
    Ciao! Ho letto la tua recensione e devo dire che mi è piaciuta. Mi piace come l'hai scritta e come hai descritto l'universo di No Man's Sky.
    Penso che sia importante che chi legge capisca la natura di questo "gioco" e a cosa stia andando incontro
    Sono stra-daccordissimo con te quando, appunto, affermi che non è esattamente un videogioco, ma un'esperienza, in questo caso devota all'esplorazione. Questo è il punto centrale. Bravo!

    Detto questo... mi permetti due domandine?:
    - Quando si è sulla nave c'è la possibilità di cambiare la visuale, tipo in terza persona, come si può fare in Elite: Dangerous?
    - So che ci sono, a quanto pare, anche i buchi neri come corpi celesti.. per caso sei incappato in qualche nebulosa, nova o supernova o qualunque altro oggetto di tipo stellare?
    ... ho la sensazione che ci siano solo pianeti

    Grazie in anticipo
    Ciao! Innanzitutto grazie per i complimenti. Non volevo che fosse un semplice diario di bordo, sebbene capisco che molti hanno scelto quella strada a causa della complessità, di questa esperienza. Non volevo contenesse spoiler. Non volevo neanche scendere nel tecnico e dire semplicemente come si potenzia il sistema di iperguida o la tuta spaziale. Volevo appunto trasmettere quell'esperienza in parole, ed è stata una sfida. Quindi sono davvero felice che ti sia piaciuta! Ma passiamo alle tue domande:
    1) A differenza di Elite (grandissimo titolo, btw) è prevista unicamente la visuale in prima persona, a piedi e a bordo dell'astronave. Sottolineo che sto giocando su ps4, mi aspetto di sicuro una mod per questo su PC. Farebbe comodo negli scontri spaziali.
    2) Ne ho letto anche io in giro, tuttavia non ne ho scovati finora. C'è da dire che più ci allontaniamo dal punto di partenza, verso il centro della galassia, più difficoltà ostacoleranno il nostro cammino, tra un pianeta e l'altro. Voglio crederci, insomma.


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  5. #5
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    Ho letto la recensione.
    Mi piace molto come scrivi, si vede che hai passione e talento, i miei complimenti davvero.

    Ma, a costo di rischiare di essere etichettato come "il solito bimbominkia che va guardando il voto", non riesco proprio ad esser concorde con quanto assegnato. Sia ben chiaro, il voto lascia il tempo che trova, e ci mancherebbe. Lo sappiamo tutti. E' un pò come a scuola, un voto non rappresenta il tuo valore, ma solo l'esito di una singola prova.
    Ma, appunto, se a scuola consegno un fantastico tema sulla seconda guerra mondiale, quando l'argomento richiesto è la vita di Pasolini, la validità del mio scritto è per forza di cose penalizzata dall'essere andato fuori traccia.

    Con NMS, a mio avviso, siamo dinanzi al medesimo problema.
    E' sicuramente un prodotto validissimo, pur non avendo avuto la fortuna ed il piacere di provarlo lo si vede in ogni singolo video o screen, ma come hai ben detto nella recensione stiamo parlando di un VIDEOGIOCO che pecca proprio in ogni aspetto della sua natura. Hai trovato le parole azzeccate quando lo hai descritto come, e cito: "...il titolo hello games è un'esperienza che tenta di travestirsi da gioco..." perchè secondo me è esattamente quel che è, ne hai catturato l'anima. Peccato che sia venduto, e basta andare sul sito http://www.no-mans-sky.com/about/ per verificarlo, come GIOCO.

    Tornando quindi al voto, è un'esperienza che vale 8? Mi fido di te.
    Ma è un videogioco che vale 8? Credo proprio di no. E qui stai recensendo un videogioco, venduto come videogioco e pubblicizzato come videogioco.

