Nel vedere il negromante praticare l’evocazione Regina corse tra le braccia del fratello disperata e Kalim lanciò a Makaveli un’occhiata minacciosa per poi dire “Puoi evitare GENTILMENTE di fare queste pratiche abominevoli davanti a noi!” poi fece cenno a tutti di proseguire.
Più tardi, in seguito alle parole del mercenario, ci fu un momento di panico. Kalim si scagliò nella direzione indicata e l’arco di Ghrithir si tese allo spasmo, ma tutto tornò alla calma quando i due elfi garantirono di non aver visto nulla con i loro occhi muoversi nell’ombra… Kalim mandò tra se e se Heian al diavolo e si rimise in testa al gruppo… seguito da messer Gunses e dal ninja Koijiro.
Regina era stata mandata dal fratello nelle ultime file, accanto ai due elfi e fremeva terrorizzata ad ogni passo della compagnia.
Il corridoio… illuminato solo dalla luce della torcia di Sindariel da quella di Kalim, realizzata anch’essa con oggetti di fortuna, era largo circa cinque metri e lungo una trentina, almeno così dicevano gli elfi. Avevate appena compiuto alcuni passi con le torce in mano, quando una rudimentale freccia frusciò tra il gruppo, andando fortunatamente a vuoto. Dunque Malcom gridò “Coboldi! Presto! Sono sei, cinque armati di sciabole ed uno possiede un arco!” Dunque Ghrithir scagliò tosto una freccia ed in risposta si sentì un urlo strozzato, ed un tonfo. “Arciere fuori combattimento” disse poi. Ma gli altri cinque mostri erano già vicini quando Kalim si fiondò tra loro, brandendo possente la sua lunga spada ne falciò uno e tagliò un braccio di un altro di quegli esseri gobbi e pelosi. Due si diressero verso i due ninja (gunses e koijiro) e l’ultimo si avventò su Sindariel!