[Quest] I piaceri della carne [DM Rio'89]

[guns]

Gunses rimase a bocca aperta quando vide due compagni che stavano per litigare e disse#ragazzi,ma state scherzando?o dite vero,non mi voglio immischiare ma state un po' esagerando#

[Flagello]

*finisce il mio scatto d'ira e ricomincio a ragionare,e dico*
"Ha ragione Gunses,Sindariel.Stiamo esagerando,siamo stati assoldati da questo cavliere per assolvere ciò che ci ha chiesto,e non per azzuffarci,quindi se vogliamo ottenere la ricompensa dobbiamo,perquanto a malincuore,mettere da parte i nostri rancori e continuare la missione,comunque una volta finita la missione sarò ben felice di batterla a duello"
*detto questo rimonto a cavallo*

[deepthroath69']

OT rio è fuori da martedì fino a domenica mi disp! scusate se mi sono intromesso am mi sembrava giusto avvertirvi!! OT

[guns]

#ben detto Flagello,ma tu e Sindariel state facendo tutto questo per soldi?scusate c'e' una ragazza in pericolo e pensate alla ricompensa?io li sto' aiutando e non voglio nessuna ricompensa dovreste fare lo stesso.#

[Flagello]

"e per cosa dovrei farlo,per nobiltà d'animo e misericordia?ho smesso di credere in questi valori tempo fa,quando ho capito come gira realmente il mondo,ed ora metto la mia ascia a disposizione di chi è pronto a ricompensare il mio lavoro.inoltre,non so a te,ma a me il fare una buona azione non riempe lo stomaco."


OT grazie di averci avvisato deep OT

[guns]

#Flagello ognuno crede nei propri ideali,tu hai deciso cosi' io in quest'altro modo#

[omega]

-Sindariel si rimette il mantello,riinfila la spada nel fodero,rimette l'elmo nello zaino e lo lega al cavallo.Poi monta sul cavallo e si avvicina a Flagello-#Flagello,vede che,oltre alla razza abbiamo molte cose in comune.Comunque il nostro duello ci sarà#-e fatto l'occhiolino a Flagello Sindariel si rimette il cappuccio sulla testa.-

[Makaveli]

*Makaveli aveva guardato con molta attenzione il litigio tra Flagello e l'altro, e, una volta capito che i due non avevano intezione di uccidersi, sbuffò dispiaciuto...
poi disse*
"vedo che non vi mancano certo le energie, e che avete molta voglia di menare le mani...questo è un bene, ma vi prego, se vorrete affrontarvi in duello in futuro voglio assistere allo spettacolo, mi è sempre piaciuto vedere scorrere il sangue"
*detto questo Makaveli si scusa con Kalim per il comportamento dei suoi compagni*

[Rio'89]

“Ci sono molti buoni motivi a parte la nobiltà d’animo per aiutarci mezz’orco” disse Kalim, quasi adirato “queste creature si stanno espandendo, e presto sia i forti nani nelle loro grotte, sia gli altezzosi elfi nelle loro foreste e pure gli umani sulla puerile terra avranno a che fare con un’armata di questi esseri e allora nulla potrà essere fatto. Ora è giunto il momento di mettersi in marcia e di finirla con i convenevoli, altrimenti le ombre saranno già calate che noi non avremo compiuto un passo. Questo non è ne il luogo ne il momento di fare duelli, ne parleremo in futuro”.