    Mi ripeto, fermo restando che un voto vale quel che vale, ci tengo a ribadirlo perchè il senso del mio intervento è un'altro
    No, non etichetterei mai la questione "voto" da bimbominkia. Perché altrimenti mi sentirei anche io, un bimbominkia, ad aver pensato a lungo su quel numero. Grazie prima di tutto dei complimenti, sono contento che l'articolo, nella sostanza e non nel numero, ti sia piaciuto. Hai ragione: il voto 8 è il voto dell'esperienza, non di NMS in veste di videogioco. Questa parola, però, è un limite ormai evidente del nostro passatempo. Heavy Rain era forse un gioco? Non credo. E Journey? Neanche a mio avviso. E senza arrivare a That Dragon Cancer, sono numerose le "esperienze" interattive. Numerose, in senso lato. Il gioco classico, è in stragrande maggioranza. Ma siamo sicuri che sia giusto limitarci al gioco? Si può fare molto di più, con la nostra passione. La terminologia stessa non è più adeguata. Si, ho dato un voto a NMS valutandolo come esperienza e, il suo gameplay stesso, a mio avviso ha danneggiato quel voto. Se avessi potuto parlare, scoprire storie nei miei viaggi, e fissare al centro di questa esperienza una trama beh.. sarebbe stato sicuramente meglio di sparare a sentinelle con controlli poco accurati o lanciare in battaglie spaziali che Elite può decisamente guardare dall'alto verso il basso. Purtroppo hai ragione, l'industria non è pronta per scrivere su una confezione, venduta a 70 sacchi, "non è un gioco". Come non è pronta a molte altre cose, per esempio a parlare più di sesso e non solo di violenza, come se la seconda fosse migliore della prima. Io lo sogno quel giorno. Se il cinema ha abbattuto barriere, può succedere anche qui. A patto di abbandonare la parola videogiochi, come luogo comune.


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  6. #6
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    No, non etichetterei mai la questione "voto" da bimbominkia. Perché altrimenti mi sentirei anche io, un bimbominkia, ad aver pensato a lungo su quel numero. Grazie prima di tutto dei complimenti, sono contento che l'articolo, nella sostanza e non nel numero, ti sia piaciuto. Hai ragione: il voto 8 è il voto dell'esperienza, non di NMS in veste di videogioco. Questa parola, però, è un limite ormai evidente del nostro passatempo. Heavy Rain era forse un gioco? Non credo. E Journey? Neanche a mio avviso. E senza arrivare a That Dragon Cancer, sono numerose le "esperienze" interattive. Numerose, in senso lato. Il gioco classico, è in stragrande maggioranza. Ma siamo sicuri che sia giusto limitarci al gioco? Si può fare molto di più, con la nostra passione. La terminologia stessa non è più adeguata. Si, ho dato un voto a NMS valutandolo come esperienza e, il suo gameplay stesso, a mio avviso ha danneggiato quel voto. Se avessi potuto parlare, scoprire storie nei miei viaggi, e fissare al centro di questa esperienza una trama beh.. sarebbe stato sicuramente meglio di sparare a sentinelle con controlli poco accurati o lanciare in battaglie spaziali che Elite può decisamente guardare dall'alto verso il basso. Purtroppo hai ragione, l'industria non è pronta per scrivere su una confezione, venduta a 70 sacchi, "non è un gioco". Come non è pronta a molte altre cose, per esempio a parlare più di sesso e non solo di violenza, come se la seconda fosse migliore della prima. Io lo sogno quel giorno. Se il cinema ha abbattuto barriere, può succedere anche qui. A patto di abbandonare la parola videogiochi, come luogo comune.


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    Capisco perfettamente il tuo punto di vista, purtroppo è veramente difficile veder accadere nei prossimi 10/15 anni questo genere di cambiamento per il semplice motivo che, rispetto al citato cinema, ci sono un paio di differenze che ne elevano la difficoltà. Servono "pionieri" che decidono di realizzare determinati prodotto e gente che creda in loro, ma anche un pubblico diverso. Le prime cose che mi vengono in mente:

    1) Relativa difficoltà.
    Chiunque può vedersi un film, meno giocare ad un videogioco. Il mondo è pieno di persone che non sanno nemmeno accendere un lettore DVD, limitandosi a ciò che passa in televisione. Figuriamoci "pensare" di accendere un pc. Ed anche quelli che sanno accendere un pc, magari lo usano solo per inviare un'email, leggere la ricetta di "stocazzoalforno" ed ascoltarsi una canzone su youtube, figuriamoci se si avventurano ad installare un videogioco. Certo, esistono le console per i meno "smanettoni", ma anche quelle devi saperle montare, collegare alla wifi, aggiornare ed usare. Quindi anche realizzando una serie di prodotti che possono sdoganare il videogioco, rischi di farli provare solo a chi già lo conosce, e magari lo apprezza nella via più tradizionale.

