Capisco perfettamente il tuo punto di vista, purtroppo è veramente difficile veder accadere nei prossimi 10/15 anni questo genere di cambiamento per il semplice motivo che, rispetto al citato cinema, ci sono un paio di differenze che ne elevano la difficoltà. Servono "pionieri" che decidono di realizzare determinati prodotto e gente che creda in loro, ma anche un pubblico diverso. Le prime cose che mi vengono in mente:
1) Relativa difficoltà.
Chiunque può vedersi un film, meno giocare ad un videogioco. Il mondo è pieno di persone che non sanno nemmeno accendere un lettore DVD, limitandosi a ciò che passa in televisione. Figuriamoci "pensare" di accendere un pc. Ed anche quelli che sanno accendere un pc, magari lo usano solo per inviare un'email, leggere la ricetta di "stocazzoalforno" ed ascoltarsi una canzone su youtube, figuriamoci se si avventurano ad installare un videogioco. Certo, esistono le console per i meno "smanettoni", ma anche quelle devi saperle montare, collegare alla wifi, aggiornare ed usare. Quindi anche realizzando una serie di prodotti che possono sdoganare il videogioco, rischi di farli provare solo a chi già lo conosce, e magari lo apprezza nella via più tradizionale.
2) La volontà.
Se mio zio non m'avesse regalato un nes nel 1989 probabilmente non sarei un videogiocatore, visto che nel mio "gruppetto" ero l'unico a possederlo e senza tale spinta probabilmente mi sarei dedicato ad altro. Quando esce un prodotto nuovo quindi ho VOGLIA di provarlo, perchè in quasi 30 anni di carriera videoludica ho provato un pò di tutto, voglia che invece non ha la mia ragazza (Che pur saltuariamente videogioca) o mia madre (Che però su facebook videogioca!) perchè sono ancora "chiuse" nelle 4 cose che san fare, e che stanno ancora esplorando.
Per questo ho molta fiducia nelle prossime generazioni, perchè crescendo a pane e tablet, con sky e cellulare, insomma circondati di tecnologia, certamente saranno "abituati" al videogioco in generale, quindi chi poi svilupperà tale passione potrà certamente coltivarla accogliendo con una certa positività i cambiamenti e privo della "spinta" che invece una persona nata nel 70/80/90, o che comunque videogioca da poco, aveva bisogno d'avere.
4) Realizzazione.
Per fare un film di successo, volendo, bastano un'idea e pochi spicci. Pensate ad un "The Blair Witch Project", ma anche un "Paranormal Activity" o "Clerks", tutti film finanziati con pochi spicci, il primo addirittura girato da 3 persone con la maggior parte del budget speso per la telecamera. Vero, esistono anche ottimi videogiochi realizzati da una sola persona. Ma questa sola persona deve avere competenze che vanno molto oltre un "play" su di una videocamera. Ed è questo il punto: Per realizzare un videogioco devi saper fare altro che accendere un pc. Per carità, so bene che un film non è solo questo, semplifico apposta per arrivare al sodo: Ci son competenze da avere, e la nicchia di persone che ha queste competenze fa parte a sua volta della nicchia di persone con la medesima passione. E questa nicchia deve far parte della nicchia di persone con idee nuove che sdoganino il videogioco. Insomma qui si parla di una nicchia della nicchia della nicchia.
5) Fattore sociale.
Inutile negarlo, nonostante la diffusione noi videogiocatori rimaniamo comunque circondati da una certa "nebbia". Vero, non è più come in passato, dove si credeva che videogioco = nerd = sfigato, ma è altrettanto vero che tua zia difficilmente andrà da un'amica per giocare alla wii (La console più userfriendly che mi viene in mente), più probabile che si incontrino per 2 chiacchiere mentre guardano un film. E magari andranno anche al cinema insieme, di certo non in un internetcafè per farsi una partitella a starcraft2. Quindi se esce un nuovo tipo di film, poco conosciuto, ha più possibilità di esser diffuso "al grande pubblico" rispetto ad un nuovo tipo di videogioco, nonostante tutti i vantaggi della rete e gli aiuti che la comunità possa dare.
Lo so, manca il 3).
Quello è un dlc che sbloccherete pagando € 9,90
E qui voglio arrivare al fattore economico. Un videogioco classico ha tante possibilità di sfornare dlc, espansioni ed altre puttanate a pagamento con un vasto pubblico pronto ad aprire il portafoglio. Un prodotto "diverso" invece offre meno prospettive, sia perchè non si sa se avrà successo, sia perchè comunque indirizzato ad un pubblico dalla consistenza sconosciuta... potrebbe essere apprezzatissimo da dieci milioni di persone così come da sole dieci. Difficile quindi trovare investitori, salvo rari casi. Questo NMS ha avuto "fortuna", ma rimane comunque un'oasi nel deserto, e stiamo parlando di un prodotto che si è dovuto travestire da videogioco per attirare l'attenzione, ed il grande pubblico.
E stiamo parlando comunque di un caso raro!
Insomma, anche io sogno "quel" giorno. Ma probabilmente lo vedranno i tuoi figli, o i figli dei tuoi figli. Magari saremo fortunati e lo vedremo entrambi, chissà. Ma OGGI, un prodotto che si spaccia per videogioco e poi non lo è, ancora fatico a "premiarlo", visti i presupposti diversi dal risultato finale.
Il che è un peccato, bastava un pò di chiarezza all'inizio.
O di coraggio.