Tre ore erano ormai passate dalla partenza, ed il sole si avviava allo zenit, esso però sarebbe tramontato verso le sette della sera, portandosi con se l’unica protezione veramente sicura della compagnia. I cavalli non erano assolutamente stanchi, non erano stati spronati perché non ve n’era stata la necessità, ma nonostante ciò andavano a passo avanzato come se sentissero il pericolo alitare sui loro colli.
Non v’era vento che muovesse foglia o rumore che pervenisse a orecchio da quando vi eravate inoltrati in quella luminosa foresta, ma ad un tratto il rumore di acque fluenti destò tutta la compagni dal proprio torpore e Kalim disse soddisfatto: “Eccoci dunque all’Aerith, un fiumiciattolo che taglia la nostra strada, ma non v’è d’allarmarsi amici, vi era un ponte che univa le sue rive qui attorno quando siamo giunti in queste terre e vi dovrebbe essere ancora.” Il sentiero proseguiva dritto tra le alte e solide querce e faggi con le radici immerse in un erba forte e rigogliosa, poi la boscaglia si diradò, e poteste distinguere chiaro un solido e largo ponte di legna illuminato da una luce radiosa. Quindi vi avviaste sicuri verso di esso, certi che nulla vi avrebbe impedito di farlo, ma tutto d’un tratto dalle folte chiome degli alberi una freccia rapida si conficcò ai piedi del destriero più avanzato, quello appunto del campione di Koros, facendo impennare pericolosamente Rufus. Quando esso si fu calmato Kalim diede una profonda occhiata agli alberi al di la del ponte ed una voce forte ma allo stesso tempo melodiosa risuonò sino a voi “Tornate da dove siete venuti avventurieri se tenete cara la vita” all’udire l’avvertimento Kalim si impietrì leggermente, ma solo dopo poco vi rendeste conto del motivo di tale reazione. Molti arcieri erano posizionati sulle fronde degli alberi e tutti ben nascosti, vi accorgete infatti solo di alcuni di loro, sentendo i fruscii dei loro spostamenti. Per il momento ignorate a che razza appartengano, ma supponete che siano elfi, come fa Kalim, che allora urla ai venti: “Allora perché ci avete lasciato passare all’andata? Io sono Kalim, figlio del consigliere reale di Koros ed esigo che voi ci cediate il passo in quanto elfi, boriosi figli della natura!” allo fuoriuscire di tali parole dalla bocca del cavaliere diciassette frecce si piantarono accanto alla precedente, mentre un’altra dalle piume dorate passo di fronte al viso scoperto del cavaliere e, passando oltre, li lasciò un leggiero taglio. Una goccia di rosso sangue scendeva fredda dalla ferita ed il cavallo indietreggiò nuovamente. “Bada attentamente a ciò che dici umano, credo tu tenga alla tua vita…”
Dunque Kalim, un po’ imbarazzato, egli aveva conosciuto elfi solo tramite leggende, sembrava strano, ma crescendo tra le alte mura domestiche della sua famiglia non ne aveva avuta l’occasione. “… siamo in fuga da esseri demoniaci che bramano le nostre membra! Vi chiedo PER CORTESIA di lasciarci passare”. E subito dopo, unendosi alla richiesta del fratello, anche Regina disse suadente portandosi una mano alla bocca “Ve ne prego…”. Solo allora alcuni notarono il segno di un catenaccio sulla candida pelle della giovane, ma ella fu tanto rapida nel rialzare la manica delle sue vesti quanto ad arrossire ed abbassare lo sguardo.
Si sentì un leggiero tonfo e da oltre il ponte, dalla cupidigia dell’altra riva si poté intravedere una figura elfica avvicinarsi. Quando fu vicino poteste osservarlo attentamente: un uomo alto, dai capelli biondo oro e orecchie aguzze quanto le punte delle sue frecce dorate, sulle spalle un arco pregiato, finemente intagliato e alla cinta due spade affilate, anch’esse di ottima fattura elfica.
“Io sono Ghrithir, figlio di Afrith, e ranger dei boschi di queste contrade. Io ed i miei compagni, essendo rimasti in pochi ci spostiamo qua e la in questi boschi… sarete sicuramente sfuggiti ai nostri occhi nel vostro viaggio d’andata, perché noi, anche se elfi, non possiamo essere onnipresenti.” “Dovevamo essere di più e dal reame Boscoso del Nord, l’antica foresta di Eodar, dovevano giungere una moltitudine di ranger con l’avvento delle tenebre, ma nessuna voce è giunta dal lontano Nord ed il nostro numero si riduce giorno per giorno… ormai facciamo ciò che possiamo, ma qualcosa di diabolico si aggira in queste contrade, e si sta espandendo! Noi elfi, anche se agili e pronti, non possiamo molto per fermala ed essa continua a mietere vittime. Abbiamo scoperto una specie di cripta più all’interno del bosco, e noi dobbiamo addentrarci in essa per scoprire ciò che ci minaccia… se desiderate passare, mi spiace farlo, ma vi CHIEDO” qui la voce dell’elfo si fece pesante “di aiutarci. Almeno, se desiderate passare per queste verdi foreste. Altrimenti c’è sempre il passo del Mali, no?”
Kalim dunque lo guardò stranito dicendo “Passo del Mali?” e l’elfo ribatté pronto “Certo, forse il campione di Koros non ha sentito mai parlare del passo che scala la montagna Scura, ma li vi erano in tempi arcani miniere naniche conosciute in molte contrade, ora, oltre questo bosco, l'unico modo di proseguire il vostro cammino. Le grotte di Mirith… ormai da anni gli orchetti governano quelle terre e noi non le sorvegliamo più. Ci limitiamo a spiarli di tanto in tanto, attualmente saranno quasi due centinaia, relativamente pochi anche loro per tutti gli anni che sono passati… Dunque cosa intendete fare?”
Lo sguardo di Kalim allora vagò qualche istante, ma le sue parole vennero interrotte da quelle della sorella, che disse rivolta ai membri della compagnia: “E voi guerrieri dove desidereste avventurarvi?”