    2) La volontà.
    Se mio zio non m'avesse regalato un nes nel 1989 probabilmente non sarei un videogiocatore, visto che nel mio "gruppetto" ero l'unico a possederlo e senza tale spinta probabilmente mi sarei dedicato ad altro. Quando esce un prodotto nuovo quindi ho VOGLIA di provarlo, perchè in quasi 30 anni di carriera videoludica ho provato un pò di tutto, voglia che invece non ha la mia ragazza (Che pur saltuariamente videogioca) o mia madre (Che però su facebook videogioca!) perchè sono ancora "chiuse" nelle 4 cose che san fare, e che stanno ancora esplorando.
    Per questo ho molta fiducia nelle prossime generazioni, perchè crescendo a pane e tablet, con sky e cellulare, insomma circondati di tecnologia, certamente saranno "abituati" al videogioco in generale, quindi chi poi svilupperà tale passione potrà certamente coltivarla accogliendo con una certa positività i cambiamenti e privo della "spinta" che invece una persona nata nel 70/80/90, o che comunque videogioca da poco, aveva bisogno d'avere.

    4) Realizzazione.
    Per fare un film di successo, volendo, bastano un'idea e pochi spicci. Pensate ad un "The Blair Witch Project", ma anche un "Paranormal Activity" o "Clerks", tutti film finanziati con pochi spicci, il primo addirittura girato da 3 persone con la maggior parte del budget speso per la telecamera. Vero, esistono anche ottimi videogiochi realizzati da una sola persona. Ma questa sola persona deve avere competenze che vanno molto oltre un "play" su di una videocamera. Ed è questo il punto: Per realizzare un videogioco devi saper fare altro che accendere un pc. Per carità, so bene che un film non è solo questo, semplifico apposta per arrivare al sodo: Ci son competenze da avere, e la nicchia di persone che ha queste competenze fa parte a sua volta della nicchia di persone con la medesima passione. E questa nicchia deve far parte della nicchia di persone con idee nuove che sdoganino il videogioco. Insomma qui si parla di una nicchia della nicchia della nicchia.

    5) Fattore sociale.
    Inutile negarlo, nonostante la diffusione noi videogiocatori rimaniamo comunque circondati da una certa "nebbia". Vero, non è più come in passato, dove si credeva che videogioco = nerd = sfigato, ma è altrettanto vero che tua zia difficilmente andrà da un'amica per giocare alla wii (La console più userfriendly che mi viene in mente), più probabile che si incontrino per 2 chiacchiere mentre guardano un film. E magari andranno anche al cinema insieme, di certo non in un internetcafè per farsi una partitella a starcraft2. Quindi se esce un nuovo tipo di film, poco conosciuto, ha più possibilità di esser diffuso "al grande pubblico" rispetto ad un nuovo tipo di videogioco, nonostante tutti i vantaggi della rete e gli aiuti che la comunità possa dare.


    Lo so, manca il 3).
    Quello è un dlc che sbloccherete pagando € 9,90
    E qui voglio arrivare al fattore economico. Un videogioco classico ha tante possibilità di sfornare dlc, espansioni ed altre puttanate a pagamento con un vasto pubblico pronto ad aprire il portafoglio. Un prodotto "diverso" invece offre meno prospettive, sia perchè non si sa se avrà successo, sia perchè comunque indirizzato ad un pubblico dalla consistenza sconosciuta... potrebbe essere apprezzatissimo da dieci milioni di persone così come da sole dieci. Difficile quindi trovare investitori, salvo rari casi. Questo NMS ha avuto "fortuna", ma rimane comunque un'oasi nel deserto, e stiamo parlando di un prodotto che si è dovuto travestire da videogioco per attirare l'attenzione, ed il grande pubblico.
    E stiamo parlando comunque di un caso raro!

