Il populismo al governo ci è andato nel 22 con quel simpaticone di benito. Il concetto moderno di populismo nasce con il "partito dell'uomo qualunque" nel secondo dopoguerra, partito poi confluito poi nella DC (partito non voti o elettori). Berlusconi non è stato il primo ne l'ultimo qualunquista al governo. Il problema e il pericolo di Berlusconi è il conflitto di interessi, come dicevo qualche post prima quando il proprietario di una azienda entra nella sala dei bottoni è il disastro. Il suo populismo è un pericolo secondario (ma è comunque la sua prima meccanica di consenso, quindi la parte da indebolire per renderlo non pericoloso)
renzi che si mette "contro la nazione intera" è una pura e semplice balla, non la puoi neanche far passare come iperbole, se tu senti solo una piccola campana tentare di generalizzare può portare solo a grossolani errori di valutazione.
Grillo non ha squadracce che vanno a picchiare fisicamente la gente, però il manganello mediatico è "vivo e attivo" in un secolo la società evolve e cambia, applicare 1:1 definizioni stringenti con cambiamenti cosi radicali è solo miope.
E il comportamento del padrone del partito non è tanto diverso nei modi e nei contenuti. E lo ha dimostrato più volte, dalle liste di proscrizione per i giornalisti non amici o la totale sovrascrittura delle decisioni della base (nessun segretario di partito ha mai anche solo pensato una cosa simile).