[Flagello]

*dopo qualche attimo di silenziosa riflessione dico*
"La strada che dobbiamo percorrere in questo bosco la conosciamo,mentre in quelle miniere potremmo perderci,inoltre penso che con l'aiuto di questi elfi potremmo riuscire a sconfiggere i nemici che si celano in quella cripta e ho paura che invece non riusciremmo a tenere testa a così tanti orchetti,quindi io dico di aiutare questi elfi e proseguire nel bosco!"

[guns]

#io dico di unirci a questi elfi,e andare nella cripta e scoprire cosa si nasconde all'interno,e come ha detto flagello la strada che attraversa il bosco la conosciamo,mentre in quelle miniere ci possiamo perdere,o Kalim valoroso guerriero,io seguiro' lei e a sua sorella dovunque voi volete andare,come dissi prima la mia shuriken ed io siamo al vostro servizio,e non vogliamo ricompense,ma e' meglio proseguire per la strada che attraversa il bosco#

[Rio'89]

"... le miniere sono state scontro di molte battaglie tra gli gnomi, grandi scavatori parenti dei nani, e gli orchetti, specie viscida e cruenta... molte salme giacciono in quei luoghi e molto sangue è stato versato" aggiunse l'elfo.
Kalim dunque intervenne "Cavalieri, sappiate che in quelle cripte potrebbe celarsi ogni cosa mai vista, da quel che mi dicono potrebbe pure essere un covo di quegli esseri e noi andremmo dritti dritti nelle loro braccia... nelle miniere non dovremmo affrontare certo tutti quegli orchetti, troveremo sicuramente un modo per passare inosservati... spero. Comunque rispetterò il volere della maggioranza."

[omega]

-#Passando per la cripta abbiamo qualche possibilità in più,poichè a tutti noi è sconosciuto chi abita lì.Invece gli orchetti sono razza a noi conosciuta e debole.Ma sono duecento.Il che è tutto dire.Abbiamo qualche possibilità di salvezza da entrambe le parti,ma...Vada per la cripta.Almeno capiremo realmente con chi,o che cosa,abbiamo a che fare.#-

[Makaveli]

*Makaveli ha ascoltato attentamente il discorso, e il suo sguardo si illuminava ogni volta sentiva pronunciare la parola cripta*
"Perchè dovremmo andare in delle miniere sporche quando possiamo essere accolti dal freddo e dall'oscurità di una bella cripta? Comunque penso dovremmo prepararci alla battaglia, e se gli elfi sono d'accordo, io incomincerei a evocare un simpatico servitore...signor Ghrithir è d'accordo?"
*Makaveli dice questo con il suo solito sorriso inquietante sulle labbra*

[guns]

dopo il discorso che fece il cavaliere Gunses rispose#meglio prendere per la cripta cosi' se incontriamo di nuovo gli esseri con cui ci siamo battuti prima,potro' vendicarmi,e farli fuori uno ad uno#