    Insomma, anche io sogno "quel" giorno. Ma probabilmente lo vedranno i tuoi figli, o i figli dei tuoi figli. Magari saremo fortunati e lo vedremo entrambi, chissà. Ma OGGI, un prodotto che si spaccia per videogioco e poi non lo è, ancora fatico a "premiarlo", visti i presupposti diversi dal risultato finale.
    Il che è un peccato, bastava un pò di chiarezza all'inizio.
    O di coraggio.

  7. #7
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    Capisco perfettamente il tuo punto di vista, purtroppo è veramente difficile veder accadere nei prossimi 10/15 anni questo genere di cambiamento per il semplice motivo che, rispetto al citato cinema, ci sono un paio di differenze che ne elevano la difficoltà. Servono "pionieri" che decidono di realizzare determinati prodotto e gente che creda in loro, ma anche un pubblico diverso. Le prime cose che mi vengono in mente:

    1) Relativa difficoltà.
    Chiunque può vedersi un film, meno giocare ad un videogioco. Il mondo è pieno di persone che non sanno nemmeno accendere un lettore DVD, limitandosi a ciò che passa in televisione. Figuriamoci "pensare" di accendere un pc. Ed anche quelli che sanno accendere un pc, magari lo usano solo per inviare un'email, leggere la ricetta di "stocazzoalforno" ed ascoltarsi una canzone su youtube, figuriamoci se si avventurano ad installare un videogioco. Certo, esistono le console per i meno "smanettoni", ma anche quelle devi saperle montare, collegare alla wifi, aggiornare ed usare. Quindi anche realizzando una serie di prodotti che possono sdoganare il videogioco, rischi di farli provare solo a chi già lo conosce, e magari lo apprezza nella via più tradizionale.

    2) La volontà.
    Se mio zio non m'avesse regalato un nes nel 1989 probabilmente non sarei un videogiocatore, visto che nel mio "gruppetto" ero l'unico a possederlo e senza tale spinta probabilmente mi sarei dedicato ad altro. Quando esce un prodotto nuovo quindi ho VOGLIA di provarlo, perchè in quasi 30 anni di carriera videoludica ho provato un pò di tutto, voglia che invece non ha la mia ragazza (Che pur saltuariamente videogioca) o mia madre (Che però su facebook videogioca!) perchè sono ancora "chiuse" nelle 4 cose che san fare, e che stanno ancora esplorando.
    Per questo ho molta fiducia nelle prossime generazioni, perchè crescendo a pane e tablet, con sky e cellulare, insomma circondati di tecnologia, certamente saranno "abituati" al videogioco in generale, quindi chi poi svilupperà tale passione potrà certamente coltivarla accogliendo con una certa positività i cambiamenti e privo della "spinta" che invece una persona nata nel 70/80/90, o che comunque videogioca da poco, aveva bisogno d'avere.

    4) Realizzazione.
    Per fare un film di successo, volendo, bastano un'idea e pochi spicci. Pensate ad un "The Blair Witch Project", ma anche un "Paranormal Activity" o "Clerks", tutti film finanziati con pochi spicci, il primo addirittura girato da 3 persone con la maggior parte del budget speso per la telecamera. Vero, esistono anche ottimi videogiochi realizzati da una sola persona. Ma questa sola persona deve avere competenze che vanno molto oltre un "play" su di una videocamera. Ed è questo il punto: Per realizzare un videogioco devi saper fare altro che accendere un pc. Per carità, so bene che un film non è solo questo, semplifico apposta per arrivare al sodo: Ci son competenze da avere, e la nicchia di persone che ha queste competenze fa parte a sua volta della nicchia di persone con la medesima passione. E questa nicchia deve far parte della nicchia di persone con idee nuove che sdoganino il videogioco. Insomma qui si parla di una nicchia della nicchia della nicchia.

    5) Fattore sociale.
    Inutile negarlo, nonostante la diffusione noi videogiocatori rimaniamo comunque circondati da una certa "nebbia". Vero, non è più come in passato, dove si credeva che videogioco = nerd = sfigato, ma è altrettanto vero che tua zia difficilmente andrà da un'amica per giocare alla wii (La console più userfriendly che mi viene in mente), più probabile che si incontrino per 2 chiacchiere mentre guardano un film. E magari andranno anche al cinema insieme, di certo non in un internetcafè per farsi una partitella a starcraft2. Quindi se esce un nuovo tipo di film, poco conosciuto, ha più possibilità di esser diffuso "al grande pubblico" rispetto ad un nuovo tipo di videogioco, nonostante tutti i vantaggi della rete e gli aiuti che la comunità possa dare.


    Lo so, manca il 3).
    Quello è un dlc che sbloccherete pagando € 9,90
    E qui voglio arrivare al fattore economico. Un videogioco classico ha tante possibilità di sfornare dlc, espansioni ed altre puttanate a pagamento con un vasto pubblico pronto ad aprire il portafoglio. Un prodotto "diverso" invece offre meno prospettive, sia perchè non si sa se avrà successo, sia perchè comunque indirizzato ad un pubblico dalla consistenza sconosciuta... potrebbe essere apprezzatissimo da dieci milioni di persone così come da sole dieci. Difficile quindi trovare investitori, salvo rari casi. Questo NMS ha avuto "fortuna", ma rimane comunque un'oasi nel deserto, e stiamo parlando di un prodotto che si è dovuto travestire da videogioco per attirare l'attenzione, ed il grande pubblico.
    E stiamo parlando comunque di un caso raro!

    Insomma, anche io sogno "quel" giorno. Ma probabilmente lo vedranno i tuoi figli, o i figli dei tuoi figli. Magari saremo fortunati e lo vedremo entrambi, chissà. Ma OGGI, un prodotto che si spaccia per videogioco e poi non lo è, ancora fatico a "premiarlo", visti i presupposti diversi dal risultato finale.
    Il che è un peccato, bastava un pò di chiarezza all'inizio.
    O di coraggio.
    Purtroppo, anche io temo che quel giorno lo vedranno soltanto le future generazione. Ma potranno vederlo soltanto grazie alle nostre battaglie oggi, non credi? Non è accaduto da solo con la letteratura, il cinema o qualsiasi espressione che sia poi stata riconosciuta quale arte. Riguardo al cinema, è vero mia zia si andrà a vedere un film ma oggi. Grazie alle battaglie e alla sua attuale diffusione. Perché all'inizio erano visti come reclusi, strani e sfigati.. chi passava il suo tempo nella camera oscura a guardare "pellicole". Non ti ricorda qualcosa? Altto punto il discorso di quanto o meno premiare l'esperienza NMS tenendo conto della sua "maschera". Un sette... Probabilmente avrebbe allontanato anche chi la cerca, un'esperienza. Un otto e quelle parole, li avvisa che ci sono dei grossi però. Ma rispetto totalmente il tuo punto di vista.


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  8. #8
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    Purtroppo, anche io temo che quel giorno lo vedranno soltanto le future generazione. Ma potranno vederlo soltanto grazie alle nostre battaglie oggi, non credi? Non è accaduto da solo con la letteratura, il cinema o qualsiasi espressione che sia poi stata riconosciuta quale arte. Riguardo al cinema, è vero mia zia si andrà a vedere un film ma oggi. Grazie alle battaglie e alla sua attuale diffusione. Perché all'inizio erano visti come reclusi, strani e sfigati.. chi passava il suo tempo nella camera oscura a guardare "pellicole". Non ti ricorda qualcosa? Altto punto il discorso di quanto o meno premiare l'esperienza NMS tenendo conto della sua "maschera". Un sette... Probabilmente avrebbe allontanato anche chi la cerca, un'esperienza. Un otto e quelle parole, li avvisa che ci sono dei grossi però. Ma rispetto totalmente il tuo punto di vista.


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    Bhe il rispetto verso l'altrui punto di vista è la base di qualsiasi dialogo
    E sia altrettanto chiaro che è una discussione per amore della stessa, non per polemiche nei confronti di una recensione (Ottima) e di un voto (che non condivido) che han solo generato ciò di cui stiamo parlando.

    Detto questo, certamente hai ragione per quanto concerne il possibile concretizzarsi di un futuro reso possibile solo grazie alle battaglie del presente, e certamente oggi occorre lottare per ogni singolo centimetro che ci separa da questo traguardo.
    Ma tale lotta, a mio avviso, la si porta avanti "premiando" chi apertamente dichiara battaglia all'attuale confine che ci va ghettizzando la passione, non chi servilmente si traveste pur di avere X vendite in più. Perchè, a mio avviso, NMS andava premiato se apertamente dichiarava il suo intento di esperienza ultraludica, ma qui si parla chiaramente di gioco, ed a mio avviso come tale andava recensito e "bacchettato" negli aspetti più deficitari.

    Tornando al mio iniziale esempio scolastico, se uno studente sbaglia l'esame va bocciato. Non per cattiveria, ma perchè promuovendolo si rischia:

    - Di convincerlo "che è arrivato", che il suo metodo di studio è buono e che quindi non necessita di limare i difetti evidenziati ma non considerati, "...perchè tanto passo l'esame lo stesso". (Ossia, sviluppando in questo modo ho buone recensioni, buone vendite, guadagno soldi, perchè cambiar metodo se ho ottenuto il risultato che volevo?).

    - Di scoraggiare gli studenti che assistono all'esame. Perchè impegnarsi se tanto mi basta far quanto ha fatto lui per ottenere il risultato? (Ossia, perchè sviluppare bene ogni singolo aspetto, investendo tempo, risorse umane e denaro, se mi basta far la metà per esser approvato lo stesso dalla comunità?).

    Tornando nel nostro mondo, ottime recensioni per questo gioco, ed ottime vendite, a mio avviso permetteranno più un rilassamento che un'evoluzione del videogioco, perchè urleranno al mondo "non è necessario far più di tanto". E di questo non abbiamo bisogno, se davvero puntiamo a migliorarci e non al mero fatturato.

    Certo, la speranza è che ci sia qualcuno che alzandosi dica "posso far di meglio", o "se c'è riuscito lui con questo prodotto, figuriamoci cosa posso fare io". Ma per far ciò non è necessario premiarlo, bastava giudicarlo per quel che è: un'ottima idea, una fantastica esperienza, un medioche videogioco.

    Sai cosa penso?
    Forse questo era uno di quei casi in cui il "doppio voto", che solitamente non mi piace (anzi, spesso disprezzo), poteva esser adeguato. Un bel 8/9* all'idea/esperienza con un 6/7* alla realizzazione dei vari aspetti (Che, ribadisco, non conosco, mi limito a quanto posso intuire ed a quanto posso leggere da chi invece ci stagiocando).

    *Voti random, per rendere l'idea. E sia ben chiaro che non mi permetto assolutamente di dirti come fare il tuo lavoro, che tra l'altro come ho già detto ho molto apprezzato nel generale.

  9. #9
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    Bhe il rispetto verso l'altrui punto di vista è la base di qualsiasi dialogo
    E sia altrettanto chiaro che è una discussione per amore della stessa, non per polemiche nei confronti di una recensione (Ottima) e di un voto (che non condivido) che han solo generato ciò di cui stiamo parlando.

    Detto questo, certamente hai ragione per quanto concerne il possibile concretizzarsi di un futuro reso possibile solo grazie alle battaglie del presente, e certamente oggi occorre lottare per ogni singolo centimetro che ci separa da questo traguardo.
    Ma tale lotta, a mio avviso, la si porta avanti "premiando" chi apertamente dichiara battaglia all'attuale confine che ci va ghettizzando la passione, non chi servilmente si traveste pur di avere X vendite in più. Perchè, a mio avviso, NMS andava premiato se apertamente dichiarava il suo intento di esperienza ultraludica, ma qui si parla chiaramente di gioco, ed a mio avviso come tale andava recensito e "bacchettato" negli aspetti più deficitari.

    Tornando al mio iniziale esempio scolastico, se uno studente sbaglia l'esame va bocciato. Non per cattiveria, ma perchè promuovendolo si rischia:

    - Di convincerlo "che è arrivato", che il suo metodo di studio è buono e che quindi non necessita di limare i difetti evidenziati ma non considerati, "...perchè tanto passo l'esame lo stesso". (Ossia, sviluppando in questo modo ho buone recensioni, buone vendite, guadagno soldi, perchè cambiar metodo se ho ottenuto il risultato che volevo?).

    - Di scoraggiare gli studenti che assistono all'esame. Perchè impegnarsi se tanto mi basta far quanto ha fatto lui per ottenere il risultato? (Ossia, perchè sviluppare bene ogni singolo aspetto, investendo tempo, risorse umane e denaro, se mi basta far la metà per esser approvato lo stesso dalla comunità?).

    Tornando nel nostro mondo, ottime recensioni per questo gioco, ed ottime vendite, a mio avviso permetteranno più un rilassamento che un'evoluzione del videogioco, perchè urleranno al mondo "non è necessario far più di tanto". E di questo non abbiamo bisogno, se davvero puntiamo a migliorarci e non al mero fatturato.

    Certo, la speranza è che ci sia qualcuno che alzandosi dica "posso far di meglio", o "se c'è riuscito lui con questo prodotto, figuriamoci cosa posso fare io". Ma per far ciò non è necessario premiarlo, bastava giudicarlo per quel che è: un'ottima idea, una fantastica esperienza, un medioche videogioco.

    Sai cosa penso?
    Forse questo era uno di quei casi in cui il "doppio voto", che solitamente non mi piace (anzi, spesso disprezzo), poteva esser adeguato. Un bel 8/9* all'idea/esperienza con un 6/7* alla realizzazione dei vari aspetti (Che, ribadisco, non conosco, mi limito a quanto posso intuire ed a quanto posso leggere da chi invece ci stagiocando).

    *Voti random, per rendere l'idea. E sia ben chiaro che non mi permetto assolutamente di dirti come fare il tuo lavoro, che tra l'altro come ho già detto ho molto apprezzato nel generale.
    Con me sfondi una porta aperta: sebbene anche io non sono assolutamente d'accordo al doppio voto di una testata, lo sono invece per la presenza di più punti di vista. Le famose second opionion, che sulla carta si impiccavano ad implementare per i problemi di spazio delle riviste, a volte con box ridicoli per dimensioni che a me apparivano come occasioni sprecate, e che oggi, con l'infinità della rete, sono invece state abbandonate.

    E non ti preoccupare, non vedo assolutamente le tue osservazioni come critiche fine a se stessi, ma come giusti punti di discussione: il fine ultimo per cui ho aperto questo thread. Quindi anzi, grazie di essere qui.


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  10. #10
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    Mi aggiungerò presto a voi. Preordinato per pc mi aspettavo fosse disponibile già stamane; invece mi tocca aspettare le 19:00.
    Detto ciò ho grandi aspettative; ma non nel senso ludico stretto, mi aspetto qualcosa di affascinante, dispersivo, capace di rapirmi e darmi un senso di pacifico isolamento. Un'esperienza insomma.
    Bella rece, speriamo bene.

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  11. #11
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    Citazione AdamWarlock Visualizza Messaggio
    Mi aggiungerò presto a voi. Preordinato per pc mi aspettavo fosse disponibile già stamane; invece mi tocca aspettare le 19:00.
    Detto ciò ho grandi aspettative; ma non nel senso ludico stretto, mi aspetto qualcosa di affascinante, dispersivo, capace di rapirmi e darmi un senso di pacifico isolamento. Un'esperienza insomma.
    Bella rece, speriamo bene.

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    Grazie per i complimenti e buon viaggio. Quando sei pronto a condividere impressioni, torna pure qui!


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